Nell’ambito della nostra rubrica iPacchi abbiamo parlato per ben due volte di un’applicazione truffa che ha fatto non poche “vittime” su App Store. Si chiama iBlacklist e ha rubato il nome ad un’analoga app per iPhone jailbroken. A differenza di quell’applicazione, però, la iBlacklist che sta su App Store non fa quello che promette, ovvero non consente di bloccare le chiamate entranti da determinati numeri. Una carenza di fondo di iOS, più sentita di quanto sembri, che tuttavia iOS 6 (ad oggi) continua a non colmare.
Il problema di fondo è questo: con iPhone non è possibile bloccare una volta per tutte le chiamate entrati da un numero o da un contatto prestabilito. Su molti altri telefoni, anche meno “smart”, la funzione c’è da anni e consente di dirottare certe chiamate direttamente in segreteria telefonica(¹). Nessuna app, a meno di utilizzare API private che ne impedirebbero la distribuzione su App Store, può svolgere questa funzione su iPhone.
Non riesco ad individuare con precisione un motivo per cui ad oggi, con la quinta incarnazione di iOS pubblicamente disponibile già da tempo e la sesta pronta sulla rampa di lancio, gli ingegneri Apple non si siano decisi ad implementare questa semplice funzionalità sull’iPhone.
La si potrebbe archiviare come una delle tante funzioni “in più”, che in fondo non sono davvero necessarie. Ma provate a dirlo a chi si ritrova l’iPhone inondato di chiamate, tutte provenienti dallo stesso numero di uno “stalker” telefonico, e vedrete che probabilmente non la penserà allo stesso modo.
Senza scomodare i casi estremi, una simile funzione può essere utile anche in situazioni più banali: ci sono mille motivi per rifiutare la chiamata di qualcuno per qualche giorno, e non sono necessariamente tutti motivi nefandi.
Date tutte queste premesse, uno potrebbe supporre che magari Apple si possa essere finalmente decisa a far scalare in alto nella lista delle priorità l’implementazione di questa funzione. E invece niente. Ad oggi la seconda beta di iOS 6 non introduce alcuna funzione di “blacklisting” telefonico.
E va bene, non è ancora una priorità. Ma davvero era più urgente lavorare ad un sistema di filtraggio selettivo delle chiamate notturne come “Do Not Disturb” (piccolo gioiello di software, ben realizzato, ma di cui finora nessuno aveva davvero sentito la mancanza) che non all’implementazione del “blocco” delle chiamate entranti?
Con questo problema dell’impossibilità di “bloccare” chiamate in entrata da determinati numeri ho sempre l’impressione che mi sfugga qualcosa: come è possibile che se ne parli davvero così poco?
Il successo della iBlacklist fasulla (la cui presenza indisturbata su App Store è a dir poco frustrante) non suggerisce nulla a Cupertino? Stiamo facendo tanto rumore per una feature che alla fine interessa a pochi?
E infine: sto/stiamo erroneamente considerando semplice l’implementazione di una modifica che in realtà da un punto di vista tecnico pone problemi di sviluppo assai più complessi?
Non lo so, non so davvero decidere. So però che gli utenti iPhone, ad oggi, si ingegnano principalmente in due modi:
- Fanno il jailbreak e scaricano la vera iBlacklist, quella che funziona.
- Impostano un gruppo di contatti da escludere e assegnano loro una suoneria personalizzata che consiste in 30 secondi di beato silenzio. Rimangono le chiamate perse e il telefono risulta comunque occupato durante le chiamate, ma perlomeno non disturba con la suoneria.
Entrambe le soluzioni sono palesemente insufficienti e sinceramente inaccettabili nell’ambito di una esperienza d’uso come quella cui Apple ha abituato gli utenti iPhone.
Purtroppo al momento le speranze di vedere implementata questa soluzione su iOS 6, il cui lancio ufficiale dista ancora qualche mese, sono poche, e i tentativi finora fatti per capire se “Do Not Disturb” possa essere usata “al contrario” per far passare tutti i numeri tranne alcuni non sono affatto soddisfacenti.
Voi che ne pensate? Apple dovrebbe trovare il modo di implementare questa funzionalità? E se si, come? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.
Note:
(1) “Dirottare” è un termine migliore di “bloccare”, in riferimento alla chiamata. Ad effettuare un reale blocco numero su numero può essere solo l’operatore. Quello che i telefoni possono fare è per l’appunto riconoscere il numero e inviare direttamente la chiamata in segreteria.
Sono 3 i motivi per cui faccio ancora il Jailbreak e sono veramente dispiaciuto che a tutt’oggi Apple non si sia decisa ad implementare/migliorare queste features.
iBlackList -non solo chiamate ma anche SMS, MMS, iMessage, FaceTime… fantastico per chi come me non vuole rotte le scatole da determinati numeri –
SBSettings – Semplicemente PERFETTO. 2 Tap e configuri quello che ti pare del tuo telefono, WiFi, GPS, Airplane Mode, etc…
LockInfo – Niente da fare. Il nuovo centro notifiche non mi ha esaltato. Continuo a preferire LockInfo.
Il giorno in cui Apple migliorera’/implementerà queste funzioni mancanti per me la comunità del JB sarà un capitolo chiuso.
@alapergola:
Esattamente come me.
iBlackList è senza dubbio uno dei principali motivi, assieme a BiteSMS e a SBSettings (o NCSettings) per cui la gente effettua il jailbrake. Sembra alquanto strano che Apple si ostini a non implementare nativamente certe funzioni ai propri device. Ancora più strano è il fatto che NON PERMETTA NEMMENO AI DEVELOPERS DI TERZE PARTI di farlo (mezzo App Store). Non credo sia per motivi tecnici (come bene si vede, in Cydia c’è gran parte della “roba” che Apple bandisce da App Store), ma più per scelte di mercato (anche se non si capisce a chi giovano).
Le soluzione – per ora – sono 2:
– Si utilizzano dispositivi concorrenti (Android e altri)
– Si effettua il jailbrake
C’è solo da sperare che a Cupertino leggano TAL.
Sono un Apple-maniaco dagli anni 90… Purtroppo devo ammettere che Apple sta diventando commerciale, e come tale sta trascurando tanti particolari…