Steve Jobs presenta il Macintosh alla BCS nel 1984 in un filmato mai visto prima

Il 24 gennaio del 1984 Steve Jobs presentò il Macintosh durante il meeting annuale degli azionisti Apple. Di quell’evento (oltre al nostro “resoconto ritrovato”) esiste un filmato ufficiale che gira online da molto tempo. E’ la testimonianza video “di riferimento” del lancio del Macintosh e ci sono buone probabilità che l’abbiate già vista, se non altro almeno nei giorni scorsi in occasione del trentennale.

Quello che in pochi ricordavano è che Steve tenne un altro “keynote” di presentazione del Macintosh 6 giorni più tardi, il 30 gennaio 1984, in occasione dell’incontro mensile della Boston Computer Society. Di quell’evento è rimasta una testimonianza filmografica che è letteralmente riemersa grazie all’interessamento di Harry McCracken, columnist tecnologico di Time.

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Avie Tevanian: OS X ha ancora tutta la vita davanti

Avie Tevanian (in piedi al centro) parla con Steve Jobs

Questa settimana ricorreva il decimo anniversario di Mac OS X. A dirla tutta, ricorreva il decimo anniversario dal lancio della prima Public Beta del sistema ed è per quello che, a parte MacWorld, che ha dedicato una serie di interessanti articoli ad una retrospettiva del Sistema Operativo di Apple, non si è fatto un gran parlare di questa ricorrenza.

La prima beta pubblica di Mac OS X fu distribuita nel settembre del 2000, curiosamente allo stesso prezzo dell’attuale versione Upgrade di Snow Leopard: 30$. Ad Apple serviva una base d’utenza molto larga per testare il sistema e non aveva senso tenere segreta una novità così grande come OS X e la rivoluzionaria interfaccia Aqua.

Avie Tevanian, figura fondamentale per lo sviluppo del successore di Mac OS 9, si dice tutt’oggi stupito di quanto Mac OS X si sia rivelato versatile e ricorda che Apple per Mac OS X aveva previsto una discreta longevità.

Anteprima V: trent’anni di storia Apple

Nell’Anteprima Video di oggi vi proponiamo un bel video realizzato da Gary Katz di Mac M.D. Inc. nel quale viene proposta una carrellata di foto che mostrano la storia dell’hardware Apple, dal 1977 ai giorni nostri.

Le foto appartengono alla collezione privata di Gary e ritraggono i computer più famosi della Mela, sottolineando i grandi cambiamenti di design nel corso degli anni. Da Apple II a Lisa, dal 7200 al Cube fino ad arrivare agli iMac che rompono il ciclo del colore beige.

La strana storia di Sosumi


Qualche tempo fa l’Apple Blog olandese onemorething.nl ha pubblicato una interessantissima intervista a Jim Reekes, ex dipendente Apple e creatore del glorioso startup sound di Mac OS X.
Nell’intervista Reekes parla della creazione di quel suono ormai divenuto una vera e propria icona pop, che vanta citazioni illustri anche al cinema (il suono al reboot dei computer di Jurassic Park, il suono di avvio di WALL•E), ma non risparmia interessanti aneddoti su altri famosi suoni che fanno ormai parte del Mac, come ad esempio Sosumi. Video dell’intervista a fine articolo.

L’uomo che mise la “i” davanti al Mac

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Leander Kahney ha pubblicato su Cult of Mac una interessantissima intervista con Ken Segall, l’uomo che ha inventato il nome iMac. Segall lavorava per la TWBA\Chiat\Day alla fine degli anni novanta quando Steve Jobs, da poco rientrato a Cupertino, “mise in gioco il destino della compagnia” puntando tutto su un nuovo computer, un all-in-one che avrebbe rivoluzionato la percezione della Mela e avrebbe inaugurato una nuova stagione di grandi successi.

Pen Mac, l’iTablet che non vide mai la luce

Pen-Mac

Negli ultimi tempi nel Mac Web impazza la febbre dell’iTablet (o Apple Slate, per dirla col NYT). Come sarà fatto? Quanto sarà largo lo schermo? Quali funzioni verranno implementate? Le domande si sprecano.
Mike Arrington di Tech Crunch ha (ri)scoperto che il futuro e ancora insistente dispositivo, che secondo insistenti voci dovrebbe vedere nascere a gennaio 2010, ha un lontano parente rimasto prototipo e mai commercializzato:

“Il Pen mac era un computer a tutti gli effetti (riproduceva anche il bong di accensione tipico dei Mac) dotato di schermo sensibile al tocco di uno stilo. Lo schermo stesso era identico a quello di un Mac Portable, ma con l’aggiunta della sensibilità alla pennina. E ovviamente il case era molto più piccolo del Mac Portable. Il Pen Mac, si suppone, non era molto più spesso di un pollice. L’utente poteva collegarvi una tastiera o un mouse per facilitare l’input.”

All About Apple museum birthday: la gallery fotografica.


Ieri a Quiliano (Savona) è stato festeggiato il compleanno di All About Apple museum, il più fornito museo Apple al mondo (hanno addirittura pezzi funzionanti che a Cupertino non possiedono più).
Il museo è una vera e propria raccolta di macchine storiche Apple, mantenute in piena efficienza, ma non manca il software d’epoca, così come riviste e libri di un passato non così lontano ma incredibilmente retrò per le tempistiche tecnologiche.

L’associazione che lo gestisce, configurata come Onlus, ha organizzato una festa in grande stile a partire dalle 15 fino a notte inoltrata, con conferenze, visite guidate e libere all’esposizione, buffet (ovviamente a base di focaccia ligure!).
Dopo la cena lì vicino si poteva tornare al museo, per una sessione libera di chiacchiere su prodotti Apple, hardware e software, anticipazioni su iPhone OS 3.0 (da buoni amanti Apple, ovviamente iPhone era il telefono più presente) e tutto quello di cui si voleva discorrere.

Dopo il salto, la galleria fotografica di TheAppleLounge al compleanno del museo.

Mac storici: il Macintosh SE trasparente

Molti di voi avranno già sentito parlare del Macintosh SE, uno dei modelli che Apple lanciò a fine anni ’80 utilizzando il case del primo Macintosh. Scommetto però che non sono molti quelli che ne conoscono la versione trasparente che vedete in queste foto di Charlie Springer. Esatto l’iMac G3 non fu il primo Mac ad avere in dotazione un case trasparente.

In realtà questo Mac SE è un vero oggetto di culto per i collezionisti e non fu mai commercializzato. Furono realizzati solamente una ventina di case come questo e solo dieci furono utilizzati per realizzare computer funzionanti che vennero regalati ad ingegneri e progettisti del Mac SE team. La leggenda dice che colui che riuscirà a raccogliere i 10 Macintosh SE trasparenti verrà investito di immensi poteri. O forse mi confondo con i teschi di cristallo Maya.
Dopo il salto una galleria del Mac SE/20 versione trasparente.