Apple vuole produrre una stampante 3D?

3d_printed_apple_logo

Trip Chowdhry, analista di Global Equities Research, non è nuovo alle previsioni su Apple. La sua sfera di cristallo dice ora che Apple starebbe lavorando ad una stampante 3D, proprio come starebbe facendo anche Google nei suoi laboratori.

Nuove Time Capsule e AirPort Extreme

Senza sospendere il servizio del proprio Apple Store online, Apple ha introdotto due nuovi modelli per Time Capsule (l’unità di storage di rete) e ha rinnovato la AirPort Extreme. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le novità dei prodotti.

Time Capsule

Rispetto ai modelli precedenti, la novità principale consiste nella capacità dell’unità di storage senza fili. Si può scegliere il modello base con ben 2TB di disco rigido (279€/299$ spese di spedizione gratuite) o il modello con disco da 3TB (479€/499$ spese di spedizione gratuite). Time Capsule può essere utilizzata per diversi scopi, tra i quali la possibilità di disporre di un disco remoto (senza fili) con il quale sfruttare il servizio di backup offerto da Time Machine. E’ possibile sincronizzare anche più di un Mac con prestazioni fino al 75% migliori rispetto ai modelli precedenti.

Printopia: AirPrint per tutti [più Giveaway]

Printopia prefs

Nella recensione di oggi vi proponiamo una utility degna di questo nome che permetterà a tutti gli utenti che non possiedono una stampante compatibile con la tecnologia AirPrint di utilizzare comunque il sistema di stampa senza fili con l’aiuto del proprio Mac.

Printopia, infatti, è una piccola applicazione che si installa nel pannello delle Preferenze di Sistema e esegue in background in attesa di connessioni AirPrint provenienti dagli iDevice connessi alla stessa rete locale (è necessario, quindi, che il Mac sul quale è installato Printopia e gli iDevice siano connessi alla stessa rete).

Attivare AirPrint su stampanti condivise in rete

Come preannunciatovi in un articolo qualche giorno fa, è possibile ripristinare la funzionalità di AirPrint sulle stampanti condivise in rete, utilizzando alcuni file di una seed precedente di Mac OS X 10.6.5. Immagino che molti di voi conoscano già la procedura da seguire, ma la riporto qui passo per passo, in modo che sia chiaramente disponibile per tutti.