All’apertura del keynote della WWDC Tim Cook ha snocciolato alcuni dei notevoli numeri macinati fino ad oggi dall’App Store. Le applicazioni disponibili sono arrivate a 650.000, le app scaricate finora sono più di 30 miliardi, e 5 miliardi di dollari sono finiti nelle tasche degli sviluppatori.
Un po’ di quei soldi, purtroppo, sono finiti anche nelle tasche di sviluppatori come Binh Do, un developer esperto nella creazioni di iPacchi di prima categoria, come questa “Sfondo Animato – Blocco Schermo e la Schermata Iniziale” che ci ha segnalato il nostro lettore Andrea.
SABSELSI!
L’applicazione in questione, che indicheremo con l’acronimo “SABSELSI” per comodità, promette bene giù a partire dalla descrizione, un accrocchio scritto in un idioma più vicino all’interlingua che all’italiano.
“Se sei geloso con gli amici che hanno Android, perché loro blocco schermo sono animati e il tuo blocco schermo non lo è, allora non cercate pìu: Live Wallpaper è qua.
Finalmente si può avere animati Live Wallpapers per il tuo iPhone / iPad. Sarete stupiti una volta l’hai provato.
Questa applicazione Live Wallpapers ti permette anche di creare i propri sfondi personalizzati animati utilizzando proprio il tuo video! Animi il tuo blocco schermo!”
Potremmo anche chiuderla qui, perché già è chiaro che siamo di fronte ad una fregatura bella e buona, ma il nostro gusto dell’orrido ci spinge a continuare. SABSELSI è un app che dovrebbe permettere di attivare degli sfondi animati sul blocco schermo per tutti gli iPhone-user “invidiosi di Android” (un target piuttosto ristretto, c’è da dire) e che dunque si auto-dichiara iPacco fin da principio.
Purtroppo c’è chi non ha avuto l’accortezza di capirlo prima di premere il bottone acquista e ha sborsato i 2,39€ richiesti da quel “simpatico” truffatore che risponde al nome di Binh Do.
Un personaggio niente male che ha all’attivo una buona serie di applicazioni truffa, tutte accomunate da una caratteristica: la promessa di attivare funzioni non disponibili su iPhone che rivestono un certo appeal presso un’utenza poco tech-savvy.
Un iPacco tira l’altro
Un altro esempio di quanto funzioni questa banale intuizione del truffatore Binh Do ce la offre la sua magnum opus: Lista Nera (altresì nota come iBlacklist).
Chi ha deciso di “farsi una passeggiata nel lato selvaggio” del jailbreak sicuramente avrà sentito parlare di un’app omonima, disponibile su Cydia, che permette di bloccare le chiamate entranti da certi numeri.
E’ una funzione non disponibile sull’iPhone e che Apple a quanto pare non ha intenzione (per adesso) di attivare con iOS 6 (questa è un’altra storia e torneremo presto sull’argomento).
Il nostro è riuscito quindi in una vera e propria doppia truffa: ha rubato il nome ad un’applicazione di terzi (per quanto non disponibile in App Store) e ha gabbato tutti coloro che hanno creduto nella descrizione della sua iBlacklist e l’hanno comprata.
Ne segnalavamo l’esistenza con questo post il 20 aprile scorso: iBlacklist su App Store? No, è solo una truffa. A due mesi di distanza l’app rimane indisturbata nello store a 3,99€.
Le altre applicazioni di Binh Do, disponibili nella sua pagina, non fanno eccezione alla regola, sono tutte iPacchi:
- Disegnare modello per sbloccare: un’app che promette di attivare il security lock “alla Android” tramite disegno di una forma sul lock screen di iPhone. Bonus: ha tutti commenti positivi chiaramente falsi.
- Emoji 2.0: app che promette di aggiungere Emoji in tastiera e per la quale il primo commento reale recita “Ladri Schifosi”.
- Scanner di impronte digitali per il blocco dello schermo. Il nome dice tutto. Serve dire che l’app è una truffa e non scannerizza un bel niente?
E va bene. I revisore dell’App Store non si sono accorti di questa inestimabile raccolte di perle. Ma è possibile che neppure il nome scelto dallo sviluppatore per il suo account, un lampante esempio di keyword stuffing, non abbia fatto suonare neppure un campanello di allarme?
Nel caso non lo abbiate notato nella sidebar di una delle anteprime delle applicazioni linkate sopra, eccovelo qui, in tutta il suo splendore.
“App Studio for Flash, Web, Browser, Password, Pattern, Dot, Lock, Lockify, Lockitize, Fingerprint, Photo, Video, Picture, Document, Media, Music, Download, Camera, Note, Reader, Player, Scanner, Printer, Wallpapers, Weather”
Ciò che maggiormente mi fa ribrezzo è che queste app si trovano quasi sempre in cima alla Top 25 delle più acquistate, ed ogni volta mi chiedo: ok i primi “polli” che ci sono cascati ed hanno comprato l’app, ma chi viene dopo perché non legge prima i commenti dell’App Store? #misteridellafede
@Gabriele
probabilmente lo sviluppatore si affida a sistemi per pompare il ranking..
ci sono aziende specializzate in questo, paghi tot e loro ti fanno tot download, magari mettono anche qualche feedback ;)
anche questi sistemi ovviamente violano il regolamento Apple
davvero strano che non sia stato bannato dallo store
Io invece sono sempre piu’ preoccupato dell’evidente calo di efficienza da parte dell’Approval Team.
D’accordo, un tempo le maglie erano davvero troppo strette e tanti sviluppatori onesti si sono visti cassare app per via di ‘sciocche’ restrizioni (vedi l’immenso proliferare delle app in Cydia).
Adesso però sforiamo il ridicolo.
Cassare determinate app ‘oneste’ per poi far passare (e TENERE LA’ PER DIVERSI MESI) app truffa a discapito degli utenti è decisamente esagerato imho.
Per altro, mi rendo conto del lavoro immane a cui i “revisori” sono sottoposti.
Probabilmente bisognerebbe ristrutturare il gruppo?
Non so, creare una specie di “Trusted List” per cui determinate dev company ( o indipendenti) abbiano una specie di accesso privilegiato che magari richieda una minor verifica e lasciare tutto il resto ad una piu’ attenta valutazione ?
Ma dico… almeno provarla ???
Ale
Camillo non conosci qualche editore di testate “importanti”, come magari lifehacker o simili? Perché se facessero sollevare loro il polverone, vedi quante app sparirebbero!
Con questo non voglio intendere che non sia un buon blog, ci mancherebbe!
@Woolf Leonard:
Il fatto è che questo problema è meno sentito sullo Store Americano, dove sono molto più efficaci nella individuazione ed eventuale rimozione a seguito degli errori di approvazione, mentre queste storture proliferano negli store “periferici” come il nostro.
Di conseguenza l’interesse sulla questione è meno “catalizzabile” attraverso una pubblicazione di grande rilievo internazionale.
Però ci si può provare. :)
Le mele marce vanno eliminate,senza tante parole,e’ chiaro!!
Ciao ho istallato su iphone5 l’app iblacklist…. Ma quando la apro per la prima volta mi chiede una sequenza pattern che non conosco …. C’è ne una di default che voi sappiate? Grazie.