L’oriente porta un’altra multa ad Apple. Questa volta sono 20 milioni di New Taiwan dollari (circa 670 000 dollari americani). A imporre il pagamento della multa è la Taiwanese Fair Trade Commission, che ha scoperto che la compagnia di Cupertino stava cercando di influenzare il prezzo dei suoi iPhone con gli operatori telefonici locali.
taiwan
Quick Look: politica clonata
L’ex-premier taiwanese ha pensato che fosse una buona idea presentarsi ad una conferenza stampa
C’è ancora una speranza per un tablet HP
Sono passati dieci giorni da quando HP ha annunciato l’abbandono del mercato tablet e smartphone. Dopo un’anno dall’acquisto di WebOS da Palm, la compagnia ha deciso di lasciare perdere il business dei dispositivi tascabili, semplicemente perché non riusciva a tenere testa alla concorrenza. A quanto pare altri stravolgimenti sono in programma. Il settore PC di HP rischia di venire separato dalla compagnia per trasformarsi in un ramo a parte, che, almeno nei progetti di Todd Bradley, a capo del Personal System Group, produrrà ogni tipo di device, dai PC all-in-one ai portatili ultrasottili, ovviamente passando per i tablet.
Foxconn rimpiazzerà gli operai con un milione di robot
Lo ha dichiarato Terry Gou, fondatore e presidente dell’azienda asiatica, durante una festa per i lavoratori tenutasi lo scorso venerdì. Gou sostiene, infatti, di dover in qualche modo rimediare ai crescenti costi della manodopera e alla scarsa efficienza produttiva che si riesce a raggiungere con gli uomini, dedicati allo svolgimento di operazioni noiose e ripetitive.
Steve Jobs (o quasi) vende il the a Taiwan
Sarebbe bello capire che cosa è passato per la testa dei pubblicitari di Uni-President Enterprise
I produttori cinesi utilizzano i display scartati da Apple per i cloni?
Secondo quanto riportato da alcune fonti taiwanesi, i produttori orientali utilizzerebbero i pannelli capacitivi che non hanno superato i test di qualità di Apple per iPad 2 per realizzare i famosi cloni dei prodotti dell’azienda di Cupertino, che sono sempre più simili agli originali e che rappresentano un mercato decisamente importante per il paese (a discapito di Apple, ovviamente).
Le fonti hanno confermato al DigiTimes che i pannelli IPS da 9,7” scartati da Apple non vengono distrutti ma potrebbero essere sfruttati dai produttori locali per equipaggiare i prodotti clone venduti sul territorio cinese. I pannelli, realizzati principalmente da Samsung e LG, hanno una produzione stimata per 12-15 milioni di unità nel secondo trimestre, mentre gli iPad previsti per la vendita sono “solo” 7-9 milioni.
App Store taiwanese, Apple introduce il diritto di recesso
Apple ha deciso di offrire il diritto di recesso per tutti i clienti dell’App Store taiwanese. Chi compra applicazioni e giochi può chiedere il diritto di recesso entro sette giorni dall’acquisto, in breve tempo Apple accrediterà la somma spesa sull’account del cliente.
Non si tratta di uno sfizio o di un servizio aggiuntivo che Apple offre per farsi bella agli occhi dei clienti, ma di una precisa legge del governo locale che impone alle aziende di offrire sette giorni di diritto di recesso per i prodotti acquistati via Internet, comprese le app per i cellulari.
Effetto MWC: iPhone 5 in tutte le salse
Quando ieri ho scritto l’introduzione al mio articolo sull’iPhone nano la metafora della tempesta tropicale che diventa ciclone mi sembrava adatta, ma un po’ retorica. Ora sono sicuro invece che il parallelo fosse azzeccato: nel giro di 24 ore sono saltate fuori altre due o tre indiscrezioni che hanno portato l’uragano almeno al livello 3.
L’occhio del ciclone è ben posizionato su Barcellona dove, guarda tu a volte il caso, proprio ieri è cominciato il Mobile World Congress, vale a dire uno dei più importanti eventi internazionali dedicati al settore Mobile cui Apple, come da copione, non partecipa.
Scelto il fornitore di lenti per il prossimo iPad?
Secondo quanto riportato dal Digitimes, un’azienda taiwanese è stata selezionata da Apple per la fornitura esclusiva di lenti per fotocamere da destinare all’imminente prossimo modello di iPad.
L’azienda che sarebbe stata individuata per la produzione risponderebbe al nome di Largan Precision, i cui rappresentanti hanno rifiutato di rilasciare un commento a riguardo. Al momento, non si è parlato di quanti siano i megapixel a disposizione del componente ottico, sebbene ci si aspetta che siano cinque come quelli di iPhone 4.
Foxconn conferma l’aumento dei costi di produzione
Nella giornata odierna, l’azienda taiwanese Foxconn ha confermato i recenti rumor a proposito di un eventuale aumento dei costi di produzione. Come aveva riportato Reuters, a questo punto in maniera corretta, l’azienda del gruppo Hon Hai stava valutando di proporre un aumento dei prezzi a clienti del calibro di Nokia, Microsoft, Sony Ericsson ed Apple (come anticipato in questo post).
La conferma ufficiale arriva proprio da un portavoce dell’azienda che ha sottolineato come “molti clienti abbiano già accettano le nuove condizioni” e che le trattative andranno comunque avanti con le aziende che non sono ancora d’accordo.
Ninja Steve 3D nel servizio di NextTV
Apple ieri ha smentito, purtroppo: Steve Jobs non è un Ninja. La precisazione della divisione
Apple “regala” Mac mini in Taiwan
Quando si pensa ad Apple, probabilmente, l’immaginario collettivo è di un’azienda pseudo-perfetta, infallibile e che non commette mai errori. Ultimamente, forse per il caldo, a Cupertino stanno perdendo un po’ i colpi (ogni riferimento è puramente casuale).
Questa volta, però, lo scenario è diverso; secondo quanto riportato da Yahoo! News, sono state vendute diverse unità di Mac mini in Taiwan a prezzi scontatissimi, per errore. Lo scorso venerdì, infatti, sono stati messi in vendita sullo Store Education taiwanese il modello desktop e il modello server ad un prezzo inferiore del 40% rispetto a quello nominale.
Apple aumenta la produzione di iPad a due milioni di unità
In base a quanto sostenuto in un rapporto di DigiTimes, Apple ha deciso di aumentare la quantità di iPad da produrre, fissando il limite a ben oltre due milioni di unità per il mese di luglio.
Nonostante le opinioni dei detrattori, che vedono tutt’ora un vero flop nel primo tablet di Apple, la domanda crescente (sostenuta anche dall’inizio delle vendite in molti altri paesi, oltre gli Stati Uniti) ha spinto l’azienda di Cupertino ad aumentare gli ordini di produzione ai suoi partner orientali per soddisfare appieno le aspettative dei clienti.
iSlate pronto al lancio per aprile?
Si susseguono abbondanti rumors sull’atteso tablet prodotto da Apple. In accordo con quanto riportato da Reuters, i produttori avrebbero già iniziato a spedire i pannelli touchscreen, mentre i case d’alluminio saranno inviati a partire dal prossimo mese.
Delle fonti avrebbero affermato che “La produzione dei case inizierà a febbraio, così che tutto farebbe pensare ad un lancio per il secondo trimestre. Non sarà necessario molto tempo per assemblare i componenti, ma una data di spedizione per il secondo trimestre è ciò che stiamo cercando adesso.”
Continua la protesta dei dipendenti Wintek
La settimana scorsa vi abbiamo parlato della protesta di alcuni dipendenti di Wintek, l’azienda cinese/taiwanese che si occupa di produrre gli schermi touch per Apple ed altre aziende, come Nokia, Motorola e Samsung.
Motivo della protesta, vi ricordo, era il trattamento subito dai dipendenti, seicento dei quali sono stati licenziati a dicembre, mentre agli altri è stato decurtato lo stipendio nonostante vengano loro richiesti straordinari non retribuiti per poter soddisfare gli ordini dei clienti.
Ora i lavoratori di Wintek dicono che la situazione si è aggravata a causa della mancata risposta da parte di Apple e chiedono che la società di Cupertino riconosca pubblicamente le violazioni dei diritti dei lavoratori entro il 31 maggio.
I dipendenti Wintek chiedono aiuto ad Apple
I dipendenti di Wintek, azienda con sede a Taiwan e produttrice di schermi multitouch per conto – tra gli altri – di Apple, hanno protestato ieri davanti agli uffici a Taipei dell’azienda fondata da Jobs e Wozniak, cercando di richiamare l’attenzione sulle loro condizioni lavorative.
Muniti di cartelloni (e MacBook Pro) con sopra la parola “responsabilità”, i dipendenti si sono riuniti per protestare contro gli abusi e i comportamenti di Wintek, che a Dicembre ha lincenziato in tronco quasi 600 dipendenti e costringe i rimanenti a lavorare per una paga nettamente inferiore, senza contare le ore di straordinario non retribuite che i dipendenti sono costretti a fare per soddisfare gli ordini di cui Winktek si fa carico (Apple a parte).
MacBook Air 15″ in arrivo?
Apple si prepara a lanciare un nuovo modello di MacBook Air da 15″. Lo sostiene
MacBook: nuove foto spia da Taiwan?
Il sito taiwanese Apple.pro ha pubblicato delle immagini rubate della scocca del nuovo MacBook. Le foto mostrano l’alloggiamento per lo schermo e, da quanto è possibile intuire, il retro dello stesso alloggiamento. Tutti i pezzi sono realizzati in alluminio e questo particolare coincide con quanto finora trapelato da diverse fonti circa l’abbandono del case in plastica bianco per i laptop di fascia medio-bassa di Apple. Come sempre non è facile capire se queste immagini siano affidabili o meno. Tuttavia il sito da cui provengono è lo stesso che qualche tempo fa aveva pubblicato i primi scatti rubati del presunto case del nuovo MacBook Pro. Altre immagini dopo il salto.