Apple iCar, probabile addio al progetto

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Per un lungo periodo di tempo si è parlato della possibilità di vedere la Apple entrare nel mondo dei motori, grazie principalmente al progetto Apple iCar. L’azienda di tecnologia ha pensato seriamente di tuffarsi in un campo decisamente non consono alle proprie competenze, ma sperava di poter creare qualcosa di assolutamente grande e straordinario. A quanto pare però ciò non accadrà, come emerso dalle pagine del New York Times.

Apple Pay in Belgio dopo la WWDC?

Il lancio di Apple Pay in Europa si avvicina sempre di più. Lo scambio di tweet tra un cliente belga e la sua banca KBC Bank sembra non lasciare dubbio sul fatto che il nuovo sistema di pagamenti arriverà anche in Europa in estate, dopo un probabile annuncio sul palco della WWDC 15.

Apple e IBM annunciano i primi frutti della partnership

Le nuove applicazioni della serie MobileFirst for iOS costituiscono una nuova classe di software professionali la cui finalità è quella di portare su iPad e su iPhone la potenza delle soluzioni big data di IBM. Banche, assicurazioni, istituti finanziari, pubbliche amministrazioni e compagnie aeree che sono già clienti dei servizi aziendali IBM potranno sfruttarli ora anche su iPad e su iPhone. Fra i primi grandi nomi ad annunciare il proprio supporto alle nuove applicazioni IBM ci sono Citi, Air Canada, Sprint e Banorte.

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Steve Jobs “testimone” contro Apple nella class action sull’iPod

Fantasmi del passato che ritornano a turbare la tranquillità di Cupertino. Da una parte il grande, inevitabile errore dei DRM sulla musica dell’iTunes Store, di cui Apple si è liberata ormai da tempo ma che rimane, come macchia indelebile. Dall’altra la hybris di Steve Jobs, tratto incancellabile del suo carattere, efficace nelle trattative e controproducente come poche altre cose in un’aula di tribunale. Nel processo che parte oggi in California gli avvocati dovranno lavorare sodo: email, messaggi e anche un video, dicono dall’accusa, rendono evidente la deliberazione con cui l’iCEO di Apple perseguì l’obiettivo di proteggere il dominio dell’iPod impedendo la riproduzione sul dispositivo di musica non acquistata da iTunes Store o “rippata” da CD.

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Bing e Yahoo contro Google per la ricerca su iOS

Yahoo! accordi Apple

Come ben sapranno gli utenti Apple più navigati, sia Yahoo che Bing, assieme a DuckDuckGo, si possono impostare manualmente come motori di ricerca predefiniti su iOS già da qualche anno. Ma la “dittatura del default” è un aspetto da non sottovalutare: sono milioni e milioni gli utenti che non cambieranno mai quell’opzione, continuando ad utilizzare il motore di ricerca impostato dal sistema. Utenti che si traducono in market share mobile per chi riuscirà a garantirsi l’ambita posizione all’interno dei dispositivi Apple.

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Blocco prodotti Samsung, il giudice dice no ad Apple

Mentre a livello globale Apple e Samsung hanno stretto un accordo che pone fine alle diatribe legali ancora in corso, negli U.S.A. si consumano gli ultimi strascichi del secondo processo fra i due giganti. A maggio la giuria californiana aveva già deciso a favore di Cupertino, ma la Corte ha decretato ieri che al risarcimento non si può aggiungere il blocco dei dispositivi Samsung negli U.S.A., perché Apple non è riuscita a dimostrare il “danno irreparabile” provocato dalla circolazione dei prodotti coreani.

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La giuria ha deciso: Samsung deve pagare 120 milioni ad Apple

Anche il secondo processo Apple Vs Samsung è arrivato a conclusione. La giuria si espressa poche ore fa a favore di Apple, determinando in 119,6 milioni di dollari il risarcimento che Samsung dovrà versare a Cupertino per aver violato due dei cinque brevetti contestati dall’azienda. Anche Apple è stata riconosciuta in parte colpevole di una violazione “minore” e dovrà versare a Samsung un risarcimento di 158.400 dollari.
Apple aveva chiesto danni per più di due miliardi di dollari, mentre Samsung pretendeva un risarcimento di soli 6,5 milioni di dollari.

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Nike: il CEO conferma la collaborazione con Apple

Mark Parker, CEO di Nike, ha confermato ai microfoni di CNBC quello che tutti sospettavano da tempo: la compagnia collaborerà con Apple in futuro per la creazione di smartwatch e braccialetti indossabili. Purtroppo Parker non si è sbilanciato ulteriormente ma si è detto comunque molto eccitato per questa collaborazione.

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Samsung promuove il “suo” design con un sito

Mentre a San José, in California, prosegue il processo fra Apple e Samsung, l’azienda coreana ha lanciato una nuova offensiva di marketing finalizzata a mutare la percezione negativa dell’azienda quando si parla di design. Il tentativo si concretizza in un mega-sito con cui Samsung prova a spiegare le “narrative” che sottendono alla progettazione dei suoi dispositivi più famosi, cercando di evidenziare il “design significativo” con cui sono stati creati. Se non avete ben chiaro che cosa significhi quanto avete appena letto, beh, siete in buona compagnia.

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La morte di Steve Jobs: secondo Samsung un’ottima occasione per attaccare Apple

Il nuovo processo Apple Vs Samsung continua a rivelare documenti riservati che svelano i retroscena e le strategie delle due aziende coinvolte. Dopo le email Apple dalle quali abbiamo appreso i piani di Steve Jobs per il futuro dell’azienda e il disappunto di Phil Schiller per la gestione delle campagne pubblicitarie da parte dell’agenzia pubblicitaria storica di Cupertino, ora è il turno di Samsung.
Uno scambio di email emerso nei giorni scorsi svela che i dirigenti americani del gigante coreano lanciarono il primo vero attacco pubblicitario diretto ad Apple subito dopo la morte di Steve Jobs, perché ritennero che quello era il momento migliore per farlo.

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Nuovi documenti scottanti dal processo Apple Vs Samsung

Il nuovo processo fra Apple e Samsung in corso presso il tribunale di San José è iniziato da appena una settimana ma ha già riservato spunti interessanti e svelato documenti riservati che dipingono un quadro più chiaro delle strategie delle due aziende in ambito mobile. C’è l’email in cui Phil Schiller si lamenta del successo degli spot con cui Samsung ridicolizzava gli utenti iPhone e poi la mega-mail di Steve Jobs in cui l’iCeo, nel 2010, delineava le strategie di Apple per gli anni a venire. Un altro documento confidenziale svelato durante l’udienza dai legali di Samsung prova che Apple è consapevole della necessità di lanciare uno smartphone con schermo più grande, mentre i legali di Cupertino cercano di giocare ancora la carte della “copia consapevole” presentando memo interni di Samsung che sosterrebbero questa tesi.

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Apple VS Samsung, secondo atto

Quando nell’agosto del 2012 i giurati del primo processo fra Apple e Samsung si espressero a favore di Cupertino, decretando che i coreani avrebbero dovuto pagare un risarcimento superiore al miliardo di dollari (poi ridotto a circa 940 milioni), sembrava fossimo sull’orlo di una svolta nella lotta legale fra i due giganti. In realtà non cambio praticamente nulla: Samsung fece appello e ancora non ha versato ad Apple un singolo dollaro, mentre tutte le richieste di blocco delle importazioni sui prodotti coreani da parte di Cupertino sono state respinte.
Ieri, dopo mesi di incontri e pallidissimi tentativi di mediazione, Apple e Samsung sono tornate in tribunale a San José, California, per un nuovo scontro. Un capitolo non legato a quel primo processo ma che tuttavia promette di snodarsi seguendo più o meno lo stesso copione.

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Apple e l’IVA per gli acquisti business, facciamo chiarezza

Un breve reportage video di Luca Chianca pubblicato nella sezione Reportime del Corriere della Sera ha rivangato l’annosa questione della fatturazione IVA per gli acquisti dei professionisti sul portale Business di Apple Store online.
Secondo la legge italiana la Apple Distribution International, con sede in Irlanda, non dovrebbe far pagare l’IVA ai clienti che ordinano dall’Italia. Un commercialista di Rovereto si è accorto che invece, pur acquistando un iPad dal sito business, Apple gli ha erroneamente fatto pagare anche il 22% di IVA non dovuta. La spiegazione c’è ed è relativamente semplice.

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iWatch, Apple assume uno specialista del sonno

Direbbero le malelingue: mancano solo cartomanti e trapezisti e poi la variegata compagine di esperti che dovrebbe lavorare all’iWatch sarà (forse) al completo. Apple continua infatti ad assumere nuove professionalità, prevalentemente in campo medico e fitness, per lavorare al suo nuovo, misteriosissimo device. Secondo 9to5Mac, l’ultimo in ordine di tempo è Roy J. E. M. Raymann, «esperto del sonno» – campo in cui immodestamente penso di eccellere anch’io.

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Apple–China Mobile, venerdì si parte

Settecento milioni di utenti non sono pochi, e Tim Cook lo sa. Venerdì prossimo è il grande giorno: l’accordo tra Apple e China Mobile prenderà finalmente il via, e l’iPhone potrà finire nelle mani del più grande carrier del mondo per bacino d’utenza. Una partnership assai salutare per Cupertino, in un mercato che fino ad oggi è stato dominato da concorrenti in grado di offrire prodotti molto meno costosi dell’iPhone, come Xiaomi e Huawei.

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Apple e Samsung tentano una nuova mediazione

Il CEO di Apple Tim Cook ed il CEO di Samsung Oh-Hyun Kwon hanno acconsentito ad incontrarsi ancora per tentare la via della mediazione, prima del nuovo scontro in tribunale il cui avvio è previsto per marzo.
Già a dicembre il Korea Times aveva dato notizia della volontà reciproca di riprendere le trattative extragiudiziali, dopo i tentativi di trattativa falliti nel 2012 (prima del processo) e nel luglio del 2013.

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Pegatron sotto accusa per la morte di un giovane operaio che assemblava iPhone 5c

La morte di un giovane dipendente di uno stabilimento di Pegatron dove vengono assemblati i nuovi iPhone 5c porta nuovamente in primo piano le condizioni di lavoro degli operai cinesi addetti alla fabbricazione dei prodotti Apple.

Shi Zakoun, il ragazzo deceduto per un’infezione polmonare a Shanghai dopo un solo mese di lavoro alla Pegatron, aveva soltanto quindici anni e l’azienda non avrebbe potuto lavorare presso la fabbrica. Il giovane aveva mentito sulla propria età al momento dell’assunzione grazie ad un falso documento d’identificazione.

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Mercato PC in Europa Occidentale in forte calo, Apple è quinta in Italia

Gartner Research ha diffuso ieri i numeri del mercato PC in Europa Occidentale relativi al terzo trimestre solare del 2013. Il quadro è desolante: le vendite sono in forte calo, con un -12,8% che non risparmia quasi nessun brand (si salvano Lenovo e Dell) ma è “meno peggio” del -15% dello stesso periodo del 2012.
Calo anche per Apple, con i Mac che tuttavia “tengono” abbastanza da consentire all’azienda di scalare la classifica produttori piazzandosi al quinto posto. Nel 2012 Cupertino non compariva nella classifica Europea, mentre quest’anno ASUS è praticamente sparita dal radar, con un calo del 35% delle vendite. Apple è quinta anche nella classifica italiana.

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Il “Rockstar” di Apple e Microsoft contro Google: un commento

Nel 2011 un consorzio composto da Apple, Microsoft, RIM, Sony, EMC e Ericsson si aggiudicò un importante pacchetto di brevetti strategici appartenuti alla defunta telco canadese Nortel con un’offerta di 4,5 miliardi. Google, che aveva offerto soltanto cento milioni di dollari in meno, si ritrovò con un pugno di mosche.
A due anni di distanza da quell’acquisizione il consorzio, che va sotto il nome di “Rockstar”, ha deciso di passare all’azione e giovedì scorso, 31 ottobre, ha fatto causa a Google ed altre aziende dell’universo Android, per la violazione di alcuni brevetti contenuti proprio nel pacchetto Nortel. La guerra mondiale dei patent, in altre parole, è appena diventata ufficialmente “termonucleare”.

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Il “brevetto Steve Jobs” è salvo, l’USPTO lo riconferma

Con una decisione che non farà dormire sonni tranquilli ai legali di Samsung e Google, l’Ufficio Brevetti statunitense ha determinato la totale validità, in ogni suo punto, del cosiddetto “brevetto Steve Jobs”, il più importante di tutti i patent sull’iPhone e quello che sottende alla maggior parte delle soluzioni tecnologiche implementate sugli iDevice.steve_jobs_patent_with_figure