Apple Siri e Ford SYNC, il prossimo campo di battaglia sarà l’asfalto

Ford Silicon Valley Lab - TheAppleLounge.com

Ne parliamo da tempo. Il futuro è nei sistemi di riconoscimento del linguaggio naturale. Ford lo ha capito prima di tanti. Prima di tutti. Ed ha realizzato, in collaborazione Microsoft, il SYNC già disponibile in U.S.A. e prossimo ad arrivare nel Vecchio Continente, Italia inclusa. Ma il gruppo di Dearborn, nei pressi di Detroit, ha deciso di spingersi oltre.

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Per continuare ad innovare e portare sempre maggiore confort e tecnologia nelle sue automobili, Ford ha deciso di fare il grande passo di aprire un suo laboratorio di ricerca e di farlo in quel luogo degli States in cui si fa merenda con pane e tecnologia: la Silicon Valley. È qui, e più precisamente a Palo Alto, che è appena nato il Ford Silicon Valley Lab.

Apple e Ford precursori nel campo del riconoscimento del linguaggio naturale

Ford EVOS Concept e SYNC, rionoscimento linguaggio naturale - TheAppleLounge.com

Ford EVOS Concept e SYNC, rionoscimento linguaggio naturale - TheAppleLounge.comQuest’anno il Mobile World Congress ha visto una novità. Non un nuovo smartphone o un tablet rivoluzionario pronto a prendere il dominio del mondo delle tavolette al posto dello’iPad, bensì la presentazione di una automobile: la nuova Ford B-MAX.

A presentare l’automobile Bill Ford, nipote del fondatore dell’azienda e chairman del gruppo di Dearborn, che scelto il palco del salone di Barcellona per spiegare come vede il futuro delle comunicazioni (soprattutto in automobile) e come la “sua” azienda ha intenzione di scendere in campo. Un passo importante è quello di permettere agli automobilisti di usare i device in automobile in totale sicurezza. Ed il modo per farlo è comandare durante la guida i dispositivi mobili tramite linguaggio naturale con il sistema SYNC ed AppLink che sarà disponibile anche in Europa sull’ultima nata di casa Ford.

In futuro anche Ford tra i concorrenti di Apple?

William Clay "Bill" Ford, Jr.

William Clay "Bill" Ford, Jr.A molti di voi probabilmente la persona a lato non dirà nulla. Tutti, infatti, eravamo abituati a vedere un’altra persona in maglia nera. Una persona che non c’è più e che col suo look ha fatto storia e scuola.

La persona a fianco, lo diciamo subito, non è un nuovo Senior Vice President di Apple nominato da Tim Cook, né tantomeno un uomo ossessionato dal Jobstyle (lasciateci passare il neologismo). Si tratta William Clay Ford Jr., più noto semplicemente come Bill Ford. È Executive Chairman di Ford Motor Company oltre che nipote del fu Henry Ford, fondatore della nota casa automobilistica statunitense.

Negli ultimi periodi l’azienda di Dearborn, nei pressi di Detroit, ha fatto parlare di sé per certe similitudini tra il suo fondatore Henry Ford ed il fondatore di Apple, Steve Jobs, e per aver iniziato a pensare all’automobile non più come una scatola con quattro ruote, ma come un concentrato di nuove tecnologie in movimento. E proprio Bill ha intenzione di ricordare a tutti come l’azienda fondata da suo nonno abbia preso la via della tecnologia (democratica) in mobilità.

Apple accusata di aver clonato Wi-Fi Sync

Difficile dare torto a Greg Hughes, studente dell’Università di Birmingham, che quasi un anno fa creò la sua applicazione “Wi-Fi Sync” che fu rifiutata da Apple, impedendone la vendita su App Store. Dopo aver inviato la sua app per il processo di revisione, Greg fu contattato da un rappresentante dell’azienda di Cupertino, il quale spiegò al ragazzo i motivi del rifiuto.

Sebbene l’app “non infrangesse tecnicamente le regole”, “violava i limiti” di ciò che è possibile vendere all’interno dell’App Store. Lo studente, per nulla scoraggiato, decise di vendere la sua app su Cydia, lo store parallelo ad App Store per dispositivi jailbroken. Il successo dell’idea ha portato alla vendita di oltre 50.000 copie dell’app per la sincronizzazione senza fili.

Windows Phone 7, software di sincronizzazione anche per Mac

Windows Phone 7

Con un tweet cancellato pochi minuti dopo la pubblicazione (è rimasto online il tempo sufficiente per essere ripreso da importanti testate e fare il giro del mondo), Oded Ran, responsabile marketing di Windows Phone per il Regno Unito ha annunciato che i nuovi smartphone con sistema operativo Windows Phone 7 potranno presto interfacciarsi anche con i computer Apple.

Proprio così, il programma di sincronizzazione Zune Software sarà reso compatibile anche con Mac OS X. Microsoft ha poi confermato ufficialmente con una nota, segnalata da Engadget, che entro la fine del 2010 l’applicazione verrà rilasciata sotto forma di beta pubblica.

MobileMe: Apple si scusa e ammette gli errori

Il lancio di MobileMe è stato a dir poco problematico. Il servizio doveva entrare in funzione già dalle 9:00 del 9 luglio, ma problemi di varia natura hanno costretto Apple a ritardare il lancio. Come se non bastasse da Cupertino hanno cambiato le carte in tavola modificando in tutta fretta le caratteristiche del servizio, che non consente un vero e proprio push di contatti ed eventi se si operano le modifiche su un Mac, bensì una sincronizzazione ad intervalli di 15 minuti. Martedì abbiamo analizzato la situazione in maniera più approfondita, spiegando che forse proprio da questo cambiamento dell’ultim’ora dipendevano i problemi tecnici che hanno complicato il lancio del servizio. Ieri Apple ha inviato un mail di scuse, in cui ammette i propri errori e offre a tutti gli utenti MobileMe un mese aggiuntivo gratuito di sottoscrizione.

MobileMe: come aumentare la frequenza di sincronizzazione e perché non conviene farlo

Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere il cambiamento di rotta di Apple sulla presunta istantaneità della sincronizzazione di contatti ed eventi tramite MobileMe. Durante il WWDC Phil Schiller aveva mostrato come fosse possibile sincronizzare in pochissimi secondi i cambiamenti apportati su qualsiasi dispositivo collegato alla nuvola, Mac compresi. Ieri Apple ha pubblicato un articolo della Knowledge Base in cui ha confermato ciò di cui ci eravamo accorti noi, MacRumors, Stefano e molti altri. In parole povere, mentre non ci sono problemi con la sincronizzazione delle email (i nostri erano problemi dovuti ai disservizi di MobileMe), per contatti ed eventi modificati sui Mac la sincronizzazione avviene in automatico ogni 15 minuti. Un lasso di tempo che in quest’ambito si avvicina di più ad un’era geologica che all’istantaneità. Per ovviare al problema è necessario operare la sincronizzazione manualmente oppure modificare l’impostazione  agendo su un file .plist. Ma attenzione, non basta cambiare un numerino per risolvere il problema. Vi spieghiamo perché forse non è del tutto consigliabile operare questo cambiamento.

Apple pronta a rinnovare .Mac per il lancio di iPhone 2.0?

Secondo quanto riportato da TUAW, Apple si preparerebbe a presentare una versione rinnovata del servizio .Mac in concomitanza del lancio di iPhone 2.0, che dovrebbe avvenire in occasione del WWDC di giugno prossimo. Le novità più importanti riguarderebbero l’introduzione di un nuovo servizio di syncing online di contatti ed eventi di iCal, disponibile anche da Windows, e l’implementazione del push delle email su iPhone. .Mac in questo modo diventerebbe un servizio molto più completo che si integrerebbe perfettamente con una nuova versione di iPhone strizzando l’occhio al settore business.