Apple Pay in UK ad inizio 2015?

Apple Pay sta riscuotendo il successo che merita negli Stati Uniti. A parte gli immancabili futili tentativi di boicottaggio da parte di CurrentC il nuovo servizio sta andando veramente alla grande con un tasso di adozione senza precedenti.

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Ciò non è sfuggito ai vecchi banchieri del Vecchio Continente e le voci che Apple Pay possa approdare in UK nella prima metà del 2015 sono tutt’altro che inconsistenti.

Tutti vogliono comprare il prossimo iPhone, lo dice InMobi

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La macchina dell’hype di Cupertino ha già mietuto altre vittime: chi non ha mai avuto un iPhone, starebbe pianificando di acquistare il nuovo modello addirittura nei primi 6 mesi dalla sua commercializzazione.

Almeno questo è quanto emerge da un sondaggio compiuto da InMobi, una società di advertising mobile, che sostiene che il 41% degli utenti americani che possiede un cellulare, ha già deciso che comprerà il prossimo modello di iPhone. E gli inglesi non vogliono essere da meno: il 39% ha già aperto il portafoglio. E nemmeno sanno come sarà fatto.

Apple aggiusta i prezzi delle apps in alcuni App Store

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Qualche giorno fa l’iTunes Store e l’App Store sono rimasti irraggiungibili per alcuni minuti: niente post-it giallo, come accade per l’Apple Store online, ma qualsiasi contenuto era assolutamente irreperibile.
Qualcuno, magari, si sarà domandato il perché ed Apple oggi ci fornisce la risposta: sono stati cambiati i prezzi delle apps in molti App Store, aggiornandoli al cambio di valuta corrente.

La modifica è stata sia in positivo che in negativo, con aumenti o diminuzioni di prezzo in svariati paesi: per adesso, non ci risulta che nulla di tutto ciò abbia interessato l’Europa e quindi l’Italia.

Daily Mail: Jony Ive rimarrà in California

Jony Ive è uno dei pilastri della Apple dell’era Steve Jobs. Per questo i rumors di qualche tempo fa su un possibile abbandono del suo ruolo in Apple, motivato secondo le indiscrezioni dalla volontà di tornare in UK per motivi familiari legati all’educazione scolastica dei figli, avevano suscitato tanto clamore.

Ora il Daily Mail, in un interessante profilo del designer industriale britannico più famoso del mondo smentisce quelle voci e sostiene che Ive sia tutt’altro che in rotta con Apple e che non abbia alcuna intenzione di tornare in patria.

Steve Jobs, il quasi Cavaliere

El Jobso, The Steve, His Steveness, iCeo. Di nickname affettuosi con cui appellare il co-fondatore di Apple ne abbiamo a bizzeffe, è poter aggiungere alla lista anche l’epiteto di Sir Steve sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

Purtroppo non potrà mai accadere, anche se ci si è andati parecchio vicini. Eh si, perché a quanto riporta il Telegraph citando la testimonianza di un non meglio precisato parlamentare inglese, nel 2009 Steve Jobs è quasi diventato Knight Commander of the Most Excellent Order of the British Empire. A bloccare la definitiva assegnazione della carica onorifica, che sembrava cosa fatta, è stato l’allora Primo Ministro Gordon Brown.

Apple aumenta la sua quota di mercato in UK

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Un recente studio effettuato dagli analisti di Gartner ha messo in luce il positivo balzo in avanti compiuto da Apple nel settore dei personal computers in UK. Nell’ultimo trimestre (il periodo preso in considerazione nell’indagine) l’azienda di Jobs e soci ha saputo accrescere la propria quota di mercato, arrivando ad accaparrarsi il 5% del settore dei computer in UK e posizionandosi nella Top 5.

Ad un anno di distanza, quindi, Apple è stata in grado di passare dal 3,8% dell’ultimo trimestre 2008, all’attuale 5%, con un promettente tasso di crescita del 26,6%.

UK: spot iPhone bloccato per pubblicità ingannevole

Nel Regno Unito fanno sul serio quando si tratta di combattere le pubblicità ingannevoli. Uno degli spot di iPhone 3G trasmessi oltremanica è stato bloccato perché secondo l’ASA, l’Advertising Standards Authority, conteneva informazioni fuorvianti sulle possibilità di utilizzo di iPhone per la navigazione Internet. Lo spot non potrà più essere trasmesso se non verrà modificato nelle parti contestate. La pietra dello scandalo è la frase “all parts of the internet are on the iPhone” (ogni parte di internet è su iPhone) pronunciata dallo speaker nello spot.

UK: attivazione di iPhone 3G anche negli Apple Store

Apple Store O2

Secondo quanto riportato da MobileToday.co.uk, O2 sta lavorando a stretto contatto con Apple per fornire ai dipendenti degli Store della mela gli strumenti e le conoscenze necessarie per condurre on-site i processi di attivazione del contratto telefonico per i futuri acquirenti di iPhone 3G. La versione precedente di iPhone, che non prevedeva un accordo di subsidiziation da parte del carrier, poteva essere acquistato presso un qualsiasi punto vendita Apple e l’utente poteva poi successivamente attivare il contratto da casa attraverso il sito di O2.

iPhone in UK: scorte esaurite?

Forse l’iPhone 3G potrebbe essere più vicino di quel che pensiamo; a dimostrarlo l’esaurimento delle scorte del melafonino nel Regno Unito. Sia RedHardware che Engadget riportano la notizia e fanno sapere che in una nota interna O2 ha precisato che gli stock di iPhone 8GB non saranno ripristinati.