Spotlight è una delle funzioni più utili di OS X. La ricerca interna lavora sempre dietro le quinte in maniera impeccabile e permette spesso di salvare tempo prezioso, dato che, oltre ad offrire una ricerca all’interno del Mac, può fungere da launcher rapido per le applicazioni che non teniamo nel Dock o da via d’accesso veloce a cartelle e file non presenti sul Desktop.
A volte, a dirla tutta, funziona anche troppo bene, indicizzando anche quegli elementi che vorremmo tenere nascosti. Ecco una rapida soluzione per ovviare al problema ed evitare l’indicizzazione di file o cartelle.
Impedire a Spotlight di indicizzare un elemento presente sul Mac è facile come modificare un estensione. Letteralmente. Basta infatti aggiungere l’estensione .noindex ad un file o ad una cartella e Spotlight avrà la discrezione di non inserire quell’elemento nel proprio indice. Provate per credere: create una nuova cartella ed aggiungete l’estensione. Per un momento vedrete cambiare l’icona della folder, dopodiché nulla di strano da registrare: la cartella è pronta da usare, ma non compare nei risultati della ricerca.
Poiché l’estensione esplicita .noindex non è particolarmente elegante e soprattutto può “insospettire”, è sufficiente aprire il pannello delle informazioni della cartella o del file (clic destro – Ottieni Informazioni) e spuntare la voce “nascondi estensione”, come mostrato nello screenshot qui sotto.
Questo non è in ogni caso il metodo “ufficiale” per evitare che Spotlight indicizzi una cartella o un file. C’è infatti la possibilità di escludere elementi presenti su disco o interi drive direttamente dalle Preferenze di Sistema, all’interno del pannello dedicato di Spotlight, aggiungendo gli elementi alla voce privacy. Di certo, però, il metodo dell’estensione ha due vantaggi: è molto rapido ed estemporaneo; non lascia alcuna traccia della natura non indicizzabile della cartella o del file, neppure in un pannello nelle preferenze.