Le estensioni di Safari 5 hanno ormai più di un anno e quelle approvate da Apple disponibili nella gallery ufficiale sono cresciute notevolmente di numero nel corso dei mesi. Benché io sia un utente sporadico di Safari (per ora Firefox resiste come browser predefinito sui miei Mac) ho avuto modo in più di un’occasione di testare varie estensioni. Solo di recente però ho avuto bisogno di andare più a fondo e scoprire quale codice stesse alla base di una di esse. Il procedimento per aprire il pacchetto che contiene l’estensione e accedere ai file html e JavaScript presenti all’interno è molto semplice.
Per prima cosa è necessario localizzare l’estensione che si vuole “conoscere a fondo”. Tutte le estensioni scaricate, comprese quelle non attive, si trovano nella cartella Extensions all’interno della folder Safari, nella Libreria dell’utente. Per farla semplice, ecco il percorso che potrete inserire da Terminale per posizionarvi all’interno della cartella:cd /Users/VOSTRONOMEUTENTE/Library/Safari/Extensions/
Adesso per poter aprire l’estensione, che non è altro che un archivio .xar, è necessario scompattarla sempre tramite Terminale. Il comando da impartire è il seguente:
xar -xf NOMEESTENSIONE.safariextz
Un piccolo suggerimento per chi fosse nuovo all’ambiente UNIX: una volta digitate le prime lettere del nome dell’estensione premete Tab per ottenere l’auto-completamento del nome del file (occhio alle maiuscole, la funzione è case sensitive).
L’ultimo comando creerà nella folder Extensions una nuova cartella omonima dell’estensione che avete scompattato. Entrateci per accedere liberamente ai file che la compongono. Il fine sia lo studio del codice e non la copia spudorata, mi raccomando. Nel caso utilizziate porzioni di codice altrui (ammesso che la licenza del codice ve lo consenta) siate sempre corretti e indicatene la provenienza.
Un ultimo suggerimento: il Safari Extension Builder cui potete accedere direttamente dal menu Sviluppo di Safari (da attivare nelle preferenze) accetta in pasto la cartella che avete scompattato. Nel caso vogliate apportare modifiche all’estensione lo potete fare direttamente da lì.
[Spunto iniziale via MacOSXTips]