Con un tempismo assai sospetto, ovvero a circa 20 minuti dall’annuncio dei risultati fiscali Apple per il Q3 2011 che si sarebbero rivelati stratosferici, ieri il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo bomba a firma Yukari Iwatani Kane su ipotetiche discussioni del CdA di Apple sulla successione a Steve Jobs.
“Fin da quando Steve Jobs si è assentato per malattia quest’inverno” scrive la giornalista, “alcuni membri del board hanno discusso della successione del CEO con esperti reclutatori di dirigenti e almeno il capo di una nota azienda tecnologica di alto profilo”.
Successione Apple
Assemblea degli azionisti, i punti salienti
Lo scorso mercoledì 23 febbraio, presso la Town Hall del Campus Apple di Cupertino, si è tenuta l’assemblea annuale degli azionisti della società. Steve Jobs non era presente, come prevedibile, ma a farne le veci ci ha pensato Tim Cook. C’erano in votazione diverse mozioni importanti, compresa quella sulla pubblicazione di un piano di successione per l’azienda promossa da diversi fondi pensione. Tutto, o quasi, è andato secondo i piani di Apple. Di seguito alcuni dei punti salienti dell’incontro.
Piano di successione: solo il 35% delle aziende ne ha uno (Apple compresa)
Alla prossima riunione degli azionisti Apple prevista per il 23 febbraio gli investitori presenti nella Town Hall del Campus di Cupertino si troveranno a votare alcune importanti resolution. Fra di esse anche quelle proposte da alcuni fondi pensione che vorrebbero vedere messo nero su bianco un piano di successione che espliciti in maniera chiara che cosa succederà quando Steve Jobs non sarà più il CEO di Apple.
Le pressioni in questo senso sono drasticamente aumentate da quando Steve Jobs ha preso un nuovo periodo di congedo per malattia. Un recente sondaggio condotto su 1300 aziende da Korn/Ferry mostra però che solo il 35% delle aziende intervistate ha previsto un piano di successione per i propri vertici.
Anche LIUNA e ISS spingono per un piano di successione pubblico
Qualche tempo fa il CALPers e il Central Laborer’s Pension Fund, due fondi pensione statunitensi azionisti di Apple hanno richiesto formalmente all’azienda la pubblicazione di un piano di successione depositando una shareholders resolution che verrà votata al prossimo meeting degli azionisti del 23 febbraio. La richiesta non è nuova ed è tornata alla ribalta dopo che Steve Jobs ha deciso di usufruire di un nuovo periodo di assenza per malattia, il terzo da quando 7 anni fa gli fu diagnosticato un tumore al pancreas.
Ora anche il Laborers’ International Union of North America (LIUNA) e l’ISS (Institutional Shareholder Services) hanno appoggiato la mozione per un piano di successione pubblico e invitano gli azionisti a votare a favore della richiesta alla prossima assemblea.
Apple senza Steve Jobs, la questione della successione
La domanda che mi sono sentito rivolgere più spesso, ieri, dopo l’ufficializzazione del nuovo periodo di congedo per malattia di Steve Jobs non è nuova: “Apple avrà ancora successo quando Steve Jobs non ricoprirà più un ruolo di primo piano dell’azienda?”. E la vecchia storia della successione, che si ripropone anche in queste ore come un deja vu un po’ particolare, di cui è facile individuare l’origine: si parlava dello stesso identico problema nel 2009 e ancor prima nel 2004, quando a Jobs fu diagnosticato un tumore al pancreas. In entrambi i casi fu Tim Cook a fare le sue veci in quelle che vengono definite “day to day operations”.
In tanti, compreso Massimo Mantellini nel suo blog sul Post, sostengono che nessuno può davvero fornire una risposta a questa vexata quaestio. Beh, in realtà non è del tutto vero. Una risposta a questa domanda l’aveva fornita lo stesso Steve Jobs tre anni fa. Gliela aveva rivolta Fortune.
Jeff Williams nuovo Senior Vice President – Operations
Apple ha nominato un nuovo Senior Vice President. Si tratta di Jeff Williams, che supervisionerà la divisione “Operations” e dovrà rispondere al Chief Operative Officer di Apple, Tim Cook. Williams lavora per Apple da dodici anni dopo un passato alla IBM e già nella veste di Vice Presidente delle “operazioni”, ruolo che ricopre dal 2004, si occupava della gestione della catena produttiva e del controllo qualità dei prodotti Apple, iPhone in primis. Farà più o meno le stesse cose anche adesso che fa parte dell’empireo dei Senior Executives di Cupertino, ma con maggiori responsabilità (e uno stipendio migliore).
Gene Munster: Apple si prepara a sostituire Jobs
La defezione di Steve Jobs, che non terrà il keynote al prossimo Macworld, è l’hot topic di questi giorni e tutti nel Mac Web hanno espresso la propria posizione a riguardo (noi compresi, ovviamente). Poteva forse mancare all’appello il parere del Nostradamus Cupertiniano per eccellenza, il vate dell’analisi finanziaria Apple Related, alias Gene Munster di Piper Jaffray? No, non poteva e infatti l’analista ha espresso le proprie impressioni in un report ai clienti sostenendo che la scelta di Apple di inviare Phil Schiller al prossimo keynote al posto di Jobs significa, in soldoni, che Apple si sta preparando ad un cambio storico al vertice.