Grazie alla causa intentata da Apple contro HTC per la violazione di 20 brevetti depositati dall’azienda di Cupertino la proprietà intellettuale è il nuovo trend del momento
La disputa fra Cupertino (l’orco cattivo) e il produttore di smartphone (la povera vittima), con la sua ampia portata mediatica, sembra aver fatto dimenticare a molti che nella maggior parte dei casi Apple è costretta a difendersi dalle accuse di violazione di brevetti.
A far tornare la memoria ci pensa una delle numerose società esplicitamente dedite al patent trolling che nei giorni scorsi ha denunciato Apple (assieme a RIM, AT&T ed altri grandi nomi del mercato mobile) per la violazione di una serie di brevetti relativi a varie tecnologie implementate sull’iPhone.
Il patent troll in questo caso si chiama SmartPhone Technologies LLC ed ha sede a Frisco, in Texas. L’azienda, che ovviamente detiene brevetti in vari campi ma non sviluppa nessun prodotto a partire da essi, ha depositato la causa presso la Corte Distrettuale del Texas Orientale. Il motivo della scelta geografica lo rivelano le statistiche: questo tribunale, per via della legislazione del Texas Orientale, tende molto spesso a dare ragione all’accusa.
Secondo la SmartPhone Technologies l’iPhone violerebbe sei brevetti che hanno a che fare con la tecnologia Bluetooth, la sincronizzazione delle mail e ad altre funzionalità di base del dispositivo. Se i i titoli dei brevetti che Apple contestava ad HTC vi sembravano generici, provate a leggere questi:
- “Tecnica a basso consumo di energia per il rilevamento intuitivo di un dispositivo in un ambiente Bluetooth”
- “Metodo e sistema per l’abilitazione ad un singolo passo della funzionalità telefonica in un sistema di computing portatile”
- “Sistema per computer palmare che tenta di stabilire un collegamento di rete alternativo qualora fallisca il tentativo di collegamento di rete richiesto”
- “Sistema e metodo per un dispositivo di tipo Personal Computer che fornisca funzionalità telefonica”
- “Metodo e apparato per la sincronizzazione fra un client email in un sistema computerizzato portatile e un client email di un computer desktop”
- “Metodo e apparato per la comunicazione delle informazioni in reti di comunicazione a basso consumo di banda”
Il settimo brevetto ha un titolo di sole tre parole, “Personal Communications Internetworking”, ma non è citato fra quelli violati da Apple e viene contestato invece agli altri accusati illustri: Motorola, Samsung e RIM.
Se ancora qualcuno non lo avesse capito, il sistema dei brevetti americani ha un grosso problema ed è quello denunciato anche dall’ex-CEo di Sun Jonathan Schwartz qualche giorno fa in un post sul suo blog. Le grandi aziende usano la I.P. (Intellectual Property) come reciproco deterrente. Tu non mi denunci per la violazione dei tuoi brevetti nei miei prodotti perché io potrei denunciarti per la violazione di miei brevetti nei tuoi prodotti.
Ma un sistema di questo tipo consente ad aziende come questa SmartPhone Technologies LLC di esistere al solo fine di denunciare la violazione di brevetti generici e incassare i risarcimenti multi-milionari. Il trucco sta nel non avere alcun prodotto in catalogo. In questo modo il deterrente non funziona perché chi denuncia non ha nessun prodotto che possa potenzialmente violare il parco brevetti del denunciato.
Giusto per avere un idea di quanto sia grave il problema basti pensare che Apple nell’ultimo form 10-K depositato presso la S.E.C. ad ottobre 2009 ha reso noto il numero di cause in corso contro l’azienda per violazione di brevetti: 47, di cui 27 intentate nel solo anno fiscale 2009. Si tratta per la maggior parte di cause come questa in cui difendersi è praticamente impossibile e che alla fine si risolvono con un esborso multi-milionario da parte dell’azienda.
“La disputa fra Cupertino (l’orco cattivo) e il produttore di smartphone (la povera vittima), con la sua ampia portata mediatica, sembra aver fatto dimenticare a molti che nella maggior parte dei casi Apple è costretta a difendersi dalle accuse di violazione di brevetti”
….fai proprio ridere!!!!!!
Giusto per avere un idea di quanto sia grave il problema basti pensare che Apple nell’ultimo form 10-K depositato presso la S.E.C. ad ottobre 2009 ha reso noto il numero di cause in corso contro l’azienda per violazione di brevetti: 47, di cui 27 intentate nel solo anno fiscale 2009. Si tratta per la maggior parte di cause come questa in cui difendersi è praticamente impossibile e che alla fine si risolvono con un esborso multi-milionario da parte dell’azienda.
;)
Si e rifatta adesso con l’HTC………e poi nn me ne frega un c… se apple sborsa millioni per tutte ste cause….secondo voi pero e sempre la “pooovera azienda”….che tutti la coppiano,tutti la odiano,tutti violano i diritti di apple,tutti hanno torto etc etc etc….baaaassta……anch’io ho un MAC,ma sentire queste cose tutti i giorni fa venire il latte alle ginocchia!!!!!
Ma non riuscite a realizzare che articoli di questo tono gettano discretito sul vostro sito?
ma cosa è una puntata di 1 conto 100?