Apple pubblica 1.24.2014, video sui 30 anni del Mac

Apple ha pubblicato oggi un nuovo video promozionale che “chiude”, così possiamo dire, le celebrazioni per il trentennale del Macintosh. E’ un filmato che riprende il tema già esplorato con la timeline dedicata alle persone che utilizzano il Mac e richiama, fin dal titolo, lo sviluppo di un’intera giornata, quella del 30esimo compleanno del Macintosh. Nel filmato sono inclusi anche iPad e iPhone e un messaggio alla fine del video informa che per le riprese è stato utilizzato un iPhone e tutto è stato girato in un singolo giorno.

Nella sezione dedicata allo spot Apple spiega come è stato realizzato il video:

“Il 24 gennaio 1984 Apple introdusse il Macintosh. E con esso la promessa che il potere della tecnologia, posto nelle mani di tutti, avrebbe potuto cambiare il mondo. Il 24 gennaio 2014 abbiamo mandato 15 troupe in tutto il mondo per mostrare come quella promessa sia diventata realtà.
Dall’alba a Melbourne fino alla notte a Los Angeles, hanno documentato le cose incredibili che le persone realizzano con i propri prodotti Apple. Hanno raccolto più di 70 ore di girato – tutto su iPhone 5s. Dopodiché il girato è stato montato e arricchito da una colonna sonora originale. Grazie al potere del Mac e alle innovazioni che ha ispirato, uno sforzo che normalmente richiede mesi è stato portato a termini in pochi giorni.”

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Il filmato esplora gli utilizzi possibili del Mac, dell’iPhone e dell’iPad in una giornata “come un’altra” e mostra l’uso che ricercatori, creativi, ma anche bambini e persone comuni fanno dei propri dispositivi Apple.
L’aspetto più interessante e il motivo per cui il filmato appare particolarmente riuscito, è proprio questa integrazione fra i dispositivi, a dimostrare che anche i Mac continuano ad avere uno spazio in un modo dominato ormai da iPhone e iPad.

Un’altro spot di una fortunata serie, insomma. Quello recente con la citazione dell’attimo fuggente personalmente non mi ha entusiasmato, ma è piaciuto molto al pubblico globale, a quanto pare.
Peccato solo non averlo visto al Super Bowl, dove di certo non avrebbe sfigurato e avrebbe richiamato alla memoria quel 1984 con cui 30 anni fa Apple stupì l’America.

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