Monster accusa Apple: sfruttati i progetti per le Beats by Dre

Nuovo caso legale in arrivo per Apple. questa volta coinvolgente le celebri cuffie Beats by Dr. Dre, accusate di esser state il frutto di investimenti truffaldini relativi ai progetti di Monster, altra azienda del settore.

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La denuncia, depositata presso la Corte Superiore della contea di San Mateo, California, vede per protagonisti Monster e il suo CEO Noel Lee, che hanno affermato di aver perso milioni di dollari in seguito all’indebita acquisizione di Iovine e Dre dei progetti della linea “Beats by Dre”, venduti all’azienda taiwanese HTC nel 2011.

Siri, dove nascondo il cadavere?

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Negli ultimi giorni si sta diffondendo su molte testate la notizia secondo la quale Siri sarebbe stata tirata in ballo addirittura in un processo americano, complice di aver aiutato un utente iPhone (e presunto assassino) a nascondere il corpo della vittima.

Nuovi documenti scottanti dal processo Apple Vs Samsung

Il nuovo processo fra Apple e Samsung in corso presso il tribunale di San José è iniziato da appena una settimana ma ha già riservato spunti interessanti e svelato documenti riservati che dipingono un quadro più chiaro delle strategie delle due aziende in ambito mobile. C’è l’email in cui Phil Schiller si lamenta del successo degli spot con cui Samsung ridicolizzava gli utenti iPhone e poi la mega-mail di Steve Jobs in cui l’iCeo, nel 2010, delineava le strategie di Apple per gli anni a venire. Un altro documento confidenziale svelato durante l’udienza dai legali di Samsung prova che Apple è consapevole della necessità di lanciare uno smartphone con schermo più grande, mentre i legali di Cupertino cercano di giocare ancora la carte della “copia consapevole” presentando memo interni di Samsung che sosterrebbero questa tesi.

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Apple VS Samsung, Phil Schiller è il primo testimone

Il nuovo processo Apple Vs. Samsung, iniziato lunedì scorso a San José, è entrato nel vivo ieri quando sul banco dei testimoni si è seduto Phil Schiller.
Il Senior Vice President responsabile della divisione marketing di Apple ha tenuto fede a quella narrativa che già aveva avuto modo di esporre nel corso del primo processo contro Samsung, quello dell’agosto 2012 ed ha esposto ai giurati la storia dell’iPhone, enfatizzando come nel 2004, quando Apple decise di costruire l’iPhone, non ci fosse nulla di simile sul mercato. Quella decisione fu un azzardo non da poco perché Cupertino stava letteralmente scommettendo sul proprio futuro.phil_schiller_court-100259115-large

Sono queste le prove che faranno perdere Samsung?

Fra i testimoni sentiti al processo Apple VS Samsung non c’erano solamente Phil Schiller e Scott Forstall, ma anche il Chief Strategist di Samsung, Justin Denison, che gli avvocati Apple hanno cercato di mettere in difficoltà con alcuni documenti interni particolarmente scottanti.
Altre immagini mostrate dai legali Apple mostrano inoltre come la strategia “iconografica” faccia attivamente parte dell’armamentario dei legali di Cupertino.

Apple VS Samsung: Best Buy e i Galaxy restituiti perché “sembravano” l’iPad

In vista dell’importante processo al via quest’oggi in California, i legali di Samsung ed Apple stanno tentando di addurre prove e contro-prove per dare credito alle proprie stragie di offesa, controffensiva e difesa.
Cupertino si gioca una carta importante e mostra memo ed email che proverebbero l’effettiva confusione dei clienti nel distinguere i tablet di Samsung dall’iPad.

Psystar denuncia Apple, uomo morde cane

Il caso Apple VS Psystar continua a far parlare di sé. La società produttrice dei Mac Cloni, dopo la denuncia in luglio da parte di Apple aveva tempo fino agli ultimi giorni di agosto per depositare una “risposta” alle accuse dell’azienda di Cupertino. Con una sovversione logica niente male, tale risposta è arrivata sotto forma di controdenuncia da parte di Psystar, che accusa Apple di abusare del proprio monopolio e di violare due specifiche leggi antitrust imponendo con la propria EULA che Mac OS X giri solo su hardware Apple.

Apple e Starbucks: iTunes Custom Card sotto accusa

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A seguito di una denuncia presentata nei giorni scorsi da due cittadini dello Utah, Apple ha ritirato dai punti vendita Starbucks nordamericani le promo-card iTunes Store. Le tessere promozionali permettono di pagare alla cassa della caffetteria l’importo di uno specifico prodotto che potrà essere scaricato successivamente dallo store online di Apple. James e Marguerite Driessen, i due autori della denuncia, sostengono che il processo commerciale sfruttato da Apple e Starbucks viola palesemente il loro brevetto del metodo “RPOS” “Retail Point Of Sales apparatus for Internet merchandising”.