La scorsa settimana Beyoncé ha lanciato un nuovo album a sorpresa in esclusiva su iTunes, monopolizzando i banner dell’home page dello Store. Domani sarà il turno dei Beatles: Apple Records (si, quella Apple Records) pubblicherà su iTunes Store un bootleg del 1963 che conterrà 59 brani, fra cui varie versioni mai pubblicate prima di alcuni dei maggiori successi dei Faboulous Four.
Materiale già arrivato alle orecchie dei fan più accaniti, probabilmente, anche se in versioni di qualità inferiore rispetto a quelle in possesso di Apple Records.
Il motivo di questa release pre-natalizia, però, si può riassumere tutto in tre parole: estensione del copyright.
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Icona Orologio iPad, Apple disponibile a trattare con FFS
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della nuova icona per l’app Orologio su iPad, e della conseguente recriminazione delle ferrovie svizzere riguardo il suo copyright. L’estetica scelta da Apple per tale app, infatti, ricalca perfettamente quella del simbolo della FFS (Ferrovie Federali Svizzere), che non ha tardato a farsi sentire. La notizia è che Apple si è detta disponibile a trattare per giungere ad un accordo.
Apple e l’orologio delle Ferrovie Svizzere
Se l’icona della nuova app Orologio presente in iOS 6 per iPad vi sembrava tanto famigliare da pensare di averla vista già da qualche parte, probabilmente, i vostri occhi non vi stavano ingannando. L’immagine di apertura, infatti, mette a confronto l’orologio presente nelle stazioni delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) e, appunto, l’icona utilizzata per il rinnovato sistema operativo mobile di Apple.
App che ne copiano altre: Apple mette a disposizione un form legale
Nell’ambito della nostra rubrica iPacchi ci siamo più volte occupati di applicazioni che violano copyright altrui passate non si sa come tra le maglie del controllo Apple. In alcuni casi, quando le violazioni di coyright arcinoti sono palesi (Pokemon Giallo, l’esempio più famoso), la rimozione avviene nel giro di poche ore o al massimo giorni. Quando un’app però ne scimmiotta un’altra, magari rubando idea e look grafico, le cose si complicano. Per venire incontro agli sviluppatori Apple ha finalmente lanciato un tool per la segnalazione di queste applicazioni.
Apple denuncia gli Apple Store non autorizzati
Sapevamo che la notizia dell’esistenza di alcuni Apple Store fasulli in Cina non sarebbe passata inosservata all’ufficio legale dell’azienda di Cupertino. Dopo aver appreso qualche settimana fa che le autorità cinesi avevano disposto la chiusura con effetto immediato di due punti vendita non autorizzati (per mancanza di una licenza commerciale), AppleInsider scrive che Apple avrebbe intrapreso un’azione legale con lo scopo di ottenere la chiusura di tutti i punti vendita che usano impropriamente la sua immagine.
La causa si estenderebbe a tutti i punti vendita che cercano in qualche modo di infrangere i diritti di immagine e di copyright dell’azienda di Cupertino, non solo in Cina. Quello che vedete nell’immagine di apertura, infatti, è un piccolo negozio situato nella periferia di New York. Per ora si sa solamente che la denuncia è stata depositata presso la Corte Distrettuale di New York, a Brooklyn, e che gli imputati sono diverse decine.
Apple accusata di aver clonato Wi-Fi Sync
Difficile dare torto a Greg Hughes, studente dell’Università di Birmingham, che quasi un anno fa creò la sua applicazione “Wi-Fi Sync” che fu rifiutata da Apple, impedendone la vendita su App Store. Dopo aver inviato la sua app per il processo di revisione, Greg fu contattato da un rappresentante dell’azienda di Cupertino, il quale spiegò al ragazzo i motivi del rifiuto.
Sebbene l’app “non infrangesse tecnicamente le regole”, “violava i limiti” di ciò che è possibile vendere all’interno dell’App Store. Lo studente, per nulla scoraggiato, decise di vendere la sua app su Cydia, lo store parallelo ad App Store per dispositivi jailbroken. Il successo dell’idea ha portato alla vendita di oltre 50.000 copie dell’app per la sincronizzazione senza fili.
Meizu M8, Apple impone lo stop alle vendite del clone di iPhone
Secondo quanto comunicato dallo stesso Jack Wong, direttore di Meizu, Apple è riuscita a fermare le vendite dell’azienda asiatica che produce lo smartphone M8, ritenuto troppo simile ad iPhone.
In base alle indiscrezioni pervenute precedentemente le due aziende avevano già trovato un accordo che prevedeva l’interruzione della produzione di nuovi modelli. Sembrerebbe, però, che l’azienda di Cupertino sia tornata sui suoi passi e abbia impedito a Meizu la vendita di qualunque unità di M8 presente attualmente negli store.
Apple fa causa a Sector Labs per violazione di copyright
Solo ieri vi abbiamo parlato della causa mossa da una azienda del New Jersey nei confronti di Apple, per violazione di brevetti riguardanti il sistema di compressione e adattamento automatico dei video.
Adesso è il turno di Apple dato che la società infatti ha trascinato in tribunale Sector Labs, azienda specializzata nella realizzazione di videoproiettori. Motivo del contendere? Il nome (Video Pod) di un prodotto presente nel listino di Sector Labs.
Apple denunciata per violazione di brevetti su iTunes
Apple è stata recentemente trascinata in tribunale da una piccola azienda del New Jersey (chiamata Multi-Format) con la pesante ‘accusa di aver violato 20 brevetti nel corso degli ultimi sette anni, ovvero dal lancio di iTunes sul mercato.
L’americana Multi-Format detiene il brevetto del sistema (denominato in modo ben poco fantasioso Multi-Format audio/video production system) che permette di ridimensionare i video automaticamente per adattarsi perfettamente allo schermo del dispositivo in uso, che sia un Mac, una Apple TV o una piattaforma portatile come iPod ed iPhone.
iTunes vende un quarto della musica negli Stati Uniti durante il 2009
I rappresentanti della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) hanno annunciato che le vendite di contenuti musicali su iTunes Store individuano una buona fetta del mercato musicale statunitense durante tutto il 2009, nonostante la ancora forte concorrenza delle vendite “tradizionali”, ovvero l’acquisto di supporti (cd, dvd, ecc.) presso negozi fisici.
Il contributo di Apple e del suo store online (attraverso il quale avvengono il 69% delle vendite online) ha permesso all’azienda stessa di aumentare dell’1,1% le vendite interne di contenuti musicali e del 9,2% le vendite digitali a livello internazionale, portando a 4,3 miliardi di dollari il valore del settore musicale su scala globale.
Diritti sulle foto, Psihoyos torna all’attacco
Louie Psihoyos è un fotografo professionista veterano del National Geographic il cui nome vi dirà ben poco. Almeno una volta, però, vi sarete imbattuti in uno dei suoi scatti più famosi, intitolato “The Information Revolution: 500 monitors” (a sinistra nella foto in alto).
Dopo il lancio di Apple TV Psihoyos denunciò Apple perché l’immagine pubblicitaria di Apple TV, seppur completamente originale, era chiaramente ispirata alla sua opera più famosa. La causa si risolse con un nulla di fatto, dato che il fotografo ritirò la denuncia dopo circa 4 mesi.
Adesso però Psihoyos è tornato alla carica e ha denunciato Apple per l’utilizzo improprio di un’altra immagine, intitolata “One Thousand Televisions in the Information Age” e basata su un rifacimento dell’originale, all’interno dell’applicazione i.TV.
L’iPhone nano arriva in Italia
Avete letto bene, l’iPhone nano è arrivato in Italia. Più precisamente è arrivato all’Expo Elettronica che si è tenuto sabato e domenica alla Fiera Marmo Macchine di Marina di Carrara. Peccato che non si tratti assolutamente di un prodotto progettato e commercializzato da Apple. L’iPhone nano in questione è un semplice lettore Mp4 costruito in modo da assomigliare ad un piccolo melafonino.
Molti di voi ricorderanno che prima di Natale i rumors riguardanti una versione nano di iPhone si erano fatti particolarmente insistenti. Ad inizio anno i primi fake iPhone nano cominciarono a comparire in Thailandia, ora arrivano anche da noi assieme a molti altri prodotti pensati appositamente per ingannare i consumatori meno esperti. Compreso un finto iPhone delle dimensioni pari a quelle del telefono Apple di prima generazione che abbiamo potuto provare e filmare (video dopo il salto).
iPhone: con iSlsk il p2p “etico” diventa mobile!
iTunes Store Russia? No, solo previsioni
Oggi, come vi avevamo anticipato la settimana scorsa, avrebbe dovuto essere inaugurato il fantomatico iTunes Store russo. I metodi e i toni dell’inusuale campagna pubblicitaria non ci convincevano: oggi scopriamo che la nostra diffidenza era ben fondata. Non ha aperto nessuna succursale cirillica di iTunes e sulle pagine dei siti che pubblicizzavano l’evento troviamo adesso un riferimento ad un presunto blog e una curiosa serie di date future.