Ieri, durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012, sono andati in onda tre nuovi spot Apple, interamente dedicati alla figura del Genius, che possiamo trovare all’interno degli Apple Store fisici sparsi ormai in tutto il mondo.
Purtroppo per Apple però, gli spot hanno ricevuto molte critiche in rete perché messi a confronto con fortunate serie del passato o con gli attuali spot in cui tutto, semplicemente e magicamente, funziona.
Quello che risulta evidente è che i nuovi spot sono sicuramente meno cool del solito, ma pubblicizzano qualcosa che fino a questo momento è stato lasciato in disparte da Apple. In primo luogo i Genius Bar, che sono comunque un servizio offerto da Apple. Ma non solo.
Perché, per quanto il Mac sia decisamente più diffuso rispetto a qualche anno fa, non raggiunge ancora quote di mercato tali da dimenticarsi di chi non sa cosa si possa fare con un Mac. Certo, gli spot che mostrano quanto tutto sia semplice e funzionante sono straordinari, ma tacciare quelli trasmessi ieri di stupidità, ci sembra francamente un po’ troppo.
Si legge: “They feel intellectually cheap.” Come se bastasse comprarlo, un Mac o un qualsiasi prodotto Apple, per potersi elevare dalla media. Non è così.
Tanta gente compra un Mac perché è cool, per poi usarlo al 2% delle sue potenzialità (solitamente si utilizza come critica). Questi spot sfatano leggermente questo mito, fanno vedere che anche gli utenti Apple possono avere problemi e/o non conoscere i modi per risolverli. Ovvero, i potenziali clienti, come si vede in uno degli spot.
E indicano anche il fatto che, a differenza di quanto succede con altri produttori, i clienti Apple non vengono lasciati soli, sebbene come in ogni spot che si rispetti la disponibilità del Genius è un tantino esasperata.
Per quanto possano sembrare poco cool insomma, non ci sembrano affatto fuori luogo. Tutte le critiche poi sono permeate da un “non detto” che però si percepisce chiaramente: “se ci fosse stato Jobs, non li avrebbe mai approvati.”
Posto che questo sia vero, Jobs era un uomo, fallibile come tutti gli altri.
Ma vorremmo sapere cosa ne pensate voi, quindi vi lasciamo ai video e ai commenti.
[via | The Verge]
Secondo me sono fortissimi, molto divertenti. Ricordano un pò le gag tra Mac e PC
@Ale: Stavo per commentare allo stesso modo
Forti. È poi fu lo stesso Jobs a imporre ai suoi non chiedersi cosa avrebbe fatto lui al loro posto, ma di pensare (different) in piena autonomia.
Anche secondo me sono tutt’altro che disprezzabili. Chiaro, c’è un netto cambio di direzione rispetto al minimalismo classico, ma ricordiamoci che gli amici di Samsung sono stati capaci di fare questo:
http://www.youtube.com/watch?v=NjK_mKfosvw
(Che pur con tutta la simpatia kitsch per Justin Hawkins, come dire, ecco)
Li trovo anch’io ben fatti, anche ironici (cosa importantissima in uno spot secondo me) e soprattutto con l’ottima idea di portar fuori il “genius bar” dagli applestore e inserirli nella vita reale (secondo spot soprattutto).
Ovvio che nessuno si aspetta che un ragazzo che già lavora ore e ore sia pronto a risolvervi ogni problema anche in piena notte ma l’idea trasmette un senso di “disponibilità” che va al di là della guida all’acquisto, che non si spegne al momento di firmare lo scontrino della carta di credito.
io invece sono d’accordo.
li trovo al limite dell’imbarazzante..
@Frantz987: mah e perché mai??
io trovo lo spot dell’aereo davvero geniale! =)
@roro_ch: Anche a me è piaciuto.
Uso mac da quando avevo 6 anni e devo dire che mi piacciono!
Non trovo che rappresentino un insulto alle capacità cerebrali di nessuno… soprattutto in 30 secondi dove ci sono due sketch e ciò che dovrebbe passare è l’utilità di avere un assistente personale che ti risolve (gratis) alcune grane. Poi ognuno, da utente principiante o esperto, ne trarrà le proprie utilità… ma parlare di rivolta in rete perché questi spot insultano la gente… bah… AMERICANI!
Mi piacerebbe vedere questi del genius bar davanti a problemi seri…
@manublade: tipo di fronte ad un guasto della tua auto? o al problema della fame nel mondo? […]