Tim Cook aprirà la D11: All Things Digital Conference anche quest’anno

Cook All Things D10

Tim Cook si unirà ai soliti Walt Mossberg e Kara Swisher durante l’intervista di apertura dell’annuale D11: All Things Digital Conference. Organizzata dagli autori della colonna tecnologica del Wall Street Journal, la All Things Digital Conference si concentra su una serie di interviste esclusive eseguite dal vivo ad alcuni dei più importanti nomi del mondo della tecnologia e dell’elettronica di consumo.

Pubbliche Relazioni: Apple apre alla stampa grazie a Cook

Per anni l’ufficio pubbliche relazioni di Apple ha preparato le dichiarazioni stampa per i principali prodotti lanciati da Cupertino, e ha fatto in modo che solo un numero molto ristretto di giornalisti fosse in diretto contatto con i PR di Apple. In alcune occasioni, altrettanto rare, qualche rivista ha avuto anche l’onore di poter intervistare un dirigente della compagnia. La situazione sotto il dominio di Cook sta però cambiando.

Larry Page: “Google innova, Apple e Facebook pensano solo a farsi la guerra”

Larry Page, CEO e co-fondatore di Google, ha rilasciato di recente una intervista per la rivista Wired durante la quale ha dichiarato in più occasioni la sua convinzione che compagnie concorrenti, come Apple e Facebook, passano troppo tempo a farsi la guerra invece che evolvere il mercato innovando con prodotti mai visti prima.

Steve Jobs cercò di salvare il posto di Mark Hurd alla HP

Nel 2010 Hewlett Packard subì un radicale cambio al vertice a causa dell’allontanamento di Mark Hurd, l’allora CEO, accusato di presunte molestie sessuali e di aver falsificato alcuni rimborsi spesa.
Un passaggio di un più ampio profile sull’attuale situazione di HP sotto la gestione di Meg Whitman pubblicato da Bloomberg Businessweek rivela un particolare interessante su quella vicenda: Steve Jobs prese a cuore le sorti di Hurd, lo incontrò e provò a mettere una pezza alla difficile situazione.

Tim Cook: le ragioni del tour mediatico

Tim Cook ha stupito tutti negli scorsi giorni. Il CEO di Apple ha infatti rilasciato una approfondita intervista a Bloomberg Businessweek, e a distanza di poche ore è stata pubblicata anche una intervista video trasmessa dalla NBC. Questo avviene solo qualche mese dopo l’annuale intervista della All Things D Conference di Walt Mossberg, che per Steve Jobs era l’unica occasione per parlare in pubblico. Per quale motivo Cook si è aperto in tale maniera al pubblico così improvvisamente?

Tim Cook e l’intervista a Bloomberg: i passaggi salienti

Bloomberg Businessweek ha pubblicato una lunga intervista a Tim Cook dopo i suoi primi mesi da CEO di Apple. Il suo predecessore, Steve Jobs, non era solito rilasciare dichiarazioni alla stampa, fatta eccezione per l’annuale D All Things Digital Conference a cui quest’anno ha preso parte anche lo stesso Cook. Lunga oltre 10 pagine, l’intervista può essere letta integralmente sul sito di Bloomberg. Di seguito trovate alcuni degli spunti più interessanti.

Apre un nuovo Apple Retail Store a Palo Alto

Un nuovo Apple Store ha aperto la scorsa settimana a Palo Alto, in California. Come sempre Apple ha studiato con attenzione ogni dettaglio riguardante il luogo dove il negozio è stato inaugurato, e i suoi interni.

Al Madame Tussauds di Hong Kong la statua di cera di Steve Jobs

wax figure madame tussauds

wax figure statua cera madame tussauds

È ormai passato un anno dalla scomparsa di Steve Jobs, il genio visionario che ha creato la Apple che conosciamo. Fra le varie iniziative di celebrazione in tutto il mondo, molto originale è stata quella del Madame Tussauds (celebre marchio di musei delle cere sparsi per il mondo) ad Hong Kong, che per l’occasione ha svelato una nuova statua di cera. Statua di cui, tempo fa, avevamo già parlato

TAL intervista nuovamente Jay Elliot – Parte II

Prosegue la nostra intervista a Jay Elliot, incontrato a Bologna sabato scorso durante la presentazione del suo nuovo libro: “Steve Jobs, la storia continua” edito in Italia da parte di Hoepli.

Se vi siete persi la prima parte, vi consigliamo di andare a leggerla, altrimenti proseguite nella lettura della seconda parte dopo il “salto”.

TAL intervista nuovamente Jay Elliot – Parte I

Vi abbiamo annunciato qualche giorno fa la presentazione e l’uscita del nuovo volume di Jay Elliot, “Steve Jobs, la storia continua” edito in Italia da parte di Hoepli.

Siamo andati quindi a intervistarlo in quel di Bologna, presso la Libreria.coop Ambasciatori. Questa volta non vi proponiamo il video dell’intervista, a causa di difficoltà logistiche, ma troverete la trascrizione completa e fedele dell’intervista divisa in due parti.

Intento a sorseggiare una “Ubuntu Cola”, Jay Elliot s’è lasciato andare a ricordi, considerazioni e critiche sul passato e sul futuro di Apple, e ovviamente su Steve Jobs e ciò che potrebbe accadere dopo la sua dipartita, avvenuta quasi un anno fa.

Campus 2.0: nuovi rendering e nuovi dettagli

Continuano i lavori (sulla carta) per la costruzione del nuovo Apple Campus di Cupertino. In queste settimane si stanno apportando le ultime modifiche ai progetti per l’edificio, la cui costruzione dovrebbe inziare entro la fine dell’anno. Ora nuove immagini sfuggite agli addetti ai lavori mostrano ancora con maggiore realismo come apparirà la sede di Apple.

Apple tratta con le televisioni americane per una nuova Apple TV?

Apple è interessata all’intrattenimento televisivo. Benché non ci siano prove schiaccianti a dimostrarlo, la situazione è molto cambiata nel corso di un anno. La scorsa estate Steve Jobs parlava con Walt Mossberg delle difficoltà dietro l’unificazione del mondo televisivo. Quest’anno il nuovo CEO Tim Cook ha cercato di sfuggire alle domande del giornalista, e i rumor sembrano indicare che entro la fine dell’anno vedremo una nuova Apple TV, ben diversa da quello a cui siamo abituati.

Apple non ha più un CEO in divisa d’ordinanza

Tim Cook, il CEO di Apple non porta la divisa - TheAppleLounge.com

Che la mancanza di una figura carismatica come quella di Steve Jobs si faccia sentire è cosa nota a tutti. I keynote di Apple non sono più come prima e non si respira più quel velato campo di distorsione della realtà che aveva attirato anche le alte cariche governative americane e con cui il fu iCEO era solito condire ogni parola che usciva dalla sua bocca.Tim Cook, il CEO di Apple non porta la divisa - TheAppleLounge.com

Inoltre, Jobs era come un cartone animato. Come un eroe dei fumetti. Quei personaggi che siamo abituati a vedere vestiti sempre nello stesso modo. Dalla prima all’ultima puntata. Nelle foto ufficiali della leadership di Apple così come nella realtà. Nel quotidiano così come nelle grandi occasioni, magari seduto a tavola col Presidente degli Stati Uniti d’America. Come dimenticare i turtleneck neri coi Levi’s, le New Balance e gli occhiali (privi di montatura) alla Harry Potter? La divisa, spiegata poi nella biografia ufficiale di Jobs, sembrava dover essere una caratteristica anche del nuovo CEO (oltre che degli altri SVP -eccezion fatta solo per Ive-) seppur diversa da quella dell’iCEO visto come è solito vestirsi per le presentazioni di nuovi servizi e prodotti. Ed invece così non è.

Tutti i video di Steve Jobs in una sola pagina

Chiunque sia interessato alla storia di Apple o, più in generale, dell’informatica, ha sicuramente ricercato e visionato più volte i video in cui compare il compianto Steve Jobs in giro per la rete. Le sue apparizioni, tra keynote, eventi, interviste ed altro, sono tantissime e alcune molto difficili da trovare.

Scott Hurff, uno dei fondatori di Chili Tv, ha pensato di raccoglierli e catalogarli in una sola pagina: The Ultimate Steve Jobs Collection.

ITV: il network televisivo torna ad ammonire Apple

Non azzardatevi ad usare il nome iTV. Così potrebbe essere riassunto l’ammonimento che la rete televisiva inglese ITV avrebbe nuovamente inviato ad Apple. Nuovamente perché non è la prima volta che Cupertino viene contattata riguardo l’utilizzo del nome attualmente già sfruttato dall’emittente televisivo anglosassone. Già durante l’agosto del 2010, insistenti voci sull’aggiornamento di Apple TV (poi realizzatosi in quella che conosciamo come Apple TV di seconda generazione) aveva spinto il network a contattare Apple con la minaccia di una causa legale nel caso in cui il nome iTV fosse stato utilizzato per il nuovo media center di Cupertino.

Steve Jobs continua a “vivere” nell’Apple Campus

Le frasi celebri di Steve Jobs nell'Apple Campus

Le frasi celebri di Steve Jobs nell'Apple Campus
Immagine tratta da 9to5Mac.com

Nell’ottobre 2011 Apple ha subito il più grosso colpo dal momento della sua fondazione. La dipartita del co-fondatore Steve Jobs è ancora dura da assimilare anche se il mercato sembra averla già assimilata piuttosto bene visti i numeri che la Mela riesce a far registrare anche senza la presenza del primo iCEO.

L’importanza di Jobs per Apple stava nella passione che metteva in ciò che faceva, nel suo intuito, nella sua maniacale precisione e la cura dei dettagli. Ma, cosa più importante, era un gran motivatore. Se era ingrado di distruggere con le sue parole il lavoro dei suoi collaboratori, allo stesso modo era in grado di infondere in loro gli stimoli giusti per spingerli a fare sempre meglio.

Tim Cook, che Jobs lo conosceva molto bene, sa quanto le parole del suo ex capo potessero essere stimolanti e così a Cupertino le parole di iSteve risuonano ancora.

Jobs aveva messo in guardia Push Pop Press?

Ammettiamolo: la demo mostrata pochi giorni fa del nuovo iBooks e, soprattutto, dei nuovi libri di testo per iPad ci ha sicuramente fatto tornare in mente Push Pop Press, l’azienda creata da due ex-ingegneri Apple che avevano provato a rivoluzionare l’editoria proponendo un nuovo concetto di interattività e lettura. Frutto del loro lavoro, “Our Choice” la versione digitale del libro di Al Gore sui cambiamenti climatici.

Il bellissimo progetto è poi finito nelle grinfie di Facebook, rimanendo solo un bell’esperimento lasciato a metà. Eppure, qualcuno si era già accorto di loro: stando a quanto riportato in questi giorni, lo stesso Jobs avrebbe contattato l’azienda per metterli in guardia dei possibili rischi legali della loro attività.

Aggiornati i rendering del nuovo Apple Campus di Cupertino

iPhoneinCanada ha scoperto che Apple ha depositato nuovi rendering per il nuovo campus che la compagnia ha intenzione di costruire nei prossimi mesi. Come potete vedere nell’immagine di apertura il campus rimane a grandi linee identico a quello mostrato nelle prime immagini depositate da Apple presso il comune di Cupertino, e solo alcuni dettagli sembrano essere stati modificati, come il tetto, ora composto interamente da pannelli solari.

Jobs voleva Dropbox, ma l’azienda non era in vendita

Dropbox

Forbes ha pubblicato un interessante profilo su Dropbox, l’applicazione che, mi auguro, staziona da qualche tempo anche sul vostro Mac. La cartella in cui archiviate i file che volete sincronizzare con più dispositivi, è gestita da una delle aziende più promettenti degli ultimi anni. Con più di 50 milioni di utenti e introiti superiori ai 200 milioni di dollari (e pensate che solo il 4% degli utenti ha sottoscritto un piano a pagamento), Dropbox è in ascesa costante.

Non sarà stato un caso che Apple abbia tentato di acquisirla nel 2009. Complici le capacità persuasive di Jobs e un assegno a nove cifre.