Il nuovo processo fra Apple e Samsung in corso presso il tribunale di San José è iniziato da appena una settimana ma ha già riservato spunti interessanti e svelato documenti riservati che dipingono un quadro più chiaro delle strategie delle due aziende in ambito mobile. C’è l’email in cui Phil Schiller si lamenta del successo degli spot con cui Samsung ridicolizzava gli utenti iPhone e poi la mega-mail di Steve Jobs in cui l’iCeo, nel 2010, delineava le strategie di Apple per gli anni a venire. Un altro documento confidenziale svelato durante l’udienza dai legali di Samsung prova che Apple è consapevole della necessità di lanciare uno smartphone con schermo più grande, mentre i legali di Cupertino cercano di giocare ancora la carte della “copia consapevole” presentando memo interni di Samsung che sosterrebbero questa tesi.
Apple e l’iPhone con schermo più grande
In una serie di slide sui piani per l’anno fiscale 2014, Apple dettaglia il rallentamento della crescita per gli smartphone della fascia da 4″, di cui ovviamente fanno parte anche i modelli di iPhone lanciati nel corso del 2013.
Il documento lascia intere la consapevolezza da parte di Apple della necessità di allargare la propria offerta con dispositivi che montino schermi di dimensioni superiori, come quelli che la concorrenza, Samsung in primis, già offre ad un prezzo ampiamente inferiore rispetto a quello dell’iPhone.
Fra gli altri motivi addotti circa il rallentamento della crescita dei dispositivi da 4“ il documento evidenzia inoltre le politiche dei carrier che favoriscono dispositivi della concorrenza (con costi di ”subsidization” inferiori) e il rapido miglioramento dell’offerta della concorrenza che, sempre a detta di Apple, ha fatto passi da gigante per quanto riguarda l’hardware e in certi casi anche l’ecosistema offerto all’utente.
Samsung e i documenti copy-cat
Se i legali di Samsung provano a far leva sulla “paura della concorrenza” di Cupertino, gli avvocati Apple hanno dalla loro una serie di documenti interni di Samsung, svelati anch’essi nell’ambito del processo, che mostrerebbero che i coreani hanno adottato più e più volte la strategia della copia deliberata delle soluzioni ideate da Apple e implementate su iPhone.
Una serie di studi interni sulla UX dei telefoni Samsung, dettagliati con dovizia di particolari da Daniel Eran Dilger su Apple Insider, depone fortemente a favore della tesi di Apple. Dalle slide emerge un quadro abbastanza chiaro, ad esempio, sull’adozione dello slide to unlock come metodo di sblocco del telefono.
I coreani, in particolare, avevano a propria disposizione una serie di soluzioni interne da utilizzare allo stesso fine ma hanno deciso, dopo aver decretato la superiorità assoluta della soluzione adottata da Apple, di utilizzare lo stesso sistema, di fatto copiandolo.
Chi abbia seguito il processo dell’agosto 2012 ricorderà sicuramente che Apple aveva presentato, anche in quel caso, documenti analoghi. Si rafforza, in altre parole, la percezione che Samsung abbia integrato internamente la “copia di Apple” come vero e proprio modus operandi per la progettazione dei propri dispositivi.
Rimane da vedere quanto questo aspetto, che per la maggior parte degli osservatori “tecnologicamente educati” appare ormai scontato, possa convincere la giuria del processo, composta interamente da gente comune con scarsa familiarità con gli argomenti tecnologici.