Nuovi MacBook Air: prestazioni contrastanti per i SSD

Da qualche giorno stanno emergendo notizie contrastanti sulle prestazioni dei nuovi MacBook Air, recentemente aggiornati dall’azienda di Cupertino. Sui modelli da 11” e 13”, tuttavia, sembrerebbero emerse differenze (non clamorose, precisiamo) per quanto riguarda la velocità di lettura e scrittura sui nuovi SSD.

I test effettuati da TLD, condotti sui dischi a stato solido da 128GB, hanno evidenziato infatti delle discrepanze che influiscono in maniera non troppo evidente nell’utilizzo di tutti i giorni. Il motivo è da attribuire all’utilizzo di SSD realizzati da produttori differenti, Samsung e Toshiba.

MacBook Air: il 15” sarebbe quasi ultimato

A pochi giorni dalla commercializzazione dell’ultima versione della gamma MacBook Air, MacRumors dichiara di avere informazioni secondo le quali Apple starebbe già sviluppando un nuovo MacBook (non è chiaro se Air o Pro) da 15 pollici, caratterizzato dalle esigue dimensioni che hanno reso celebre il MacBook Air. Non finisce qui: gli ingegneri di Cupertino starebbero attualmente effettuando gli ultimi test sul computer, che non sarebbe troppo lontano dal vedere la luce alogena degli scaffali dei supermercati.

I prossimi MacBook Air con SSD più veloci e più efficienti?

Nand toggle ddr 2

Un rinnovo della gamma di portatili Air è ormai nell’aria (perdonate il gioco di parole poco originale). Rilasciati lo scorso inverno, le nuove versioni dei MacBook Air sarebbero già pronte per il pensionamento: i rumors che li riguardano si susseguono quotidianamente, e da un momento all’altro ci si aspetta di vederli saltar fuori nello store di Apple.

A proposito di rumors, non potevamo esimerci dal riportarvi quello che il giapponese Macotakara ha pubblicato in questi giorni: basandosi su quanto dichiarato da una fonte all’interno della produzione di componenti elettronici in Asia, il sito ha riferito che Apple starebbe per equipaggiare i nuovi Air con una nuova tipologia di memorie Flash NAND per i drive SSD, sempre sviluppata da Samsung (il nuovo fornitore di Apple, dopo Toshiba).
Neanche a dirlo, i nuovi chip saranno più veloci, meno esosi in termini di batteria e profumeranno di fragola.

Thunderbolt e FireWire a confronto

Dopo quattro mesi dal lancio sul mercato del nuovo sistema per il trasferimento dei dati, Thunderbolt, iniziano ad emergere i primi dati e confronti con le tecnologie precedenti. Promise Technologies, infatti, ha annunciato la disponibilità di Pegasus R4 e R6, due sistemi RAID esterni con, rispettivamente, quattro e sei alloggiamenti per hard disk. Essi presentano due porte Thunderbolt e possono essere acquistati per 999 dollari e 2000 dollari.

Macworld ha effettuato dei test con il modello più capiente, dotato di sei dischi da 2TB l’uno (per un totale di 12TB) a 7200 rpm. In sintesi, il risultato è strabiliante: senza scarsa sorpresa le prestazioni superano di molto quelle ottenibili con tutti gli attuali sistemi di trasferimento per i dati (FireWire, USB).

Mac OS X 10.6.8: TRIM e prestazioni grafiche

In base a quanto emerso in diversi forum del Mac Web, il più recente (e probabilmente ultimo) aggiornamento di Snow Leopard porta con sé diversi miglioramenti per quanto riguarda la gestione dei dischi a stato solido e del sistema grafico del sistema operativo.

La nuova versione del sistema operativo per sistemi desktop, infatti, abilita il supporto al TRIM e sistema alcuni bug che permettono di avere un sensibile miglioramento delle prestazioni grafiche. Il sistema TRIM permette al sistema operativo di ottimizzare la gestione di un disco a stato solido (SSD) cancellando i bit inutilizzati dei file cancellati prima che siano effettivamente riscritti (nei dischi a stato solido i bit devono essere azzerati prima di poter essere riscritti), permettendo un miglioramento delle prestazioni.

OWC Mercury Extreme Pro: con SSD si vola

Come promesso, anche se con un giorno di ritardo, ecco la seconda parte della trasformazione che riguarda il mio MacBook Pro. Voglio precisare fin da subito che questa più che una recensione, vuole essere una riflessione sulle possibilità di upgrade dei nostri Mac.

Anche perché il disco SSD oggetto dell’articolo, per quanto veloce e prestante sia, non è certamente dell’ultima generazione, visto che al momento sono disponibili i nuovi 6G che garantiscono prestazioni ancora maggiori.

MCE OptiBay Hard Drive: la recensione di TAL

Recentemente, per motivi che esulano dall’intento di questo articolo, ho dovuto spostare il mio Mac Pro nell’ufficio di Milano e ho quindi iniziato ad utilizzare il MacBook Pro 13″ (un mid 2009, Core 2 Duo 2.26 GHz con 8 GB di RAM) molto più assiduamente di prima, quasi come se fosse il mio Mac principale.

Il problema, se così si può chiamare, è che dopo un anno circa di utilizzo “al volo” per cose sporadiche, mi sono ritrovato a dover fronteggiare alcuni problemi, primo fra tutti quello dello spazio disponibile, sebbene montassi già un HDD da 500 GB a 7.200 rpm.

Intel Z68: un chip in esclusiva ad Apple nei nuovi iMac

iFixit ama smontare gli ultimi gingilli tecnologici per scoprirne le componenti. La stessa sorte è capitata anche alla nuova gamma di iMac lanciata da Apple lo scorso giovedì. Proprio grazie a questo teardown un lettore di 9to5mac ha notato la presenza nei nuovi computer di Apple del Platform Controller Hub BD82Z68 prodotto da Intel. Cosa c’è di strano? Che lo Z68 non dovrebbe trovarsi all’interno di un computer considerato che la messa in vendita ufficiale dell’hardware è prevista per il prossimo 11 maggio.

MacBook Air late 2010 ora con SSD Samsung?

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In base a quanto riportato da AnandTech, Apple avrebbe apportato alcune modifiche all’hardware degli ultimi modelli di MacBook Air (late 2010), presentati lo scorso ottobre, relativamente ai SSD utilizzati. Una delle maggiori novità di questi modelli, infatti, riguarda l’utilizzo di dischi a stato solido che non sono i tradizionali dischi da 1,8” o 2,5”, bensì i cosiddetti mSATA SSD o Blade SSD (sono molto simili, come aspetto, a dei banchi di memoria RAM).

Il teardown effettuato da iFixit pochi giorni dopo il lancio dei nuovi prodotti sul mercato aveva confermato la scelta di Apple nell’utilizzare dei Toshiba Blade x-gale SSD come unità di persistenza di massa. AnandTech, tuttavia, sostiene che nelle unità spedite più recentemente l’azienda di Cupertino stia utilizzando dei SSD differenti. La prova è data dal model number attuale, SM128C, differente rispetto al TS128C di Toshiba. SM e TS indicano, rispettivamente, Samsung e Toshiba.

Mac OS X Lion, altre novità

Venerdì scorso abbiamo dato uno sguardo d’insieme a tutte le maggiori novità di Mac OS X Lion e poche ore fa vi abbiamo parlato di una novità particolarmente utile per gli switcher. Si rende necessaria ora un’altra nutrita carrellata per aggiungere alcune delle nuove caratteristiche minori che stanno saltando fuori dall’analisi del nuovo sistema da parte di una miriade di “sviluppatori che non lo sono”, ovvero tutti coloro che sono iscritti al Mac Developer Program solo per dare una sbirciata al nuovo Sistema Operativo con largo anticipo (personalmente ne conosco da molto vicino almeno uno). Da un punto di vista legale non si potrebbero postare immagini e video del nuovo sistema perché al momento dell’iscrizione si sottoscrive una NDA, ma per adesso Apple si sta limitando a far cancellare i video da YouTube senza procedere oltre nei confronti di chi infrange la regola (e potrebbe essere cacciato dal Dev program per questo).

Ecco dunque di seguito alcune delle piccole grandi novità che non hanno trovato spazio nella nostra prima carrellata. Considerate sempre che da qui all’estate diversi particolari potrebbero cambiare, è pur sempre di una versione beta che stiamo parlando.

MacBook Pro, specifiche trapelate? Light Peak e SSD nei prossimi modelli?

I nuovi modelli di MacBook Pro sarebbero alle porte, almeno stando agli incessanti rumors di questi giorni che, inesorabilmente continuano a crescere minuto dopo minuto. L’ultimo, meritevole di essere citato, riguarda le possibili specifiche (decisamente dettagliate) dei prossimi modelli; se quello che riporta il francese MacGeneration fosse vero, allora i nuovi MBP meriterebbero un evento dedicato al loro lancio, considerate le numerose novità che porterebbero con sé.

LightPeak, dischi SSD e preparatevi a dire addio al MacBook in policarbonato bianco. E non è che l’inizio.

Ulteriori indizi sull’arrivo dei nuovi MacBook Pro

Sono sempre maggiori gli indizi che fanno pensare all’imminente presentazione della nuova famiglia di MacBook Pro. Procediamo con ordine. Per prima cosa, da ieri, tutti i laptop presenti sullo store online di Apple sono disponibili in 3-5 giorni (invece delle usuali 24h), segno che le scorte della generazione attuale cominciano a scarseggiare anche nei magazzini dell’azienda di Cupertino.

Come già scritto nei post precedenti, la giornata X sarebbe giovedì 24 febbraio. Secondo quanto riportato da CNet, Intel ha aggiornato il listino prezzi includendo anche i nuovi processori Sandy Bridge dual-core per computer portatili (i3, i5 e i7). Le prime spedizioni di queste CPU dovrebbero essere avvenute già durante lo scorso fine settimana.

Nuovi MacBook Pro in produzione, in arrivo a marzo?

Dopo il rumor di paio di giorni fa, si torna a parlare della possibile introduzione della nuova linea di MacBook Pro già dai primi giorni di marzo. Non ci stupiremmo più di tanto visto che i modelli attuali sono stati presentati lo scorso aprile (ben 10 mesi fa).

Una fonte ritenuta a conoscenza dei fatti ha informato AppleInsider che la produzione è già stata avviata e che i primi lotti di spedizioni inizieranno durante la prima settimana di marzo. In realtà, la presentazione avverrebbe con un paio di settimane di ritardo rispetto ai piani dell’azienda di Cupertino; tale ritardo sarebbe da attribuire al difetto di produzione di un chipset di supporto dei nuovi processori Intel Sandy Bridge (rafforzando l’ipotesi dell’utilizzo della nuova architettura al posto degli attuali Core 2 Duo).

Aprile 2011: nuovi MacBook Pro rivoluzionari?

Il 2010 volge al termine e, sebbene ci siano rumor per quanto riguarda il possibile rilascio di iOS 4.3 a dicembre per introdurre il servizio di sottoscrizione, si inizia già a pensare in ottica 2011. Come riporta 9to5Mac, le voci riguardano la roadmap dell’azienda di Cupertino a proposito della presentazione del nuovo modello di iPad e dell’aggiornamento di MacBook Pro + Final Cut Studio.

Secondo quanto sostiene la redazione di Three-Guys-And-A-Podcast nel giorno del Ringraziamento americano, il nuovo iPad potrebbe essere presentato a gennaio (niente di strano visto che sarebbe ad un anno esatto dall’evento in cui è stato presentato il modello attuale), mentre per la nuova gamma di MacBook Pro e per la nuova versione di Final Cut Studio bisognerà attendere aprile 2011.

Apple non installa Flash sui nuovi Mac, ecco perché

Durante la conference call per l’annuncio dei risultati fiscali di lunedì scorso, ad una domanda di Gene Munster su Adobe Flash, Steve Jobs ha risposto: “Memoria flash? Noi andiamo pazzi per la memoria flash”. In quel momento non lo si poteva sapere ma era una velata anticipazione di quello che sarebbe stato presentato di lì a due giorni, vale a dire il nuovo MacBook Air che abbandona l’hard disk tradizionale in favore di una memoria a stato solido integrata.

Per un flash che arriva, ce n’è un altro che non è più benvenuto. Apple ha confermato che Flash Player d’ora in avanti non sarà installato di default sui nuovi Mac. I primi computer a rispecchiare la novità sono proprio i MacBook Air, ma una volta esaurite le scorte già pronte anche tutti gli altri modelli non avranno il plugin di Adobe installato di default.

Nuovi rumor sul prossimo MacBook Air?

Man mano che ci avviciniamo all’evento che si terrà domani, “Back to the Mac”, continuano a susseguirsi rumor a proposito dell’atteso aggiornamento per il MacBook Air. Le voci ultime voci di corridoio giunte ai maggiori blog d’oltreoceano parlano di un nuovo portatile ultrasottile con display più piccolo da 11,6” invece degli attuali 13”.

Come potete notare dall’immagine di apertura, tra i componenti hardware che potrebbero equipaggiare il nuovo modello troviamo un SSD realizzato con tecnologia proprietaria (ne abbiamo già parlato in questo post) come dispositivo per lo storage di massa che potrebbe aiutare a ridurre il peso e il costo del possibile netbook dell’azienda di Cupertino.

Interfacce SATA più lente nei nuovi MacBook Pro

Stando a quanto riportano le prime “analisi” dei nuovi MacBook Pro di Apple, i computer portatili con la mela sopra sarebbero dotati di interfacce SATA più lente rispetto ai modelli precedenti. Nello specifico, solo i MacBook Pro da 13” e 15” avrebbero subìto una limitazione di velocità, passando dai precedenti 3 Gb (ancora presenti negli altri modelli dei portatili, Air compreso) all’attuale 1,5 Gb.

Tutto sommato, gli ipotetici rallentamenti che un dimezzamento del genere potrebbe comportare, in realtà sono difficili da verificare. Coloro che utilizzano modelli di hard disk standard e memorie a stato solido di media velocità non noteranno alcun tipo di rallentamento, né differenze in termini di performance.

Apple: Netbook a 599 Dollari?

Possiamo con certezza scrivere che l’interesse del mercato verso i Netbook sia direttamente proporzionale a quello degli analisti verso un Netbook firmato Apple: non passa giorno, infatti, senza le dichiarazioni di qualche “esperto del mercato” che prevede l’imminente arrivo di un piccolo portatile con la meletta. La notizia solletica da sempre tutto il Mac Web e non solo: non è un caso che le ultime dichiarazioni di un analista, riguardanti l’arrivo di un Apple NetBook, siano apparse proprio su PC World.

Le dichiarazioni raccolte sono di Brian Marshall, analista presso Broadpoint AmTech: secondo Brian, Apple potrebbe invadere il mercato informatico grazie a un prodotto dal costo contenuto (sotto i 599 Dollari). Diamo un’occhiata alle parti saliente della relazione di Brian Marshall.

Dischi SSD in ribasso: ma la batteria del portatile?

Il prezzo dei dischi SSD cala a livello produttivo e anche Apple propone un sostanziale ribasso della sua offerta di disco a stato solido per il MacBook Air, l’unico prodotto della scuderia di Cupertino ad avere in opzione un disco non tradizionale.

Il taglio di prezzo è sostanziale, si passa dai 999€ ai 520€, rendendo un po’ più appetibile un disco di soli 64 Gb.
A fare veramente la differenza su di un SSD è l’inarrivabile velocità di scrittura che solo una memoria flash può raggiungere.
Infatti, mentre in un disco tradizione la velocità di scrittura e lettura è condizionata dalla velocità di rotazione dei piattelli e dalla qualità della logica che gestisce l’elettronica, un disco SSD non ha parti in movimento ed è “sempre pronto” a leggere e scrivere sulla memoria.