Tips Lounge: abilitare “Mostra nella libreria iTunes” sul tasto “Ping”

Vi ricordate Ping, il social network musicale lanciato da Apple nel 2010? Ah ah ah, davvero ve lo ricordate? Beh, del resto iTunes fa di tutto per evitare che finisca in un meritato dimenticatoio riproponendone le funzioni di condivisione agli utenti anche quando scorrono i titoli delle canzoni presenti nella propria libreria.

Lo fa con un piccolo pulsante di dubbia utilità che riporta la scritta “Ping”¹, appunto, e che una volta cliccato mostra un menu con le opzioni per lo sharing e per la visualizzazione di contenuti dello stesso artista o dello stesso genere nell’iTunes Store.

The Mac Observer segnala un rapido comando da inserire nel Terminale è però possibile modificare un’opzione nascosta che migliora l’utilità di quel pulsante, sostituendo “Mostra su iTunes Store” con un più utile “Mostra nella libreria iTunes”.

Lion: aprire esternamente le pagine manuale UNIX nel Terminale

Mac OS X Lion Tips - trucchi

Quando ho iniziato a mettere le mani sulla shell *NIX per la prima volta, ho fatto subito amicizia con il “man”, il comando che apre le pagine del manuale in linea in cui è possibile trovare informazioni specifiche sull’uso di tutti i comandi.
Non è difficile capire perché la possibilità di accedere al manuale in linea, introdotta con la settima versione di UNIX nel 1979, fu una piccola grande rivoluzione.

Ancora oggi, nonostante l’avvento del Web abbia reso molto più semplice la ricerca di informazioni tecniche dettagliate sui comandi *Nix, il “man” rimane sempre un utilissimo riferimento.
Tutto questo panegirico per segnalarvi che OS X Lion, spesso accusato di eccessivo avvicinamento ad iOS, ha introdotto invece una nuova modalità di visualizzazione delle pagine manuale molto più comoda da consultare e certamente più leggibile.

Customizzare il font del Finder di Mac OS X


Sicuramente tutti gli utenti Mac sanno che il font usato di default da Mac OSX nel Finder è il Lucida Grande: bello, elegante e al contempo con un alto livello di leggibilità (ricordiamo che non è presente il corsivo, ma solo le varianti Regolare e Grassetto). Lucida Grande, appartenente alla famiglia sans-serif Lucida è stato disegnato da Charles Bigelow e Kris Holmes ed è stato adottato sul Mac fin dal 1999.
Personalmente non mi sognerei mai di cambiarlo, va bene così. Ma se ogni tanto vi viene fuori un “istinto smanettone” e volete vedere come apparirebbe il vostro Mac usando un font differente, ecco qua un mini tip che vi spiega come procedere con poche righe di Terminale per customizzare a proprio piacere il font del Finder (nomi di files e cartelle nelle finestre) e le dimensioni e il font del nome del titolo della finestra del Finder.

Tips Lounge: ispezione elementi nel Mac App Store

Da un punto di vista tecnico l’interfaccia del Mac App Store altro non è che un sito web racchiuso in una struttura basata su WebKit, lo stesso engine di renderizzazione delle pagine utilizzato da Safari e Chrome. Una delle caratteristiche di WebKit più utili per i webmaster è senza dubbio la presenza di una console di debug con un inspector avanzato che permette di analizzare direttamente il codice della pagina (e di apportare modifiche on-the-fly in locale).
“Non tutti sanno che…”, come direbbe la settimana enigmistica, quella console si può attivare anche nel Mac App Store. Basta un semplice comando da terminale che aggiungerà la funzione specifica al menu contestuale.

Lion: aprire il Terminale in una cartella specifica

Mac OS X Lion Tips - trucchi Spesso la prima operazione tocca fare quando si apre il Terminale per applicare una delle tante tip che vi abbiamo proposto in passato consiste nell’impostare il percorso di una specifica cartella in cui è posizionato un dato file. Non sarebbe meglio se si potesse aprire il Terminale già preimpostato in modo da poter operare direttamente all’interno della cartella?
Una soluzione che permette di fare proprio questo è disponibile da un bel po’ ma prevede l’uso di un Apple Script ad hoc. E non è neppure l’unica. In OS X Lion, però, gli ingegneri Apple hanno integrato il servizio Nuovo terminale nella cartella (sic), attivabile dalle Preferenze, che permette di ottenere il medesimo risultato.

Mac OS X Lion, il Terminale si fa il lifting

Mac OS X Lion darà una svecchiata al Terminale, l’utility di sistema che permette di accedere direttamente alla linea di comando UNIX. Tranquilli niente di incredibilmente sovversivo in stile TermKit, ma semplicemente qualche piccolo ritocchino alle preferenze grafiche e alla visuale che contribuirà a rendere più piacevole l’estetica generale del programma.

TermKit, reinventare l’interfaccia UNIX nell’era di HTML5

Si chiama TermKit ed è un tentativo – non il primo – di rendere più attuale il terminale Unix che trovate fra le utility del vostro Mac. Milioni di SysAdmin usano il terminale (o qualche software analogo su altri sistemi) quotidianamente, su Mac o Linux, per lavorare sulle macchine che gestiscono. L’interfaccia che si trovano davanti non è troppo diversa da quella che avreste potuto veder lampeggiare su un monitor a fosfori verdi in un centro di calcolo Californiano negli anni ’70.
Possibile, si è chiesto Steven Wittens, che non ci sia un modo per rendere UNIX (e tutti i sistemi *NIX) più intuitivo e più integrato con le moderne tecnologie software che siamo ormai abituati a vedere ovunque nel Web e nelle interfacce dei software? Se siete degli UNIX-geek-nerdcore quello che avete appena sentito è un brivido gelido lungo la schiena.

Cathode: un terminale in stile vintage

Le interfacce grafiche dei moderni sistemi operativi ormai ci hanno abituato molto bene: colori soft, bordi arrotondati, caratteri perfettamente leggibili. Mac OS X, in questo campo, si è sempre difeso molto bene, basti dire che è possibile visualizzare l’anteprima di un PDF direttamente dalla sua icona per capire fin dove si è arrivati.

Ma non è certamente finita, le future interfacce grafiche saranno ancora più strabilianti ed ergonomiche di quanto non siano ora. Eppure c’è chi, come il sottoscritto, utilizza ancora molto spesso la buona, vecchia e cara linea di comando per compiere tutta una serie di operazioni, sia in locale che in remoto.

Tips Lounge: chiudere processi con il Terminale

Mac OS X dispone di un’utile applicazione chiamata Monitoraggio Attività che consente di tenere sott’occhio i processi in corso sul nostro computer. La potete trovare in Applicazioni – Utility. Una volta aperta vi mostrerà tutte le applicazioni attualmente aperte ed alte utili informazioni sui processi attivi.
Con il tasto Esci dal processo potete anche chiudere il programma di cui avete selezionato il relativo processo. Oggi vediamo come si può svolgere rapidamente questa azione in perfetto stile Old School utilizzando il nostro fidato amico: il Terminale.

Tips Lounge: disabilitare dizionario e calcolatrice in Spotlight

Spotlight, il tool di indicizzazione interna di Mac OS X, è una delle mie funzionalità preferite perché trovo che sia uno degli strumenti del mio Mac fra i più utili in assoluto. Grazie alle innovazioni introdotte con l’arrivo di Leopard, Spotlight è in grado di sostituire egregiamente note soluzioni software di terze parti come QuickSilver.
Spotlight, oltre a trovare file e cartelle o ad agire da launcher delle applicazioni, permette di effettuare in tempo reale calcoli matematici o di cercare una definizione sul dizionario interno di Mac OS X. Non sempre queste funzioni sono utili, tuttavia, perché vanno a mescolarsi con i risultati della nostra ricerca. Vediamo insieme come disattivarle.

Tips Lounge: disabilitare la Dashboard da Terminale

Trovo che la Dashboard sia una delle migliori features di Mac OS X ed è ormai uno strumento indispensabile del mio flusso di lavoro quotidiano. La possibilità di accedere ad un gran numero di programmini di rapido utilizzo e sempre attivi è una caratteristica che rimpiango quando, molto raramente, ho a che fare con sistemi Windows per cause di forza maggiore.

Non dubito, però, che ci sia fra i lettori chi dissentirà da questo mio parere. A molti utenti la Dashboard non piace più di tanto, vuoi perché preferiscono sfruttare soluzioni di altro genere, vuoi perché spesso, soprattutto sui portatili e sui Mac più datati, si tratta di una funzione che si innesca per caso sfiorando F12 per errore e in alcuni casi consuma risorse che potrebbero essere destinate ad altro. Questa categoria di utenti troverà decisamente utile il trucchetto che vi descriverò fra poco.

Tips Lounge: file zip protetti con il terminale

Ci sono diversi metodi per proteggere un file o una directory da occhi indiscreti sul vostro Mac. Uno dei più comuni è quello di creare un DMG protetto da password con Disk Utility. Se però volete proteggere i vostri contenuti in un file zip anziché in un volume, la strada da percorrere è un’altra e passa per il terminale. Non si tratta ovviamente di una codifica in grado di proteggere segreti militari o progetti supersegreti, ma è più che sufficiente per nascondere files o cartelle che volete tenere lontano dalla curiosità di un familiare o di un collega di lavoro.

A switcher’s guide: Mac OS X e i file nascosti

I file nascosti su Mac OS X sono indicati, secondo la convenzione UNIX, con un punto davanti al nome. Molti di essi sono file di sistema che non c’è bisogno di modificare ma a volte, per le più svariate ragioni è necessario, è possibile che ci si trovi a dover operare con dei file il cui nome inizia con un punto. Come si fa a far comparire quei file?

Il metodo “base” passa per il Terminale, vale a dire la shell UNIX del vostro Mac. So che quel che sto per dire da alcuni potrebbe essere considerata una bestemmia, ma per ridurre ai minimi termini pensate al terminale come al prompt dei comandi che avevate a disposizione su Windows.

Tips Lounge: comandi da terminale per Condivisione Schermo.

Condivisione Schermo, la soluzione integrata da Apple in Leopard per la gestione remota dei Mac, è ben fatto ma non è perfetta.
All’utente finale risulta solo come la possibilità di premere il tasto “Condividi schermo” nel Finder, quando è presente sulla rete un Mac con abilitata la gestione remota.
Perfetto per l’utente medio, ma limitante per il power user o per chi si trova a gestire e supportare più Mac.

Tutorial Automator: comandi da Terminale senza scrivere!

automator_terminale_13_04_20081.jpg
In realtà il titolo è un po’ truffaldino, nel senso che si scrivono i comandi ma prima che servano davvero: li si include in un’azione di Automator per averli a disposizione quando servono.

Settimana scorsa abbiamo visto come utilizzare 2 istanze differenti di Skype sul Mac, usando il terminale.
Il problema di quella metodologia è che ogni volta che si vuole utilizzare 2 account Skype contemporaneamente, si deve incollare il codice da terminale.

Ecco che Automator, come al solito, può lavorare per noi: creeremo un’azione che scriva in automatico il codice per noi, andando a salvarla come applicazione da far eseguire al login, per avere sempre 2 istanze di Skype.