Windows 7 è morto. Lunga vita a Windows 8. Almeno questo è quello che pensa Apple, che ha smesso di supportare Windows 7 in Boot Camp. Se siete professionisti che utilizzano Windows 7 per lavorare, potreste dover rivedere l’acquisto del nuovo Mac Pro.
Windows 7
Parallels Desktop 7: la recensione di TAL
Nome: Parallels Desktop 7
Categoria: Virtualizzazione – Licenza: Commerciale
Prezzo: € 79,99 – Requisiti: Mac OS X 10.5.8 o superiore
Come preannunciato nell’intervista a John Uppendahl pubblicata ieri, oggi vediamo insieme il funzionamento di Parallels Desktop 7, la nuova versione del famoso software di virtualizzazione dedicato esclusivamente al mondo Mac.
Le novità sono veramente tante ed è difficile anche solo decidere da cosa iniziare, mi perdonerete quindi se ci sarà inevitabilmente qualche lacuna. Eventualmente i commenti sono a disposizione per ogni chiarimento.
Mac OS X Lion, novità per Samba, FTP, WebDAV
La presenza di X11 in Mac OS X Lion è in dubbio. O almeno questo è quanto suggerisce una sibillina risposta del Senior Vice President dimissionario Bertand Serlet. Il buon senso suggerisce tuttavia che Apple potrebbe non pensionare ancora X11, almeno che non voglia sfilare il tappeto da sotto i piedi dei tanti Mac User che ancora usano applicativi che hanno necessità di quella tecnologia per funzionare.
C’è un altro componente che invece non farà sicuramente più parte di Mac OS X dalla prossima versione. Si tratta di Samba, suite open source di strumenti di networking che permette ai Mac di “dialogare” con le macchine Windows presenti sulla stessa rete. Messi in fuga dal leone anche FTP e NFS. I due servizi non spariranno ma saranno accessibili solo da linea di comando. Grandi notizie invece per la condivisione file fra i Mac e i dispositivi iOS, grazie alla nuove impostazioni relative al servizio WebDAV.
Leggere modifiche a Boot Camp in Mac OS X 10.6.6
In Mac OS X 10.6.6 sono state introdotte alcune leggere modifiche al comportamento di Assistente Boot Camp, il tool che consente l’installazione dei sistemi operativi di Redmond in partizioni dedicate sui nostri Mac.
iPad VS Hanvon Slate con Windows 7
Uno dei veri problemi del mercato dei Tablet, al momento, è l‘assenza di concorrenti all’altezza dell’iPad che possano metter in discussione l’attuale superiorità della tavoletta di Cupertino. Un po’ tutti i produttori stanno tentando questa o quella via per dire la loro nel nascente mercato degli “slate device”, come amano chiamarli a Redmond. Ed è proprio la compagine di Ballmer che dovrebbe preoccuparsi di più perché a quanto pare l’idea di creare nuovi dispositivi basati su Windows 7 (la soluzione che piace a Microsoft) è stata accantonata anche da partner importanti, come ad esempio HP.
Non che qualcuno non abbia già tentato di infilare Windows 7 in uno di questi dispositivi (esclusi i prototipi che Ballmer mostrò al CES 2010 e che non verranno mai prodotti). Un esempio? L’esemplare della Hanvon del video qui sopra, che è in giro già da un po’ e che incarna esattamente il contrario della filosofia che sta dietro all’iPad. Ha un sistema operativo per PC, un’interfaccia che mantiene elementi tipici del desktop computing come le scrollbar, un trackpad, l’USB e un lettore di card SD.
Disponibili BootCamp 3.1 con supporto a Windows 7 e Security Update 2010-001
Apple ha da poco rilasciato la versione 3.1 di BootCamp, il tool di sistema che permette l’installazione di Windows su Mac Intel. L’upgrade risolve alcuni bug, aggiunge driver per le ultime periferiche Apple sotto Windows e soprattutto introduce ufficialmente il supporto all’installazione di Windows 7 su Mac.
Boot Camp 3.1 è disponibile in due versioni: una a 64-bit e una 32-bit (in base alla versione di Windows che si utilizza). Inoltre per poter aggiornare correttamente a Windows 7 un’installazione di Windows Vista già presente su partizione Boot Camp è necessario scaricare la Boot Camp Utility for Windows 7 Upgrade, mentre per installare il sistema sugli ultimi iMac serve un pacchetto di driver in più.
Contestualmente Apple ha rilasciato anche il primo aggiornamento di sicurezza del 2010.
Maggiori info dopo il salto.
Net Applications: ecco i dati di Mac OS X e Windows 7 a novembre
Lunedì abbiamo pubblicato un post volutamente ironico (vedi “Ponzi ponzi popopò: ti piace vincere facile?), in cui citavamo di fatto la non-notizia del sorpasso di Windows 7 su Mac OS X a novembre, basata su dati preliminari disponibili prima della fine del mese. Parlo di non-notizia per due semplici ragioni. Primo, Windows 7 dovrebbe aspirare a ben altri numeri rispetto alle percentuali di penetrazione nel mercato detenute da Apple con tutte le versioni di OS X; il confronto in sé è fallato in partenza. Secondo, Net Applications ha pubblicato il report del mese appena trascorso rivelando che il sorpasso, di fatto, non c’è stato.
Ponzi ponzi popopò: ti piace vincere facile?
I nostri amici di Geekissimo oggi hanno pubblicato un post sulle recenti performance di vendita di Windows 7. I dati arrivano da Net Applications, nota azienda che si occupa di statistiche web e che produce mensilmente il report “Market Share” sulle performance di sistemi operativi e browser in rete calcolando i dati da un campione molto ampio basato su centinaia di milioni di utenti che ogni mese navigano sui siti controllati dalla firm.
Secondo un provvisorio incrocio di dati, a prima vista piuttosto incoerente, verrebbe fuori che Windows 7 ha superato, seppur di molto poco, lo share di tutte le varie versioni di Mac OS X in termini di vendite in questo primo mese e mezzo dal suo lancio. Un nostro lettore “trasversale”, Menestrello, ci ha chiesto conto di come mai la news non comparisse su TheAppleLounge. Beh, i motivi erano almeno due:
Microsoft: Windows 7 si ispira a Mac OS X
Un articolo pubblicato ieri da PCR-online riporta un’affermazione che ha dell’incredibile, visto che colui che l’ha pronunciata è un dirigente Microsoft. Ecco che cosa ha detto Simon Aldous, Partner Group Manager dell’azienda di Redmond, in un’intervista rilasciata al termine di un importante incontro con i partners Microsoft allo Stadio di Wembley, a Londra :
“Una delle cose che la gente ripete di continuo riguardo il Mac di Apple è che il Sistema Operativo è fantastico, che è molto grafico e semplice da usare. Ciò che abbiamo tentato di fare con Windows 7 -sia nel formato tradizionale, sia nella versione touch- è stato creare un look and feel alla Mac in termini grafici.”
Parallels Desktop 5 disponibile per Mac
Buone nuove per chi, come dice l’immagine di apertura, ha bisogno di usare il nuovo
Apple all’attacco di Windows 7 con la pubblicità
Phil Schiller lo aveva annunciato: il lancio di Windows 7 è una grande occasione per Apple e l’arrivo del nuovo sistema operativo di Microsoft farà passare alla Mela un bel numero di ex-utenti Windows tuttora ancorati al proprio vecchio XP. Per facilitare “il transito”, Cupertino ha pensato bene di giocare all’attacco grazie a piazzamenti pubblicitari mirati. Dopo la prima tranche di tre spot della serie Get A Mac arrivano ora un nuovo Web Ad, ospitato dal New York Times, e una campagna Adwords che punta a rubare i clic degli utenti che su Google cercano informazioni su Windows 7.
Anteprima: Ballmer e la grafica di NBC
Alla NBC hanno pensato bene di illustrare l’intervista a Ballmer al TodayShow per il lancio
Anteprima V: Windows 7 in Giappone
Non serve sapere il giapponese per leggere, sul volto dei presentatori di questo classico programma
Windows 7 su Boot Camp entro fine anno
Nonostante su internet ci siano molte persone che hanno installato Windows 7 sulla partizione di Boot Camp, tra i quali anche il nostro lettore Gianluca Furnarotto che ci ha raccontato la sua esperienza di aggiornamento da Vista a 7 avvenuta non senza problemi, al momento il nuovo sistema operativo di Microsoft non è ancora ufficialmente supportato sui computer della Mela.
Da poche ore è tuttavia comparsa una nota dal titolo About Boot Camp and Windows 7 sul sito del supporto tecnico di Apple che afferma che la piena compatibilità tra Windows 7 e Boot Camp sarà garantita prima della fine dell’anno, dopo un aggiornamento software di Boot Camp stesso.
Nuovi Mac fine 2009: novità anche nella presentazione?
L’attesa era ormai giunta a livelli di guardia e Apple, anche questa volta, non ha tradito il suo popolo: senza stravolgerne completamente l’estetica, ecco che i nuovi Mac di fine 2009 sono dei prodotti decisamente rinnovati rispetto alla generazione precedente e all’avanguardia nei confronti della concorrenza.
Nonostante siano intervenuti piccoli stravolgimenti di design che, come scritto sopra, non ne hanno modificato l’essenza, se si analizza quanto avvenuto ieri è possibile trarre un’importante conclusione. Apple sembra aver modificato il metodo di presentazione dei nuovi prodotti come già annunciato all’inizio di quest’anno in risposta alle critiche seguite all’annuncio di non partecipare più al MacWorld. Sempre meno keynote e sempre più informazione attraverso il sito web (e tutta la Apple-sfera che fa da ripetitore). Scelta voluta oppure scelta necessaria per anticipare il lancio di Windows 7 programmato per domani?
Apple si prepara ad “accogliere” Windows 7
Secondo il parere di analisti ed esperti del settore, il lancio di Windows 7 previsto per il 22 ottobre prossimo potrebbe favorire, paradossalmente, le vendite dei computer di Apple. Ne abbiamo parlato pochi giorni fa in questo articolo: “Windows 7 farà aumentare le vendite dei Mac“. Molti utenti, è la tesi, sono pronti a cambiare il proprio PC e fra di essi non saranno sicuramente pochi coloro che decideranno di acquistare un Mac anziché un nuovo PC.
A rincarare la dose sulla questione ci pensa Phil Schiller. Il vice presidente della divisione Marketing di Apple, parlando con i reporter di BusinessWeek pare proprio confermare la teoria. L’articolo del noto periodico si spinge oltre, lasciando intendere che l’azienda di Cupertino è pronta a lanciare una nuova offensiva pubblicitaria finalizzata a conquistare proprio la fascia di utenza pronta a passare ad un nuovo computer con l’avvento di Windows 7.
Windows 7 farà aumentare le vendite dei Mac
La prossima settimana uscirà finalmente Windows 7 ma paradossalmente anche (e soprattutto?) Apple potrebbe beneficiare del lancio del nuovo sistema operativo di Microsoft. E’ il parere di Brian Marshall, di Broadpoint AmTech. L’analista ha preso in esame lo storico dei dati di vendita dei Mac in concomitanza con i lanci dei maggiori upgrade di Windows, ovvero XP e Vista e ha osservato che in entrambi i casi si sono registrati picchi di “gradimento” da parte del pubblico per i computer della Mela.
Microsoft copia il prezzo di Snow Leopard, ma non per tutti
Abbiamo visto che le vendite di Snow Leopard nelle prime due settimane di vita sono state doppie rispetto a quelle di Leopard e quadruple rispetto a quelle di Tiger nello stesso lasso di tempo. La concorrenza, ovvero Microsoft, a poco più di un mese dal lancio ha deciso di imitare un’altra volta Apple e di proporre, con alcune limitazioni, il suo prossimo sistema operativo, Windows 7, ad un prezzo praticamente uguale.
Lo ha annunciato la stessa Microsoft in un sito creato appositamente per la campagna di lancio di Windows 7: gli studenti dei college e delle università americane potranno acquistare una copia di aggiornamento del nuovo OS di Redmond al costo di 29,99 dollari, praticamente lo stesso prezzo praticato da Apple per Snow Leopard.
Snow Leopard già al primo posto su Amazon
Manca ancora più di un mese al lancio di Snow Leopard ma il nuovo sistema
Snow Leopard e Windows 7: politica dei prezzi
Nei mesi scorsi Microsoft ha speso più di 300 milioni di dollari per imbastire una grande campagna pubblicitaria a più fasi di cui vi abbiamo spesso parlato anche qui su TAL. L’ultima infornata di spot, quelli della serie Laptop Hunters, puntava a mettere in evidenza un presunto punto debole dei Mac rispetto ai computer Windows, ovvero l’eccessivo prezzo dell’hardware.
E’ stata una campagna anomala, dato che il committente (Microsoft) ha voluto mettere in evidenza quello che considera un pregio dei prodotti di altre aziende (principalmente HP) senza fare praticamente mai riferimento al proprio software.
Alla luce dei nuovi variegati prezzi di Windows 7 non è difficile intuire il perché di quella decisione. Una posizione come quella di Microsoft (cheap is better) si ritorce contro l’azienda di Redmond.
Windows 7: sei versioni disponibili
Ricordate la presentazione di Mac OS X 10.5 e lo “sketch” di Steve Jobs che presentò le “sei versioni” di Leopard, tutte prezzate 129$, prendendo in giro le infinite varianti di Windows Vista? (Video dopo il salto). Pare che la stessa scenetta potrebbe ripetersi immutata anche per Windows 7 e Mac OS X Snow Leopard.
Nei giorni scorsi, dopo le prime indiscrezioni di fine gennaio, Microsoft ha reso note ufficialmente le SKU (stock-keeping units) di Windows 7. La discontinuità con Windows Vista non è nemmeno contemplata. Ecco di seguito le varie possibilità offerte ai fortunati utenti PC:
- Windows 7 Starter (solo OEM, funzionalità limitate, versione pensata per i netbook
- Windows 7 Home Basic (solo per i paesi emergenti)
- Windows 7 Home Premium ( la versione base per il mondo civilizzato…)
- Windows 7 Professional (alcune caratteristiche in più per i “pro”)
- Windows 7 Enterprise (versione pensata unicamente per le aziende)
- Windows 7 Ultimate (quella che non si fila nessuno, tutto incluso e un prezzo da infarto)
Anteprima di Windows 7
E che non si dica che parliamo sempre e solo di Apple! Oggi invece vogliamo testimoniare i progressi fatti dalla concorrenza, ovvero qualche novità dell’ultimo sistema operativo di Redmond: Windows 7.
Bill Gates e Jerry Seinfeld: secondo atto
Da ieri sulle TV americane va in onda il secondo spot della nuova campagna multimilionaria di Microsoft. I protagonisti sono sempre Bill Gates e Jerry Seinfeld, che questa volta invece di acquistare scarpe in un discount si trovano a dover convivere con una normale famiglia media americana (marito, moglie, tre figli, nonna che gira per casa svolgendo qualsiasi mansione) allo scopo di connettersi, con risultati prevedibili. Anche in questo caso l’argomento “Windows Vista” non viene mai toccato direttamente, solamente sul finale i due protagonisti ripetono la scenetta, senza churro in mano, sul futuro del PC. Dopo il salto il video e una breve analisi.