La presentazione di iBooks Author durante l’evento Apple di ieri a New York era incentrata principalmente sulla demo che il Vice Presidente Roger Rosner ha condotto per il pubblico riunito nell’auditorium del Guggenheim. Il SVP Phil Schiller non si è sbottonato più di tanto sulla distribuzione a costo zero o a pagamento dei libri realizzati grazie al nuovo software.
Ma come si pubblica un libro? Con che tipo di accordo? Può essere distribuito al di fuori di iBookstore? Un autore qualsiasi può impostare un prezzo per la propria creazione?
Per rispondere a questi ed altri quesiti che in tanti, compresi noi qui su TAL, si sono posti a caldo, poco dopo l’evento, Apple ha pubblicato nella Knowledge Base un documento con le Frequently Asked Questions relative proprio al processo di pubblicazione dei libri realizzati con iBooks Author.
Per alcuni dubbi che svaniscono ve ne sono altri che rimangono, soprattutto dopo aver letto la controversa licenza utente del nuovo software Apple che non ha mancato di suscitare le prime polemiche.
Da iBooks Author ad iBookstore
Una volta completata la realizzazione di un libro su iBooks Author il programma permette di esportarlo in un pacchetto compatibile con iBooks 2 e liberamente trasferibile tramite qualsiasi mezzo. Il pacchetto così ottenuto può dunque essere distribuito a chiunque abbia un iPad passando per i mezzi digitali tradizionali (email, scambio manuale su pennina, Dropbox ecc…).
L’insegnante che volesse creare e distribuire una dispensa ai propri alunni, insomma, potrà fare tutto senza dover necessariamente passare per iBookstore. Una soluzione conveniente e anche rapida, senza dubbio.
Se l’intenzione però è quella di pubblicare direttamente sullo store virtuale la faccenda inizia a complicarsi un po‘. Sono necessari altri software e l’approvazione di un contratto per la distribuzione digitale tramite iTunes.
I dettagli Apple li spiega parzialmente nelle già citate FAQ e soprattutto nella guida interna di iBooks Author (già disponibile anche in Italiano). Ecco quanto riportato dall’help dell’applicazione:
Prima di poter pubblicare il tuo libro su iBookstore, devi eseguire le seguenti operazioni:
- Creare un account venditore iBookstore.
- Scarica iTunes Producer, l’applicazione da utilizzare per inviare il tuo libro su iBookstore. Dopo aver creato l’account venditore iBookstore, puoi accedere a iTunes Connect e scaricare iTunes Producer.
- Disporre di un contratto attivo. Per ulteriori informazioni, accedi a iTunes Connect e vai su “Contracts, Tax, and Banking”.
- Creare un libro campione (come descritto in basso). I clienti possono visualizzare gratuitamente il libro campione prima di decidere di acquistare il libro. Puoi decidere quanto testo del libro ed esattamente quali contenuti includere nel campione, quindi invia il campione insieme al libro. [non necessario se il libro verrà distribuito gratuitamente nda]
iTunes Connect e iTunes Producer
Sembrerebbe essere, in sostanza, il meccanismo che gli editori devono già intraprendere per poter pubblicare i propri libri su iBookstore. Non sembra esserci, per adesso, alcuna corsia privilegiata per chi utilizza iBooks Authors a fini personali e vuole semplicemente portare online delle opere autoprodotte. C’è solo la possibilità, al momento della creazione dell’account da distributore, di scegliere fra la pubblicazione di contenuti gratuiti o contenuti a pagamento. Nella versione italiana del documento linkato poco sopra, per altro, manca qualsiasi riferimento ai fornitori di contenuti in formato libro.
Nelle caratteristiche cui un publisher deve ottemperare affinché le proprie opere possano essere pubblicate su iBookstore ce n’è una, poi, che così com’è non faciliterà certo la pubblicazione da parte degli autori indipendenti, vale a dire la necessità di un codice ISBN. Ottenerne uno non è semplicissimo (ed ha un costo), a meno di utilizzare servizi integrati come Lulu (di Amazon) che si occupano di tutto e che ovviamente non c’entrano nulla con l’offerta Apple e non sono assolutamente compatibili con quanto prodotto da iBooks Author.
Nella mia prova estemporanea non sono andato oltre e non avendo un account da distributore di contenuti non posso sapere se all’interno di iTunes Connect o di iTunes Producer i pacchetti .iba, ovvero gli ebook creati con iBooks Author, vengano trattati in maniera diversa rispetto agli altri libri. E’ lecito supporre che non sia così.
Non pretendiamo la luna, ovviamente: l’annuncio è di ieri e di certo ci sarà ancora tempo, per Apple, per chiarire questi aspetti.
Regole sulla vendita e polemiche sull’EULA
Quanto alla vendita dei libri su iBookstore, comunque, le FAQ pubblicate da Apple sono chiare: se un autore vuole distribuire il pacchetto .iba gratuitamente può farlo come vuole. Può mandarlo per email, può pubblicarlo sul proprio sito, può anche caricarlo su una pennina USB e spedirla a un indirizzo nuovo e la sua faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro–ooo.
Ma il niet(!) è assoluto e categorico se lo scopo è la vendita del contenuto. Qualsiasi iBook prodotto con iBooks Author deve essere venduto solo ed esclusivamente attraverso iBookstore. Da quella vendita Apple ricaverà il 30% del prezzo del libro, che in ogni caso non potrà superare i 14,99$, tetto massimo imposto da Cupertino per gli iBooks.
Se la cosa vi suona un po’ forzata, significa che avete fatto già due più due. Come può Apple pretendere che il prodotto finale creato con un suo software (e compatibile con un altro suo software anche tramite sistemi di distribuzione diretta) venga venduto solo attraverso il suo marketplace?
Ma con un EULA, la licenza d’uso con l’utente finale, of course. Nello specifico si tratta della EULA di iBooks Author, nella quale i legali di Cupertino hanno formalizzato appunto questa clausola: distribuisci gratuitamente come ti pare, vendi solo su iBookstore. Sappi che usando questo software hai già implicitamente accettato questo contratto.
Pane per i denti dei detrattori Apple, perché scritto così, questo passaggio è una piccolo grande porcellum e non è un mistero che abbia subito attirato forti critiche.
Effettivamente in ambito consumer nessun produttore di software si è mai spinto così oltre nel legare l’output di un proprio prodotto software alle modalità di utilizzo e vendita post-realizzazione del prodotto. Se io realizzo un’illustrazione su Photoshop e la vendo ad una terza parte non sono certo obbligato a farlo tramite un marketplace proprietario di Adobe. Se redigo una consulenza su Word e la vendo a qualcuno non mi viene imposto di passare attraverso un Microsoft Store. Sono esempi iperbolici, ma il succo qui è lo stesso: ciò che viene prodotto tramite iBooks Author per essere venduto deve passare attraverso iBookstore, ed Apple prenderà la percentuale.
Speriamo che siano solo inghippi legalesi del debutto, perché questa clausola rischia di fare parecchio rumore e gettare un’ombra su tutta l’esperienza autoriale legata ad iBooks Author e iBooks 2.
Pensare che Apple l’abbia inserita per guadagnare sugli iBooks venduti è troppo semplice e soprattutto non ha molto senso. Il mercato di questi contenuti potrebbe diventare importante ma le dimensioni potenziali del giro d’affari sono talmente ristrette che non varrebbe la pena suscitare polemiche inutili su una clausola come questa. S’aggiunga inoltre che:
- gli autori sono spinti ad utilizzare comunque iBookstore perché garantisce un esposizione che altri mezzi di distribuzione non possono garantire.
- Il formato con cui i libri escono da iBooks Author è compatibile solo con iPad (pare sia un ePub 3 con varie modifiche) e dunque non c’è la possibilità di vendere su altri marketplace
- L’eventuale distribuzione a pagamento di iBooks .iba da parte degli autori, favorisce comunque la vendita del dispositivo con cui quel formato è univocamente compatibile: l’iPad.
Domanda su Author: voglio creare un libro per mio figlio, se lo creo con Author posso installare il libro direttamente nel mio iPad oppure no?
Questa notte ho lavorato sul ricettario interattivo di mio padre, un omaggio alla sua passione per la cucina.. Tutto quello che ho letto in questo articolo mi lascia un po’ basito ma ormai,parliamoci schiettamente , questa è la politica Apple! Spero di poter pubblicare il libro, ovviamente se pensavo ad un costo mini di 0,79 con tutto quello che ho letto sicuramente la mia decisione è quello di pubblicarlo a titolo gratuito. Magari sarà il primo libro ( ricettario ) italiano pubblicato con il nuovo programma iTunes authur!!!!!
@ CarloMagno:
Basta collegare iPad e cliccare su author visualizza anteprima !!!!
@ Kenoby83:
Facci sapere quando sara’ disponibile il ricettario!!!
Io la penso diversamente.
Apple regala un software davvero completo per creare libri interattivi, regala l’applicazione per consultarli, regala la visibilità dei prodotti sullo store, se gratuiti li puoi distribuire senza problemi dove vuoi e ci stiamo lamentando del fatto che se vuoi venderli devi passare da loro?
Mah, qui si cerca la moglie uriaca e la botte piena!
@Alessandro: scusate io non ho capito una cosa, 5 anni fa ho terminato di scrivere il mio bel libro con word ed è rimasto tutto questo tempo nel cassetto, ma se adesso lo converto/trasferisco in questo nuovo formato apple lo dovrò sempre e solo vendere tramite itunes o potrò comunque esser libero di pubblicarlo anche con altre case editrici on line/cartaceo (giustamente non utilizzando il software della apple)? resto quindi proprietario della mia opera?
è importante, chi sa rispondermi?
grazie anticipatamente.
Come si fa a creare un account venditore iBookstore?
ma infatti questa polemica non ha molto senso: ne crei una versione per ipad col programma Apple e in seguito con qualche “copia e incolla” lo ripagini con qualche altro programma per venderlo su altre piattaforme
oppure immagino che ibooks author avrà una qualche opzione di importazione da altri software di impaginazione…. basta crearlo con quelli e successivamente importarlo in ibooks author, per avere una versione per ipad,
Parliamoci chiaramente …
Photoshop è a pagamento (non costa poco) e ci faccio quello che voglio … Word Idem ..
iBook creator è FREE, non si paga … Ma per renderlo gratuito Apple impone questo vincolo, cioè di guadagnare indirettamente e coprire i costi del programma …
Niente di strano … Ma scrivere un libro e cominciare a venderlo (sulla grande distribuzione) non è mai stato così semplice e veloce …
(non hai più l’addetto dell’agenzia di Stampa che ti di e se te lo Pubblicano o no, te lo fai tu…)
anzi… mi sa che la seconda è l’unica veramente attuabile perché se questo ibooks author è al livello di Pages…. allora…. è meglio crearlo con Adobe… anzi addirittura con Microsoft!! per poi importarlo in ibooks author….
Sono d’accordo con chi dice che non c’è molto da lamentarsi perché il software è gratuito, ma non è quello il problema. E’ di principio la forma della EULA che è strana, perché quel vincolo, che ha a che fare con strutture esterne, lo accetti implicitamente iniziando ad utilizzare il software. Basterebbe un “accetti che” rapidissimo prima della prima apertura del software (come fa iTunes, del resto) e poi via… e allora tutto fila.
Per il resto è davvero il primo strumento di creazione ebook facile e semplice, su quello non c’è proprio dubbio alcuno, siamo d’accordo. :)
Avevo fatto un bel libro con iPhoto. Ovviamente un libro fotografico che non ho mai stampato. C’è modo di importarlo in iBooks Author per distribuirlo come ebook? Ho cercato una funzione importa da pdf ma niente. Qualche idea in proposito? Grazie
certamente
@ CarloMagno:
Ripeto, qualcuno sa come ci si iscrive come venditore all’ibookstore? dove lo trovo?
Ecco qui: https://itunesconnect.apple.com/WebObjects/iTunesConnect.woa/wa/bookSignup
non capisco tutte queste polemiche.
Funziona un po’ come Xcode, fai la tua app la pubblichi su itunes e la vendi solo nell’app store.
In questo caso fai un libro con ibooks author, la pubblichi su itunes e la vendi solo in ibook store.
Se non ti piace continua con il metodo tradizionale, dove per pubblicare un libro spendi un sacco di soldi, per non parlare della vetrina che ti da itunes.
Secondo me é giá una rivoluzione, esempio:
Immagina la difficoltá di creare una bella app con ricette, foto, filmati ecc ecc (Xcode non é semplice da usare, bisogna imparare il a programmare).
Adesso é possibile creare un libro di cucina con contenuti multimediali avanzatissimi in modo veramente semplice.
scussssssa se é poco
@Camillo Miller: Dal tuo articolo: “Pensare che Apple l’abbia inserita per guadagnare sugli iBooks venduti è troppo semplice e soprattutto non ha molto senso.”
Ma allora non ti sei accorto che purtroppo le cose stanno cambiando?
E’ ovvio che Apple costringa a vendere sul proprio store per prenderci la percentuale, non mi sembra troppo banale. Guadagna sulla vendita del libro, guadagna sulla vendita dei dispositivi perché solo su quelli si possono leggere quei libri, guadagna sulla vendita del sistema operativo (o meglio del suo aggiornamento e quelli precedenti se non hai seguito l’evoluzione del sistema operativo) perché se vuoi utilizzare il programma di sviluppo hai bisogno di Lion (ma perché Snow Leopard è tanto differente?). E se non hai una macchina adeguata per Lion devi comprare anche una macchina nuova. Ma guardate che già da un po’ di tempo Apple (e questo mi dispiace tantissimo) sta forzando gli utenti a cacciare soldi. Ma perché Siri non è disponibile sugli altri dispositivi quando invece è stato dimostrato che ci funziona benissimo? Perché non puoi utilizzare iCloud con Snow Leopard ed hai bisogno esclusivamente di Lion?
Mi sembra chiaro che Apple abbia modificato nel tempo la sua politica, se vuoi godere delle loro novità devi continuare a spendere soldi. Quando uscirà il nuovo sistema operativo potrai anche decidere di non aggiornare il tuo Lion ma sicuramente quando introdurranno qualcosa di nuovo sarai costretto a farlo se vorrai averlo sulla tua macchina.
Apple ha attirato i primi utenti proprio puntando sulla longevità dei suoi prodotti (software ed hardware) snobbando la politica “PC” che costringeva ad un continuo esborso di soldi per comprare “risorse” sempre insufficienti. Ora però ho l’impressione che stia tradendo le aspettative di chi puntava proprio sulla longevità dei prodotti.
@lodecasa
in ufficio ho dei vecchissimi imac bianchi su cui Lion ci gira benissimo
Siri non è disponibile perché è ancora in Beta è una feature nuova e la vogliono provare per bene… (cosa che avrebbero dovuto fare anche con iCloud perché molti hanno subito dei casini indecenti) quindi niente di meglio che il 4S
e poi non capisco, sarebbe come se uno si lamentasse dei restyling delle auto
e un imac bianco, macchine del 2005!! 7 ANNI!! lo trovi con trecento euro… prova un po a vedere che cosa ci fai con un pc del 2005…
vogliono guadagnarci? la realtà è che il mercato tecnologico mondiale a parte pochi esempi (nintendo) guadagna cmq vagonate di soldi senza offrire nulla di veramente innovativo…. nulla che superi la rotella del mouse inventata da Microsoft… invece Apple a fronte dei suoi ingentissimi guadagni, almeno offre universi nuovi… ti pare poco? qualche gg fa in tv sentivo che Samsung ha superato Apple in telefoni venduti? pensa un po quanti soldi fanno quelli (senza contare la componentistica degli iphone) senza proporre soluzioni nuove alle persone
come ho detto sopra, stiamo parlando di libri, basta un copia e incolla e cmq a breve vedrete che usciranno delle applicazioni (a pagamento) che permetteranno di convertire quei file per altri dispositivi… e poi non basta già fare stampa –> crea pdf?
@gio:
“in ufficio ho dei vecchissimi imac bianchi su cui Lion ci gira benissimo”
Nemmeno se lo vedo visto che sul mio iMac del 2008 con 4GB di RAM Lion va al rallentatore.
Su un iMac G5 Intel di un mio collega Leopard ha già seri problemi.
“Siri non è disponibile perché è ancora in Beta è una feature nuova e la vogliono provare per bene… (cosa che avrebbero dovuto fare anche con iCloud perché molti hanno subito dei casini indecenti) quindi niente di meglio che il 4S”
Ma che c’entra Siri con il 4S? E’ un servizio che si appoggia a server esterni per il riconoscimento vocale, sul telefono svolge il 20% del lavoro. Fino a qualche settimana prima era disponibile sull’App Store per tutte le versioni di iPhone e andava benissimo. E’ stato dimostrato che va bene anche sul 3GS. gio apri gli occhi!
Per quanto riguarda le innovazioni introdotte da Apple nessuno può negarlo, sono anni avanti a tutti quanti. Se prendi un telefono Android ti rendi subito conto che l’esperienza utente iPhone se la sognano. Senza considerare la qualità dei materiali e la precisione nei dettagli. Non parliamo dell’iPad nemmeno da poter confrontare con un tablet Android.
Mi piacciono i miei prodotti Apple e mi ci trovo veramente bene, nulla a che vedere con la concorrenza, non li cambierei con nient’altro. Però ma non posso non notare una certa politica (leggermente) scorretta per gli utenti che non vogliono mettere ogni volta le mani in tasca. Mi rendo anche conto che è una società che deve vendere come tutte le altre e non è un’opera di beneficenza infatti non li accuso ma non posso non notare un certo adeguamento a certe politiche tutto qui.
scusa se la domanda, ho provato a registrarmi per vendere il libro, ma vuole un codice fiscale statunitense… mentre io sono italiano
voi come avete risolto?
grazie in anticipo
@lodecasa
“Nemmeno se lo vedo visto che sul mio iMac del 2008 con 4GB di RAM Lion va al rallentatore.
Su un iMac G5 Intel di un mio collega Leopard ha già seri problemi.”
impossibile, ne ho tre e funzionano perfettamente, no ho un quarto del 2004 con snow leopard ed è perfetto… certo, non ho uno studio grafico e non ci traffico con photoshop…. ma in quel caso penso che un Power del 2008 mi sarebbe sufficiente
siri è ancora in beta, per me vogliono sperimentarlo su un limitato numero di iphone, piuttosto che su tutti in contemporanea… poi cmq è una feature minore e hanno il diritto ha far desiderare ai più fighetti di sostituire il 4 per il 4s… ma sinceramente non conosco nessuno che ci sbava dietro… peraltro è solo in inglese
mi pare che tu sia un po troppo rancoroso e polemico
è come con le automobili: per me rubano molto di più i costruttori da strapazzo (ad iniziare da l’osannato Gianni Agnelli) di quelli seri come VW…. ma VW ha Audi e questo le permette di venderti una Golf al prezzo di un Audi, triplicando i margini di guadagno… poi c’è anche Porsche, famosa per margini di guadagno da far invidia a Apple, che infatti era arrivata ad un passo da comprarsi VW!! ci vuol poco visto che ti vendono un auto di serie tecnicamente neanche tanto lontana dalla TT al prezzo di una 911…
ma per Apple non è solo questione di finiture, loro ti vendono un universo nuovo, è come se ti vendessero una carsharing, ritirabile in tutto il mondo, ad idrogeno, rifornibile nella loro catena di distributori, che si guida da sola, a prova di incidenti…ecc
le finiture te le da anche Sony… te le danno quei ladri buffoni della Bang&Olufsen… loro ti danno una nuova fruizione del bene, che nessun’altro ha la passione di realizzare
Macbook alluminio del 2008 e ho dovuto rimuovere Lion e tornare al caro vecchio Snow Leopard perché anche a me va al rallentatore. :-/
@asd:
“Macbook alluminio del 2008 e ho dovuto rimuovere Lion e tornare al caro vecchio Snow Leopard perché anche a me va al rallentatore. :-/”
Ma guarda che lo so che va al rallentatore, non crederai mica a quello che dice gio. E’ facile scrivere qualsiasi cosa senza prove ma ognuno di noi sa come stanno veramente le cose.
@ Lodecesa:
@ asd:
confermo pienamente quanto detto da gio… ho due imac bianchi del 2005/2006, chiaramente con intel, che montano lion e a dire il vero anche photoshop…
io ho avuto problemi con lion su un MBP early 2011 (8gb di ram)… problemi d’installazione. Ho fatto un’installazione pulita, ricaricando poi il backup di time machine e funziona da Dio…
Il mio MBP late 2008 con lion va benissimo e attualmente con aperture 3, photoshop, premiere e dreamweaver CS5 aperti (sto montando un video su un secondo schermo, ma devo anche finire un sito e mettere a posto le foto =) un po’ di lavoro arretrato eheheh)
per chi ha un mac recente che va al rallentatore sembra che sia un problema di driver di scheda grafica, sul forum apple c’è un fix di un utente per le schede ati.
cmq rimaniano in tema, anche io sono interessato a sapere la procedura per registrarsi come venditore dall’italia, possibilmente senza dover telefonare, ho guardato ci sono dei form in pdf da compilare ma non ho capito quale è giusto per noi, dove va spedito ecc.
possiamo fra tutti capirci qualcosa? credo che sarà comodo a molti fare una guida passo-passo
Non capisco come sia possibile mettere a confronto un iMac coi portatili… Macchine ben diverse tra loro… In ogni caso lion è ottimizzato anche per i portatili basta ottimizzarlo per bene e soprattutto installatrici una adeguata quantità di RAM
I primi iMac con molta RAM riescono a digerire Tiger e Leopard figuriamoci lion su un 2006
@ Olmi no:
Puoi paragonare MacBook e iMac a parità di valori nominali… Non c’è niente di strano nel paragonare due tipi differenti di macchine… Tra l’altro Apple ha sempre portato in avanti le due tipologie di macchina quasi parallelamente
Per il codice ein devi andare su irs.gov se ricordo bene. Miller, il codice ISBN non è complicato da ottenere basta andare sul sito ufficiale e registrarsi al costo di 35€ e aggiungere 3€ per avere disponibili ben 25 codici ISBN.
Devo realizzare un ebook e sono indeciso
se farlo con ibooks author o indesign
il fatto che si possa leggere solo su ipad mi influenza ad impaginarlo con indesign anche se è vero che da ibooks author puoi sempre esportare in pdf perdendo peró tutte le caratteristiche dei widget interattivi come le gallery quiz 3d ecc. Credo che come primo progetto utilizzeró lulu per la distribuzione debo dire peró che ibooks author è un bel software stile keynote facile da utilizzare e di grande impatto ciao! :)