“What will your verse be”? Ovvero, “quale sarà il tuo verso”? E’ la tagline della nuova campagna pubblicitaria di iPad Air.
Nello spot “Your verse”, andato in onda ieri per la prima volta negli Stati Uniti, Apple ha usato la voce di Robin Williams che cita Walt Whitman ai suoi studenti nel film “L’attimo fuggente” (“Dead Poets Society”) per “narrare” alcune storie d’uso dell’iPad a fini creativi, artistici e scientifici. A corredo dello spot è stato lanciato anche un nuovo mini-sito dedicato che illustra quelle “storie” in maniera più approfondita.
C’è la storia del Dottor Michael Berumen, biologo marino il cui team utilizza l’iPad durante le immersioni (grazie ad una custodia speciale) per prendere appunti e registrare parametri utili alle ricerche.
Oppure quella degli scalatori Emily Harrington e Adrian Ballinger. E poi il cinema, con i profili di Feroz Khan, uno dei più famosi coreografi di Bollywood e Josh Apter, film-maker di New York che ha realizzato una custodia speciale che trasforma l’iPad in uno strumento di ripresa per i suoi documentari.
E ancora: School in a box, un kit solare che può favorire la scolarizzazione dei bambini di villaggi sperduti in paesi del Terzo Mondo; le ricerche traumatologiche della Cleveland Clinic in Ohio; le tattiche su iPad della squadra di hockey su ghiaccio degli LA Kings; la rock band cinese Yao, che crea la propria musica e la suona dal vivo con il solo ausilio di due iPad.
Sono gli esempi che Apple ha scelto per mostrare le infinite potenzialità del suo Tablet. La nuova campagna prosegue nel tentativo di smantellare una volta per tutte il preconcetto sull’iPad come strumento di mero consumo multimediale e in questo riceve il testimone dalla campagna precedente, “Life on iPad”, di cui riprende il modello dell’antologia di storie d’uso.
In questo caso l’ambizione poetica aggiunge un livello ulteriore, anche se il rischio è che lo spot risulti troppo altisonante ed anche pretenzioso (“stiamo parlando di un dannato tablet, per diamine” potrebbe dire, con locuzioni più colorite, l’uomo della strada). E per quanto l’intenzione sia sincera, l’idea di riprendere un passaggio saliente di un film così famoso a fini “ispirazionali” rischia di indebolire il messaggio nel suo complesso. Soprattutto quando i pubblicitari Apple hanno dimostrato di saper ancora scrivere copy di altissimo livello come quello impreziosito dalla voce di Bryan “Walter White” Cranston nel primo spot dell’iPad Air (quello della matita).
Di seguito lo spezzone del film “L’attimo fuggente”, doppiato in italiano. L’originale è disponibile a questo link.