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Respinta la richiesta Apple per il blocco dei Samsung Galaxy in USA

Piccolo grande colpo di scena nell’ancora apertissima battaglia legale fra Apple e Samsung negli Stati Uniti: la giudice Lucy Koh della US District Court del Distretto della California del Nord ha respinto la richiesta di ingiunzione preliminare che Apple aveva depositato per ottenere il blocco di alcuni dei dispositivi Samsung della serie Galaxy (smartphone e tablet). Significa in buona sostanza che i prodotti dell’azienda coreana continueranno ad essere venduti negli Stati Uniti (mentre in altri paesi alcuni modelli sono già stati bloccati). Apple, ha spiegato la giudice Koh, non è riuscita a provare che la permanenza sul mercato dei dispositivi concorrenti potrebbe causare all’azienda “danni irreparabili”. La decisione tuttavia non scagiona affatto Samsung dall’accusa di aver infranto i brevetti la cui presunta violazione è alla base della causa legale.

Anzi, a tal proposito la giudice si è espressa in favore di Apple, specificando che probabilmente l’azienda riuscirà invece a provare l’avvenuta violazione della proprietà intellettuale. Lo scenario muta dunque soltanto per il fatto che a Samsung non potrà essere impedito di commercializzare i propri prodotti (che è lo scopo che i legali di Cupertino si erano prefissati), ma se alla fine della causa l’azienda coreana verrà ritenuta colpevole delle violazioni contestate dovrà comunque da risarcire Apple in maniera proporzionale ai danni arrecati.
The Verge ha un utile schema dei brevetti contestati, per i quali è stata decretata in forma preliminare la probabile validità, la probabile violazione da parte di Samsung e la natura non irreparabile del danno. Il caso verrà discusso in tribunale il prossimo anno.

Leggi anche: La UE indaga sui brevetti usati da Samsung contro Apple

Novità anche su questa sponda dell’Oceano Atlantico. Venerdì scorso il tribunale regionale di Mannheim, in Germania, ha ospitato la terza udienza della causa fra Motorola Mobility e Apple. Il dato più significativo è senza dubbio la cauzione richiesta dai legali Apple a Motorola in caso venga avanzata una domanda d’ingiunzione per la restrizione delle vendite ancora appellabile (e che quindi potrebbe essere sovvertita): circa 2 miliardi di Euro.

In soldoni Apple vuole questo: se Motorola chiede di bloccare le vendite di iPhone e iPad in Germania, deve essere obbligata a versare 12 miliardi di Euro di cauzione. La cauzione servirebbe per risarcire Apple nel caso l’ingiunzione venisse accolta in prima istanza e poi successivamente sovvertita a seguito di un appello dei legali dell’azienda.
Nel complesso, secondo Foss Patent che ha seguito da vicino l’udienza, il risultato “parziale” non è ben chiaro quale sia. La Corte non ha preso decisioni definitive, ovviamente, ma sembra poco convinta dai meriti dell’accusa di Motorola e anche nel caso Apple fosse ritenuta colpevole della violazione di un brevetto potrebbe funzionare una difesa basata sulla natura FRAND (di brevetti FRAND ne abbiamo già parlato qui) dei patents contestati.

Redazione

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