L’Itagliàno di Apple, atto XXIX

Ve lo dico sinceramente: con l’arrivo del Mac App Store pensavo che avremmo trovato miriadi di piccoli errorini tipici del lancio di un nuovo prodotto software Apple. E invece a questo giro è più o meno andato tutto liscio.
Per fortuna che ci siete voi lettori che ci segnalate altri strafalcioni, altrimenti non avessimo a sapere come faremmo.

Per questa ventinovesima iterazione della nostra inutilmente puntigliosa, un po’ antipatica ma nel senso buono, supponente e divertente rubrica accogliamo le segnalazioni dei nostri lettori Guglielmo e Lucio (a.k.a. Caustic 86).

La prima, che potete vedere in apertura, riguarda il System Profiler, dove il disco Hitachi è considerato un tipo di supporto “Rotationale”, chiaro segno che a Cupertino hanno smesso di subappaltare le traduzioni nei paesi dell’Est e si sono decisi ad andare alle origini della lingua italiana assumendo un letterato latino.

Angry Birds di Lego e al Luna Park cinese

Gli sviluppatori di Rovio hanno saputo sfruttare alla grande la franchise di Angry Birds, un tesoro che si sono trovati fra le mani grazie all’incredibile e impareggiabile successo dell’ormai famosissimo gioco per iPhone e iPad. A dimostrazione che la passione dei fan per quello che potremmo definire il Super Mario Bros della piattaforma iOS non accenna a scemare, arrivano altre spontanee dimostrazioni di affetto e tentativi di sfruttare la notorietà del gioco.

Il parallelo con la coppia di improbabili idraulici di origine italiana che ha spopolato e continua a spopolare sulle console della Nintendo mi è stato velatamente suggerito dalla pixelosa e squadrata creazione dell’utente Flickr O_NunoPereira che ha postato alcune foto di una squadra Angry Birds realizzata interamente in LEGO.

Tech Fails 2010: ci sono l’antennagate e Ping

La CNN ha stilato la lista dei 10 fallimenti tecnologici del 2010. Al primo posto c’è finito l’antennagate, il caso mediatico cresciuto attorno ai problemi di ricezione dell’iPhone 4 che ha costretto Apple ad indire addirittura una conferenza stampa speciale sulla questione. E’ la CNN la prima a mettere le mani avanti sulla “relatività” di questo fallimento, visto che il telefono è una vera hit e Apple ne ha vendute 14 milioni di unità nel solo trimestre che va da fine giugno a fine settembre.

Nella lista, in decima posizione, c’ anche Ping,  il social network integrato in iTunes inaugurato da Apple a settembre. Il servizio non decolla ed è molto più facile trovare dei critici che non degli utenti affezionati a quella che doveva essere l’alternativa musicale a Twitter e Facebook.

Mac Portable, un prototipo su eBay

Dopo il Lisa venduto su eBay per 15.000 dollari e il Mac SE trasparente la cui asta con base a 25.000$ è finita deserta, ecco in vendita un altro oggetto Apple adatto a finire nella collezione di qualche appassionato di tecnoarecheologia cupertiniana.

Il computer vintage in questione è un Macintosh Portable risalente alla fine degli anni ’80. E’ una versione portabile di un Macintosh “da scrivania” che poteva essere trasportato con una “facilità” che in quegli anni era forse ritenuta sufficiente per poter definire portabile un computer.

Foxconn: i ragazzini che costruiscono gli iPhone

Foto pubblicata per gentile concessione di J. Pouille

Il giornalista francese Jordan Pouille, corrispondente da Pechino per il periodico francese La Vie, poco prima di Natale è tornato a visitare gli stabilimenti Foxconn di Shenzen, in cui già era stato a giugno. Ne ha scritto sul suo giornale e sul suo blog, ha fatto molte foto e un video. E’ una testimonianza importante e precisa, che mette a nudo qual è il vero problema di Foxconn e che dovrebbe essere letta da chiunque abbia ricevuto in regalo per Natale un iPhone o un altro prodotto marchiato Apple, Nokia, Sony, HP (…).

Pouille racconta le storie di alcuni degli operai-ragazzini di Shenzen. Non c’è sfruttamento di lavoro minorile, ma praticamente tutti i dipendenti che vivono e lavorano nella iPod city hanno un’età compresa fra i 18 e 23 anni. Foxconn non vuole impiegare manodopera più “vecchia”. E’ uno dei parametri che secondo l’azienda del magnate Terry Gou favorisce la produttività, al pari dell’organizzazione scientifica delle fasi di lavoro e alla disciplina militare cui bisogna sottostare per non essere licenziati.

Un presepe Apple tutto di carta

Ormai siamo alla Vigilia di Natale e tutti avranno già fatto il presepe da almeno una settimana. Vale comunque la pena segnalare il fantastico kit per la realizzazione di un presepe Apple realizzato dal blog olandese OneMoreThing. La “scena” finale che è possibile riprodurre è quella che vedete nell’immagine qui sopra: Woz sul suo Segway nella parte di Giuseppe e Steve Jobs nel ruolo di Maria che contemplano il nuovo nato (un iPad, per la precisione). Al posto di una capanna, un Apple Store, Tim Cook, Jony Ive e Phil Schiller a fare i pastori e infine, nel ruolo dei Magi, tre nomi importanti del giornalismo tecnologico: Walt Mossberg, David Pogue e John Gruber.

C’è di che essere accusati di blasfemia, non lo mettiamo in dubbio. Ma se quello per Apple culto deve essere, è giusto che il fanboy medio possa onorare la natività in maniera consona alla santità dei personaggi che quel culto hanno contribuito a crearlo.
il kit stampabile creato da OneMoreThing per realizzare in casa propria il presepe Cupertiniano lo potete scaricare da questo link. A seguire un video che illustra il procedimento di realizzazione delle figurine.

Su eBay le statuine di Steve Jobs e un Apple Lisa

Spese pazze natalizie per gli Apple fan -pazzi- su eBay USA. Già da diversi giorni hanno cominciato a comparire su eBay le statuine di Steve Jobs, fedeli riproduzioni del CEO Apple che Mic Gadget aveva lanciato qualche tempo fa e di cui aveva venduto un centinaio di esemplari prima dello stop imposto dall’ufficio legale di Cupertino. C’era da scommetterci che quei pochi esemplari potessero diventare pezzi da collezione. E’ terminata da poche ore invece l’asta per un Apple Lisa originale dell’epoca, venduto per 15.000 dollari.

Un albero di Natale Apple con Steve Jobs e i vecchi Mac

Stufi delle solite palle? Volete dare libero sfogo alla vostra sconfinata passione per Apple e alla vostra religiosa devozione verso i feticci di Cupertino e il sommo sacerdote del Culto del Mac, sua melosità Steve Jobs? Lo potete fare, a bassissimo costo. Tutto ciò che vi serve è una stampante, carta, un paio di forbici (o un taglierino), dei nastrini o del filo da pesca. Ovvero tutto il necessario per realizzare i “cubee”o cutout di cui qui di seguito vi linkerò i progettini. Li potrete poi appendere (con il filo o il nastrino) o “incastrare” sull’albero, per ricordarvi anche durante le feste quanto sia pervasiva la vostra fissazione per tutto quel che è Apple.

Quanto al procedimento di realizzazione di questi particolari addobbi, non c’è molto da spiegare. Vi scaricate il PDF o l’immagine, lo/la stampate e ci date dentro con l’arnese tagliente che preferite (facendo attenzione alle dita). Piegate il tutto secondo le indicazioni e se volete per completezza date un colpetto di Coccoina che tenga insieme il tutto. La vera filosofia del cutout aborrisce totalmente l’uso della colla, ma procedete tranquillamente, nessuno vi osserva. Tranne Steve Jobs che tutto vede dalla sua fortezza volante a forma di Mela, ovviamente.

AppWall Screensaver: un muro di app sullo schermo del Mac

Alla Worldwide Developer Conference di due anni fa, Apple ha inaugurato la tradizione dell’App Wall: un muro di monitor affiancati in cui precipitano e si accumulano tutte le applicazioni dell’App Store. Anche quest’anno il muro elettronico ha stupito i visitatori della Conference con una versione evoluta e migliorata.

Lo screensaver AppWall è nato con l’intento di replicare quell’esperienza direttamente sul vostro Mac. E’ gratuito e si può installare con due clic.

Steve Wozniak: Apple I rifiutato cinque volte da HP

AppleInsider riporta una storia curiosa che riguarda il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, e il progetto di quello che sarebbe stato il primo personal computer prodotto dall’azienda di Cupertino, conosciuto come Apple I.

Secondo quanto raccontato dallo stesso Wozniak durante un tour guidato presso il Computer History Museum, egli offrì il suo progetto originale dell’Apple I per ben cinque volte al suo datore di lavoro dell’epoca (HP) ma venne sempre rifiutato. Cosa sarebbe successo se il progetto fosse stato acquistato da HP? Apple esisterebbe comunque e sarebbe l’azienda di oggi?

Gli iPad diventano luci per un set fotografico

Da quando l’iPad è disponibile sul mercato abbiamo già avuto mille esempi della versatilità del dispositivo in ambito artistico. Il fotografo Jesse Rosten, però, è forse il primo in assoluto ad aver utilizzato l’iPad come fonte di luce su un set fotografico professionale.

Gli iPad utilizzati da Rosten per il suo esperimento a dire il vero sono ben nove, montati su legno in tre array da tre dispositivi ciascuno. Il risultato è documentato nel video che potete vedere di seguito. Se ve lo state chiedendo la risposta è sì: utilizzare gli iPad come fonte di illuminazione al posto di vere luci da studio fotografico non è affatto conveniente, né pratico. Ma né la convenienza né la praticità facevano parte degli obiettivi a cui puntava Rosten con il suo esperimento.

L’itagliàno di Apple, atto XXVII


* AGGIORNAMENTI a fine articolo

La novità di Apple sta per arrivare e, da un’indiscrezione uscita direttamente dalle stanze dei bottoni di Cupertino, abbiamo avuto notizia di cosa sicuramente non ci sarà presentato.

Un nostro inviato speciale a Cupertino che è lì per seguire da vicino il clamore che sta generando l’annuncio del memorabile evento, ha visto uscire dal civico 1 di Infinite Loop un dipendente che, da solo, si lamentava ad alta voce del lavoro e dello stress al quale è sottoposto per il misero stipendio di un dollaro all’anno. Vestito con un lupetto nero presumibilmente di cachemire, dei jeans Levi’s e con delle New Balance ai piedi, il dipendente, i cui occhiali facevano pensare ad un Harry Potter un po’ invecchiato, era diretto verso un bar per prendere un caffè.

Il nostro inviato ha così pensato di avvicinare il dipendente e provare a far leva sul suo malcontento per ottenere qualche informazione.

Michael Tompert e l’arte di distruggere prodotti Apple

YouTube è ormai infestata dai video di sciroccati di varia estrazione che non appena esce un nuovo prodotto Apple si fiondano a comprarlo per distruggerlo nei modi più disparati, all’inconsapevole ricerca dei propri warholiani 15 minuti di celebrità.
Michael Tompert ha portato questa pratica “to the next level”, come direbbero gli americani, e ha deciso che i prodotti Apple, distrutti ad arte, potevano essere il soggetto per le sue fotografie. Ma non pensate che la mano di Michael sia armata dall’odio verso Cupertino, da semplici ragioni pubblicitarie à là Will It Blend o dalla semplice ricerca della facile fama che crede di ottenere chi realizza i video di cui sopra. Tutt’altro. Quello di Tompert è un vero e proprio omaggio alla bellezza dei prodotti Apple.

A Natale meglio un iPad che la salute

La Consumer Electronics Association, l’associazione dei produttori di elettronica di consumo che organizza il CES di Las Vegas, ha pubblicato i risultati alquanto curiosi di un sondaggio su ciò gli adulti americani si aspettano o vorrebbero come regalo a Natale 2010.
Alla CEA fa particolarmente piacere notare che nonostante la spesa per i regali sia potenzialmente in discesa rispetto all’anno scorso, i prodotti elettronici quest’anno saranno fra i beni più richiesti.

I prodotti Apple, in particolare, fanno la parte del leone, con l’iPad che è il terzo regalo più desiderato dopo il computer portatile (generico, non necessariamente un Mac) e… ahem… la Felicità e la Pace nel Mondo, rispettivamente con la F e la P maiuscole.

Foxconn, le foto dei dormitori di Shenzhen

Quel che da queste parti pensiamo dei modi di Gizmodo è abbastanza noto. Ma ogni tanto va dato a Gizmodo quel che è di Gizmodo, e questo è uno di quei casi. Ieri la testata del gruppo Gawker ha pubblicato un breve reportage fotografico realizzato da Joel Johnson (ex Boing Boing). Johnson si trova a Shenzhen, in Cina, per realizzare un pezzo per conto di Wired U.S.A. sulle condizioni di lavoro degli operai di Foxconn, il grande produttore che annovera fra i propri clienti grandi marchi del calibro di Apple, Nokia, HP e molti altri.

Nelle immagini pubblicate da Gizmodo, tutto lo squallore di un grande dormitorio in cui vive una parte degli operai che producono iPhone, iPod e altri gadget elettronici nella fabbrica di Shenzhen.

Mobile Art Conference New York: iArt in mostra

La scorsa settimana la iAMDA (International Association of Mobile Digital Artists) ha organizzato a New York, presso la Tisch School of  The Arts (New York University) la prima Mobile Art Conference, una due giorni di incontri, forum, talk e mostre interamente dedicata all’arte prodotta su iPad e iPhone.

L’associazione è nata come gruppo Flickr frequentato da semplici appassionati per poi evolversi in una struttura più complessa e organizzata il cui fine è quello di divulgare e veder riconosciuta a più alto livello la produzione artistica su dispositivi mobili della Mela.

Obama autografa un iPad con Adobe Ideas

Ma chi se ne frega direte voi, con tutti i problemi che hanno gli Stati Uniti e il mondo intero, se P.O.T.U.S. ha autografato un iPad con il suo ditone usando Adobe Ideas. Ma forse vi sfugge qualcosa: quello di Sylvester Cann (che vedete nella foto) è il primo iPad in assoluto firmato da un Presidente degli Stati Uniti. Come dite? L’iPad è nato sotto la presidenza Obama e quindi era impossibile che qualche Presidente lo firmasse prima di lui? Quisquilie.

Chiedi chi era Steve Jobs, ma non ai parlamentari

Con il rinnovo di Wired.it è partito anche un nuovo “serial” di Wired TV Italia dall’eloquente titolo di Onorevole Web. In buona sostanza Niccolò Senni gironzola davanti a Montecitorio cercando di intercettare i parlamentari e rivolgere loro qualche domanda a tradimento su argomenti di tecnologia. Un’idea che a onor del vero non è del tutto originale (a Wired lo dicono apertamente). Il richiamo a Le Iene è abbastanza evidente anche nel modo di vestire del buon Niccolò.

In ogni caso mettere in difficoltà i nostri parlamentari con domande che i giornalisti ufficiali non farebbero mai non può che essere una cosa positiva e rivela facilmente la beata ignoranza di una buona parte del parlamento in merito a questioni strettamente legate all’innovazione, sulle quali per altro il parlamento stesso è chiamato a legiferare.

Questa settimana, la domanda era anche piuttosto semplice: chi è Steve Jobs? (Video a seguire).

Un iPad per gli ammutinati del Bounty

C’è un arcipelago particolarmente sperduto nell’Oceano Pacifico, le Isole Pitcairn, dove gli ammutinati del Bounty trovarono rifugio più di due secoli fa, nel 1790.

Andrew Randall Christian è diretto discendente del secondo ufficiale del Bounty (Fletcher Christian, leader dell’ammutinamento) e ovviamente fa parte dei circa 60 abitanti dell’isola, l’unica abitata e che dà il nome all’arcipelago.