Tra immagini, musica, video, applicazioni e chi più ne ha più ne metta, la capacità del nostro hard disk interno non è mai abbastanza. Appesantendolo troppo si corre poi il rischio di avere un rallentamento generale del sistema che influisce negativamente sulla performance del Mac. Per non parlare della crescita del mercato degli SSD: i dischi a stato solido eliminano il collo di bottiglia prestazionale rappresentato da un hard disk vecchia maniera ma hanno ancora capacità ridotte che rendono necessaria un “ampliamento” esterno.
Bastano questi motivi per poter affermare che affiancare ad un Mac un buon hard disk esterno è quasi un’obbligo. Un hard disk da scegliere in base alle proprie esigenze personali, ovviamente. Se non siete tra quelli che amano scaricare dal web praticamente qualsiasi cosa o archiviare i ricordi sotto forma di filmati o immagini allora potete optare per un storage di bassa capacità (500GB/1TB). Se per motivi lavorativi (e non) avete però bisogno di una grande quantità di spazio a disposizione allora vi conviene prendere in seria considerazione l’acquisto di un dispositivo di archiviazione un po’ più “dotato”. In questa categoria rientra il My Book Studio Edition II della Western Digital, bestione da 6TB che ho avuto modo di provare e di cui vi parlo in questa recensione.