Adobe ha lanciato il suo
Media Player, un
contenitore multipiattaforma per contributi multimediali, video in particolare.
Basato sul runtime di Adobe AIR, Media Player può funzionare su Mac e Pc, con possibilità di visualizzare filmati in streaming o in locale, con la tecnica del podcast.
L’applicazione grazie ad AIR è standalone, consentendo l’accesso via network ai filmati sui server di Adobe, in collaborazione con i principali content provider, come CBS, Mtv, ecc.
Per ora l’applicazione non è dotata di store da cui acquistare o noleggiare i filmati, ma Adobe prevede d’implementarlo a breve, fornendo filmati con DRM oppure liberi supportati dalle pubblicità.
Insomma, una sorta di iTunes tutta dedicata al video.
Che, tra l’altro, esiste già in due versioni, una più “
istituzionale” e l’altra più “
opensource“:
Joost e
Miro.
Joost basata su Flash, come Adobe Media Player ma senza bisogno di AIR, Miro basata su XUL, l’interfaccia multipiattaforma usata dai programmi di Mozilla.
Joost legata ad accordi con partner più o meno grandi ed alcune etichette video indipendenti, Miro legata maggiormente alla scena indipendente.
Joost solo per Mac e Windows, Miro anche per Linux
Insomma, Adobe Media Player non è una novità nel campo della distribuzione video, non aggiunge nulla di nuovo al panorama della rivoluzione televisiva internet delle webtv e ci fa porre una domanda:
ma invece che pensare a queste cose, Adobe non è il caso che si metta ad ottimizzare il codice dei programmi della CS3 che nonostante girino su macchine “pompate” sono inutilmente pesanti e poco stabili?
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