Butta l’Apple I nella spazzatura: ora vale 200000 dollari

Una donna butta un Apple I del ’76, il centro di riciclaggio lo vende a un privato per 200000$ e inizia la ricerca per accreditarle il 50% del valore dell’oggetto, pari a 100000$. Sembra uno scherzo, ma è accaduto veramente nella Bay Area.

5 modi per vendere iPhone 4 o 4S in attesa di iPhone 5

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vendere iphone 4

Ornai ci siamo; nell’evento allo Yerba Buena Center del 12 Settembre Apple ha presentato al mondo il nuovo iPhone 5. Nel frattempo, i vecchi possessori di iPhone 4 ed iPhone 4S avranno già fatto i loro conti, e molti si saran decisi a vendere il proprio dispositivo per far posto a quello che sarà presentato. Vediamo i principali modi per sbarazzarsi del vecchio iPhone in attesa del nuovo!

Apple Store: un miliardo di visitatori in dieci anni

In risposta al sito australiano Current.com.au, Apple ha confermato ufficialmente che è stato raggiunto il traguardo del miliardesimo visitatore presso gli store al dettaglio sparsi in tutto il mondo durante i dieci anni di attività (in media circa 270.000 visite al giorno). Il primo Apple Store, infatti, è stato aperto a Washington DC durante il mese di maggio 2001.

Come già anticipato, il team PR di Apple ha risposto ad alcune domande poste dal venditore di articoli elettronici Current.com.au a proposito dell’ultimo store aperto a Penrith, Australia. Tra le risposte, i portavoce hanno dichiarato che “Apple è stata per 10 anni nel mondo della vendita al dettaglio. Durante questo periodo, abbiamo avuto oltre un miliardo di visitatori che hanno attraversato le nostre porte, molti dei quali sono nuovi al Mac, considerando che l’Apple Store è il miglior posto per imparare tutto ciò che c’è da sapere sugli ultimi prodotti di Apple”.

Apple Store Bologna: aprirà ad ottobre

Non è una novità in senso assoluto, avevamo già la conferma “ufficiale” dal cartello del cantiere posto sull’impalcatura che fa capolino in Via Rizzoli 16, a pochi metri dalle Due Torri del capoluogo emiliano. La palazzina in stile Liberty (per la quale Apple avrebbe pagato la modica cifra di 80 milioni di euro), che in precedenza era utilizzata dal punto vendita Stefanel, sarà utilizzata dall’azienda di Cupertino per aprire il quinto punto vendita al pubblico in Italia.

Apple, inoltre, è già a caccia del personale retail da impiegare nel suo primo punto vendita italiano situato in pieno centro, in pratica tra P.zza Maggiore e le Due Torri, lungo uno dei corsi principali di Bologna. Oltre alla felicità dei tanti appassionati della Mela, tuttavia, sembrerebbe che ci sia nell’aria un certo malcontento da parte dell’APR storico del centro storico di Bologna, Abda.

Il prossimo Apple Store italiano aprirà in Sicilia?

Dopo le conferme delle prossime aperture a Firenze e Bologna, il prossimo punto vendita al dettaglio di Apple in Italia potrebbe sorgere in Sicilia. Non ci sono ancora ulteriori indiscrezioni a riguardo, ma la voce “Sicily” è apparsa nel menù che potete vedere nell’immagine di apertura quando si prova a cercare posizioni di lavoro disponibili in ambito Retail sul sito ufficiale.

Si tratterebbe del settimo Apple Store italiano e il primo assoluto nel sud Italia, segno che l’azienda di Cupertino ha intenzione di estendere la sua presenza su tutta la nostra penisola. Cinque, infatti, sono (o saranno) situati nel centro-nord Italia (Firenze, Bologna, Bergamo, Milano e Torino), mentre l’unico Store di riferimento per il centro Italia è situato nel centro commerciale Roma EST, alle porte della capitale.

200 milioni di dispositivi FaceTime entro il 2012?

Dopo i dati delle proiezioni per il primo trimestre fiscale di Apple, continuiamo a parlare dello stato di forma che sta vivendo l’azienda di Cupertino da un po’ di tempo a questa parte.

In questo caso citiamo un post di John Paczkowski per il Digital Daily, nel quale l’autore ribadisce le previsioni secondo le quali entro la fine dell’anno fiscale 2011 Apple potrà vantare la vendita (complessiva) di 85 milioni di dispositivi che supporteranno FaceTime, la recente tecnologia introdotta per effettuare videochiamate su WiFi.

A Berkeley un Apple Store da 1,7 milioni?

Secondo quanto riportato da ifoAppleStore.com, Apple spenderà circa 1,7 milioni di dollari per ristrutturare un edificio a Berkeley che ospiterà un nuovo Store al dettaglio di circa 400 metri quadrati.

Gary Allen di ifoAppleStore.com ha riportato la notizia dopo essere venuto a conoscenza dei progetti (che potete osservare nell’immagine di apertura) che riguardano un locale situato nella Fourth Street di Berkeley (California), utilizzato fino a poco tempo fa da un’agenzia per l’adozione di animali.

iPad: nuova tesi a sostegno del ritardo di produzione

Il tira e molla di questa settimana riguarda la presenza o meno di problemi alla produzione di iPad da parte dei partner taiwanesi, incaricati da Apple. Dopo le illazioni iniziali avanzate da Peter Misek, analista di Canacord Adams, smentite ufficialmente da Apple e da alcuni fornitori vicini a Foxconn, arrivano nuove note che sarebbero a sostegno della tesi dello stesso Misek.

In una nota agli investitori dell’analista Vijay Rakesh di Think Equity, si parla di “alcuni ritardi minori” nella produzione di iPad da parte delle aziende taiwanesi coinvolte. Nello specifico, sebbene la produzione fosse a buon regime durante il mese di febbraio, il volume di produzione per il mese corrente rimane basso. Tuttavia, i problemi dovrebbero essere di carattere temporaneo e dovrebbero risolversi nei prossimi mesi.

iPad in vendita da venerdì 26 marzo?

Nonostante le illazioni sul possibile ritardo dell’introduzione di iPad a causa di problemi di produzione, prontamente respinte da Apple attraverso Wired, circolano nuovi rumor che prevedono l’inizio delle vendite per la fine del mese corrente.

Voci di corridoio porterebbero a pensare che Apple stia pianificando l’inizio delle danze per venerdì 26 marzo alle ore 18, quindi in Italia dovremmo poter riuscire ad acquistare la “latest creation” della Mela a partire dal sabato. Per i dipendenti degli Apple Store, invece, le prime unità dovrebbero essere disponibili già dalla prossima settimana, in modo da concedere il tempo necessario per acquisire famigliarità con il tablet e poter rispondere prontamente alle domande dei clienti.

Francia, venduti quasi 2 milioni di iPhone nel 2009

iphone francese

Secondo il famoso quotidiano francese Le Figaro, Apple ha raggiunto quasi il 10% del mercato dei telefoni cellulari in Francia nel 2009 che la porta al 4° posto della classifica nella quale è preceduta da Samsung, Nokia ed LG.

In un articolo intitolato “iPhone, lo smartphone preferito dalla Francia”, nel quale non vengono enunciate le fonti delle informazioni, viene sottolineato il forte impatto che ha avuto il melafonino sul mercato locale in seguito alla scelta di venderlo senza vincoli con gli operatori telefonici (come avviene in Italia in pratica).

iPhone, via libera dalla Corea del Sud

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iPhone è già disponibile in 89 paesi nel mondo; dalla prossima settimana dovrebbero diventare 90. Nella giornata di ieri, infatti, l’autorità per le telecomunicazioni del governo Sud Coreano ha concesso ad Apple una licenza commerciale che le permetterà di distribuire iPhone e i relativi servizi nel proprio territorio come dichiarato da Oh Sang-jin, direttore della sezione per la difesa della privacy e dell’etica della Korea Communications Commission.

A quanto pare, non è stato semplice ottenere una licenza di questo tipo a “causa” dei servizi offerti dalle applicazioni native installate sugli iPhone; in Sud Corea è necessario ottenere l’autorizzazione del governo per poter fornire i cosiddetti servizi di geo-localizzazione, come le mappe.

iPhone, App Store e il problema dei prezzi delle App. Editoriale

App Store è innanzitutto un negozio: negozio che, siccome siamo nell’era digitale, non poteva che non essere un negozio virtuale dove ognuno dei più di 10.000 articoli presenti è facilmente raggiungibile. App Store è il sistema che ha già modificato l’approccio delle aziende delle telefonia mobile verso i clienti: Google ha creato il suo App Market per Android e BlackBerry ha aperto da poco le porte del suo App Center. App Store è anche quella che mi piace definire “democrazia universale” dove anche il più semplice degli sviluppatori può fare fortuna grazie a un’idea geniale. Ieri vi abbiamo proposto i “problemi delle grandi aziende” secondo le quali, siccome i prezzi in App Store tendono al ribasso, il negozio di applicativi di Apple diventerà sempre più un mercatino di cianfrusaglie perché i grandi brand non riusciranno più a coprire i costi di produzione. Stiamo scherzando, vero?

iPhone, App Store e il problema dei prezzi delle App

Lo abbiamo ribadito più volte e rischiando di essere noiosi lo scriviamo ancora un’altra volta: App Store è la vera chiave del successo di iPhone e iPod touch. È quel “quid” che permette di distinguersi nella massa, di far sognare di più, di essere unico insomma. App Store è talmente apprezzato dal pubblico che in circa quattro mesi di vita ha generato più di 300 milioni di downloads e ha spinto la più disparata tipologia di persone a creare qualcosa come 10.000 applicazioni. Numeri spaventosi, numeri che decretano il successo della piattaforma. Una “piattaforma democratica” come avevo definito qualche tempo fa, suscitando pure qualche piccolo mormorio. Eppure c’è qualcosa che non va e ciò rischia addirittura di rovinare tutto “l’eco-sistema App Store”. I prezzi delle App sono troppo bassi.

iPhone 3G in vendita sul sito di TIM

A quasi due mesi di distanza dalla commercializzazione di iPhone 3G in Italia anche TIM ha messo in vendita il melafonino sul proprio store on-line. Sul sito di Vodafone iPhone poteva essere acquistato già  dal giorno del lancio nonostante la disponibilità fosse limitata e gli utenti fossero costretti a vere e proprie gare di velocità prima dell’esaurimento scorte. Nello shop di TIM iPhone 3G è disponibile nelle versioni 8GB e 16GB e in entrambi i casi si tratta del modello privo di contratto.

iPhone 3G e abusi commerciali: SOS Tariffe sporge denuncia

In Italia l’iPhone 3G ha riscosso un notevole successo di vendite, come in molti altri paesi del mondo. Ma a differenza di ciò che avviene all’estero, dove la ferrea regolamentazione nelle vendite non consente comportamenti anomali, gli acquirenti italiani sono sottoposti ad un sistematico abuso in violazione del Codice Civile da parte dei gestori dei negozi di telefonia di tutta la penisola. Se vi recate in un centro TIM o Vodafone chiedendo di acquistare un iPhone, con ogni probabilità sentirete rispondervi che al momento il melafonino è disponibile per la vendita solo in versione “abbonamento“, mentre per il modello “ricaricabile” dovrete aspettare per un periodo indefinito. Ma perché questa discrepanza se fra i due iPhone non vi è alcuna differenza tecnica? Qualora vi siano stock in magazzino non deve essere l’acquirente a poter scegliere se acquistare iPhone nella versione ricaricabile o in abbonamento?

iTunes Movie Rentals: arriverà anche il nostro turno

Apple ha annunciato ieri che i film di importanti studi cinematografici tra cui 20th Century Fox, The Walt Disney Studios, Paramount Pictures, Warner Bros Entertainment, Metro-Goldwyn-Mayer Studios Inc (MGM), Sony Pictures Television International e Lionsgate sono ora disponibili su iTunes Store in Australia e in Nuova Zelanda. Acquistare e noleggiare film è una caratteristica di iTunes dalla leggendaria facilità d’uso,e farà scoprire ai nostri cugini oltre-oceano come ottenere dei film sia semplice e facile come è sempre stato l’acquisto di musica su iTunes. ITunes Store in Australia e in Nuova Zelanda hanno già più di 700 film disponibili in affitto o in acquisto, con titoli pronti per l’acquisto il giorno stesso della loro uscita in DVD, compresi i classici “Must” quali “National Treasure 2,” “Jumper”,” Cloverfield “,” Vantage Point ” e ” Pirates of the Caribbean: At World’s End “.

iPhone 3G: Apple Stores aperti alle 8:00; nuovi dettagli sulla vendita

Photo Courtesy of Gizmodo

Il giorno più caldo dell’estate tecnologica si avvicina e si infitiscono voci e informazioni su uno dei lanci più seguiti dopo quello dell’Apollo 11. Allora si trattava di una missione spaziale, oggi della commercializzazione di iPhone 3G, ma gli ultimi preparativi  sono altrettanto febbrili  e coperti (almeno in parte) dalla segretezza. Nella notte Apple, in seguito alla riunione degli executives della divisione retail, ha svelato nuovi particolari, ufficializzando, ad esempio, l’ora d’apertura: anche gli Apple Stores avvolgeranno le saracinesche (si fa per dire) alle 8:00 del mattino di venerdì come gli Store di AT&T. Nel frattempo Gizmodo ha messo le mani su alcuni scatti che ritraggono l’iPhone 3G gigante che sarà presente a scopo dimostrativo in alcuni punti vendita Apple.

App Store è già in funzione, solo per gli sviluppatori

App Store Behind The Curtain

App Store è già attivo e funzionante, ma per adesso l’attività si limita ad un tramestio invisibile dietro le quinte. Secondo quanto riportato da TUAW, Apple avrebbe aperto l’accesso allo store online agli sviluppatori registrati in modo che essi possano proporre la versione definitiva delle proprie applicazioni per iPhone e iPod Touch. Ogni singolo applicativo dovrà passare attraverso un processo di approvazione prima di essere esposto sugli scaffali virtuali di App Store nel giorno dell’apertura, previsto per i primi di luglio.

iPhone EDGE: una guida semiseria alla vendita

San Francisco, 8 Giugno

Anche se mancano ancora molti dettagli circa le modalità di lancio di iPhone 3G, di una cosa possiamo stare certi: da qui all’11 luglio assisteremo ad un ultimo colpo di coda del mercato sotterraneo di iPhone EDGE usati e sbloccati, prima che l’arrivo del nuovo device spazzi via definitivamente le possibilità di incassare qualche spicciolo rivendendo il vecchio melafonino. Anche se in Italia l’iPhone di prima generazione non è mai arrivato ufficialmente e sarà dunque impossibile raggiungere i livelli del mercato dell’usato americano, già adesso su eBay si trovano dozzine e dozzine di iPhone EDGE sbloccati in vendita a prezzi che oscillano fra i 350 e i 600 Euro.

Apple domina il mercato dei computer over 1000$

Qualche tempo fa vi parlavamo dell’impressionante crescita di Apple nel settore PC. Secondo i dati, allora ancora preliminari all’analisi complessiva, diffusi dall’NPD Group, il market share di Apple ha raggiunto quota 14% alla fine del primo trimestre 2008. Oggi eweek fa notare un particolare ancora più sorprendente: secondo i dati complessivi relativi a tale trimestre Apple detiene nientemeno che il 66% del mercato statunitense dei computer cosiddetti “premium”, ovvero i “PC” il cui costo supera i 1000$.