“Apple regala 10.000 prodotti…”, occhio alla fregatura su Facebook

Da qualche giorno gira su Facebook un invito allettante: “Apple regala 10.000 suoi prodotti per i nostri affezionati clienti. Partecipa!”. L’evento, creato dall’applicazione Apple regala, parrebbe essere un concorso con in palio prodotti Apple.
Sulla pagina del fantomatico contest c’è persino un elenco dei premi che si possono vincere: Apple iPhone 4, Apple iMac e Apple iPad 2.
Se ne parliamo qui, come avrete capito, è per segnalare che si tratta di un’operazione cui vi invitiamo a non prendere parte, come invece hanno già fatto quasi 4000 persone (delle 264.154 invitate). Quei “10.000” regali” ci fanno intuire l’intenzione di sfruttare la popolarità del concorso Apple ufficiale che mette in palio una iTunes Card da 10.000 dollari. Il risultato è, di fatto, un banale scam male in arnese. Il consiglio è di segnalare la pagina quanto prima possibile a Facebook tramite l’apposito link testuale.

Apple denunciata per violazione di brevetto, stavolta insieme a Google

A dire il vero, a fare compagnia ad Apple, stavolta ci sono altre 35 aziende (tra cui Google), nella classica azione legale “cumulativa” per presunta violazione di brevetti, in cui una singola società (questa volta interpretata da InNova che, a giudicare dal sito web non dovrebbe neanche sapere che cosa sia il settore informatico) chiede risarcimenti a destra e a sinistra, cavandone generalmente qualcosa.

SpamSieve: lo spam ha le ore contate

spamsieve iconaNome: SpamSieve 2.6.6
Categoria: Mail – Licenza: Shareware
Data di rilascio: 23/01/2008 – Prezzo finale: $30.00

SpamSieve è un incredibile, potentissimo software anti-spam in grado di “filtrare” le mail in arrivo sui comuni client di posta elettronica.

L’abilità di questo (costoso) software sta nella sua capacità di “apprendere” come i messaggi indesiderati si manifestino, per poi poterli bloccare con semplicità.

SpamSieve guarda alla vostra rubrica e “impara” come devono essere i messaggi giusti che voi normalmente ricevete, in modo tale da non confonderli con messaggi da “spammare”.