Tim Cook non si lascia scappare nulla sulla Apple TV


Tim Cook
sembra avere voglia di parlare, ma sempre senza raccontare troppo. Dopo una intervista rilasciata a Bloomberg Businesweek, il CEO di Apple si è seduto al tavolo di un Apple Retail Store con Brian Williams di NBC. Il giornalista ha cercato in tutti i modi di ottenere informazioni sulla tanto vociferata Apple TV, senza però riuscire a ottenere risposte soddisfacenti.

Tim Cook e l’intervista a Bloomberg: i passaggi salienti

Bloomberg Businessweek ha pubblicato una lunga intervista a Tim Cook dopo i suoi primi mesi da CEO di Apple. Il suo predecessore, Steve Jobs, non era solito rilasciare dichiarazioni alla stampa, fatta eccezione per l’annuale D All Things Digital Conference a cui quest’anno ha preso parte anche lo stesso Cook. Lunga oltre 10 pagine, l’intervista può essere letta integralmente sul sito di Bloomberg. Di seguito trovate alcuni degli spunti più interessanti.

Cambi al vertice, Tim Cook scrive ai dipendenti

Poche ore fa Apple ha annunciato una notizia bomba: nell’ambito una revisione dei compiti assegnati ai massimi dirigenti dell’azienda, Scott Forstall lascerà Apple nel 2013.
Anche a John Browett, responsabile della divisione Retail da poco arrivato in azienda, è già stato dato il benservito. Nel suo caso con effetto immediato e la ricerca di un sostituto è già in corso.
Per spiegare questi notevoli cambiamenti ai dipendenti, Cook ha inviato loro un’email che aggiunge alcune informazioni su quanto già abbiamo potuto leggere nel comunicato ufficiale.

Nella pagina delle bio dei top manager Apple  sono già spariti Forstall e Browett.

Tim Cook, Stiamo lavorando sulle mappe e nel frattempo…

Tim Cook (Immagine in evidenza) - TheAppleLounge.com

Mappe di Apple, le scuse di Tim Cook - TheAppleLounge.com

We aren’t perfect! “Maps” aren’t perfect!

Probabilmente, se Steve Jobs fosse ancora vivo, avrebbe iniziato così parlando del nuovo servizio di mappe made in Cupertino riprendendo le parole con cui aprì la conferenza stampa sull’antennagate dell’iPhone 4. Ma i tempi sono cambiati. Ora c’è Tim Cook che, con una mossa inaspettata, pubblica delle scuse per il nuovo servizio (come fa notare @setteB.IT) non all’altezza degli standard a cui la Mela ci ha abituati nel corso degli ultimi anni.

Cosa ancora più strana, poi, suggerisce anche quali servizi usare per sopperire alle carenze e gli errori presenti nel nuove mappe. Il che potrebbe essere visto come un errore comunicativo, un modo per ammettere la totale inadeguatezza del servizio oppure…

Un anno di Tim Cook in veste di CEO

Il 24 agosto 2011, Steve Jobs inviò un triste messaggio ai dipendenti Apple e a tutta la community con il quale rassegnava le proprie dimissioni e ufficializzava il passaggio dei poteri a Tim Cook. Un anno è passato da quando Cook è CEO, fra avvenimenti di rilievo e una crescita dell’azienda che non ha subito rallentamenti anche dopo la dipartita del co-fondatore.

Tim Cook non vuole entrare nel mercato dei videogiochi

Apple Videogiochi

Apple Videogiochi

Da tempo si parla di un forte interesse di Apple verso il mercato dei videogiochi, un business indubbiamente da non sottovalutare, che sembra fare gola alla società californiana, almeno stando ai rumors che spuntano in rete ogni secondo lunedì del mese (sono ironico, ovviamente).

Le cose però non stanno proprio così, almeno secondo le parole di Tim Cook, intervistato da All Things Digital nel corso dell’evento DX (o D10 che dir si voglia) in programma dal 29 al 31 maggio a Rancho Palos Verdes, in California.

Tim Cook alla D10: i valori Apple, la guerra dei brevetti e le novità future

Qualche ora fa il CEO Apple Tim Cook è salito sul palco della D10, la executive conference organizzata in California da All Things Digital, in veste di ospite inaugurale.


Cook ha risposto alle domande, spesso incalzanti, di Walt Mossberg e Kara Swisher e ha toccato un buon numero di argomenti importanti, rivelando alcuni aspetti interessanti del suo lavoro alla Apple, dei progetti futuri dell’azienda e di ciò che le riserva il futuro ora che Steve Jobs non è più al comando.
Alcuni spezzoni dell’intervista sono disponibili nella pagina dei video della D10 su All Things Digital. Di seguito una sintesi dei punti salienti.

Fortune: l’evoluzione di Apple sotto Tim Cook

Sono passati ormai 9 mesi da quanto Tim Cook ha preso il posto di Steve Jobs al timone di Apple. Pochi per capire quale sia davvero il nuovo corso che Cook ha imposto all’azienda ma un numero sufficiente per permettere ai giornalisti di trarre le prime conclusioni. Adam Lashinsky, columnist di Fortune di chiara fame e autore del libello “Inside Apple“, pubblicato qualche mese fa, si è cimentato nell’impresa e ha prodotto un interessante profilo dell’evoluzione di Apple a pochi mesi dall’anniversario della nomina a CEO di Tim Cook.

Lashinsky, con un sapiente meccanismo di contrappesi, mescola i molti aspetti positivi evidenti con altri che possono instillare il dubbio sulla direzione che ha preso l’azienda dopo il cambiamento epocale che ha attraversato dopo la dipartita di Steve Jobs.

Tim Cook non ha visitato Valve, così dice Gabe Newell

Valve

Valve

Una settimana fa non si parlava d’altro, Tim Cook ha fatto visita alla sede di Valve, motivo dell’incontro, tentare di coinvolgere la casa di Half-Life nel progetto della iTelevisione. Così si diceva almeno, visto che nessuno si è preso l’onere di confermare questa notizia.

Oggi Gabe Newell (fondatore di Valve), intervistato dal Podcast Seven Day Cooldown, ha smentito di aver incontrato Tim Cook. Il CEO di Apple non ha visitato la sede di Valve, questo è quanto, Gabe è pronto a giurarlo sul suo pranzo, quindi non possiamo fare altro che credergli sulla fiducia.

Rumor: perchè Tim Cook ha visitato la casa di Half-Life?

Valve

Valve

Tim Cook in visita negli uffici di Valve, questa è la notizia del momento, in poche ore la news ha fatto il giro del mondo ed è rimbalzata sui siti di videogiochi, sui blog dedicati al mondo della mela e sui media generalisti. Del resto, quando il CEO di una delle più grandi aziende del mondo fa visita ad uno sviluppatore di videogiochi, qualcosa di grosso bolle in pentola.

Sui motivi di questa visita si è detto tutto ed il contrario di tutto, c’è chi parla di Apple interessata ad acquistare Valve e chi invece rumoreggia di una possibile collaborazione tra le due aziende, di certo la visita di Tim Cook non è stata una visita di cortesia, questo è ovvio.

Tim Cook in visita agli uffici di Valve

Valve

Valve

Questa è veramente grossa, AppleInsider riporta che Tim Cook è stato avvistato negli uffici di Valve Software, a Washington. I motivi della visita sono del tutto sconosciuti, anche perchè apparentemente Apple non sembra avere particolare interesse ad entrare nel business dei videogiochi, nonostante le ipotesi formulate negli anni da vari analisti.

Per i pochi che non lo sapessero Valve è la software house responsabile di giochi come Half-Life, Counter-Strike, Left 4 Dead e Portal, non proprio robetta insomma. Inoltre Gabe Newell e soci sono proprietari di Steam, ad oggi la piattaforma di digital deliveri più usata nel mondo, con oltre trenta milioni di utenti attivi.

Apple non ha più un CEO in divisa d’ordinanza

Tim Cook, il CEO di Apple non porta la divisa - TheAppleLounge.com

Che la mancanza di una figura carismatica come quella di Steve Jobs si faccia sentire è cosa nota a tutti. I keynote di Apple non sono più come prima e non si respira più quel velato campo di distorsione della realtà che aveva attirato anche le alte cariche governative americane e con cui il fu iCEO era solito condire ogni parola che usciva dalla sua bocca.Tim Cook, il CEO di Apple non porta la divisa - TheAppleLounge.com

Inoltre, Jobs era come un cartone animato. Come un eroe dei fumetti. Quei personaggi che siamo abituati a vedere vestiti sempre nello stesso modo. Dalla prima all’ultima puntata. Nelle foto ufficiali della leadership di Apple così come nella realtà. Nel quotidiano così come nelle grandi occasioni, magari seduto a tavola col Presidente degli Stati Uniti d’America. Come dimenticare i turtleneck neri coi Levi’s, le New Balance e gli occhiali (privi di montatura) alla Harry Potter? La divisa, spiegata poi nella biografia ufficiale di Jobs, sembrava dover essere una caratteristica anche del nuovo CEO (oltre che degli altri SVP -eccezion fatta solo per Ive-) seppur diversa da quella dell’iCEO visto come è solito vestirsi per le presentazioni di nuovi servizi e prodotti. Ed invece così non è.

Tim Cook incontra il sindaco di Pechino e il Vice-Premier Cinese

In questi giorni Tim Cook, il CEO Apple, è in Cina per un viaggio d’affari ufficiale e di alto profilo. Lunedì mattina il CEO aveva visitato l’Apple Store Xidan Joy City e si era fatto fotografare con alcuni clienti. Già dal pomeriggio di lunedì però, l’executive ha indossato panni più formali per incontrare due delle maggiori autorità del paese, ovvero il Sindaco di Pechino, Guo Jinlong, e il Vice-Premier Li Keqiang.

Con loro ha discusso dei rapporti fra Apple e la Cina, nonché di nuovi piani di sviluppo tecnologico per la capitale e per il paese intero. Cook avrebbe avuto tempo anche per un incontro prettamente “business” con alcuni dirigenti di China Mobile.

Il CEO Apple Tim Cook va in Cina “in veste ufficiale”

Ieri il CEO Apple Tim Cook ha fatto una capatina all’Apple Store di Xidan Joy City, a Pechino, dove ha incontrato i dipendenti e si è fatto fotografare, sorridente e ben disposto, con alcuni dei clienti presenti nel negozio in quel momento.
Cook non si trovava in Cina solo per salutare gli Specialist di uno dei più trafficati Apple Store del mondo, ma per incontrare alcuni membri delle istituzioni del paese, probabilmente per discutere dell’ampliamento delle operazioni dell’azienda nell’ambito del promettente mercato cinese.
Lo ha confermato a MarketWatch la portavoce Apple Carolyne Wu.

I dividendi Apple come segno dell’era Cook

L’annuncio di un programma di dividendi e di repurchase delle azioni AAPL da parte dell’azienda, ufficializzato ieri da Tim Cook e Peter Oppenheimer, è arrivato a dipanare l’interrogativo più quotato fra gli analisti Apple negli ultimi mesi: cosa diamine se ne faranno Tim e Co. di quei 100 miliardi che hanno in banca?
La risposta, come abbiamo visto, è semplice: ci saranno i dividendi, una ri-acquisizione di circa 10 miliardi di dollari di azioni nel corso di tre anni neutralizzerà la diluizione del titolo e avanzeranno abbastanza soldi per continuare con la strategia di acquisizioni e acquisti in larga scala della componentistica che hanno caratterizzato le operazioni Apple nel corso dell’ultimo decennio.

Su un piano più concettuale e non prettamente economico la scelta su cui Tim Cook ha messo ieri il sigillo ha un significato diverso: è la prima vera, grande decisione presa dal Board Apple e dagli Executive responsabili delle questioni finanziare da quando Steve Jobs se n’è andato, lo scorso ottobre. E per quanto possa essere scioccante, è un passo necessario verso il distacco dal modo in cui Steve gestiva le cose.

AAPL tocca nuovi massimi mentre Tim Cook vende un po’ di azioni

Il titolo Apple ha ricominciato a salire in maniera convincente negli ultimi due giorni e ha raggiunto nuovi picchi (due consecutivi) chiudendo ieri con un nuovo massimo a 568,10 dollari (+2,92%).
Già lunedì la chiusura a 552$ aveva stabilito un nuovo record, innestando un trend ascendente del quale Tim Cook (o il suo consulente finanziaro) ha approfittato per “vestire” un ristretto quantitativo di stock.

La fiducia degli investitori nel titolo AAPL sembra dunque ben salda e vari analisti hanno contribuito a rinforzare la positività dell’outlook generale sul titolo rivedendo al rialzo le proprie previsioni e i propri prezzi obiettivo.

Cosa ha detto Tim Cook alla Goldman Sachs Conference

Ieri alle 12:30 PST, le 21:30 ora italiana, Tim Cook ha preso parte alla Goldman Sachs Technology and Internet Conference per un intervento di fronte ad un nutrito pubblico di analisti finanziari.
Era la prima volta che Cook partecipava all’evento in veste di CEO Apple, ma in passato era già stato invitato quale COO dell’azienda.
Durante il suo discorso Cook ha toccato molti punti fondamentali, fornito qualche spunto sulle strategie future, ma niente di eclatante, ed ha soprattutto rassicurato gli analisti su temi quali le condizioni dei lavoratori cinesi, il tasso di crescita che Apple ancora può attendersi per i propri prodotti, l’Apple TV del futuro e i valori fondamentali dell’azienda.