Apple pensa a produrre una automobile dal 2008, parola di Tony Fadell

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Tony Fadell lavora per Google. Ma prima di arrivare a Mountain View, dove si occupa ora di proseguire (in non è chiaro quale maniera) il progetto Google Glass, Fadell ha lavorato anche per Apple. Anzi, è da molti considerato il padre di iPod e uno dei creatori della prima generazione di iPhone.

Apple smette di vendere prodotti Nest

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Apple ha scelto di non vendere più il Nest Learning Thermostat e il Nest Smoke Alarm nei suoi Apple Retail Store e sull’Apple Online Store. A riportare la notizia è stato Mashable, che ha raccontato come l’azienda di Cupertino non intende riprendere la vendita dei dispositivi di Nest.

I Google Glass passano sotto Tony Fadell, il padre di iPod

Nonostante lo scarso interesse per il momento dimostrato dagli sviluppatori, Google sembra credere molto nel progetto Google Glass, al punto da ridefinirne la struttura interna a partire dall’assetto organizzativo. Google Glass uscirà infatti dal Google X Labs per essere assegnato al proprio dipartimento, guidato da Ivy Ross e capeggiato da Tony Fadell, padre di iPod e di Nest, il termostato intelligente.

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Complice l’alto prezzo di vendita, la beta pubblica di Google Glass non è mai decollata e l’azienda ha infatti deciso di chiudere il programma Explorer, programma mediante il quale anche i privati potevano acquistare il dispositivo.

Phil Schiller smette di seguire Nest su Twitter dopo l’acquisizione da parte di Google

Una delle conseguenze più recenti dell’acquisizione di Nest da parte di Google si è concretizzata nel weekend, su Twitter: l’account ufficiale del Senior Vice President del Marketing di Apple, Phil Schiller, ha “defollowato” il profilo dell’azienda fondata da Tony Fadell.
Liberi di archiviare la “notizia” nello scaffale degli “embé?”, ma in realtà nel semplice gesto virtuale si cristallizzano implicazioni più importanti.

Foto di gruppo d'annata: da sinistra Phil Schiller e Tony Fadell
Foto di gruppo d’annata: da sinistra Phil Schiller e Tony Fadell

(RED): Mac Pro e EarPods aggiudicati da Tony Fadell, padre di iPod?

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Lo scorso mese, (RED) ha tenuto un’asta di beneficenza a Sotheby con pezzi di design scelti da Jony Ive e Marc Newson. Tra gli oggetti creati per l’asta c’erano anche un Mac Pro di nuova generazione colorato di rosso e un paio di auricolari EarPods completamente ricoperti d’oro. Chi ha messo le mani su questi due oggetti, battuti complessivamente per oltre un milione di dollari? Pare sia stato Tony Fadell, il papà di iPod e fondatore di Nest.

Tony Fadell: Scott Forstall ha avuto quel che meritava

La BBC ha pubblicato ieri un’interessante intervista con Tony Fadell, figura fondamentale della Apple della seconda era Jobs.
L’iPod father, così lo chiamano un po’ tutti per il suo contributo alla creazione del lettore musicale Apple, ha parlato della sua esperienza a Cupertino, del suo termostato intelligente Nest e non ha risparmiato una critica molto dura al suo storico antagonista, Scott Forstall.

Businessweek pubblica un profilo dettagliato di Scott Forstall

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Per noi è quello del cick e ciak, ma per il Businessweek Scott Forstall, vicepresidente della sezione software per iOS, è niente meno che l’apprendista dello stregone, brillante e tenace come il suo mentore, Steve Jobs.

Nelle pagine che compongono questo profilo su Businessweek, emerge un personaggio diverso rispetto a quanto potrebbe sembrare a prima vista: una sorta di “mini-Steve”, orientato ai dettagli e con cui è difficile lavorare. Notate somiglianze?

Brevetto Apple, interfaccia grafica dai dispositivi ai controlli remoti

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Un nuovo brevetto, depositato a maggio 2008 e pubblicato ieri, mostra che che il dipartimento R&D di Apple ha affrontato, o sta ancora affrontando l’analisi e la ricerca di metodi per l’“esportazione” dell’interfaccia grafica (GUI) dei suoi dispositivi mobili (iPhone, iPod e derivati) sui numerosi accessori (anche di terze parti) per il controllo remoto che si trovano in commercio.

In questo modo gli utenti che si avvalgono di tali controlli potranno ritrovare sui loro dispositivi di supporto la stessa interfaccia grafica che troverebbero utilizzando direttamente il dispositivo Apple.

Papermaster alla Apple dal 24 aprile

IBM e Mark Papermaster sono giunti ad un accordo. Big Blue aveva cercato di impedire che il proprio ex-dirigente venisse assunto da Apple attraverso un ingiunzione giudiziaria.
Ieri Apple ha potuto ufficialmente annunciare l’assunzione del dirigente, che come ricorderete, fu scelto per sostituire il posto lasciato vacante da Tony Fadell, il papà dell’iPod:

Mark Papermaster si unirà ad Apple nel ruolo di Vice Presidente della divisione Devices Hardware dal 24 aprile e riferirà direttamente al CEO Steve Jobs. Papermaster, che arriva alla Apple da IBM, guiderà i team di ingegneri che progettano l’hardware di iPhone e iPod.

Papermaster fa ricorso e IBM non ottiene il rinvio

Ci sono nuovi sviluppi nel caso Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione presso Apple è stata bloccata dal tribunale della California del Nord dietro ingiunzione di Big Blue. Il senior executive ha fatto ricorso presso la corte d’appello contro la decisione del giudice Kenneth Karas che ha impedito ufficialmente a Papermaster di iniziare la propria collaborazione con Apple. IBM ha colto la palla al balzo per cercare di ritardare i tempi e ha chiesto alla corte un rinvio del processo in attesa dell’esito del ricorso. La risposta del giudice è stata negativa: il processo procederà come previsto dal calendario già redatto e accettato dalle parti.

Papermaster: l’assuzione presso Apple può danneggiare IBM

Il giudice Kenneth Karas del tribunale della California del Nord ha deciso ad inizio novembre di sospendere l’assunzione di Mark Papermaster presso Apple, a seguito dell’ingiunzione di IBM, ex-datore di lavoro del dirigente che Cupertino vorrebbe fra le sue fila per sostituire il posto lasciato vacante dal papà di iPod Tony Fadell. Il tribunale ha da poco reso pubbliche le motivazioni della decisione. Quanto riportato nel documento non fa ben sperare per Apple, che dovrà comunque attendere la fine del procedimento per sapere se potrà procedere o meno all’assunzione di Papermaster,  al momento giudicata dalla corte irreparabilmente dannosa per IBM.

Sorry Tony, Steve ti aveva avvertito

Tony Fadell, il papà del sistema iPod/iTunes non fa più parte della grande famiglia Apple. Al suo posto, quando si saranno chetate le acque giudiziarie, dovrebbe arrivare Mark Papermaster. L’allontanamento di Fadell ad un osservatore casuale può sembrare un fulmine a ciel sereno, ma in realtà Apple sta cercando un rimpiazzo almeno da gennaio 2007. O almeno questo è quanto sostenuto dalla conspiracy theory diffusa da Edible Apple. Vi ricordate il keynote di gennaio di circa due anni fa? Esatto, quello in cui Steve presentò l’iPhone al mondo. Beh, guardate un po’ che cosa combina El Jobso con il contatto di Fadell durante la dimostrazione delle funzionalità del dispositivo (video dopo il salto).

Papermaster, IBM, Apple e la racetrack memory

Il caso di Mark Papermaster, l’ex dirigente IBM la cui assunzione da parte di Apple è stata bloccata a seguito di un ingiunzione giudiziaria di Big Blue, continua a tenere banco. La ragione addotta da IBM per impedire al proprio ex-dipendente di essere assunto da Apple è la violazione del non-compete agreement firmato da Papermaster con il colosso informatico di Armonk. Electronista ipotizza però che il vero motivo sarebbe il timore da parte di IBM che Papermaster possa portare con sé conoscenze avanzate nello sviluppo della cosiddetta racetrack memory, un nuovo tipo di memoria rivoluzionaria allo studio nei laboratori di Big Blue.

Caso Papermaster: Apple potrebbe spuntarla su IBM

L’assunzione del nuovo Vice Presidente sezione iPhone/iPod Mark Papermaster da parte di Apple si è trasformata in un percorso ad ostacoli. Dopo la decisione del giudice Kenneth Karas di cui  vi abbiamo parlato qualche giorno fa, Apple si è vista costretta a rimuovere la biografia del sostituto di Tony Fadell dalla pagina dei Top Executives sul proprio sito.

Papermaster è stato denunciato da IBM, l’azienda per cui lavorava prima della proposta di Apple, poiché avrebbe violato il non-compete agreement firmato a suo tempo con BigBlue, che al momento, legalmente parlando, tiene ancora il coltello dalla parte del manico. Ma con un piccolo colpo di scena alla Perry Mason, John Gruber di Daring Fireball ha scovato un precedente in una sentenza di un caso analogo datato 1998 che deporrebbe nettamente a favore di Apple.

Caso Papermaster: IBM vs Apple, 1-0

Uno a zero per la IBM e palla al centro. Il primo giorno di lavoro di Mark Papermaster alla Apple si allontana. Il giudice della U.S. District Court Kenneth Karas ha deciso infatti che l’ingiunzione preliminare di IBM, volta ad impedire l’assunzione di Papermaster a Cupertino,  debba essere accettata. Papermaster, ex dirigente IBM, è stato assunto da Apple per sostituire Tony Fadell a capo della divisione iPod/iPhone. Non è servita a nulla la lettera di risposta all’ingiunzione depositata venerdì da Papermaster in cui il neo assunto spiegava che, a suo parere, la IBM  e la Apple non competono direttamente nel mercato dei prodotti consumer di cui lui si occuperà per conto dell’azienda di Cupertino. Il giudice è stato inflessibile: al momento Papermaster non può lavorare per Apple.

Papermaster: Apple e IBM non sono competitori diretti

“IBM non progetta, produce o vende prodotti elettronici di largo consumo. […] Apple, per contro, è nel settore della progettazione, realizzazione e vendita di hardware orientato alla fascia consumer e relativi prodotti”. Sono le parole con cui Mark Papermaster, ex dirigente IBM e nuovo Vice Presidente di Apple alla guida della divisione iPod/iPhone al posto di Tony Fadell, ha risposto ufficialmente alla denuncia contro di lui depositata nei giorni scorsi dalla sua ex-azienda.

Il papà di iPod lascia la Apple [UPDATE]

Apple perde un pezzo della sua storia. Tony Fadell, Senior Vice President della divisione iPod, nonché inventore del concetto iPod e responsabile del successivo sviluppo del player MP3 di Cupertino, lascerà Apple per motivi personali. La notizia, non ancora ufficializzata dall’azienda di Cupertino, è stata pubblicata oggi dal Wall Street Journal. Al posto di Fadell si insedierà Mark Papermaster, Ex-dirigente IBM, che fino a poche ore fa sembrava si sarebbe occupato di server e soluzioni professionali.

Volendo ipotizzare qualcosa in più rispetto a quanto è dato sapere al momento possiamo pensare che il cambio al vertice lasci trasparire qualcosa sulla futura direzione del compartimento iPod. Papermaster alla IBM si occupava direttamente dei processori PPC, quelli che fino a pochi anni fa Apple montava sui propri computer.

UPDATE: Apple ha confermato ufficialmente il cambio al vertice. Mark Papermaster è il nuovo Vice President della neonata divisione Devices Hardware Engineering. Fadell rimarrà all’interno di Apple come consulente del CEO Steve Jobs, mentre la moglie, Danielle Lambert, abbandonerà il post di Vice Presidente addetta alle Risorse Umane dalla fine di quest’anno.