Peter Bohlin è l’uomo dietro ad alcuni degli Apple Store più famosi del mondo, dal cubo della quinta strada, ora simbolo degli Apple Retail Store a livello internazionale, al raffinato Store del Carrousel du Louvre di Parigi, passando per l’immenso cilindro di vetro dell’Apple Store di Pudong, a Shanghai, in Cina. In una intervista rilasciata a leiweb (che si lascia scappare anche qualche castroneria, come quella secondo cui Bohlin avrebbe disegnato tutti gli Apple Store del mondo) l’architetto spiega la delusione di Jobs per la lentezza nel raggiungimento degli accordi necessari alla costruzione di un Apple Store a Milano.
Steve Jobs
Celebrazione privata per commemorare Steve Jobs nel campus di Cupertino
Continuano le commemorazioni per la scomparsa di Steve Jobs, tutte in forma rigorosamente privata e lontane dalla ressa dei media.
Qualcuno, però, all’interno di Apple, ha reso nota una mail che il nuovo CEO, Tim Cook avrebbe inviato ai propri dipendenti per informarli di una celebrazione (privata) per commemorare la vita e il genio di Steve Jobs, fissata per il 19 Ottobre all’interno del campus di Cupertino.
Il mondo a lutto per Steve Jobs
È successo davvero. Questo il primo pensiero, svegliandosi stamattina, “the day after”, quasi con quella tipica vana speranza di aver fatto solo un brutto sogno. Era la notizia che non avremmo mai voluto riportarvi, non così presto almeno.
Il mondo intero è a lutto. Ieri abbiamo assistito ad una vera e propria valanga di messaggi di cordoglio, di tributi, di semplici gesti che ci confermano in un modo o nell’altro l’importanza del genio che ci ha appena lasciato. In questo post vi riporteremo i pensieri e le parole di personalità quali Bill Gates, Steve Wozniak, Barack Obama, Rupert Murdoch e tanti altri che abbiamo trovato in giro per il web, tutte tradotte in italiano.
SetteB.IT porta a Cupertino i tributi dei lettori, inviate il vostro [Update]
Riprendiamo le pubblicazioni dopo la doverosa pausa che ha seguito l’annuncio della dipartita di Steve Jobs. Lo facciamo con la segnalazione di una bella iniziativa organizzata da setteB.IT (leggete il testo in fondo, in rosso) per permettere a tutti i lettori di portare fisicamente il proprio tributo a Steve Jobs in quel di Cupertino. Se volete far arrivare oltre oceano un pensiero, un’immagine o un’altra testimonianza per Steve potete farlo inviando un PDF di una pagina (in formato U.S. Letter, mi raccomando) all’indirizzo [email protected]. Verrà stampato insieme ai molti altri documenti che perverranno e saranno adagiati fra le migliaia di tributi già presenti in queste ore sul prato del Campus a Inifinite Loop.
Continuate a leggere per i dettagli.
Update del 9/10/2011: Missione compiuta, i vostri (e nostri) messaggi per Steve sono arrivati a destinazione. Leggete l’aggiornamento dell’articolo di setteB.IT
Apple e la beneficenza: Tim Cook cambia rotta rispetto a Steve Jobs
Apple ha appena lanciato una nuova campagna di beneficienza che coinvolge i propri impiegati: è il nuovo CEO Tim Cook ad annunciarlo “personalmente” via e-mail a tutti i dipendenti dell’azienda di Cupertino.
Un’iniziativa ammirevole, che tuttavia non può lasciare il mondo degli appassionati della mela impassibili, di fronte a quella che da molti è stata interpretata come “la prima mossa anti-Jobsiana“: vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Steve Jobs, la biografia in Italia dal 30 dicembre
La biografia di Steve Jobs (scritta da Walter Isaacson) arriverà in Italia solamente il 30 dicembre, almeno secondo una notizia in anteprima assoluta pubblicata da setteb.it, il sito infatti ha scoperto che l’editore italiano (Mondadori) non riuscirà a far uscire il volume prima della fine di dicembre.
Il libro uscirà il 21 novembre negli Stati Uniti e in altri 18 paesi, sia in formato cartaceo che digitale, in Italia invece la biografia di Jobs uscirà con sei settimane di ritardo.
Tim Cook è il CEO giusto per Apple?
La giornata di ieri, probabilmente, sarà la data dell’anno (o forse del decennio) per il mondo Apple. Le dimissioni di Steve Jobs, CEO e co-fondatore dell’azienda, costretto quasi sicuramente ad abdicare a causa delle sue serie condizioni salute. Il pomeriggio americano è stato sconvolto da questa notizia, quasi come un fulmine a ciel sereno. Ovunque, su Twitter, Facebook e i più famosi giornali/blog è apparsa la notizia.
Tim Cook, che era stato nominato CEO ad-interim per il periodo di assenza di Steve Jobs, sarà il nuovo amministratore delegato dell’azienda di Cupertino e dovrà fare i conti tutti i giorni con l’inevitabile ombra della gestione Jobs. Non sarà di certo facile, ma secondo il Consiglio di Amministrazione (e lo stesso Steve Jobs, che lo ha indicato come suo successore), Cook ha tutte le carte in regola per svolgere questo ruolo e per dare inizio ad una nuova era.
Steve Jobs rassegna le dimissioni
In una triste nota resa pubblica solo pochi minuti fa, Steve Jobs, fondatore della storica compagnia di Cupertino, ha rassegnato le dimissioni da CEO di Apple. Nella lettera, Jobs indica come suo successore Tim Cook, che lo ha sostituito nei suoi momenti di assenza dovuti alla salute cagionevole.
Documenti segreti svelano alcuni dettagli del mondo retail Apple
Il Wall Street Journal, nei giorni scorsi, è venuto a conoscenza di alcuni documenti riservati Apple che contengono alcuni dettagli circa i colloqui con gli impiegati, il livello di retribuzione e alcune regole (anche bizzarre) in vigore all’interno degli Apple Store.
Tra le curiosità più interessanti, troviamo alcune regole di comportamento e di linguaggio che gli impiegati dei punti vendita al dettaglio devono rispettare quando parlano con i clienti. Ad esempio, è proibito correggere i clienti quando non pronunciano in maniera corretta il nome di un prodotto, così da non farli sentire a disagio.
iWeb è morto con MobileMe, parola di Jobs
Che iWeb non se la stesse passando bene si era capito anche dall’ultimo aggiornamento di iLife. L’ultima versione della suite per Mac aveva infatti visto l’aggiornamento di iMovie, iPhoto e GarageBand, mentre il già citato iWeb e il dimenticato iDVD erano stati lasciati da parte. Ora l’intuitivo software per la creazione di siti web di Apple sembra destinato a venire definitivamente accantonato con la morte di MobileMe e del servizio di hosting associato alla piattaforma, e a confermarlo sarebbe stato proprio Steve Jobs.
Apple accusata per il termine iCloud
Non è ancora passata una settimana dall’annuncio ufficiale che Steve Jobs ha tenuto sul palco del Moscone West Center di San Francisco all’apertura dell’annuale WWDC, ma la piattaforma iCloud è già stata accusata per il suo nome. Lo riporta The Next Web, che sostiene che una compagnia chiamata proprio iCloud Communications avrebbe depositato una accusa nei confronti di Apple per l’utilizzo del termine che apparterrebbe all’azienda.
Steve Jobs fa i preparativi per la “pensione”?
Nell’ultimo keynote svoltosi un paio di giorni fa per presentare le ultime novità, molte delle quali già “annunciate”, abbiamo notato qualcosa di insolito rispetto ai precedenti eventi.
Chi ha avuto modi di assistere dal vivo all’evento (o ai vari Live organizzati in rete) o chi ha visto il keynote dopo che Apple lo ha reso disponibile avrà notato sicuramente la durata eccezionale di quasi due ore viste le tante novità mostrate. Ma c’è anche qualcos’altro.
“Inside Apple”: Fortune racconta i “segreti” Apple
Scoprire cosa accade nel campus di Apple è difficile. La compagnia di Steve Jobs mantiene un alto livello di segretezza non solo sui dispositivi che produce, ma anche sulle politiche interne e sul funzionamento delle strutture aziendali. Ecco perché è stato accolto con grande interesse l’articolo di Adam Lashinsky pubblicato nell’ultimo numero di Fortune (disponibile anche in versione per iPad), che grazie a centinaia di interviste con ex dipendenti Apple ha potuto scoprire alcune interessanti vicende riguardo Jobs e la vita lavorativa di Infinite Loop.
Apple chiede l’archiviazione della causa su iTunes e DRM
Apple ha chiesto che la causa del 2005 riguardante i DRM e iTunes venga archiviata. L’accusa rivolta da RealNetwork a Cupertino è di avere deliberatamente scelto di non permettere la riproduzione su iPod di contenuti multimediali scaricati da software diversi da iTunes in modo da mettere in una posizione di svantaggio la concorrenza. Come ricorderete fino a un paio di anni fa Apple controllava tutta la musica venduta su iTunes Store attraverso una protezione digitale (il sistema di DRM FairPlay).
iPad e l’era post-PC (non sans-PC)
Durante la presentazione di iPad 2 Steve Jobs ha annunciato senza timore che l’iPad è un prodotto dell’era post–PC, concetto reiterato poi anche nell’ipnotico video di presentazione con Michael Tchao, Ive e gli altri executive Apple. Ma questo significa forse che l’era del computer come lo conosciamo è finita? Non secondo Michael Gartenberg, il quale ha espresso la sua opinione in un articolo pubblicato su MacWorld, sostenendo che post–PC non significa sans–PC.
Google e il ruolo di Steve Jobs in un nuovo libro
Di recente è stato messo in vendita un libro di Steve Levy su Google intitolato: “In The Plex: How Google Thinks, Works and Shapes Our Lives”. Il testo si prende la briga di raccontare gli ultimi anni di Google, le relazioni tra la compagnia di Mountain View e quella di Cupertino, oltre che spiegare quale sia stato il ruolo di Steve Jobs al momento della creazione di quella che è oggi una delle compagnie più importanti della Silicon Valley.
Woz: se richiesto, potrei tornare in Apple
No, non si tratta di una reprise del nostro pesce d’aprile, ma di una dichiarazione rilasciata dallo stesso Wozniak durante una conferenza tenutasi a Brighton, sulla costa meridionale dell’Inghilterra.
Steve Jobs non sarà rieletto nel CDA Disney? [Aggiornato]
Oltre alla malattia (che è già abbastanza) potrebbero arrivare ulteriori cattive notizie per Steve Jobs da parte di Disney. Alle porte del consiglio annuale della Walt Disney Co. che si terrà nella giornata di mercoledì a Salt Lake City, un importante azionista ha sollevato qualche dubbio sull’eventuale rielezione dell’iCEO, nella board del colosso dell’intrattenimento mondiale, a causa delle sue frequenti assenze.
Questa “mozione” nasce dal fatto che il maggiore azionista individuale, ovvero Jobs (da solo detiene oltre il 7% di tutte le azioni Disney), è mancato ad oltre il 75% degli incontri dirigenziali negli ultimi quattro anni. Secondo l’Institutional Shareholder Services (ISS) le assenze sarebbero giustificate dai gravi problemi di salute dell’amministratore delegato dell’azienda di Cupertino ma, se dovesse essere rieletto, gli azionisti meriterebbero delle motivazioni più valide.
Vi siamo vicini col cuore, Steve e l’intero Team Esecutivo
Dal giorno 11 marzo 2011 siamo tutti un po’ giapponesi. Un popolo che spesso è ammirato per la propria forza, determinazione, educazione e precisione. Un popolo che, “svegliato il gigante che dorme”, riuscì a riprendersi dopo la devastazione nucleare diventando, per molti anni, un esempio di innovazione tecnologica che tutti cercarono di inseguire.
Intere regioni sono rase al suolo dalla natura. Uno spettacolo simile a quello che l’uomo realizzò durante la seconda guerra mondiale con la sua follia atomica. E l’incubo nucleare che non ha realizzato la devastazione di questi giorni è comunque dietro l’angolo pronto ad aggravare ulteriormente la situazione.
La situazione è sotto gli occhi di tutti ed Apple non è stata a guardare cercando di offrire quanto più aiuto possibile al popolo giapponese ed ai propri dipendenti su sul territorio nipponico.
Quick Look: Tutti gli uomini del Presidente
Girovagando sul web, mi sono imbattuto in questa vignetta di The Oatmeal che ironizza sull’incontro di questa sera del Presidente Obama con alcuni imprenditori della Silicon Vallery, tra cui Jobs, Eric Schmidt e Mark Zuckerberg.
All’appello, però, sembra mancare un pezzo da novanta… o è solo uno scherzo? Dopo il salto la vignetta completa.
Obama: Steve Jobs, un esempio da seguire
Non capita certo tutti i giorni di essere citati da uno degli uomini più potenti del mondo, Barack Obama, come esempio da seguire. Nel suo discorso di fine anno, il Presidente degli Stati Uniti ha parlato di Steve Jobs come un modello dell’American Dream.
“Celebriamo il benessere”, ha affermato il Presidente. “Celebriamo qualcuno come Steve Jobs che ha creato due o tre differenti prodotti rivoluzionari. Ci aspettiamo che quella persona sia ricca e questa è una buona cosa. Vogliamo quell’incentivo. È una parte del libero mercato”.
Steve Wozniak: Apple I rifiutato cinque volte da HP
AppleInsider riporta una storia curiosa che riguarda il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, e il progetto di quello che sarebbe stato il primo personal computer prodotto dall’azienda di Cupertino, conosciuto come Apple I.
Secondo quanto raccontato dallo stesso Wozniak durante un tour guidato presso il Computer History Museum, egli offrì il suo progetto originale dell’Apple I per ben cinque volte al suo datore di lavoro dell’epoca (HP) ma venne sempre rifiutato. Cosa sarebbe successo se il progetto fosse stato acquistato da HP? Apple esisterebbe comunque e sarebbe l’azienda di oggi?
Steve Jobs: AirPlay sarà esteso a Safari e applicazioni di terze parti
Secondo quanto riporta MacRumors, Steve Jobs torna a rispondere alle mail inviate da utenti interessati alle tecnologie della sua azienda. In questo caso l’argomento trattato è AirPlay, la nuova funzionalità introdotta con iOS 4.2 che permette lo streaming di contenuti multimediali dagli iDevice alla nuova Apple TV.
La prima limitazione di cui ci si è resi conto è che AirPlay può essere utilizzata solo da dispositivi con iOS 4.2 verso la nuova Apple TV. Un utente di MacRumors, ha inviato una mail all’amministratore delegato dell’azienda di Cupertino chiedendo se è prevista l’introduzione di nuove funzionalità per AirPlay durante il prossimo anno.