Strobe, già 2,5 milioni di $ di finanziamento

SproutCore è il  framework Javascript sviluppato da Apple con cui sono state costruite le applicazioni web di MobileMe. Ne avevamo parlato approfonditamente un paio di anni fa (vedi: SproutCore, il cuore Open di MobileMe), proprio in vista del lancio di MobileMe, e poi di nuovo a luglio quando Charles Jolley, che di SproutCore è il creatore, aveva deciso di abbandonare il suo posto alla Apple per fondare la Strobe, una società che punta ad aiutare gli sviluppatori ad utilizzare il framework per realizzare web app aperte per i dispositivi mobili.

Adesso Strobe torna a far parlare di se perché ad appena 4 mesi dalla fondazione e con due mesi d’anticipo rispetto alla road map originale, ha già raccolto 2,5 milioni di dollari in una prima tornata di finanziamenti, tanto è l’interesse (anche commerciale)  attorno al progetto di Jolley.

Il fondatore di SproutCore si mette in proprio

Un paio di anni fa vi parlammo di SproutCore, una piattaforma Open che permette di realizzare applicazioni Javascript, creata originariamente da Charles Jolley, assunto poi da Apple per mettere a punto la piattaforma .Mac prima e MobileMe poi.

Ora Jolley lascia Apple per iniziare una nuova avventura in una nuova società, Strobe Inc.

Flash per iPhone, nuovi sviluppi

 

Già… il sogno di milioni di utenti. No, non stiamo parlando di un LED luminoso per scattare fotografie al buio, ma del popolarissimo plug-in per i browser che permette di visualizzare le animazioni interattive sui siti appositamente costruiti.

La notizia in sé non è particolarmente fresca, se ne era parlato già all’inizio di ottobre, quando Paul Betlem, Senior Director of Engineering alla Adobe, aveva dichiarato che la sua azienda era già al lavoro su una versione di Flash per iPhone che sarebbe stata pronta in brevissimo tempo se Apple avesse dato la sua approvazione.

Macworld 2009: iWork e iMovie diventeranno web-applications?

Mancano davvero pochi giorni all’ultimo Macworld di Apple, ma i rumors, ormai parte integrante di qualunque evento collegato alla mela, non smettono di susseguirsi, stuzzicando le nostre aspettative per questo attesissimo evento.

A quanto pare Apple starebbe progettando di rendere la sua suite iWork (Pages, Numbers e Keynote) una applicazione web, probabilmente collegata (o inserita) nel pacchetto di MobileMe. iWork, per chi non lo conoscesse, è il pacchetto di applicativi per l’ufficio proposto da Apple e, come è logico aspettarsi, fa della semplicità e dell’usabilità le sue armi vincenti; Pages è a metà strada tra un software di impaginazione grafica e uno di videoscrittura, Keynote è il software per le presentazioni (utilizzato dallo stesso Jobs durante i suoi Keynote) e Numbers, l’ultimo arrivato, è il programma per i fogli di calcolo.

TheAppleLounge – Best of The Week

Nuovo appuntamento con il meglio della settimana di TheAppleLounge. Diamo un’occhiata insieme agli highlights degli ultimi sette giorni.

iPhone 3G: lo sblocco con Ziphone. Riuscirà il noto programma di sblocco dell’altrettanto noto Zibrì a sbloccare i nuovi iPhone UMTS? Il punto della situazione.

Mac OS X Leopard Tips – Parte Terza. La terza puntata della guida di TAL alla scoperta dei trucchetti che ci permettoo di sfruttare a pieno le potenzialità del nostro Leopardo.

Opera 9.5, nuova versione del browser. Questa è indubbiamente la settimana di Firefox 3 e del suo download day, ma anche i fan del browser Opera hanno di che gioire. La nuova versione 9.5 del browser non ha nulla da invidiare alla concorrenza!

SproutCore, il cuore OpenSource di MobileMe. La web application del nuovo servizio MobileMe di Apple è stata sviluppata su piattaforma SproutCore, un framework javascript Open Source. In un’analisi approfondita cerchiamo di capire l’importanza e le numerose implicazioni di questa scelta Open.

SproutCore, il cuore Open di MobileMe

Lo sviluppatore che oggi volesse creare un’applicazione per il web si troverebbe davanti ad un bivio: potrebbe scegliere di sviluppare il proprio progetto con le tecnologie proprietarie di Adobe (Flash, Air), di Microsoft (Silverlight) o di Sun (Java), con il conseguente set di plugin che l’utente dovrà scaricare per il loro funzionamento; potrebbe invece decidere di seguire la strada tracciata da Google ed utilizzare linguaggi Open, come  HTML, Javascript, Ajax e CSS. Con questi semplici strumenti i programmatori di Google hanno creato applicazioni che possono gareggiare quasi alla pari con le più note e complete applicazioni desktop, senza nemmeno necessitare dell’installazione di un semplice add-on. Apple, in un momento critico per lo sviluppo del cosiddetto cloud computing, ha scelto  la seconda alternativa per sviluppare il nuovo servizio MobileMe: secondo i rumors del WWDC, il successore di .Mac è stato creato su piattaforma SproutCore, un framework open basato su Javascript. Cerchiamo di capire insieme cosa significa tutto questo.