Assistente Migrazione supporterà Thunderbolt dopo il lancio dei nuovi iMac?

Assistente migrazione non usa Thunderbolt

Assistente migrazione non usa Thunderbolt
Il titolo e l’immagine di apertura vi avranno già fatto capire di cosa parleremo ed i lettori più assidui ed attenti ricorderanno che abbiamo già dato un accenno di quanto vi riferiremo tra poco nell’ultima puntata della nostra storia riguardante i nuovi MacBook Pro Early 2011.

I nuovi portatili di Apple sono disponibili da circa due mesi. Dal loro lancio ad oggi è stato anche rilasciato Mac OS X 10.6.7 che per nuovi MacBook Pro andava a risolvere anche un problema di blocco che si verificava in alcuni casi di passaggio dalla GPU dedicata AMD alla GPU integrata Intel. Ma in Mac OS X 10.6.7, Apple non ha provveduto ad aggiornare Assistente Migrazione.

Foxconn: tre dipendenti accusati di avere rivelato iPad 2 in anticipo

Apple mette in atto rigide misure di sicurezza per mantenere segreto ogni progetto in lavorazione nei laboratori di Cupertino. Per svariate ragioni negli ultimi anni alcuni indizi hanno bucato la cortina svelando in anticipo dettagli di prodotti che non erano ancora stati immessi sul mercato. Il caso più noto è certamentelo smarrimento di un prototipo di iPhone 4, rinvenuto, lo ricorderete di certo, in un bar californiano la scorsa primavera e rivenduto a Gizmodo. Anche nelle settimane che hanno preceduto il lancio di iPad 2 sono circolate sulla rete indiscrezioni alquanto precise riguardo il form-factor e le caratteristiche dell’ultimo tablet di Apple, tanto da permettere ad alcuni volenterosi di produrre una sorta di mockup fisico per il CES dello scorso gennaio che si è rivelato praticamente identico all’originale lanciato a marzo da Steve Jobs.

Apple sta sviluppando un’app per gli amanti del fitness?

Apple Fitness App

Apple Fitness App

Come riportato da AppleInsider, Apple ha da poco depositato il brevetto di una app per il fitness. Una applicaziome che permetterebbe di trasformare l’iPhone in un personal trainer, il software è dotato di diverse funzioni, ricorda agli utenti quando andare in palestra, per esempio, quali esercizi svolgere per rimettersi in forma e cosa mangiare per non appesantirsi troppo.

Oltretutto l’app integra funzioni social, possiamo condividere con gli amici i nostri progressi e partecipare ad una sorta di sfida, con tanto di classifica online. Sul nostro display potrebbe comparire un messaggio tipo “Andrea ha percorso dieci chilometri in trenta minuti, vuoi provare a fare di meglio?”.

Bob Mansfield passa all’incasso delle AAPL

Bob mansfield

Bob mansfield

Quando si dice un ottimo modo per iniziare la settimana: lunedì scorso il capo della divisione progettazione hardware di Cupertino, Bob Mansfield, ha venduto il 99% dei titoli Apple in suo possesso. Nel suo portfolio rimangono solamente 501 azioni AAPL e l’operazione ha consentito al SVP di incassare la notevole cifra di 13,7 milioni di dollari. Lo specifica un SEC Form 4 pubblicato da Apple martedì per documentare la transazione, come richiesto a tutte le aziende pubbliche statunitensi in questi casi. Secondo praticamente tutti i commentatori e analisti del settore, l’operazione non getta alcuna ombra sul futuro di Mansfield a Cupertino: il SVP è solo molto bravo a far fruttare le sue azioni.

Apple sorpassa Microsoft nei profitti

A fine maggio 2010 Apple ha superato Microsoft nella classifica delle maggiori aziende per capitalizzazione di mercato. Il divario da allora è andato sempre aumentando e ad oggi ammonta a circa 100 miliardi di dollari. Il market cap è un indicatore d’importanza relativa, che non dice molto delle reali performance di un azienda. A fine ottobre l’azienda di Cupertino ha poi tradotto quel divario in qualcosa di più concreto, superando Microsoft per fatturato trimestrale. Ieri, infine, un altro traguardo: nello scorso trimestre i profitti di Apple sono stati più alti di quelli dell’azienda di Redmond.

iPhone Verizon ferma l’ascesa di Android

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Si è fatta attendere parecchio ma la versione di iPhone compatibile con la rete dell’operatore Verizon sta mostrando i suoi frutti. La quota di mercato di iPhone, infatti, è cresciuta in questo inizio del 2011 soprattutto grazie all’introduzione, durante il mese di febbraio, del modello WCDMA. Android, la piattaforma mobile di Google, è stata tra le prime a subirne le conseguenze, tanto che è stata interrotta la sua crescita costante per la prima volta dal Q2 2009.

I dati si riferiscono ad un’analisi condotta dal NPD Group, i cui risultati sono stati pubblicati durante la giornata di ieri. L’analisi, a proposito delle vendite di dispositivi mobili negli USA durante il primo trimestre del 2011, mostra gli effetti dell’introduzione del modello iPhone Verizon-compatibile sul mercato degli smartphone.

Apple sta testando sul campo iOS 5

Apple starebbe testando sul campo la prossima versione del sistema operativo per iPhone e iPod touch. Almeno questo è quello che dichiara lo sviluppatore FutureTap, che ha ricevuto un crash report da un device contraddistinto da una versione di iOS che non è ancora disponibile al pubblico o agli sviluppatori.

iCloud sarà il nome dei nuovi servizi cloud di Apple? [Aggiornato]

Cloudme

Nelle ultime settimane, sono sempre più insistenti i rumor a proposito dei nuovi servizi cloud-based di Apple. Alle voci degli ultimi giorni si aggiunge un nuovo interessante elemento: l’acquisto del dominio iCloud.com dall’azienda svedese Xcerion per 4,5 milioni di dollari. La notizia è stata riportata nella giornata di ieri da GigaOM, grazie al supporto di una fonte esterna considerata vicina a Xcerion.

Xcerion è un’azienda che si occupa di soluzioni desktop-as-a-service (in pratica vende servizi per desktop virtuali su macchine remote) e all’inizio del mese, guarda caso, ha rinominato il suo servizio da iCloud a CloudMe (come potete vedere dall’immagine di apertura), spostandolo sull’omonimo dominio cloudme.com.

LocationGate: la privacy secondo Steve Jobs e Andy Rubin

Steve Jobs alla conferenza D8

Il cosiddetto LocationGate, la grande diatriba mediatica scatenata dalla scoperta delle location cache annidate in iOS e Android ha riportato in primo piano il tema della privacy al tempo del Mobile Web. Il parlamento Statunitense ha chiesto lumi direttamente ad Apple e Google per capire meglio la situazione mentre alcuni utenti hanno già colto la palla al balzo e fatto causa ad Apple, forse allettati dalla possibilità di spillare denaro a Jobs e soci. Ieri Apple ha risposto pubblicamente ammettendo di fatto che la registrazione della posizione in consolidated.db è un bug, non una feature e Forstall, Schiller e Jobs hanno discusso della questione con All Things Digital (dicendo poco di più rispetto al comunicato ufficiale).

Tuttavia un’interessante excursus su cosa intendano Apple e Google per privacy e quali siano le misure messe in campo per sposare il diritto alla riservatezza con la necessità di fornire prodotti in grado di auto-localizzarsi con rapidità ed efficacia ce lo avevano già fornito due interviste a Steve Jobs e Andy Rubin condotte da Kara Swisher e Walt Mossberg e risalenti rispettivamente a giugno e dicembre 2010. Interessante vedere come già allora ci fosse la consapevolezza di quali fossero i problemi, ma quanto poco sia poi stato fatto per rendere davvero edotti i consumatori sulle problematiche relative alla localizzazione. Una carenza “informativa” che Apple ha riconosciuto come effettiva mancanza da parte di tutto il settore.

Jobs, Schiller e Forstall intervistati su LocationGate e iPhone bianco

Schiller, Jobs e Forstall all'evento dedicato ad iPhone OS4 (2010)

Se c’è una cosa che l’Antennagate ha insegnato ad Apple è come gestire al meglio gli “scandali” mediatici. L’azienda ha risposto con vigore e con relativa velocità sulla questione del LocationGate, che nei giorni scorsi ha fatto scrivere parecchie parole a giornalisti e blogger di mezzo mondo. Il comunicato diffuso ieri con una serie di domande e risposte su consolidated.db e la cache di localizzazione delle celle di rete e dei network Wi-Fi è stato solo una tassello della strategia di PR attivata da Cupertino. A completare il puzzle ci hanno pensato i Senior Vice President Phil Schiller e Scott Forstall che in compagnia di Steve Jobs hanno fatto quattro chiacchiere al telefono con Ina Fried, giornalista di All Things Digital. L’insolito trio ha spiegato nel dettaglio vari aspetti del problema e non ha lesinato alcune “rivelazioni” sull’arrivo nei negozi dell’iPhone bianco, in ritardo di dieci mesi rispetto alla tabella di marcia.

iPad in Giappone da oggi, in Corea e ad Hong Kong da venerdì

Apple Store Tokyo
Apple Store Tokyo
Fila davanti all'Apple Store di Ginza, a Tokyo

Apple ha annunciato ufficialmente che l’iPad 2 arriverà oggi, 28 aprile, in Giappone. Il Tablet di seconda generazione sarà inoltre disponibile da venerdì 29 aprile ad Hong Kong, in Corea del Sud, Singapore e in altre otto nazioni. Si tratta di una fase di lancio in Estremo Oriente che non tralascia neppure la Cina, dove l’iPad 2 in verisone Wi-Fi sarà disponibile dal 6 maggio.

LocationGate, Apple risponde pubblicamente

Apple ha da poco pubblicato un comunicato ufficiale con cui risponde a tutte le domande sulla spinosa questione “LocationGate”. E’ un documento “anomalo”, che risponde con una chiarezza e un dettaglio (anche su questioni tecniche) che raramente Apple applica a comunicazioni di questo tipo. Ed è, di fatto, l’ammissione di un errore: in più punti Apple afferma che la registrazione costante dei dati dentro consolidated.db è frutto di un bug, tanto che in una sezione denominata Software Update viene spiegato per filo e per segno che cosa verrà modificato con un futuro aggiornamento software disponibile nelle prossime settimane.

iPhone 4 bianco in vendita dal 28 aprile

iPhone 4 bianco

iPhone 4 biancoCon un comunicato ufficiale Apple ha comunicato che l’attesissimo iPhone 4 bianco sarà disponibile a partire da domani, 28 aprile, in America, Europa ed Asia. Il telefono sarà in vendita nei seguenti paesi: Austria, Australia, Belgio, Canada, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Lussemburgo, Macao, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Singapore, Corea del Sud, Spagna, Svizzera, Svezia, Taiwan, Tailandia, Inghilterra e Stati Uniti.

Dopo una attesa infinita, l’iPhone 4 bianco è pronto per vedere la luce, e, assicura Philip Schiller, si tratta di un telefono semplicemente meraviglioso. L’attesa è stata veramente lunga, ma a quanto pare siamo stati ripagati con un oggetto incredibilmente bello da vedere.

Sharp fornirà i display per iPhone a partire dal 2012?

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Non è ancora uscito iPhone 5 e già si comincia a parlare dei suoi successori; a partire dal prossimo anno, infatti, Apple avrebbe scelto Sharp per la realizzazione dei display LCD di prossima generazione, basati su tecnologia low-temperature poly-silicon, da impiegare nei prossimi dispositivi mobili.

Dal 2012, precisamente durante la primavera, Sharp dovrebbe iniziare la produzione su larga scala di nuovi display. Secondo quanto riportato dal giornale giapponese Nikkan, Sharp avrebbe già iniziato la predisposizione del suo impianto di produzione principale di Kameyama, utilizzato principalmente per la produzione di TV LCD.

iTunes in the Cloud, in arrivo presto ma a pagamento

Ormai i rumors attorno al prossimo servizio online di Apple (che in parte giustificherebbe anche quei giganteschi data center), iniziano a prendere consistenza: iTunes in the cloud, che dovrebbe garantire una sorta di streaming della propria libreria musicale verso i propri dispositivi, sembra quasi realtà.

Un servizio di storage online che permetterebbe di ascoltare la propria musica in ogni momento (purché abbiate una connessione internet attiva) e in qualunque luogo, anche se il file che volete riprodurre è solo nella libreria iTunes del vostro Mac e non nel vostro iPhone/iPad.

Un servizio affascinante che sarà reso rivoluzionario, si spera, dal classico stile Apple che si basa principalmente sulla semplicità d’uso e sull’immancabile “pizzo” da pagare.

Perché Apple può innovare? Perché è piena di soldi

Apple cash e titoli equivalenti
Apple cash e titoli equivalenti
La crescita del gruzzolo Apple dalla fine del 2005 ad oggi

Apple ha una riserva di liquidi da far impallidire qualsiasi altra azienda del settore. Con l’ultima “piccola” aggiunta di 6,1 miliardi di dollari (i profitti dell’ultimo trimestre fiscale), il conto in banca di Cupertino è salito fino a 65,8 miliardi. Il denaro contante e i cash equivalents (tutti quei titoli finanziari sicuri che possono essere rapidamente convertiti in denaro) rappresentano ovviamente solo una parte di quel gruzzolo, composto anche da market securities a breve e lungo termine, distinte principalmente dalla “rapidità” con cui si può incassare e convertire l’investimento. Asymco ha messo in prospettiva i numeri con alcuni esempi concreti particolarmente azzeccati e Darrel Etherington su GigaOM ha fornito un’interpretazione molto interessate sul legame fra quella riserva di liquidi e la capacità di innovare tipica dell’azienda di Cupertino.

Aggiornamenti disponibili per iPhoto (9.1.2) e font per Snow Leopard

Aggiornamento iphoto foto

Giornata di aggiornamenti per Apple che in un colpo solo ha rilasciato una nuova versione di iPhoto (che giunge alla 9.1.2) e un update per Snow Leopard Font.

L’Aggiornamento di iPhoto aggiunge nuovi temi per creare biglietti e corregge una serie di bug minori, mentre l’update di Snow Leopard risolve i problemi di visualizzazione e stampa di alcuni tipi di font. Dopo il salto maggiori dettagli.

iPhone e posizionamento, è già LocationGate

Qualche giorno fa, mentre scrivevo i due articoli sulla spinosa questione del file “consolidated.db” (Un file su iPhone e iPad tiene traccia di tutti gli spostamentiiPhone e geo-tracking, qualche precisazione) pensavo che tutto fosse ormai rientrato e che per una volta la logica dei fatti avesse vinto. Pensavo, insomma, che non ci fosse un bis dell’antennagate ad aspettare Apple. Mi sbagliavo di grosso. Negli ultimi giorni la questione location è ormai ufficialmente degenerata in un nuovo LocationGate, con buona pace di chi come il sottoscritto odia a morte quel prefisso appiccicato ormai di default a qualsiasi “scandalo” mediatico. Unica differenza rispetto al caso dell’estate 2010 il fatto che nel mezzo, assieme ad iOS, questa volta ci sia finito anche Android.

Sono state già avviate inchieste da parte del Senato degli Stati Uniti e di vari governi, compresi quelli di Francia, Germania, Corea del Sud e Italia. Negli U.S.A. è stata inoltre depositata una causa contro Apple mentre Steve Jobs avrebbe risposto ad un utente di MacRumors (ma in questo caso manca la certezza dell’attribuzione dell’email) con una riga sibillina che complica ulteriormente le cose. Il tutto mentre da parte dell’azienda non arriva alcuna comunicazione ufficiale.

Amazon risponde alla causa di Apple

Amazon ha risposto ufficialmente alla causa di Apple, che poco più di un mese fa l’aveva accusata aver utilizzato impropriamente il termine Appstore in violazione del trademark “App Store”, proprietà di Jobs e Co. sin dal 2010. L’azienda di Jeff Bezos ha depositato una risposta ufficiale alla querela di Apple in cui si afferma ancora una volta che App Store deve essere considerato termine generico e si chiede che la causa venga archiviata. Gli avvocati di Amazon hanno imparato da Microsoft e hanno applicato una tecnica simile a quella di Redmond, evidenziando nel loro documento almeno un’occasione in cui Steve Jobs in persona ha utilizzato il termine App Store in maniera generica.