Sony voleva sviluppare un’alternativa ad iOS?

Come riporta AppleInsider, Sony ha svelato (e subito dopo sospeso senza fornire un valido motivo) un progetto finalizzato allo sviluppo di una piattaforma per lo sviluppo su dispositivi mobili basata su una versione open-source delle tecnologie Apple OpenStep e Cocoa.

La piattaforma, conosciuta come SNAP (Sony Networked Application Platform), aveva l’ambizione di cercare di dare una scossa alla comunità di sviluppatori, fornendo un’alternativa all’attuale piattaforma di sviluppo proposta dall’azienda di Cupertino.

Tutto nasce dalle librerie GNUstep, a loro volta alla base di OpenStep che ha dato vita alla piattaforma Cocoa (e di conseguenza Cocoa touch) per lo sviluppo di applicazioni per Mac OS X e iOS. GNUstep è stata scritta con il linguaggio di programmazione Objective-C, lo stesso utilizzato per implementare la maggior parte delle applicazioni per i sistemi della Mela.

Oracle e Apple annunciano il progetto OpenJDK per Mac OS X

Nella seconda metà del mese di ottobre Apple aveva annunciato ufficialmente, tramite le note di rilascio di un aggiornamento, di rinunciare allo sviluppo delle future versioni della Java Virtual Machine per Mac OS X. In quell’occasione era emersa addirittura l’ipotesi della mancanza di Java nei futuri sistemi operativi dell’azienda di Cupertino.

Con l’annuncio di oggi, tuttavia, tale ipotesi sembra essere tramontata visto che Apple e Oracle (che recentemente ha acquisito Sun e, di conseguenza, la piattaforma Java) hanno raggiunto l’accodo per il progetto OpenJDK su Mac OS X. L’accordo prevede che l’azienda di Cupertino fornisca la maggior parte delle componenti chiave, dei tool e della tecnologia richiesta per l’implementazione di Java SE 7 su Mac OS X, inclusa una JVM (Java Virtual Machine) a 32 bit e a 64 bit basata su HotSpot, librerie, uno stack di rete e le basi per un nuovo client grafico.

Apple, Microsoft e le “minacce” a Sun

Nonostante avesse uno dei CEO Blog più seguiti di sempre voluto e curato per garantire la massima trasparenza sull’operato di Sun Microsystems, solo adesso che non è più a capo dell’azienda Jonathan Schwartz può togliersi davvero qualche sassolino dalla scarpa.
Sul suo nuovo blog aperto appositamente per raccontare “ciò che non avrebbe potuto dire” prima di lasciare il proprio impiego, Schwartz ha pubblicato un post intitolato “Good Artists Copy, Great Artists Steal” (un chiaro riferimento alla frase di Picasso citata in passato da Steve Jobs) in cui affronta il problema dei brevetti e della proprietà intellettuale alla luce della recente causa intentata da Apple contro HTC.

Nel post l’ex-CEO di Sun racconta di come sia Steve Jobs che Bill Gates utilizzarono la IP (Intellectual Property) di Apple e Microsoft rispettivamente per minacciare una causa e chiedere delle royalties sulla distribuzione di Open Office.

Una vulnerabilità di Java mette a rischio Mac OS X

Una falla di Java mette a rischio la sicurezza di Mac OS X. La mettiamo giù in maniera piuttosto semplice ma pare proprio che questa volta l’allarme sia potenzialmente serio. Ad avvertire del rischio concreto di una esecuzione di codice arbitrario sulla macchina dell’utente da parte di una Applet Java appositamente compilata ed eseguita nel browser, è Landon Fuller, programmatore ed ex ingegnere di Apple.

Per dimostrare che non si tratta di una minaccia remota e teorica Fuller ha rilasciato una vera e propria proof of concept che servirebbe, a suo dire, a convincere Apple della necessità di patchare al più presto la vulnerabilità. Cerchiamo di capire meglio in cosa consiste il problema e come sia possibile difendersi in attesa di un nuovo aggiornamento di sicurezza.

Apple ha più soldi di Microsoft, potrebbe “permettersi” la DELL

Microsoft ha recentemente presentato i dati fiscali di chiusura del trimestre. Sepolto sotto una montagna di numeri e conti si nasconde un fatto storico: per la prima volta nella storia della seconda era Jobs, Apple ha più soldi in banca di Microsoft. Nel caveau di Redmond se ne stanno al sicuro (fra contanti, equivalenti di liquidità e investimenti a breve termine) 20,7 miliardi di dollari. A Cupertino la cifra ammonta invece a 24,5 miliardi, circa 4 miliardi di dollari in più. E non è finita, c’è n’è anche per Michael Dell. Si, esatto, quel Dell, il fondatore dell’omonima azienda che nel 1996 affermò sprezzante: “l’unica cosa da fare con Apple sarebbe chiuderla e dare indietro i soldi agli investitori”.

Sun aggiorna Virtual Box alla versione 2.0


Sun ha rilasciato ieri l’upgrade 2.0 per xVM Virtual Box, il software gratuito di virtualizzazione di cui abbiamo già parlato più volte anche qui su TAL. Virtual Box è stato eloquentemente definito “il Firefox della virtualizzazione“, principalmente per la natura free del progetto cui si affiancano tuttavia caratteristiche tecniche degne di ben più blasonate soluzioni commerciali come VMWare Fusion o Parallels Desktop. La versione 2.0 introduce numerose novità sia dal punto delle performance che sotto l’aspetto dell’integrazione con Leopard. Dopo il salto ulteriori dettagli.

Sun: VirtualBox è il Firefox della virtualizzazione

xVM VirtualBox di Sun è il Firefox della virtualizzazione. E’ così che Samara Lynn di ChannelWeb riassume quanto pensano gli Executives di Sun del proprio prodotto. Proprio come il noto browser anche VirtualBox è rilasciato con licenza GPL, mette a disposizione un set di API che permettono agli sviluppatori di personalizzarne le caratteristiche e l’utilizzo e soprattutto è gratuito e funziona su qualsiasi piattaforma. Ad oggi VirtualBox è stato scaricato già da 5 milioni di utenti ed è pronto ad uscire dalla nicchia. L’intento di Sun è forse quello di insediare il primato delle soluzioni commerciali di Parallels e VMWare?

iPhone e Java: Sun insiste

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Vi avevamo presentato i problemi per l’approdo della tecnologia Java su iPhone poco tempo dopo il rilascio di SDK ma Sun continua a colloquiare con Apple per le portare le applicazioni Java su iPhone essendo a conoscenza che un’altra azienda lavora per lo stesso fine. L’altra azienda in questione è Innarworks e vi avevamo spiegato come avrebbe portato Java su iPhone.

iPhone: e Java sia

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Meno di un mese fa vi avevamo parlato della possibilità di vedere il famosissimo linguaggio Java su iPhone, ma, allo stesso tempo, ve ne avevamo illustrato le difficoltà di arrivo. Proprio ieri qualcosa si è smosso: Innaworks ha annunciato alcheMo per iPhone.  Java su iPhone? Pare di si.