Le Easter Egg nascoste in Mac OS X Leopard

Gli Easter Eggs sono delle piccole sorprese che i programmatori si divertono da sempre ad inserire nelle applicazioni che sviluppano. Oggi, in occasione della Pasqua, vi presentiamo alcune di queste “sorpresine” che potrete trovare in Mac OS X Leopard. Sono piccole trovate grafiche, spigolature e semplici opzioni nascoste che forse i puristi non definirebbero nemmeno “uova di pasqua”, ma purtroppo i tempi in cui nei word processor si nascondeva Space Invaders sono passati da un pezzo.

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Beccati questa, Bill. Questo è forse l’Easter Egg più noto per Leopard. Nell’ultima versione di Mac OS X, se visualizzate in modalità CoverFlow i computer Windows in rete l’icona che li rappresenta raffigura una vecchio schermo CRT in cui fa bella mostra di se uno schermo blu della morte. L’icona appare anche se selezionate il computer e aprite QuickLook.

Il Genio lento. Questo piccolo trucco, più che un Easter Egg è una vera e propria opzione oscura di Mac OS X 10.5.2. Se attivate una Stack tenendo premuto Shift l’insieme delle icone si aprirà al ralenti. Funziona anche con l’opzione Genie di minimizzazione e massimizzazione delle finestre: tenete premuto Shift e selezionate il bottoncino Contrai per vedere la finestra che si nasconde nel Dock in perfetto stile Matrix. L’opzione funziona anche con altri programmi e con le Widget che prevedono l’apertura o la contrazione di un pannello.

Com’è il tempo in nessun luogo? Anche la Widget che vi da le previsioni meteo nasconde una piccola opzione non del tutto documentata. Aprite la Dashboard e cliccate in qualsiasi punto della Widget Meteo tenendo premuto Cmd+Alt. Il luogo monitorato diventerà Nowhere e continuando a cliccare con i due tasti premuti potrete scorrere tutte le condizioni atmosferiche che la Widget può visualizzare. Per tornare al luogo originale è sufficiente chiudere e riaprire la Dashboard.

icone5454654.jpg

Le Icone Misteriose. Le icone di alcuni dei programmi installati sui nostri Mac nascondono dei piccoli segreti o dei piccoli vezzi che a Cupertino qualcuno ha voluto inserire per testimoniare la cura dei dettagli che da sempre caratterizza Apple. Già tempo fa vi avevamo parlato della lettera firmata John Appleseed nascosta nell’icona di Text Edit in cui si può leggere il famoso monologo della campagna pubblicitaria Think Different. Nell’icona di Mail si nasconde invece la scritta “Hello from Cupertino, CA” mentre nell’icona del dizionario si può leggere la frase “Loret ipsum sit amet”, l’inizio del testo che solitamente si utilizza per testare i layout dei siti internet, seguito da “etiam” (anche, inoltre). Sul leggio dell’icona di Keynote si può leggere il testo della canzone “The Bitch of Living” (che si può tradurre come “Il fastidio di vivere”) dal musical pluripremiato “Spring Awakening“, tratto dall’omonima opera di Wedekind. In testata alla pagina campeggia la scritta Q4 2008, un chiaro riferimento al quarto trimestre dell’anno in corso. Quali novità potrebbero arrivare a fine anno, tali da essere collegate ad una canzone il cui testo parla di un sogno a sfondo erotico?

bloboverapple.jpg

La creatura dal terminale. Digitando i comandi seguenti nel terminale potrete attivare il temibilissimo Blob. E’ una pallina che fluttua sullo schermo (foto sopra) e che a seconda del tasto che premete mentre ci cliccate sopra attiverà diverse funzioni del desktop (Alt+Blob, oscura tutto tranne la finestra ttiva; Cmd+Blob attiva Exposé). Per attivare il Blob copiate il primo codice nel Terminale (lo trovate in Applicazioni/Utility), mentre se volete disattivarlo inserite il secondo codice.

defaults write com.apple.dock wvous-floater -bool YES
killall Dock

defaults write com.apple.dock wvous-floater -bool NO
killall Dock

 

Buona Pasqua a tutti!

6 commenti su “Le Easter Egg nascoste in Mac OS X Leopard”

  1. Peccato solo che “Lorem ipsum dolor sit amet” eccetera sia un testo random che si usa da tempo immemore per testare i layout e i template, e non solo “per testare i layout dei siti internet”….

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  2. ATMB dice:

    Peccato solo che “Lorem ipsum dolor sit amet” eccetera sia un testo random che si usa da tempo immemore per testare i layout e i template, e non solo “per testare i layout dei siti internet”….

    Grazie per la precisazione. Una differenza FONDAMENTALE…

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