Nuovi MacBook Air, prestazioni straordinarie

Nuovi MacBook Air prestazioni

Nuovi MacBook Air prestazioni

I nuovi MacBook Air presentati sul palco della WWDC 2013 sono riusciti ad attirare l’attenzione di tutti non solo per la maggiore capienza ma soprattutto per la velocità dello storage flash e  per la durata della batteria.

Sul modello da 11 pollici, infatti, la durata di utilizzo della batteria è passata dalle precedenti 5 ore alle attuali 9. Per quanto riguarda invece il modello da 13 pollici Apple fa notare che l’autonomia non è più di 7 ore ma addirittura di 12 (sufficiente per un giorno di lavoro, insomma).

Nuovi MacBook Air: prestazioni contrastanti per i SSD

Da qualche giorno stanno emergendo notizie contrastanti sulle prestazioni dei nuovi MacBook Air, recentemente aggiornati dall’azienda di Cupertino. Sui modelli da 11” e 13”, tuttavia, sembrerebbero emerse differenze (non clamorose, precisiamo) per quanto riguarda la velocità di lettura e scrittura sui nuovi SSD.

I test effettuati da TLD, condotti sui dischi a stato solido da 128GB, hanno evidenziato infatti delle discrepanze che influiscono in maniera non troppo evidente nell’utilizzo di tutti i giorni. Il motivo è da attribuire all’utilizzo di SSD realizzati da produttori differenti, Samsung e Toshiba.

MacBook Air late 2010 ora con SSD Samsung?

Blade-SSD.jpg

In base a quanto riportato da AnandTech, Apple avrebbe apportato alcune modifiche all’hardware degli ultimi modelli di MacBook Air (late 2010), presentati lo scorso ottobre, relativamente ai SSD utilizzati. Una delle maggiori novità di questi modelli, infatti, riguarda l’utilizzo di dischi a stato solido che non sono i tradizionali dischi da 1,8” o 2,5”, bensì i cosiddetti mSATA SSD o Blade SSD (sono molto simili, come aspetto, a dei banchi di memoria RAM).

Il teardown effettuato da iFixit pochi giorni dopo il lancio dei nuovi prodotti sul mercato aveva confermato la scelta di Apple nell’utilizzare dei Toshiba Blade x-gale SSD come unità di persistenza di massa. AnandTech, tuttavia, sostiene che nelle unità spedite più recentemente l’azienda di Cupertino stia utilizzando dei SSD differenti. La prova è data dal model number attuale, SM128C, differente rispetto al TS128C di Toshiba. SM e TS indicano, rispettivamente, Samsung e Toshiba.

Una prima assoluta: Thunderbolt

Come recita il sito Web ufficiale di Apple, la giornata di oggi è stata caratterizzata dall’introduzione della nuova famiglia di MacBook Pro e, soprattutto, da una novità in senso assoluto: Thunderbolt. Si tratta di un’implementazione della tecnologia Intel conosciuta con il nome Light Peak, nata da una stretta collaborazione tra Intel e l’azienda di Cupertino.

Thunderbolt si basa su due tecnologie fondamentali: PCI Express e DisplayPort. La prima permetterà di utilizzare periferiche di I/O ad altissime velocità, arrivando fino a 10Gbps in entrambe le direzioni per canale (circa 900MB/s) ed erogando 10W di potenza per poter alimentare anche i dispositivi più esigenti dal punto di vista energetico. Come riportato da Engadget, un file da 5GB viene trasferito in pochi secondi ed è possibile riprodurre contemporaneamente quattro flussi video HD non compressi in streaming da un dispositivo RAID.

Light Peak debutterà sui prossimi Mac?

Non è la prima volta che se ne parla. Chi segue TAL avrà sicuramente già avuto modo di leggere notizie relative alla possibilità che Apple possa introdurre, per prima, la nuova tecnologia Light Peak di Intel nei propri computer.

Light Peak, per chi non lo sapesse, è l’alternativa proposta dall’azienda di Santa Clara per superare gli standard USB e FireWire, approdando sul trasferimento dati ad altissima velocità su fibra ottica. Si parla, infatti, di una velocità nominale di 10 Gbps, con la possibilità di arrivare a 100 Gbps con ulteriori sviluppi futuri.

iPad, una seria minaccia per Windows

John Gruber ha riportato un articolo scritto da Brad Wardell, CEO di Stardock (una software house che lavora su piattaforma Windows, e che collabora con aziende come Dell, AMD, nVidia e la stessa Microsoft) relativamente all’iPad, dai toni piuttosto entusiastici.

Nonostante Wardell abbia tra le mani l’iPad da appena 3 settimane, lo sviluppatore non ha esitato a dichiarare:

I have to say that the iPad and other devices like it are going to murder large sections of the Windows based market.

iPhone OS 3.0: Safari sarà ancora più veloce

Apple è una delle case software che partecipano attivamente a quella che è definita la “browser war“, ovvero la continua ricerca di un web browser performante che riesca a mettere definitivamente in crisi tutti gli altri concorrenti per l’impossibilità di raggiungere tali livelli di performances. Il web browser targato Apple è sicuramente uno dei più rinomati e la versione che attualmente è ancora in fase di beta (sebbene pubblica), ovvero Safari 4, riesce ad aprire le pagine web ad una velocità “incredibile” se paragonato ad un altro web browser sulla stessa connessione. Merito del nuovo “motore” di Safari 4 che, come sappiamo, prende il nome di “Nitro” (formalmente sarebbe SquirrelFish).

Secondo alcune autorevoli voci, lo stesso motore alla base dell’incredibile Safari 4 sarebbe lo stesso che anima la nuova versione di Safari contenuta all’interno del recente iPhone OS 3.0: pronti a una nuova “mobile web experience“?

MobileMe: filesharing e altra sorpresina

Dopo aver attivato il periodo di prova (che è stato più lungo grazie ai bonus di mamma Apple), come tanti tra voi mi sono ritrovato nella condizione di scegliere se rinnovare o meno l’abbonamento ai servizi MobileMe di Apple: ho deciso così di “dare ancora fiducia” a Cupertino pagando l’obolo annuale. Ho virgolettato “dare ancora fiducia” di proposito perché MobileMe è davvero lontano dalle mie attese: passi il mancato “Push” (dai, si vive lo stesso e sinceramente mi mancherebbe il fatto di non dover cliccare più il tasto “Ricevi” all’interno di Mail) ma la lentezza del servizio è qualcosa di improponibile per noi europei. Alla notizia dell’arrivo (finalmente) della promessa funzionalità di filesharing ho notato una maggiore velocità da parte dei server di Apple e ho avuto una gradita sorpresa come da immagine seguente.

Speed Test: controlla la velocità di navigazione da iPhone

Nome: Speed Test 1.0
Categoria: Utility – Licenza: Gratuita
Data di rilascio: 19/12/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

iPhone e iPod touch, oltre alle funzioni touch e alle più di 15000 applicazioni presenti in App Store, hanno un valore aggiunto: quello di aver portato realmente internet nelle tasche delle persone. Se la navigazione tramite telefono cellulare è permessa ormai da quasi tutti i telefoni di fascia medio-alta, è solo con iPhone (e con iPod touch sotto copertura Wi-Fi) che internet è realmente diventato uno strumento utile anche in movimento. E-Mail, Google, il sito web aziendale con la propria pagina: con iPhone e iPod touch si naviga quasi come dal computer di casa e, come sul computer di casa, l’unico inconveniente è sempre lo stesso: la velocità di navigazione. Speed Test per iPhone e iPod touch permette in qualsiasi momento di controllare la velocità di connessione del proprio giocattolino touch attraverso la nota rete Ookia. Si scoprono cose che non ci saremmo mai aspettati, ad esempio quant’è “veloce” la rete GPRS Vodafone.

Spot di iPhone censurato in Inghilterra. E in Italia?

Il fatto di guardare spesso al di fuori del proprio orticello porta a conoscere alcune realtà molto diverse da quella che si vive quotidianamente. È il caso di quanto è avvenuto in Inghilterra dove l’ASA (autorità garante sulle pubblicità) ha censurato lo spot di iPhone 3G per un motivo palese: la connessione internet non è così veloce come è proposta dallo spot televisivo. Questo fatto di cronaca estera ci fa pensare: sono le reti telefoniche inglesi ad avere qualche problemino nella connessione 3G, oppure è un problema del melafonino stesso? E in Italia, iPhone 3G è davvero così veloce come è mostrato negli spot televisivi?

iPhone firmware 2.2: nuove indiscrezioni

Puntuali all’appello arrivano le prime indiscrezioni di ciò che il firmware 2.2 per iPhone conterrà: già pochi giorni dopo il suo rilascio ufficiale vi avevamo mostrato alcuni screenshoot di questa nuova beta. Data la scadenza di questa versione Beta fissata in Novembre (Apple non utilizzava più la “expiry date” dalla lunga serie di versioni beta prima del rilascio del firmware 2.0), ci si deve aspettare per tale data o la disponibilità per tutti gli utenti, oppure il rilascio di una nuova versione beta. Intanto vediamo di fare un riassunto delle novità che verranno introdotte: purtroppo sembra che coloro che aspettano “innovazioni strutturali” rimarranno a bocca asciutta. Ancora. Le prime immagini e indiscrezioni dopo il salto.

a2z Pro: convertitore di misure professionale

Nome: a2z Pro 2.0
Categoria: Utility – Licenza: Gratuita
Data di rilascio: 05/09/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod Touch

Avevamo parlato poco tempo fa di a2z Covert, un interessantissimo programma per iPhone e iPod touch che permette la conversione immediata tra parecchie unità di misura: l’utilità di un programma del genere è innegabile. Ecco, a2z Pro è il successore di a2z Convert (come il nome stesso suggerisce): i programmatori sono riusciti a migliorare una applicazione già molto interessante e ben fatta. a2z Pro è disponibile per il download gratutito tramite App Store: data la qualità e quel “Pro” messo non a caso, crediamo sia possibile che a2z Pro diventi a pagamento. Le novità sono davvero interessanti e vanno a colmare le richieste degli utilizzatori. Davvero un’ottima applicazione: dopo il salto maggiori dettagli.

a2z Convert: convertire tutte le misure

Nome: a2z Convert 1.1
Categoria: Utility – Licenza: Gratuita
Data di rilascio: 04/08/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod Touch

Dedicato a coloro che viaggiando spesso si trovano in difficoltà a gestire le diverse unità di misura presenti nei diversi paesi del mondo, oppure dedicato a tutti quelli che, molto semplicemente, sono solo “curiosi del sapere”. a2z Convert è una applicazione disponibile gratuitamente su App Store per iPhone e iPod touch che permette al suo utilizzatore di convertire vari tipi di misure in modo da ricondurre un valore sconosciuto in una unità di misura nota. Vediamo quante e quali unità di misura si possono utilizzare con questa semplice ma molto curata applicazione chiamata a2z Convert.