Con un annuncio di ieri, è stato annunciato ufficialmente il termine del sodalizio fra Google ed uno dei motori di rendering più popolari, ovvero WebKit. Il framework in questione, introdotto per la prima volta su Mac OS X Jaguar 10.2.8, è stato sviluppato come progetto open-source nato dalla collaborazione tra una serie di aziende, tra le quali Apple ha svolto un ruolo di prima linea.
Webkit
Firefox non sbarcherà mai su iOS se Apple non cambia le regole di App Store
Apple non lascia sufficiente libertà agli sviluppatori browser di terze parti. È quello che pensa il vice-preisdente di Mozilla Jay Sullivan, che assicura che Firefox non sbarcherà su iOS se non ci sarà prima un cambio di rotta da parte di Apple sul sistema di selezione delle applicazioni che possono venire pubblicate su App Store.
Safari in crescita, WebKit segue Microsoft Internet Explorer
Secondo una recente analisi circa la diffusione dei Web browser condotta da Net Application il browser di Apple, Safari, ha raggiunto e superato la soglia dell’8% di share, raggiungendo l’8,05%. Un risultato molto importante per l’azienda di Cupertino ma anche per Google, visto che il framework WebKit (realizzato da Apple stessa e utilizzato anche da Chrome) rappresenta ora la seconda potenza nel mondo dei browser alle spalle dell’irremovibile Internet Explorer (dopo aver superato di un soffio Firefox).
Sull’onda delle vendite di iPad e iPhone, di conseguenza, anche il browser realizzato da Apple sta vivendo un momento di forte diffusione; basti pensare che negli ultimi due anni Safari è riuscito a raddoppiare il suo share, passando dal 4,07% all’attuale 8,05%. La crescita di Chrome è stata ancora più evidente, visto che dal 2,84% ora detiene il 13,45%.
Safari soccombe al Pwn2Own 2011
Nonostante le ultime patch per la sicurezza e il costante impegno di un’azienda come Apple per cercare di rendere il software nativo di Mac OS X più robusto, Safari non è riuscito a resistere all’attacco preparato per il Pwn2Own 2011. Un team di ricercatori dell’azienda francese VUPEN, infatti, è riuscito a sfruttare una falla presente nel browser realizzato dall’azienda di Cupertino per vincere l’edizione 2011 del contest.
L’attacco, messo a punto dagli esperti di VUPEN, consiste nell’indirizzare il browser ad un determinato sito Web e nell’ottenere, di conseguenza, il controllo della macchina sulla quale è in esecuzione Safari. Come sostiene Chaouki Bekrar (co-fondatore di VUPEN), il suo team ha messo a punto un exploit che approfitta di una falla “zero-day” presente nel browser e permette di eseguire l’applicazione Calcolatrice sulla macchina.
Browser Wars: Chrome supera Safari in USA
Safari, browser di casa Apple, perde il podio negli Stati Uniti a favore dell’ultimo nato, Chrome, proprietà del gigante dei motori di ricerca, Google. Quello che era già successo da tempo su scala mondiale, ora è accaduto anche in USA, ultima roccaforte del browser made in Cupertino.
A rivelarlo sono i dati di StatCounter, uno strumento gratuito che serve per misurare gli accessi ai siti web, che sono basati su elaborazioni di dati aggregati su un campione di più di cinque miliardi di page visitate al mese, in più di 3 milioni di siti web.
Nuova beta di Chrome: veramente molto veloce
È uscita ieri una nuova versione beta (5.0.375.29) di Google Chrome, il browser di BigG disponibile per tutte le piattaforme: Mac, Linux e Windows. A quanto pare i risultati raggiunti in termini di velocità sono notevoli e se non bastasse, vengono aggiunte alcune funzionalità interessanti. Vediamo tutto insieme dopo il salto.
Steve Jobs pubblica i suoi “pensieri su Flash”
Ieri John Gruber su Twitter lo aveva lasciato intendere: domani l’affaire Gizmodo passerà in secondo piano e si tornerà a parlare dello scontro fra Apple e Adobe su Flash.
Non era un’indiscrezione infondata: oggi Apple ha pubblicato una open letter di Steve Jobs intitolata “Thoughts on Flash”, pensieri su Flash, in cui il CEO dell’azienda di Cupertino illustra in sei punti tutti i principali motivi per cui Apple non vuole implementare Flash sui suoi dispositivi.
Di seguito trovate un sunto delle parti più significative della lettera. Tutto ciò che leggerete è una summa di quanto detto da Jobs, senza aggiunte o commenti ulteriori.
1) Open-ness. I prodotti di Adobe sono proprietari al 100% e Flash non fa eccezione. Sebbene anche i sistemi operativi della Mela siano proprietari, Apple ritiene che tutti gli standard inerenti al Web e alla sua fruizione debbano essere aperti. Per questo, anziché utilizzare Flash, Apple ha preferito puntare su HTML5, JavaScript e CSS. Google e molte altre aziende hanno fatto lo stesso, perché con essi gli sviluppatori possono creare contenuti avanzati e dinamici senza la necessità di un plugin per la loro riproduzione.
Tale approccio vale anche per i prodotti Apple per il Web, come WebKit, il rendering engine basato su HTML5 che è al cuore di Safari ed è utilizzato in tutti i prodotti Apple.
“Google lo usa per il browser di Android, Palm lo usa, Nokia lo usa, e RIM ha annunciato che lo userà. Quasi ogni web browser presente su smartphone che non siano quelli di Microsoft usa WebKit. Rendendo open la propria tecnologia WebKit Apple ha stabilito uno standard nel settore dei browser mobile”.
Xyle Scope: scoprire come è costruito un sito web e il suo codice html e css
Nome: Xyle Scope
Tipologia: Utility e Web Editor – Licenza: freeware
Requisiti: Mac OS X 10.4 Tiger o superiore
Xyle Scope è un interessante software gratuito che serve per capire la struttura ed il codice di un sito o meglio di una pagina web. Con Xyle Scope infatti, navigando a tutti gli effetti la pagina internet possiamo analizzare il codice html e css con estrema precisione.
Le animazioni CSS di Safari sostituiranno il Flash?
Il cuore pulsante del browser di default di Apple, Safari, si chiama Webkit ed è un progetto open source. Sul blog degli sviluppatori, oggi è comparso un articolo che annuncia il supporto delle animazioni CSS (Cascade Style Sheets).
Per poter vedere queste animazioni all’opera, occorre utilizzare una delle cosiddette beta Nightly Build, tuttavia questo supporto è già incluso nella versione di Safari presente in ogni iPhone e iPod Touch. Vediamo quindi cosa possiamo aspettarci da questa nuova tecnologia.
V8 Benchmark suite: testate la velocità dei vostri browser.
Il recente Google Chrome, il browser basato su Webkit che la Grande G ha rilasciato nelle scorse settimane, fa uso di un interprete Javascript (chiamato V8) che per ora pare essere il più veloce disponibile per un browser.
Per ora, perché secondo il team di sviluppo al lavoro su Webkit per Safari quando sarà ufficialmente rilasciata la nuova versione basata sull’interprete Squirrelfish avremo prestazioni da favola anche sul browser ufficiale del Mac.
Per Chrome su OS X, intanto, dobbiamo aspettare ancora qualche settimana, a detta di Google.
Mac OS X 10.5.5 e Safari 4 agli sviluppatori
Apple ha distribuito agli sviluppatori una nuova versione preliminare di Mac OS X 10.5.5 client (9F23) e server (9F22). Assieme alle due seed di Leopard, che seguono di meno di una settimana la distribuzione precedente, Apple ha fornito ai testers una nuova versione di Safari 4 Developers Preview. L’ultima beta del nuovo aggiornamento per il browser di Apple risale a giugno.
Safari 3.1: nuove seed distribuite.
Safari 3.1 Beta: sempre più veloce!
Mac OSX 10.5.2: seed 9C31 con Safari 3.1.
Continua il lavoro di Apple sulle distribuzioni agli sviluppatori selezionati per il programma di testing.
Ieri infatti è stata rilasciata una nuova seed, la 9C31, appena un numero di versione più alto rispetto a quella precedente, la seed di Mac OSX 10.5.2 9C30.
A parte la risoluzione di un problema nella connettività di rete, l’introduzione interessante di questa release è Safari 3.1.