Deutsche Bank: se l’iPad fosse considerato PC…

Immagine: Fortune

L’iPad non è né uno smartphone, né un laptop. E’ stato lo stesso Steve Jobs a parlare dell’iPad come primo esponente di una categoria completamente nuova, una terza via che semplicemente prima dell’avvento del Tablet di Cupertino non esisteva. Per questo motivo gli analisti che si occupano di seguire l’andamento del mercato PC non includono iPad nei propri grafici sulla crescita del settore.

E’ pur vero, però, che l’iPad è un dispositivo abbastanza completo con cui un buon numero di utenti effettua quelle stesse operazioni per cui normalmente si utilizza un PC (ad esempio controllare la posta, navigare su Internet, guardare un video o delle foto, scrivere un documento). Perché dunque non provare ad inserire nelle analisi di settore anche il Tablet di Cupertino?

Chris Whitmore (Deutsche Bank) ci ha provato, è il risultato è decisamente interessante.

iLife ’11, nuovi indizi di update imminente

La nuova versione di iLife ’11 è sicuramente già annoverata di diritto fra le novità che Apple presenterà domani durante l’evento di Cupertino. Un major update della suite di applicativi per la produttività personale di Apple manca oramai da quasi due anni, e il focus dell’evento è il Mac e, con grande probabilità,  un’anteprima nuovo  Mac OS X 10.7.

Ci sono comunque alcuni indizi che sembrano confermare questa semplice ipotesi di buon senso. C’è in primis una pagina di Amazon Germania dedicata ad iLife 2009, che ora indica il 20 ottobre come data di spedizione. Può trattarsi con ogni possibilità di un “placeholder” in attesa dell’aggiornamento previsto per mercoledì.

Jobs: mai un iPad da 7″. Appunti dalla conference call

Steve Jobs era presente alla conference call per l’annuncio dei risultati fiscali del Q4 2010 che si è tenuta poco fa a Cupertino (ancora ascoltabile interamente da questa pagina) e dato un po’ di brio ad un evento comandato solitamente dominato dalla noia istituzionale tipica delle chiamate in teleconferenza di argomento finanziario.

El Jobso ne aveva una per tutti: da RIM, per cui ha reiterato la punzecchiatura già anticipata nel comunicato ufficiale, a Google, che con Android punta a vendere la propria openness quando tutto ciò che ottiene è una frammentazione hardware che va a discapito degli utenti. Il CEO ha poi approfittato dell’occasione per dire con fermezza che un iPad da 7″ non è un’opzione e che la concorrenza che ha scelto questo formato ha imboccato un vicolo cieco.

Sorpresa Apple TV: della nuova versione dell’hobby di Apple sarebbero state già vendute 250.000 unità.

Nuovi rumor sul prossimo MacBook Air?

Man mano che ci avviciniamo all’evento che si terrà domani, “Back to the Mac”, continuano a susseguirsi rumor a proposito dell’atteso aggiornamento per il MacBook Air. Le voci ultime voci di corridoio giunte ai maggiori blog d’oltreoceano parlano di un nuovo portatile ultrasottile con display più piccolo da 11,6” invece degli attuali 13”.

Come potete notare dall’immagine di apertura, tra i componenti hardware che potrebbero equipaggiare il nuovo modello troviamo un SSD realizzato con tecnologia proprietaria (ne abbiamo già parlato in questo post) come dispositivo per lo storage di massa che potrebbe aiutare a ridurre il peso e il costo del possibile netbook dell’azienda di Cupertino.

Q4 2010 Apple, trimestre stellare oltre le aspettative

Apple ha pubblicato da pochi minuti i risultati finanziari del Q4 2010. E’ un trimestre da record assoluto, sospinto dal successo di vendita di tutti i prodotti della Mela, iPhone in testa.

Il fatturato dell’ultimo trimestre del 2010 fiscale di Apple ammonta a 20,34 miliardi di dollari, ben oltre le aspettative degli analisti. I profitti ammontano a ben 4,31 miliardi. Si tratta quasi di un raddoppio del fatturato rispetto al Q4 2009, quando Apple registrò un fatturato di 12,21 miliardi e un utile di 2,53 miliardi di dollari. Anno su anno scende però il gross margin, dal 41,8% al 36,9% (gli analisti si faranno di sicuro sentire parecchio su questo aspetto durante la conference call appena iniziata).

Un iPad per gli ammutinati del Bounty

C’è un arcipelago particolarmente sperduto nell’Oceano Pacifico, le Isole Pitcairn, dove gli ammutinati del Bounty trovarono rifugio più di due secoli fa, nel 1790.

Andrew Randall Christian è diretto discendente del secondo ufficiale del Bounty (Fletcher Christian, leader dell’ammutinamento) e ovviamente fa parte dei circa 60 abitanti dell’isola, l’unica abitata e che dà il nome all’arcipelago.

Q4 2010: questa sera i risultati fiscali

Questa sera alle 23 (ora italiana – le 14:00 a Cupertino), subito dopo la chiusura delle contrattazioni al Nasdaq, Apple terrà la consueta conference call per l’annuncio dei risultati fiscali del Q4 2010, che si è chiuso lo scorso 25 settembre.
L’attesa è palpabile perché con ogni probabilità questo sarà un altro trimestre da record per Apple, grazie all’incredibile successo di iPad e alle ottime vendite di iPhone 4. Peter Oppenheimer, CFO dell’azienda, ha fornito per questo Q4 una guidance sul fatturato abbastanza ottimistica (18 miliardi di dollari), ma il consensus fra gli analisti è più alto di circa un miliardo di dollari.

Un Mac Museum venduto per 10.000$

Quanto può valere oggi un Mac Museum? Se il museo è quello di Gil Poulsen di Franklin Park, New Jersey, la risposta è 10.000 dollari. A causa di un imminente trasloco Poulsen è stato costretto a liberarsi della sua raccolta di computer Apple con un’asta su eBay, che si è conclusa con un’offerta vincente pari a tale somma.

Il Mac Museum di Poulsen, un vero spettacolo per gli occhi di ogni Mac afficionado, occupava interamente lo scantinato della casa del collezionista (immaginiamo la gioia della moglie). Nonostante fosse finito su alcune pubblicazioni Apple-oriented anche abbastanza note, l’esposizione non era aperta al pubblico, che poteva (e può) osservarla solo attraverso la galleria fotografica presente sul sito creato da Poulsen.

Steve Jobs a cena con Mark Zuckerberg?

Interrompiamo il flusso di rumor a proposito della possibile presentazione di un nuovo MacBook Air con una notizia di “gossip”. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, infatti, Steve Jobs e Mark Zuckerberg (il fondatore di Facebook) si sarebbero incontrati per una cena di lavoro a casa del CEO dell’azienda di Cupertino circa due settimane fa.

Il motivo dell’incontro è sufficientemente ovvio: si tratta di Ping e dell’integrazione con il social network più diffuso al momento. Come ricorderete, quando Jobs presentò Ping, il nuovo social network di Apple dedicato al mondo della musica, ci fu un equivoco circa la funzione di ricerca degli amici attraverso Facebook Connect, presente nell’interfaccia di Ping ma non funzionante, successivamente rimossa del tutto.

App week: NYT per iPad, finalmente con contenuti ad hoc

iPad strumento “magico e rivoluzionario” (come più volte è definito e presentato ufficialmente al mondo intero), che ha cambiato il modo di fruire e presentare contenuti di ogni genere. Ad oggi sembra fin troppo facile pensarlo e dirlo, ma quanti ci hanno sin da subito creduto? Pochi.

Tra questi, forse, non figuravano nemmeno gli editori del New York Times, quando a pochi giorni di distanza del lancio ufficiale del tablet della Mela avevano pubblicato la propria applicazione. Sicuramente una discreta app (non al livello di quella rilasciata per iPhone): ottima interfaccia, usabile e ben progettata, che ha comunque riscosso un buon successo (scaricata oltre 650.000 volte), ma che non ha mai soddisfatto a pieno le esigenze dei lettori.

App Store ha messo in crisi l’industria dei videogiochi?

Videogame App Store

Videogame App Store

Piovono critiche feroci su App Store. Dan O’Leary, fondatore di N-space (azienda specializzata nello sviluppo di giochi per Nintendo DS e Wii, attualmente al lavoro su tre titoli per la console portatile Nintendo) ha dichiarato sul suo blog che il mercato dei videogiochi sta subendo profondi cambiamenti a causa di iPhone.

Nello specifico, App Store avrebbe messo in crisi il mercato dei giochi per Nintendo DS (definito “al collasso”, dallo stesso Dan), cambiando radicalmente le abitudini dei consumatori.

Apple Store Milano, forse in Galleria?

Foto: MilanoWeb.com

Il primo Apple Store italiano in centro città potrebbe aprire all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. E’ quanto scrivevano ieri le edizioni milanesi de La Repubblica e del Corriere online. Dopo il niet da parte del Comune alla costruzione di un grande cubo di vetro (o altro solido da definire) in Piazza Duomo o in Piazza San Babila e il successivo rifiuto di Apple alle offerte di uno spazio in Largo Augusto o a Porta Nuova, location troppo periferiche, l’attenzione è tornata sul centro che più centro non si può.

Palazzo Marino tiene molto a questo progetto, che promette di rivitalizzare l’area dell’Ottagono, soprattutto perché Apple ha già promesso che il negozio potrà rimanere aperto anche di sera. Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, ha confermato la buona volontà dell’amministrazione a trovare un accordo: “loro vogliono aprire e noi vogliamo assolutamente che aprano”.

iBookstore dopo sei mesi: un vero e proprio fallimento?

Prendiamo spunto da un interessante post scritto da David Winograd su TUAW a proposito della situazione di iBookstore e iBooks. A distanza di sei mesi dalla presentazione di iPad e della sua libreria digitale (estesa successivamente anche ad iPhone) è giunto il momento di tirare le somme.

Quella che doveva essere la risposta di Apple ad Amazon e al suo Kindle si è rivelato essere più o meno un esperimento fallimentare. A giustificare questa tesi basta considerare un po’ di numeri; il Kindle store vanta ben 700.000 titoli tra libri, riviste e blog da scaricare. Per quanto riguarda lo store digitale dell’azienda di Cupertino non sono stati rilasciati dei dati ufficiali ma basta togliere dal conto il materiale in pdf per giungere ad una semplice conclusione.

Autodesk, ecco a voi AutoCAD per Mac

Finalmente ci siamo; AutoCAD ritorna su Mac, esattamente come promesso tempo fa.
Con un comunicato ufficiale, Autodesk ha annunciato al mondo (o meglio al mondo dei Mac-users) l’arrivo della versione Mac dell’ottimo AutoCAD:

“Dopo qualche anno di sviluppo e milioni di righe di codice, la prima versione nativa di AutoCAD per Mac è un passo avanti enorme per Autodesk nell’offrire ai propri clienti la possibilità di scegliere la piattaforma su cui preferiscono lavorare”.

Mac OS X 10.6.5: build 10H555 agli sviluppatori

Nella giornata di ieri Apple ha reso disponibile una nuova build di Snow Leopard alla comunità di sviluppatori. La nuova build, etichettata con il codice 10H555, allo stato attuale pesa 614MB e porterà il sistema operativo dell’azienda di Cupertino alla versione 10.6.5.

Considerando l’imminente rilascio dell’aggiornamento di iOS 4.2, non è così difficile pensare che gli ingegneri di Apple si siano concentrati sull’integrazione tra i due sistemi operativi, soprattutto per quanto riguarda la nuova funzionalità AirPrint; senza un opportuno aggiornamento, infatti, gli iDevice potrebbero stampare solo verso un numero ristretto di stampanti compatibili della HP.