Mark Papermaster assunto da Cisco

Mark Papermaster passa da iOS ad IOS. L’ex dirigente Apple, assunto a Cupertino dopo un lungo braccio di ferro con IBM e licenziato (o dimessosi) quest’estate, andrà a lavorare per Cisco. Si occuperà di supervisionare la creazione dei chip utilizzati negli switch prodotti e commercializzati dall’azienda.

Alla Apple Papermaster aveva sostituito il papà di iPod, Tony Fadell, occupandosi della gestione della divisione Devices Hardware Engineering. In pratica faceva capo a lui la gestione operativa della progettazione e produzione di iPod e iPhone. Probabilmente ne ricorderete il nome non tanto per i suoi meriti quanto per il fatto che se c’è un capro espiatorio che ha pagato per l’antennagate ed altri problemi che hanno funestato il lancio dell’ultima versione di iPhone (qualcuno ha visto l’iPhone bianco, per caso?), è senza dubbio lui.

iPhone 4 bianco in vendita da Natale?

iPhone 4 bianco

Diciamo la verità, quanti di noi sono rimasti delusi, al momento del lancio dell’iPhone 4, dal fatto di aver trovato in commercio solamente la versione nera? E invece niente, a tre mesi di distanza, degli iPhone 4 bianchi non c’è traccia nei negozi ed Apple non sembra intenzionata ad iniziare la vendita del telefono in questa attesissima colorazione.

Le cose però potrebbero presto cambiare. A quanto sembra Steve Jobs in persona, rispondendo alla mail di un utente, si sarebbe lasciato volutamente scappare di bocca il fatto che il nuovo iPhone 4 bianco sarà in vendita a partire da Natale. Al momento l’azienda non conferma e la versione ufficiale rimane la solita: l’iPhone 4 bianco entrerà in commercio “later this year”.

Update – Il ragazzo che ha ricevuto la mail di Steve Jobs ha confessato. Non esiste nessuna email, il giovane si è inventato tutto. La data di uscita dell’iPhone 4 bianco rimane quindi avvolta nel più totale mistero.

Le mille facce di Papermaster secondo Repubblica

La notizia dell’abbandono del SVP Apple Mark Papermaster è approdata anche nelle sezioni tecnologiche dei grandi giornali nazionali italiani, probabilmente perché considerata uno strascico della questione dell’antennagate, vicenda sulla quale i media mainstream nostrani hanno dato del loro peggio.

Ieri Repubblica ha raccolto lo spunto dell’ANSA, che ha riportato con le consuete imprecisioni la notizia dell’addio del dirigente all’azienda di Cupertino. Non vogliamo segnalare tutti gli errori e le drastiche approssimazioni di cui è infarcito il pezzo, ve lo lasciamo come esercizio. Piuttosto è interessante notare quante volte sia cambiato l’aspetto di Mark Papermaster nella foto pubblicata da Repubblica e come di tre immagini usate in tempi diversi per accompagnare l’articolo, non una sia quella del dirigente al centro della questione.

WSJ: Papermaster ha lasciato Apple per “incompatibilità culturale”

Il Wall Street Journal ha aggiunto qualche particolare sulla vicenda Papermaster, il Senior Vice President ex IBM che ha lasciato l’azienda di Cupertino nei giorni scorsi e che tutti hanno prontamente indicato come il capro espiatorio per la questione dell’antennagate. Secondo Iwatari Kane e Ian Sherr, il principale motivo che ha portato all’allontanamento di Papermaster non è di natura tecnica. Nello specifico avrebbero giocato un ruolo fondamentale la forte incompatibilità con lo spirito dell’azienda e l’incapacità di tenere testa al livello di maniacale attenzione ai dettagli che Apple richiede anche ai suoi più alti dirigenti.

Mark Papermaster lascia Apple, colpa dell’antennagate?

Se vi state chiedendo chi sia questo Mark Papermaster (foto al lato) probabilmente non ricordate la lunga diatriba tra Apple ed IBM che tra il 2008 ed il 2009 ci accompagnò per diversi mesi.

Giusto per rinfrescare la memoria, Papermaster è un ex dirigente della IBM esperto in microprocessori e server-blade che, a fine 2008, fu oggetto di una contesa tra l’azienda per cui lavorava ed Apple. A Cupertino lo volevano nelle “stanze dei bottoni” vista la sua brillante carriera che in 25 anni lo portò ai vertici della IBM. Ma la stessa IBM non voleva che il suo ex dipendente passasse ad una azienda, dichiarata concorrente, a causa del know-how che Papermaster avrebbe portato con se al civico 1 di Infinite Loop.

Dopo una lunga ed estenuante trattativa legale chiusasi ad aprile 2009, Apple riuscì ad assumere Mark Papermaster e gli fece ricoprire la posizione di Senior Vice President of Devices Hardware Engineering. In altri termini, lo mise a capo dei team di sviluppo dei dispositivi mobili quali iPod ed iPhone.

Ma qualcosa deve essere andato storto.

AAPL: tre dirigenti passano alla cassa

Tre dirigenti Apple hanno approfittato del picco raggiunto la scorsa settimana dal titolo Apple per liquidare un po’ delle proprie azioni. Tempismo invidiabile, dato che la vendita è avvenuta quando le AAPL erano al loro massimo storico, attorno ai 270$, prima dunque del lieve calo che in questi giorni ha riassestato il titolo attorno ai 260$.

I tre dirigenti in questione sono Scott Forstall, senior VP divisione iPhone Software, Mark Papermaster, senior VP della divisione Mobile Devices e Betsy Rafael, VP, controller e Chief Accounting Officer di Apple.
Il terzetto ha venduto azioni per un totale di 16,5 milioni di dollari. La fetta più grossa, da 12 milioni di dollari, l’ha messa in cassaforte Scott Forstall.

Apple assume Raja Koduri

Continua l’esodo di dirigenti dalle altre società tecnologiche verso Apple. Dopo Bob Drebin (ve ne abbiamo parlato ieri), un elemento da 90 di AMD ha lasciato la società produttrice di semiconduttori di Sunnyvale per dirigersi in quel di Cupertino, Raja Koduri, precedentemente nel ruolo di Chief Technology Officer of the Graphics Product Group.

L’acquisizione della P.A. Semi nell’aprile dello scorso anno, ha dato vita alle voci che vogliono che Apple stia sviluppano in casa le sue soluzioni on-chip per iPhone e iPod Touch. Ora, con i nuovi esperti di chip e progettazione che sono stati recentemente assunti, come Mark Papermaster da IBM prima, e successivamente Bob Drebin e Raja Koduri da ATI/AMD, Apple compie un grosso passo avanti nel suo know-how in merito di accelerazione grafica e chip a basso consumo.

Apple assume un “guru” dei chipset 3D per la sezione iPhone?

Colpo a sorpresa di Apple: questa volta non si tratta dell’aggiornamento inaspettato di un prodotto a listino. Si tratta di una nuova assunzione strategica, una sorta di investimento per ciò che saranno gli iPhone e gli iPod touch tra non molto tempo. Apple ha infatti assunto Bob Drebin che lavorava per AMD (precisamente nella divisione ATI) come responsabile del settore grafico. Apple ha dunque assunto un “guru” dei chipset 3D di ATI, marchio leader nel settore dell’accelerazione grafica con NVDIA.

Cosa curiosa è che in un mondo globale come il nostro, la notizia sia arrivata proprio dalle pagine virtuali di LinkedIn dove il nostro Bob Drebin ha fatto “un update del suo profilo lavorativo” scrivendo che attualmente è “Senior Director” presso Apple.

Papermaster alla Apple dal 24 aprile

IBM e Mark Papermaster sono giunti ad un accordo. Big Blue aveva cercato di impedire che il proprio ex-dirigente venisse assunto da Apple attraverso un ingiunzione giudiziaria.
Ieri Apple ha potuto ufficialmente annunciare l’assunzione del dirigente, che come ricorderete, fu scelto per sostituire il posto lasciato vacante da Tony Fadell, il papà dell’iPod:

Mark Papermaster si unirà ad Apple nel ruolo di Vice Presidente della divisione Devices Hardware dal 24 aprile e riferirà direttamente al CEO Steve Jobs. Papermaster, che arriva alla Apple da IBM, guiderà i team di ingegneri che progettano l’hardware di iPhone e iPod.

Papermaster fa ricorso e IBM non ottiene il rinvio

Ci sono nuovi sviluppi nel caso Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione presso Apple è stata bloccata dal tribunale della California del Nord dietro ingiunzione di Big Blue. Il senior executive ha fatto ricorso presso la corte d’appello contro la decisione del giudice Kenneth Karas che ha impedito ufficialmente a Papermaster di iniziare la propria collaborazione con Apple. IBM ha colto la palla al balzo per cercare di ritardare i tempi e ha chiesto alla corte un rinvio del processo in attesa dell’esito del ricorso. La risposta del giudice è stata negativa: il processo procederà come previsto dal calendario già redatto e accettato dalle parti.

Papermaster: l’assuzione presso Apple può danneggiare IBM

Il giudice Kenneth Karas del tribunale della California del Nord ha deciso ad inizio novembre di sospendere l’assunzione di Mark Papermaster presso Apple, a seguito dell’ingiunzione di IBM, ex-datore di lavoro del dirigente che Cupertino vorrebbe fra le sue fila per sostituire il posto lasciato vacante dal papà di iPod Tony Fadell. Il tribunale ha da poco reso pubbliche le motivazioni della decisione. Quanto riportato nel documento non fa ben sperare per Apple, che dovrà comunque attendere la fine del procedimento per sapere se potrà procedere o meno all’assunzione di Papermaster,  al momento giudicata dalla corte irreparabilmente dannosa per IBM.

IBM, 3 milioni di $ di indennizzo per Papermaster

Il caso Mark Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione presso Apple è stata bloccata da un giudice dello stato di New York su ingiunzione del colosso dell’informatica, potrebbe costare a Big Blue 3 milioni di dollari. Questa è la cifra che l’azienda deve versare a titolo di indennizzo per procedere con la causa. La cifra finirebbe dritta nelle tasche di Mark Papermaster a titolo di risarcimento qualora il giudice decida che non vi erano gli estremi per l’ingiunzione contro il dirigente.  Venerdì scorso gli avvocati di Papermaster hanno inoltre sporto una controdenuncia nei confronti di IBM.

Il capo della divisione enterprise lascia Apple. E gli Xserve?

Mentre continuano i problemi per l’assunzione di Mark Papermaster, un altro giallo si sta consumando all’interno dell’azienda di Cupertino. E’ giunta infatti la notizia dell’abbandono di Al Shipp, responsabile della divisione enterprise all’interno dell’azienda. La divisione enterprise si occupa principalmente del lato business e propone soluzioni come gli Xserve, dei “blade-server” performanti e ben progettati del cui futuro molti si interrogano.

Apple non sembra infatti essere interessata all’assunzione di un nuovo capo reparto. Reparto che momentaneamente (?) è stato affidato alla guida di John Brandon, già occupato a ricoprire la carica di “Senior Vice President of Sales” per i mercati americani e asiatici.

Papermaster, IBM, Apple e la racetrack memory

Il caso di Mark Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione da parte di Apple è stata bloccata a seguito di un ingiunzione giudiziaria di Big Blue, continua a tenere banco. La ragione addotta da IBM per impedire al proprio ex-dipendente di essere assunto da Apple è la violazione del non-compete agreement firmato da Papermaster con il colosso informatico di Armonk. Electronista ipotizza però che il vero motivo sarebbe il timore da parte di IBM che Papermaster possa portare con sé conoscenze avanzate nello sviluppo della cosiddetta racetrack memory, un nuovo tipo di memoria rivoluzionaria allo studio nei laboratori di Big Blue.

Caso Papermaster: Apple potrebbe spuntarla su IBM

L’assunzione del nuovo Vice Presidente sezione iPhone/iPod Mark Papermaster da parte di Apple si è trasformata in un percorso ad ostacoli. Dopo la decisione del giudice Kenneth Karas di cui  vi abbiamo parlato qualche giorno fa, Apple si è vista costretta a rimuovere la biografia del sostituto di Tony Fadell dalla pagina dei Top Executives sul proprio sito.

Papermaster è stato denunciato da IBM, l’azienda per cui lavorava prima della proposta di Apple, poiché avrebbe violato il non-compete agreement firmato a suo tempo con BigBlue, che al momento, legalmente parlando, tiene ancora il coltello dalla parte del manico. Ma con un piccolo colpo di scena alla Perry Mason, John Gruber di Daring Fireball ha scovato un precedente in una sentenza di un caso analogo datato 1998 che deporrebbe nettamente a favore di Apple.

Caso Papermaster: IBM vs Apple, 1-0

Uno a zero per la IBM e palla al centro. Il primo giorno di lavoro di Mark Papermaster alla Apple si allontana. Il giudice della U.S. District Court Kenneth Karas ha deciso infatti che l’ingiunzione preliminare di IBM, volta ad impedire l’assunzione di Papermaster a Cupertino,  debba essere accettata. Papermaster, ex dirigente IBM, è stato assunto da Apple per sostituire Tony Fadell a capo della divisione iPod/iPhone. Non è servita a nulla la lettera di risposta all’ingiunzione depositata venerdì da Papermaster in cui il neo assunto spiegava che, a suo parere, la IBM  e la Apple non competono direttamente nel mercato dei prodotti consumer di cui lui si occuperà per conto dell’azienda di Cupertino. Il giudice è stato inflessibile: al momento Papermaster non può lavorare per Apple.

Papermaster: Apple e IBM non sono competitori diretti

“IBM non progetta, produce o vende prodotti elettronici di largo consumo. […] Apple, per contro, è nel settore della progettazione, realizzazione e vendita di hardware orientato alla fascia consumer e relativi prodotti”. Sono le parole con cui Mark Papermaster, ex dirigente IBM e nuovo Vice Presidente di Apple alla guida della divisione iPod/iPhone al posto di Tony Fadell, ha risposto ufficialmente alla denuncia contro di lui depositata nei giorni scorsi dalla sua ex-azienda.

Apple assume ex-dirigente IBM: future innovazioni o problemi legali?

E’ di questi giorni la notizia dell’assunzione da parte di Apple di un esperto di microprocessori e server Blade, precedentemente posto in alcune file “abbastanza-alte” dell’IBM.

La persona in questione si chiama Mark Papermaster e probabilmente, non fosse per la sua abilità, non si troverebbe citato in giudizio dal suo ex datore di lavoro.
Ottenendo un posto (interessantissimo) a Cupertino ha infatti attivato una delle clausole incluse nel precedente contratto e, più precisamente, una che ne vieterebbe l’assunzione presso aziende concorrenti a distanza da un anno dal suo distaccamento da IBM.

La faccenda, per quanto interessante dal punto di vista giuridico (con tutta probabilità si procederà per vie legali), ci distoglie da cose ben più importanti: perchè Apple vuole un esperto di chip?