Apple brevetta una “particle gun” per l’autenticazione wireless


Una nuova richiesta di brevetto depositata da Apple nel 2008 e resa pubblica ieri descrive un complicato meccanismo per l’autenticazione wireless basato sul confronto delle proprietà fisiche di una cosiddetta “pistola a particelle”. Se speravate in qualcosa di più fantascientifico resterete delusi, anche se pure questo nuovo brevetto Apple quanto a contenuti scientifici avanzati non lascia di certo a desiderare.

Il problema che si cerca di risolvere in questo caso è semplicemente quello che sta alla base della crittografia (o almeno così si legge nella “dichiarazione d’intenti” del brevetto):

“Concedere la possibilità di ottenere parte dell’informazione iniziale dall’informazione finale è una grossa lacuna dei sistemi crittografici, dato che il loro obiettivo è quello di proteggere l’informazione iniziale”. Pertanto, lo scopo del sistema descritto è quello di creare un metodo che “consenta l’autenticazione senza rendere possibile l’estrazione delle informazioni iniziali da quelle finali” .

Apple brevetta le applicazioni geolocalizzate temporanee

Ancora un assaggio di futuro con i brevetti depositati da Apple. Questa volta si torna a parlare di iPhone e, più specificatamente, di applicazioni geolocalizzate temporanee che potrebbe installarsi sul nostro dispositivo mobile nel momento in cui entreremo in una determinata area.

Attraverso l’utilizzo di un server centrale, in grado di rilevare la posizione del dispositivo sfruttando le reti wi-fi o altri tipi di connessioni, all’utente (non appena entrato in una zona specifica) potrebbe venir chiesto di installare sul proprio dispositivo delle applicazioni temporanee che siano connesse in qualche modo con l’area in questione.
Qualche esempio chiarirà meglio l’idea che sta alla base del brevetto.

Softview fa causa ad Apple per Safari Mobile

Softview, una startup di Washington che sviluppa browser per palmari, ha denunciato Apple presso una corte federale del Delaware per violazione di un brevetto relativo alla visualizzazione dei contenuti Web su dispositivi mobili.
In buona sostanza l’azienda sostiene che Safari Mobile, il browser implementato da Apple su iPhone OS , viola il brevetto numero 7461353, registrato nel 2005 a nome di tali Gary Rohrabaugh e Scott Sherman e intitolato, come prevedibile, all’insegna della vaghezza: “Visualizzazione scalabile di contenuto Internet su dispositivi mobili”.

Tracce di iMac e MacBook touch nei brevetti di Apple

Prima che saltiate sulla sedia avendo letto il titolo, vi annuncio che il brevetto in questione è quanto di più generico possiate immaginare, anzi; per dirla tutta, il brevetto in questione non c’entra pressoché nulla con gli schermi touch dell’iMac o dei MacBook, “Scheme for Authenticating without Password Exchange”, eppure al suo interno sono nascosti dei riferimenti a questa possibilità.

Nelle immagini che accompagnano l’oscuro brevetto in oggetto, che descrive un sistema alternativo con cui un utente può accedere al sistema con un account diverso dal suo, i ragazzi di Patently Apple hanno scoperto un diagramma che fa riferimento a prodotti con tecnologia touch diversi da iPhone e iPad.

Apple brevetta iTravel, e viaggeremo grazie all’iPhone

Apple ha depositato un nuovo brevetto che riguarda iTravel, un’applicazione per iPhone, in grado di rivoluzionare (o forse semplificare) il modo in cui oggi siamo abituati a viaggiare.

Un sistema assolutamente completo, che permette di prenotare voli, stanze d’albergo e noleggiare vetture direttamente dallo schermo dell’iPhone, tutto grazie ad un chip radio in grado di guidarci al check-in dell’areoporto, attraverso la sicurezza fino a farci salire a bordo dell’aereo.

Apple registra 16 nuovi brevetti, tra cui iDVD, iChat e CoverFlow

L’US Patent and Trademark Office ha approvato in questi giorni ben 16 brevetti depositati da Apple che riguardano, in diverse misure, iDVD, iChat, CoverFlow, il SuperDrive del MacBook Air e uno relativo alle superfici multi-touch.

Sostanzialmente non si tratta di brevetti che vanno a proteggere innovazioni non ancora commercializzate, quanto piuttosto funzionalità già presenti nei dispositivi targati Apple (o nelle applicazioni di Mac OS X).

Brevetti e Multi-Touch: azienda taiwanese denuncia Apple all’ITC

Elan Microeletronics, una semisconosciuta azienda taiwanese che produce display touch e trackpad, ha denunciato Apple all’International Trade Commission (ITC) per la violazione di un brevetto che dettaglia un sistema di rilevamento di due o più dita su una superficie sensibile al tocco.

La compagnia orientale chiede alla commissione di bloccare l’importazione negli U.S.A dei prodotti Apple che utilizzano il Multi-Touch, tecnologia che Apple avrebbe sviluppato senza rispettare la paternità del brevetto contestato. La richiesta del produttore taiwanese non deve essere considerata eccessiva o pretenziosa, almeno da un punto di vista legale, dato che il blocco della commercializzazione di un prodotto negli U.S.A. è ciò che un’azienda cerca di ottenere quando sporge querela presso l’ITC.

Nuovo brevetto di Apple per il fitness: virtual competitor

Apple ha presentato un nuovo brevetto dedicato al fitness, chiamato “virtual competitor” e definito come “un’interazione con un avversario virtuale mentre si compie il proprio ciclo d’allenamento“. Un sistema per spingere gli atleti a dare di più, insomma.

Nuova causa contro Apple per violazione di brevetti

Grazie alla causa intentata da Apple contro HTC per la violazione di 20 brevetti depositati dall’azienda di Cupertino la proprietà intellettuale è il nuovo trend del momento
La disputa fra Cupertino (l’orco cattivo) e il produttore di smartphone (la povera vittima), con la sua ampia portata mediatica, sembra aver fatto dimenticare a molti che nella maggior parte dei casi Apple è costretta a difendersi dalle accuse di violazione di brevetti.
A far tornare la memoria ci pensa una delle numerose società esplicitamente dedite al patent trolling che nei giorni scorsi ha denunciato Apple (assieme a RIM, AT&T ed altri grandi nomi del mercato mobile) per la violazione di una serie di brevetti relativi a varie tecnologie implementate sull’iPhone.

Apple brevetta il telecomando universale per iPhone

Sembra che Apple stia lavorando ad una App per iPhone in stile “telecomando universale”, anche se nel brevetto si parla specificatamente della possibilità di controllare Apple TV. Nei primi disegni del brevetto, però, si scorge chiaramente tutta una serie di dispositivi che renderebbero questa App un vero e proprio telecomando universale, con alcune parti dedicate anche alla domotica.

Apple VS HTC: pensieri sparsi

La causa intentata da Apple contro HTC per la presunta violazione di brevetti relativi ad iPhone è stata senza dubbio una delle news tecnologiche più importanti della scorsa settimana. Cupertino ha fatto la prima mossa, ha sfoderato l’artiglieria pesante e ha mirato al bersaglio grosso, HTC, per colpire indirettamente il bersaglio gigante, Google.

Quest’azione legale porta con sé implicazioni particolarmente ramificate e tocca molti aspetti, ci sono molte sfaccettature e diverse opinioni che si possono esprimere sulla vicenda. Esprimere un giudizio sulla questione è particolarmente difficile. Da un lato si può pensare che Apple abbia fatto bene a passare ai fatti per difendere le proprie “invenzioni”, dall’altro è innegabile che quest’uso “bellico” dei brevetti non favorisce in nessun modo l’innovazione. Mi limiterò dunque a delineare alcuni spunti di riflessione sulla vicenda senza esprimere un giudizio definitivo in merito alla questione.

Apple VS HTC: tutti i brevetti contestati

Ieri Apple ha fatto causa ad HTC per la violazione di 20 brevetti che hanno a che fare, secondo il comunicato diffuso dall’azienda, con la User Interface, la sottostante architettura e l’hardware di iPhone.
Nilay Patel di Engadget ha messo le mani sui documenti legali depositati presso l’ITC (International Trade Commission) e presso la corte Federale del Delaware ed ha pubblicato l’elenco dei brevetti di cui Apple contesta la violazione. Più sotto trovate l’elenco completo.

E’ interessante notare che nella denuncia gli smartphone HTC (vedi sotto) citati per violazione di brevetti relativi al software sono tutti telefoni Android. Sono chiamati in causa anche alcuni modelli HTC su cui gira Windows Mobile, ma solamente per presunte infrazioni relative all’hardware. Non è infondato il sospetto che l’obiettivo di questa causa sia colpire indirettamente Google.

Apple denuncia HTC per violazione di brevetti

Apple, con un comunicato ufficiale diffuso oggi, ha intentato una causa nei confronti di HTC per l’infrazione di ben 20 brevetti relativi all’interfaccia utente di iPhone, la sua architettura e il suo hardware. La denuncia è stata presentata sia presso la U.S. International Trade Commission (ITC) che presso la corte distrettuale del Delaware.

Apple brevetta il touch-screen che riconosce gli oggetti

Torniamo a parlare di brevetti e di Apple, anche se oggi, per certi aspetti, sembra di fare un bel passo indietro piuttosto che in avanti. Questo perché il brevetto in oggetto risale addirittura al 2004, ma solo in questi giorni è stata presentata una domanda da parte di Apple per ampliare la documentazione a corredo.

Ad amplificare la sensazione che si tratti di un brevetto “sorpassato” ci pensa anche il disegno che apre l’articolo, in cui viene mostrato un vecchio iMac lampadone piuttosto che uno dei più recenti modelli.
Eppure, in questo brevetto si parla di computer con schermi con funzionalità touch-screen.

Apple brevetta un sistema per migliorare la resa delle fotocamere nei dispositivi mobili

A discapito del fatto che l’ultima creazione di Apple, l’iPad, sia sprovvisto di fotocamera, gli ingegneri di Cupertino non lasciano indietro questo aspetto, e addirittura studiano il modo per poter migliorare ulteriormente la resa delle lenti sui device portatili.

Uno degli ultimi brevetti rivelati in questi giorni, Apparatus and Method for Compensating for Variations in Digital Cameras, sottolinea la volontà (e la necessità) di migliorare la qualità delle foto e delle registrazioni video effettuate con i device portatili made in Cupertino. Cerchiamo di capire nel dettaglio in cosa consiste il brevetto in oggetto.

Il “pre-snoop” costa 21,7 milioni di dollari ad Apple

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Un duro colpo per Apple arriva dalla Corte Distrettuale del Texas che l’ha giudicata colpevole di aver infranto un brevetto posseduto da OPTi Inc.

Il verdetto finale è stato emanato dalla corte per la causa in corso tra OPTi Inc. e Apple Inc. La disputa è focalizzata sull’utilizzo di una tecnologia brevettata di “pre-snoop” ed è apparentemente legata al brevetto statunitense N° 6,405,291, intitolato “Predictive Snooping of Cache Memory for Master-Initiated Accesses”.

Apple denuncia un produttore di cloni MagSafe

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Lunedì Apple ha intrapreso un’azione legale, presso la Corte Federale della California, contro un produttore di terze parti che distribuirebbe su diversi siti, tra i quali Amazon, delle copie identiche e meno costose dei suoi alimentatori MagSafe per MacBook. Come si apprende dalla denuncia, Media Solutions Holdings “infrange il brevetto vendendo alimentatori che sono praticamente uguali esteticamente a quelli brevettati. Attraverso diversi siti internet e altro, vende questi cloni di alimentatori da usare con notebook Apple, come i MacBook. L’infrazione ha danneggiato Apple e le ha provocato danni irreparabili”.

Brevetto Apple, interfaccia grafica dai dispositivi ai controlli remoti

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Un nuovo brevetto, depositato a maggio 2008 e pubblicato ieri, mostra che che il dipartimento R&D di Apple ha affrontato, o sta ancora affrontando l’analisi e la ricerca di metodi per l’“esportazione” dell’interfaccia grafica (GUI) dei suoi dispositivi mobili (iPhone, iPod e derivati) sui numerosi accessori (anche di terze parti) per il controllo remoto che si trovano in commercio.

In questo modo gli utenti che si avvalgono di tali controlli potranno ritrovare sui loro dispositivi di supporto la stessa interfaccia grafica che troverebbero utilizzando direttamente il dispositivo Apple.

Un brevetto Apple descrive il peggiore incubo del consumatore

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Qui su TAL abbiamo parlato a più riprese di brevetti Apple. I documenti che Cupertino deposita instancabilmente presso l’U.S. Patent Office sono a volte sono forieri di inaspettate indiscrezioni, a volte descrivono strani prototipi che molto probabilmente non vedranno mai la luce, in altri casi illustrano tecnologie che forse s’intrufoleranno nei futuri prodotti della Mela. Quello di cui vi parliamo oggi, però, più che un brevetto è un vero e proprio incubo per il consumatore. Il primo pensiero che viene naturale leggendo le specifiche di questo sistema è: “speriamo che nessuno alla Apple possa mai avere la malsana idea di creare davvero qualcosa di simile”. Ma cosa puoi mai celarsi di così malsano in un brevetto firmato Apple?

Apple brevetta l’iPod nelle cuffie senza fili

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Interessante, nuovo brevetto da parte degli ingegneri di Cupertino, approvato in questi giorni dall’Ufficio Brevetti Americano. Dalla documentazione allegata, si apprende che Apple sta pensando a degli auricolari senza fili da poter associare ai suoi device (come iPhone e iPod) che abbiano però anche una funzionalità di riproduttore musicale integrata nelle cuffie.

Gli auricolari, inoltre, sarebbero anche in grado di dialogare con l’eventuale iPod o iPhone collegato per alternare, ottimizzandolo, il funzionamento dei device e della memoria flash integrata nelle cuffie.

Un brevetto di Apple svela indizi sull’iTablet?

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Nuovo giorno e nuovo rumor sul fantomatico Tablet di Apple. Dopo le indiscrezioni rilasciate da iLounge, questa volta è colpa di un brevetto depositato da Apple stessa se torniamo a parlare di iTablet.

Electronista, infatti, ha scovato un recente brevetto che descrive la possibilità di realizzare gestures a due mani su uno schermo decisamente più grande di quello di un iPhone; la tecnologia in questione è etichettata come:

“Contact Tracking and Identification Module for Touch Sensing”

Apple brevetta il metodo per controllare gli abusi dei consumatori

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Nella nuova domanda di brevetto depositata da Apple, diversamente da come siamo abituati, questa volta non si celano né progetti di nuovi prodotti e né, tanto meno, nuove funzionalità per iPhone. Il brevetto in questione, identificato dal numero 20090195394, contiene la spiegazione del metodo che Apple intende utilizzare per controllare se eventuali malfunzionamenti dei propri device siano stati causati da un errore di fabbricazione o da un utilizzo scorretto del consumatore.

A quanto pare, quindi, a Cupertino si sarebbero stancati di sostituire iPhone e iPod ancora in garanzia il cui malfunzionamento, potenzialmente, possa essere stato causato dall’utente e non da un errore durante la produzione; sostanzialmente sembra trattarsi di un’evoluzione del sensore anti-acqua di iPhone, oggetto di numerose critiche e discussioni, che cambia irreversibilmente colore qualora il device sia entrato in contatto con l’acqua, rendendo nulla la garanzia ed eliminando ogni possibilità di riparazione gratuita.