iRadio: Apple in corsa per presentare il servizio alla WWDC

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Manca meno di una settimana alla WWDC, e pare che Apple stia facendo di tutto per presentare iRadio durante il keynote di apertura dell’evento. Stando a quanto riportato dal New York Times, fonte generalmente affidabile, i dirigenti di Cupertino avrebbero cercato di accelerare le contrattazioni con le case di produzione discografica in vista del tanto atteso keynote.

iTunes in the Cloud non prima del 2012 in UK


Brutte notizie per chi (al di fuori degli USA) sperava di utilizzare iTunes in the Cloud e iTunes Match magari entro la fine dell’estate. Secondo una fonte riportata dal giornale britannico The Telegraph, infatti, il servizio non sarà attivo in Gran Bretagna prima del prossimo anno. E, sebbene non possiamo esserne certi, se non lo sarà in UK difficilmente lo sarà negli altri paesi europei, Italia compresa.

Un portavoce per la Performing Right Society (PRS), società che difende i diritti dei musicisti, ha dichiarato al giornale britannico che le negoziazioni con Apple, per garantire il pagamento dei diritti a musicisti, compositori e case discografiche, sono iniziate ma sono ancora in una fase “fortemente preliminare”.

DRM: Warner, Universal e Sony non mollano la presa

Dopo gli improbabili rumors di qualche giorno fa, torniamo sull’argomento DRM, cercando di fare un po’ di chiarezza sulla situazione attuale. Come ben sappiamo, al momento, solo EMI e alcune etichette indipendenti hanno deciso di vendere le loro canzoni, senza alcuna restrizione, su iTunes Store, mentre gli altri colossi della musica come Universal, Sony BMG e Warner ancora non sono disposti a cedere alle richieste di Cupertino.

A quanto pare, le trattative tra Apple e i tre giganti dell’industria discografica sono tuttora in corso, ma la situazione potrebbe rimanere bloccata a lungo, a causa delle richieste avanzate dalle tre major musicali.

iTunes senza DRM da martedì nove dicembre?

Da martedì prossimo tutte le canzoni di iTunes verranno vendute senza DRM. E’ quanto sostiene ElectronLibre, sito d’oltralpe che si è guadagnato una certa credibilità nel Mac Web prevedendo con successo in passato in passato il lancio delle serie tv su iTunes Francia. Contrattazioni fra Apple e le major sono effettivamente in corso e qualcosa si è già mosso nei giorni scorsi: alcuni utenti d’oltroceano si erano visti offrire in via temporanea la possibilità di aggiornare alcuni brani protetti ad una nuova versione priva dei lacciuoli tanto cari alla grande industria.

Le tre case discografiche interessate dalle trattative sono Sony, Universal e Warner. L’unica major che al momento ha fornito il proprio catalogo ad Apple in formato Plus (no DRM, niente FairPlay e qualità audio migliore)  è EMI.

iTunes Store: scompaiono i DRM?

Si sta muovendo qualcosa nelle viscere di iTunes e si ipotizza che a breve tutta la musica dello store online possa essere liberata dal giogo dei DRM. Nella giornata di ieri alcuni utenti d’oltreoceano hanno avuto la possibilità, per un periodo limitato, di effettuare l’upgrade della propria libreria ad iTunes Plus, anche per brani appartenenti al catalogo di Warner, Universal e Sony BMG. iTunes Plus, lo ricordiamo, è la versione parallela di iTunes che raccoglie brani di qualità superiore privi di meccanismi anticopia.

Warner con Amazon per vendere mp3 senza DRM

wb.pngWarner Music Group ha scelto Amazon MP3 per la distribuzione online del proprio catalogo musicale in formato digitale senza DRM. Le canzoni sono disponibile nel negozio online del principale concorrente di iTunes Store ad un prezzo variabile fra 0,89$ e 0,99$, mentre gli album, che in alcuni casi conterranno anche delle track aggiuntive in esclusiva, sono prezzati circa 10$. Le canzoni scaricate, libere da sistemi anticopia, potranno essere caricate su praticamente qualsiasi lettore mp3, compresi gli iPod, e l’utente sarà libero di copiarle e trasferirle senza limiti. Questo accordo con la Warner Music rafforza notevolmente la posizione di Amazon rispetto ad iTunes Store nel mercato della distribuzione musicale online e permette allo store di allargare il proprio catalogo, che ora comprende 2,9 milioni di titoli.