“The Daily” e sottoscrizioni rinviate al 2011?

La settimana scorsa fa erano emerse voci a proposito del possibile lancio, da parte di News Corp (l’azienda di Rupert Murdoch), del primo quotidiano digitale destinato esclusivamente ad iPad. Il lancio del giornale era previsto per la fine di questo mese ma, evidentemente, non sarà così.

Secondo alcune fonti riportate dal Financial Times, infatti, sembra che il lancio del quotidiano digitale non avverrà prima dell’inizio del 2011. Il motivo di questo ritardo non è del tutto chiaro, ma è plausibile che abbia a che fare con l’atteso servizio di sottoscrizione di Apple che stenta ad arrivare.

“The Daily”, il primo quotidiano per iPad a fine mese?

Secondo quanto riportato dal Guardian, Rupert Murdoch (presidente della testata mediatica News Corp) e Steve Jobs stanno collaborando per annunciare il primo quotidiano dedicato esclusivamente al tablet dell’azienda di Cupertino.

“The Daily”, questo il nome del presunto quotidiano digitale, potrebbe essere presentato entro la fine del mese. La notizia era già nell’aria da diversi mesi; ad agosto, infatti, Peter Kafka di All Things Digital aveva commentato l’assunzione (da parte di Murdoch) di Greg Clayman, ricollegandola al possibile lancio di un giornale esclusivo per iPad.

Adobe sta sviluppando Flash appositamente per MacBook Air

Continua la diatriba tra Apple e Adobe per lo sviluppo di Flash su Mac OS X. Il CEO di Adobe, in settimana, ha annunciato che l’azienda sta testando una versione ottimizzata di Flash realizzata appositamente per i nuovi arrivati MacBook Air.

Come riporta AppleInsider, infatti, sembra proprio che Adobe non riesca a fare a meno di esistere sui Mac dell’azienda di Cupertino (e direi giustamente). L’amministratore delegato, Shantanu Narayen, durante un’intervista tenutasi in occasione del Web 2.0 Summit, ha affermato che la sua azienda sta cercando di contenere il consumo di batteria sui nuovi MacBook Air attraverso un’apposita versione di Flash, in fase di testing interno.

Apple I in vendita da Christie’s per 150.000 sterline

Christie’s è una delle più famose case d’asta al mondo, e nel corso della sua attività ha messo all’asta opere ed oggetti personali di vari personaggi, come Van Gogh, Picasso e Da Vinci.
Alla lunga lista, da oggi, potremmo anche aggiungere un importante cimelio del ’76: il primo Apple I progettato e realizzato da Jobs e Wozniak che avrebbe poste le basi per la Apple che oggi tutti conosciamo.

USB 3.0: Steve Jobs spiega perché non c’è (ancora) nei Mac

Radio Cupertino, ovvero la posta elettronica di Steve Jobs, ha svelato il perché non siano stati inclusi negli ultimi modelli di MacBook Air appena rilasciati dei connettori USB 3.0. Lo dobbiamo alla domanda diretta inviata tramite e-mail dall’utente Apple Tom Kruk e alla fortuna che Steve Jobs non abbia risposto con il tipico commento “non dico nulla di prodotti non ancora rilasciati”.

Come sarebbe oggi Apple se Jobs non si fosse dimesso nel 1985?

Il New York Times di oggi propone un interessante articolo scritto da Randall Stross, professore di economia presso la San Jose State University, a proposito delle dimissioni di Steve Jobs da Apple nel 1985.

Se Jobs non avesse lasciato Apple nel 1985 e se avesse convinto il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ad espellere John Sculley (l’allora CEO di Apple), “Sotto la direzione ininterrotta del Sig. Jobs, Apple sarebbe arrivata alla vetta raggiunta oggi, ma con dodici anni di anticipo”?

Tim Cook non andrà alla HP

Nella giornata di ieri era stato diffuso sul Web un rumor quanto mai bizzarro a proposito del possibile passaggio di Tim Cook alla HP.

Secondo quanto riportato da diversi blog d’oltreoceano, innescati da Fly On The Wall (un sito che si occupa di gossip), il COO di Apple avrebbe lasciato il suo posto nell’azienda di Cupertino per andare a ricoprire il ruolo di CEO presso HP, in cerca di un nuovo amministratore delegato.

Le 4 cose e mezza che Jobs ha dimenticato di dire durante il keynote

Del keynote di Jobs se ne è parlato molto, puntando l’attenzione sul grande numero di prodotti lanciati in appena un’ora di tempo.
Wired Italia, però, si concentra su un aspetto diverso, mettendo in luce 5 cose (4 e mezza secondo il sottoscritto) che Jobs non ha detto o, se preferite, che ha deliberatamente omesso.
Di alcune, sicuramente, vi sarete accorti anche voi se avete seguito l’evento in streaming o se avete scaricato e visto il podcast in queste ore.

Christian Owens e il suo primo milione di dollari

Il giovane Christian Owens, da poco milionario

Il giovane Christian Owens, da poco milionario

Christian Owens è un nuovo fenomeno mediatico che sta facendo parecchio parlare di sé sul web: il motivo? Molto semplice, ha 16 anni ed ha un conto in banca di un milione di dollari. Il teenager inglese che vive a Corby nel Northamptonshire non è il fortunato ereditario di parenti milionari, ma è semplicemente un piccolo genio del web marketing.

Ecco la sua storia. All’età di 7 anni Christian Owens ha avuto in regalo il suo primo computer. Tre anni dopo ha ricevuto un Mac ed ha iniziato a studiare web design. Nel 2008, appena quattordicenne, ha avviato la sua prima azienda ispirandosi (per sua stessa ammissione) al CEO di Apple Steve Jobs.

Steve Jobs è il quarto CEO più pagato degli ultimi dieci anni

Una delle curiosità che colpisce sempre positivamente è lo stipendio che “nominalmente” Jobs riceve da Apple ogni anno: un solo dollaro. Ovviamente, questo non significa che nelle tasche di Jobs arrivi così poco per il lavoro che svolge, perché in realtà il suo guadagno è una somma di bonus e guadagni realizzati su titoli e stock option.
Questo, gli permette di incassare cifre che fanno girare la testa e che lo rendono uno degli amministratori delegati più pagati degli ultimi dieci anni.

MacPaint, un pezzo da museo


Era il 1984 ed Apple, con l’aiuto di di un Ridley Scott poco più che quarantenne e reduce dai successi di Alien (1979) e Blade Runner (1982), mostrò al mondo durante la pausa del terzo quarto di tempo del Super Bowl XVIII l’oggetto che avrebbe cambiato il mondo dell’informatica: il Macintosh. Ci avrebbe aiutati ad avvicinarci maggiormente al mondo dei computer. Ci avrebbe aiutati a piegare i computer al nostro volere e non essere piegati al loro dovendo imparare svariate istruzioni, fino ad allora in linguaggi più vicini a quello macchina che al nostro. Quell’oggetto che ha cambiato le nostre vite avrebbe fatto sì che “il 1984 non sarebbe stato come 1984“.

Il Macintosh non era solo un sistema operativo che, con l’ausilio di tastiera, mouse e monitor, usava la metafora della scrivania, delle finestre e dell’archivio in file. Era un computer in grado di riprodurre anche suoni ed immagini. Ma le immagini potevano anche essere create.

iPhone 4 press conference: Q&A

La conferenza stampa tenuta da Steve Jobs per fare il punto della situazione su iPhone 4 e i suoi problemi di ricezione si è appena conclusa. Riportiamo i punti salienti della sessione “Q&A”.

Q: Farete qualcosa per risolvere il problema? Magari modificando l’hardware?
Steve: Il 3GS ha lo stesso problema. Riceviamo report dagli utenti che dicono che iPhone 4 è migliore del 3GS. Quindi non so se cambiare il design dell’antenna risolverebbe il problema – non so quale sarà il design della prossima antenna.

iPad e Bloomberg sono inseparabili

Tra gli utilizzatori eccellenti di iPad spicca sicuramente il primo cittadino della Grande Mela. Stando infatti a quanto riporta il New York Daily News, il sindaco Bloomberg non se ne separerebbe praticamente mai, utilizzandolo per le più svariate funzioni.

Larry Page accusa Jobs di voler “riscrivere la storia”

Le calde temperature estive hanno riacceso il dibattito tra Google ad Apple, ormai acerrimi rivali nel settore della telefonia mobile. In base a quanto riportato dall’agenzia Reuters, Larry Page (co-fondatore di Google) ha accusato l’amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, di aver “riscritto la storia” nelle sue dichiarazioni effettuate negli ultimi mesi.

L’argomento del dibattito è, come potete immaginare, il duello tra Android e iPhone. Secondo Jobs, infatti, Google ha seguito (in senso cronologico) Apple nel settore degli smartphone con la piattaforma open-source Android.

Steve Jobs: scambio di email riguardo i suicidi presso Foxconn

I tragici eventi degli ultimi mesi presso la fabbrica della Foxconn in Cina hanno attirato l’attenzione sulle disperate condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i dipendenti delle fabbriche orientali.

Un ammiratore di Apple e di Steve Jobs, Jay Yerex, ha pensato di inoltrare al CEO dell’azienda di Cupertino una mail contenente la campagna iniziata da LabourStart, finalizzata a sensibilizzare i sindacati dei lavoratori dipendenti affinché reagiscano di fronte a queste terribili circostanze.

Steve Jobs rispetta ed ammira Adobe, ma non gli piace Flash

Nuovo scambio di missive tra Jobs e un utente Apple (tale Josh Cheney), che come tanti altri, ha avuto l’idea di contattare il CEO per porgli una domanda; questa volta, oggetto della discussione è Adobe e il suo Flash.

Con questo ritmo, nell’arco di un mese, avremo tante di quelle puntate da poter girare una soap-opera intera su Apple e Flash, ma per dovere di cronaca, vale la pena riportare anche quest’ennesima risposta di Jobs, che poco aggiunge a quanto detto finora ufficialmente con i suoi “Thoughts on Flash”.

Steve Ballmer sarà presente sul palco della WWDC 2010? [UPDATED]

Un rumor di quelli che scombussolano il normale equilibrio delle cose. Uno dei due famosi Steve, quello di Microsoft, potrebbe partecipare al prossimo Keynote di Apple durante l’attesa WWDC (World Wide Developer Conference) 2010.

Secondo Trip Chowdhry, analista della firm di ricerca Global Equities, 7 minuti della presentazione di Steve Jobs durante il keynote sarebbero stati riservati per Microsoft. Tale finestra temporale sarebbe dedicata alla presentazione della famosissima piattaforma di sviluppo Microsoft Visual Studio 2010. Se si rivelasse vero, sarebbe un avvenimento davvero storico per il mondo dell’informatica: i due Steve, a capo di due aziende da sempre concorrenti, condividerebbero lo stesso palco. Se non dovesse essere Ballmer, Chowdhry afferma che potrebbe trattarsi di Bob Muglia, capo della divisione server and tools business dell’azienda di Redmond.

Question & Answers per iPhone OS 4.0

Come accade di solito, al termine dell’evento Apple per la presentazione del nuovo iPhone OS 4, Steve Jobs, Phil Schiller e Scott Forstall hanno dato la possibilità alla stampa presente di porre delle domande a proposito delle caratteristiche che verranno introdotte sul melafonino a partire dalla prossima estate.

Di seguito riportiamo quelle più interessanti e costruttive, rivolte alla triade Apple presente sul palco.

D: “Dato che il multitasking aumenterà il traffico di dati, come pensate che AT&T gestirà la cosa?”
R (Jobs): “Non sono sicuro che sia un’assunzione corretta”.
D: “E Pandora?”
R (Jobs): “Non credo che tu stia dicendo cose giuste. Non utilizza così tanti dati”.

Steve ed Eric: un caffé per fare la pace?

Sebbene negli ultimi tempi le notizie riguardanti i due CEO, Steve Jobs ed Eric Schmidt, riportano più che altro liti furibonde e dichiarazioni al vetriolo, qualcuno ha scattato loro qualche foto mentre chiacchierano fuori da un bar a Palo Alto e le ha inviate a Gizmodo.