Steve Ballmer e i pareri da Bar Sport


C’è un aforisma, comunemente attribuito a Mark Twain, che dice più o meno così:  “Meglio tenere la bocca chiusa e passare da idioti che aprirla e togliere ogni dubbio”. Steve Ballmer, con ogni probabilità, o non l’ha mai sentito o lo ha voluto contraddire di persona. Ecco il profondo pensiero espresso giovedì dal CEO di Microsoft, collegato in teleconferenza durante il McGraw-Hill Companies Media Summit tenutosi a New York, in risposta ad una domanda sul recente successo commerciale di Apple:

“Apple è cresciuta un po’, ma ora penso che l’ondata si sia spostata di nuovo nella direzione opposta. L’economia aiuta. Pagare 500$ extra per un computer in questo contesto — stessi componenti — pagare 500$ in più per il logo che c’è sopra? Penso che per la persona media sia una scelta più difficile da effettuare, adesso, rispetto a quanto avvenuto in passato.”

Ballmer, iPhone non fa concorrenza a Windows Mobile

Ballmer, recentemente intervenuto anche a una tavola rotonda al MWC, durante un incontro con gli analisti a New York, ha dichiarato, in sostanza, di vedere Apple come un reale concorrente solo nel settore informatico, mentre non teme la concorrenza di iPhone nel settore degli smartphones.

L’incontro, volto principalmente alla discussione sulle prospettive della società e sull’attuale recessione economica, non poteva esimersi dall’affrontare anche argomenti collegati ai competitors di Microsoft: Apple, Linux e Google.

Mobile World Congress, Apple dovrebbe essere più aperta?

Steve Ballmer, durante un dibattito al GSMA Mobile World Congress 2009 in cui erano presenti anche il CEO di Nokia Olli-Pekka Kallasvu, Ralph de la Vega (CEO di AT&T) e il noto giornalista Walt Mossberg del Wall Street Journal, ha deciso di dire la sua in merito ad Apple e alla politica adottata per iPhone.

“I agree that no single company can create all the hardware and software. […] Openness is central because it’s the foundation of choice.”

(“Sono d’accordo che nessuna società da sola possa creare tutto l’hardware e tutto il software. […] L’apertura è fondamentale perché è il fondamento della [possibilità di] scelta”, ndA).

Ballmer è un PC, o un invasato?


La Monkey Dance è difficile da dimenticare, la cantilenante incitazione a corredo di un indegno bagno di sudore – developers developers developers developers – è allo stesso modo impressa ad eterna memoria in decine di video e remix che continuano a collezionare visualizzazioni su YouTube e Google Video. Steve Ballmer è tornato a svelarsi per ciò che realmente è, e ha riproposto una delle sue solite ridicole sortite in una clip registrata per la nuova fase della campagna pubblicitaria di Microsoft.

Ballmer: Microsoft deve adottare la strategia di Apple?

Mercoledì il Wall Street Journal ha pubblicato il memo interno che Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha scritto ai dipendenti in occasione della chiusura dell’anno fiscale 2008. Gli argomenti trattati da Ballmer sono molti ma salta subito all’occhio quanto affermato in relazione ad Apple.

Nella competizione fra PC e Mac, noi battiamo Apple 30-1. Ma non c’è dubbio che Apple stia crescendo vigorosamente. Perché? Perché sono bravi nel fornire un’esperienza che è contenuta ma completa, mentre la nostra inclinazione alla scelta spesso si accompagna a compromessi nell’esperienza end-to-end. Oggi stiamo cambiando il modo in cui lavoriamo con i produttori di hardware per essere sicuri di poter fornire esperienze complete senza compromesso alcuno. Faremo la stessa cosa con i telefoni – fornendo libertà di scelta ma lavorando allo stesso tempo per creare valide esperienze end-to-end.

Bill Gates: il nemico numero uno va in pensione

Dalla prossima settimana William Gates III lascerà definitivamente Microsoft e il mondo intero ne beneficerà. No, non perché Microsoft sarà automaticamente meno influente e potente, (il che può essere vero, visto chi c’è al timone adesso), ma perché Bill si dedicherà a tempo pieno alla fondazione filantropica che ha creato con l’aiuto della moglie Melinda. Volenti o nolenti, Bill Gates è stato uno dei protagonisti della rivoluzione informatica ed in parte è anche grazie alla sua capacità nel copiare e commercializzare efficacemente le innovazioni altrui e nell’instaurare monopoli che l’industria dell’IT è potuta diventare ciò che è adesso. Sembra un controsenso sarcastico, ma in realtà è andata davvero così. E allora forse, anche se ci costa fatica, anche se ci sembra di andare contro ogni logica, anche se non ci piacerebbe, anche se lo consideriamo fautore di tutto ciò che c’è di male nell’informatica odierna, possiamo dirgli sottovoce, facendo attenzione che ci sentano in pochi… grazie Bill. Buona Vita.
E ora nell’attesa che grazie al sapiente operato di Monkey Boy si avveri la profezia di John Titor (il crononauta che, fra molte altre cose, ha predetto la scomparsa di Microsoft entro il 2020)  godiamoci il video di addio che Wired ha creato per l’occasione (dopo il salto).

Breve guida al gergo della Mela

Molti Apple maniaci si saranno accorti che una delle caratteristiche non dichiarate dei prodotti di Apple è la capacità di generare soprannomi. Proprio così: per i più vari motivi, quasi tutto ciò che ruota attorno al mondo Apple, dai prodotti ai personaggi, ha uno o più nickname. Queste alternative linguistiche hanno spesso il pregio di mescolare sapientemente cultura tecnologica e cultura di massa e offrono un nutrito corpus di sinonimi a chi scrive about Apple, ma rischiano di rimanere leggermente oscure a chi non è già edotto sulle Cupertiniane questioni. Non sempre inoltre il contesto aiuta a capire termini e locuzioni convenzionali che fanno parte di questo gergo e che spesso vengono mutuati direttamente dalla blogosfera anglosassone. Questa breve guida, senza alcuna pretesa di esaustività, vuole provare a mettere un poco d’ordine nel lessico familiare di chi si occupa di Apple e dintorni.

All Things Digital: Windows 7 in anteprima

Durante la All Things Digital D6 Conference che si è tenuta ieri all’hotel Four Season Aviara di Carlsbad, San Diego, Steve Ballmer e Bill Gates hanno risposto alle domande di Walt Mossberg e Kara Swisher e hanno svelato le prime immagini e i primi video ufficiali di Windows 7, il sistema operativo che sostituirà Vista. Multi-touch a go-go e features che a molti hanno ricordato da vicino un altro noto sistema operativo, dal nome d’ispirazione felina.

Steve Ballmer e le uova all’ungherese

Fonte del video Index.hu

Il tour europeo di Steve Ballmer è arrivato in Ungheria, ma alla Università Corvinus di Budapest il CEO di Microsoft non ha trovato soltanto una folla pronta ad ascoltare le sue divagazioni. Un contestatore d’eccezione ha accusato Microsoft di corruzione, e ha tentato, senza riuscirvi, di colpire Ballmer con un paio di uova. Si è poi allontanato dall’aula senza fare una piega mentre tutti potevano leggere sul retro della sua camicia l’eloquente scritta “Microsoft=Corruption“.

Steve Ballmer e il suo MacBook Pro

2439499170_a0e8e46fb1.jpg

Non è cosa da tutti i giorni imbattersi in foto come queste. Steve Ballmer, il saltellante CEO di Microsoft, è impegnato in un tour di conferenze mondiali che lo ha recentemente portato anche in Italia. In Belgio, durante uno degli eventi, a fare compagnia a Ballmer sul palco c’era nientemeno che un MacBook Pro, utilizzato per proiettare le slides della conferenza. Non è dato sapere se il computer appartenesse efftivamente a Ballmer. Alcuni utenti di Flickr, presenti anch’essi alla conferenza, sostengono che il Mac appartenesse agli organizzatori dell’evento. Altre foto in questo set. In ogni caso, ve lo immaginate El Jobso che tiene il suo Keynote utilizzando un Dell? Io proprio non ci riesco.