Barnes & Noble porterà il suo eReader su iPad

Barnes & Noble , il più grande rivenditore di libri statunitense, ha annunciato che lancerà una versione per iPad di eReader, il proprio software per la lettura di eBook già disponibile per iPhone e PC/Mac.
Il software permetterà agli utenti di accedere direttamente ad eBookstore, la libreria virtuale gestita da Barnes & Nobles da cui possono essere acquistati più di un milione di eBook, riviste e giornali.

L’ipotesi già circolava ma ora ne abbiamo la certezza: eReader farà concorrenza diretta ad iBooks, il software di Apple che permetterà di accedere all’iBookstore su iPad. Gli utenti che già adesso utilizzano eReader potranno ritrovare sul tablet di Apple tutta la propria libreria virtuale compresi i titoli già acquistati.

Nel frattempo Apple sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per l’inaugurazione di iBookstore.

Pink Floyd VS EMI: il giudice dà ragione alla band

La High Court londinese ha dato ragione ai Pink Floyd nella causa che la band ha intentato contro EMI. Il gruppo sosteneva che il contratto discografico in vigore con la propria casa discografica non permettesse la vendita di singoli brani attraverso servizi come iTunes Store o Amazon Mp3 e riteneva insufficienti le royalties derivanti dalle vendite online.

Secondo il giudice Sir Andrew Morritt la clausola di “unbundling” prevista dal contratto fra i Pink Floyd ed EMI impone all’etichetta di “preservare l’integrità artistica degli album” nonostante l’ultimo rinnovo dell’accordo legale risalga a prima dell’avvento dei canali di vendita via Internet. EMI si era difesa sostenendo che l’obbligo di “unbundling” era da considerarsi valido solo per le copie fisiche.

Mac Pro: in arrivo 12 cores con Gulftown?

Adrian Kingsley-Hughes di ZDNet riporta alcune informazioni ricevute, secondo le quali Apple sarebbe in procinto di rinnovare la gamma Mac Pro con i nuovi processori a 6 core di Intel, nome in codice ‘Gulftown’.

iPhone OS 4.0 permetterà il multitasking?

Come riporta AppleInsider, questa potrebbe essere la volta buona. Una notizia che, se fosse confermata, renderebbe felici molti iPhone users. Con la quarta generazione del sistema operativo mobile, Apple potrebbe introdurre il tanto atteso multitasking che permetterebbe alle applicazioni di terze parti di eseguire in maniera concorrente e in background.

Fonti ritenute affidabili da AppleInsider sostengono che l’azienda di Cupertino stia sviluppando una soluzione completa per il multitasking su iPhone OS ma non hanno fornito specifiche più dettagliate sul funzionamento e sull’ottimizzazione di risorse critiche come la batteria; è possibile, quindi, se Apple dovesse davvero rendere disponibile il multitasking, che venga impiegata una batteria con maggiore capacità (altrimenti la durata, già ampiamente criticata, diminuirebbe ulteriormente).

Pocket Chef: il gioco di Gameloft per cucinare con l’iPhone


Nome: Pocket Chef
Tipologia: Game – Licenza: Commerciale
Requisiti: iPhone/iPod Touch OS 2.2.1 o successivo
Prezzo: 3.99€

Pocket Chef è uno degli ultimi giochi per iPhone e iPod Touch rilasciati da Gameloft ed è un’autentica avventura 3D in cucina. Con Pocket Chef, muniti di cappello da cuoco, saremo impegnati in cucina nella preparazione di 25 ricette deliziose. Per la preparazione dei piatti dovremo seguire alla lettera il ricettario messo a disposizione da Pocket Chef.

Nuova causa contro Apple per violazione di brevetti

Grazie alla causa intentata da Apple contro HTC per la violazione di 20 brevetti depositati dall’azienda di Cupertino la proprietà intellettuale è il nuovo trend del momento
La disputa fra Cupertino (l’orco cattivo) e il produttore di smartphone (la povera vittima), con la sua ampia portata mediatica, sembra aver fatto dimenticare a molti che nella maggior parte dei casi Apple è costretta a difendersi dalle accuse di violazione di brevetti.
A far tornare la memoria ci pensa una delle numerose società esplicitamente dedite al patent trolling che nei giorni scorsi ha denunciato Apple (assieme a RIM, AT&T ed altri grandi nomi del mercato mobile) per la violazione di una serie di brevetti relativi a varie tecnologie implementate sull’iPhone.

Snippets: frammenti di codice sempre a portata di mouse


Nome: Snippets
Tipologia: Utility – Licenza: Freeware
Requisiti: Mac OS X 10.6 Snow Leopard o superiore

Snippets è una applicazione freeware che permette di raccogliere frammenti di codice da riutilizzare in diverse situazioni. Chi infatti ha a che fare con la programmazione, dall’html per i siti web all’Objective-C per le applicazioni per Mac, spesso si trova a dover inserire ciclicamente pezzi di codice in diversi documenti.

Steam per Mac: gli sviluppatori apprezzano

Qualche giorno fa la Valve, software house sviluppatrice di Half Life, Team Fortress e Left 4 Dead, ha annunciato ufficialmente che ad aprile lancerà ufficialmente anche su Mac del suo popolarissimo sistema di distribuzione Steam assieme a versioni per Mac dei propri titoli storici. In più d’ora in poi qualsiasi nuovo gioco di Valve uscirà in contemporanea per Mac e PC. Il primo della serie sarà l’attesissimo Portal 2.

La notizia ha riacceso le speranze di molti Mac User ormai sfiduciati dalla pluriennale apatia del mercato del gaming su Mac. Ma non sono solo gli utenti ad aver accolto con piacere le novità annunciate da Valve. Diverse software house hanno apprezzato la svolta e due nomi importanti del settore, DICE e Gas Powered Games, hanno ufficializzato l’intenzione di portare su Mac i propri giochi.

Apple, Microsoft e le “minacce” a Sun

Nonostante avesse uno dei CEO Blog più seguiti di sempre voluto e curato per garantire la massima trasparenza sull’operato di Sun Microsystems, solo adesso che non è più a capo dell’azienda Jonathan Schwartz può togliersi davvero qualche sassolino dalla scarpa.
Sul suo nuovo blog aperto appositamente per raccontare “ciò che non avrebbe potuto dire” prima di lasciare il proprio impiego, Schwartz ha pubblicato un post intitolato “Good Artists Copy, Great Artists Steal” (un chiaro riferimento alla frase di Picasso citata in passato da Steve Jobs) in cui affronta il problema dei brevetti e della proprietà intellettuale alla luce della recente causa intentata da Apple contro HTC.

Nel post l’ex-CEO di Sun racconta di come sia Steve Jobs che Bill Gates utilizzarono la IP (Intellectual Property) di Apple e Microsoft rispettivamente per minacciare una causa e chiedere delle royalties sulla distribuzione di Open Office.

Apple vince il premio Brand Keys Customer Loyalty per notebook e smartphone

Apple ha ottenuto una doppia vittoria nel campo della fedeltà del consumatore, sia per quanto riguarda la categoria “Laptop” (ovvero computer portatili) sia per quella degli “Smartphone”.

Il premio annuale Brand Keys Customer Loyalty viene attribuito ai migliori marchi capaci di attirare l’attenzione dei clienti, rendendoli “fedeli” all’azienda che rappresentano. A partire dal 1997, ogni anno (e sulla base dei 12-18 mesi precedenti), un gruppo di esperti esaminatori analizza le relazioni tra i clienti e i 518 marchi (suddivisi in 71 categorie). Tali esaminatori definiscono un quadro molto dettagliato di quali sono i fattori di ogni categoria che attirano i clienti, instaurano un rapporto di fedeltà e portano dei profitti reali. I profitti di cui si parla non sono riferiti solamente alle vendite in senso materiale, ma anche alle aspettative che ogni azienda crea nei confronti dei suoi clienti ogni volta che lancia sul mercato un nuovo prodotto.

I Pink Floyd fanno causa ad EMI per le royalties di iTunes

Moneeey! cantavano i Pink Floyd nel 1973. Moneeey! chiedono oggi i Pink Floyd alla EMI. La storica band ha fatto causa alla propria etichetta discografica perché scontenta delle royalties derivanti dalla vendita online su iTunes e servizi simili.
Al cuore della disputa legale però non ci sono i soldi (che pure giocano un ruolo) ma una motivazione artistica. A Roger Waters e compagnia non va giù che la EMI venda le singole canzoni al posto dell’intero album, alterando la natura originaria della produzione della band.

iTunes LP, un pegno da pagare per l’abbandono dei DRM?

A sei mesi dal lancio degli iTunes LP si può dire, senza paura di esprimere giudizi affrettati, che il nuovo formato per la distribuzione di album e contenuti extra su iTunes Store è stato un flop. Fino ad ora gli iTunes LP presenti sullo Store sono solamente 29 e l’impatto sulla fruizione degli album è stato praticamente nullo.

Ma perché Apple ha deciso di lanciare un prodotto come gli LP, immancabilmente destinati all’oblio in un mercato in cui, volenti o nolenti, la maggior parte degli utenti preferisce ancora acquistare singoli brani? Secondo quanto riportato da GigaOM, che cita fonti interne al settore, gli iTunes LP sono un pegno che Apple ha dovuto pagare alle case discografiche associate alla RIAA, la famigerata Record Industry Association of America.

EFF sfida Apple e pubblica il contratto per iPhone Developers

La Electronic Frountier Foundation ha lanciato un nuovo guanto di sfida ad Apple dopo la querelle di qualche tempo fa sulla liceità del Jailbreak.

Ogni singolo sviluppatore, individuo o azienda, per poter accedere all’iPhone Developer Program deve firmare un contratto il cui contenuto non può essere diffuso. Una clausola del contratto stesso, che pure non è esplicitamente coperto dal n.d.a. di Apple (l’accordo di riservatezza), impedisce la pubblicazione del suo contenuto.

La EFF ha trovato il modo di renderlo pubblico facendone richiesta alla N.A.S.A. (che ha creato “a proprio nome” un applicazione per iPhone) sulla base del Freedom Of Information Act, una legge statunitense che impone alle istituzioni di fornire ai cittadini una vasta gamma di documenti interni.

iPhone OS e iPad OS rimarranno divisi fino a settembre?

Prendiamo spunto da un paio di articoli interessanti pubblicati sul web per parlare dello sviluppo che Apple sta effettuando per realizzare i prossimi sistemi operativi per iPhone e iPad. Come sappiamo, l’ultima versione per il sistema operativo di iPhone è la 3.1.3 mentre iPad sarà equipaggiato con la versione 3.2. La maggior parte dei cambiamenti effettuati in quest’ultima release sono specifici per il tablet e sono assolutamente necessari per sviluppi futuri.

Una prima cosa che salta all’occhio, confrontando i due OS, è che alcune applicazioni (Borsa, Calcolatrice, Orologio, Meteo) native per iPhone non saranno presenti su iPad. Secondo John Gruber di Daring Fireball, Apple non ha semplicemente potuto creare delle versioni “giganti” di tali applicazioni per eseguirle su iPad non per motivi tecnici, ma per motivi di design. Il problema è che utilizzare la stessa interfaccia grafica adattandola allo schermo da 10 pollici del tablet, pur utilizzando una risoluzione molto alta, crea una strana sensazione. Probabilmente gli ingegneri di Apple sono già al lavoro per implementare delle versioni ridisegnate ad-hoc per iPad e che potrebbero essere presentate con la versione 4.0 dell’OS.

Apple brevetta il telecomando universale per iPhone

Sembra che Apple stia lavorando ad una App per iPhone in stile “telecomando universale”, anche se nel brevetto si parla specificatamente della possibilità di controllare Apple TV. Nei primi disegni del brevetto, però, si scorge chiaramente tutta una serie di dispositivi che renderebbero questa App un vero e proprio telecomando universale, con alcune parti dedicate anche alla domotica.

L’iPad farà a meno di alcune applicazioni per iPhone

La notizia era già venuta fuori qualche tempo fa, quando Kevin Fox aveva notato l’assenza su iPad di alcune applicazioni presenti di default in iPhone (stiamo parlando, ovviamente, di Borsa, Meteo, Orologio, Calcolatrice e Memo Vocali).

L’ipotesi avanzata da Fox prevedeva la possibilità di una sorta di dashboard per iPad in cui sarebbero state inserite queste applicazioni sottoforma di widget (in stile Mac OS X); a fare chiarezza e a smorzare la divulgazione di false notizie ci pensa John Gruber di DaringFireball.

A switcher’s guide: masterizzare file .ISO e immagini CD/DVD su Mac OS X

Chi passa a Mac OS X spesso rimane sorpreso dal gran numero di funzioni che il sistema integra di default e che invece su Windows richiedevano l’impiego di programmi di terze parti. La creazione e la masterizzazione di file .ISO da CD e DVD è una di queste.
Su Windows per creare e riscrivere su CD o DVD le immagini disco è necessario ricorrere a software come Nero, Alcohol 120% o simili. Anche per Mac OS X esistono applicativi analoghi (Roxio Toast Titanium su tutti o il freeware Liquid CD) che offrono un gran numero di funzioni avanzate ma l’intera procedura può essere svolta in maniera rapida e semplice utilizzando solamente Utility Disco, il tool di Mac OS X preposto alla gestione dei dischi e dei volumi.