Snow Leopard: tutti i nuovi sfondi

Verso la fine della scorsa settimana Apple ha rilasciato una nuova versione preliminare di Mac OS X 10.6 Snow Leopard agli sviluppatori. Assieme ad alcuni ritocchi minori, la seed conteneva tutti i nuovi wallpaper che verranno acclusi alla prossima versione di Mac OS X.

World of Apple ha elencato le novità in quest’articolo e ha pubblicato il pacchetto completo degli sfondi di Snow Leopard, che comprendo però anche i vecchi wallpaper eredità di Mac OS X 10.5. Abbiamo isolato le 34 immagini che non comparivano in Leopard e ve le presentiamo tutte assieme nella galleria che trovate dopo il salto.

Snow Leopard build 10A394, ecco l’Exposé per il Dock

Ci aveva incuriosito molto la possibilità, mostrata durante il WWDC, di attivare Exposé via dock in Snow Leopard. Finalmente, con la nuova build (10A394) di Mac OS X 10.6, rilasciata durante il fine settimana agli sviluppatori, questa nuova funzionalità è stata integrata e sono arrivati i primi screenshots e i primi pareri.

Innanzitutto una piccola novità: la nuova build di Snow Leopard, dal peso di quasi 700 MB, è stata rilasciata tramite Aggiornamento Software, facilitando il lavoro ai beta tester che, così, hanno evitato di dover scaricare il software, masterizzarlo su DVD e poi procedere con l’installazione.

Snow Leopard Up-to-Date a 9 euro. Ecco come fare

Come al solito, Apple è vicina ai propri clienti e offre la possibilità di ottenere anche Snow Leopard ad un prezzo scontato a tutti coloro che, partire dall’8 Giugno, hanno acquistato un Mac. D’accordo che Snow Leopard avrà un prezzo piccolo (29 dollari contro i 129 dello stesso Leopard) ma ammettiamolo, quando si viene coccolati, fa sempre piacere. Il programma Snow Leopard Up-to-Date è riservato ai clienti che hanno acquistato un computer Mac valido ai fini dell’iniziativa (e sprovvisto di Snow Leopard) tra l’8 giugno e il 26 dicembre 2009: si ottiene così il diritto a ricevere l’aggiornamento a Mac OS X v10.6 Snow Leopard al costo delle sole spese di spedizione e imballaggio (8,95 euro).

Snow Leopard: release più vicina di quanto si pensi?

Le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi riguardo ciò che Apple potrebbe avere in serbo per il keynote del WWDC di lunedì prossimo hanno riguardato quasi interamente il possibile lancio di un nuovo modello di iPhone. Gran parte dello “show” sarà però dedicato alla presentazione in anteprima di Snow Leopard, come già ufficializzato da Apple.
La convinzione diffusa è che Snow Leopard possa non arrivare sugli scaffali prima della fine dell’estate. Quanto riportato da MacRumors poche ore fa va però in una direzione differente e se queste nuove indiscrezioni sullo stato di avanzamento del nuovo sistema operativo dovessero rivelarsi esatte, Mac OS X 10.6 potrebbe vedere la luce molto prima di settembre.

Snow Leopard, nuova build agli sviluppatori

Superato il clamore delle novità hardware di Martedì, ecco che si torna a parlare di Snow Leopard, la tanto attesa prossima release di Mac OS X che corrisponderà alla versione 10.6. Le novità presentate finora non fanno che accrescere l’hype intorno a questo nuovo sistema operativo di Cupertino, e tutti speriamo che il tempo di attesa non si riveli troppo lungo.

Dopo le novità come Grand Central e OpenCL, la navigazione tra le cartelle del Finder direttamente negli stacks, le funzioni del nuovo QuickTime X e chi più ne ha più ne metta, eccoci qui a fornire qualche descrizone relativa alle novità introdotte dalla build 10A286, da poco rilasciata agli sviluppatori.

Snow Leopard, ecco gli screenshot delle nuove features

Appena dieci giorni fa, vi parlavamo delle nuove features che saranno implementate in Snow Leopard e che, nonostante non sconvolgeranno l’interfaccia del sistema operativo, per lo meno ci regalano qualche novità a livello estetico.

Oggi, grazie ad un articolo apparso su WorldOfApple, siamo in grado di mostrarvi qualche screenshot di queste nuove funzioni e, inoltre, anche qualche altra piccola indiscrezione sulla nuova release di Mac OS X. La build in questione è la 10A261, rilasciata agli sviluppatori nei primi giorni del mese.

Snow Leopard, navigazione negli stacks e ripristino dei file nel cestino

Snow Leopard, la nuova release (10.6) di Mac OS X, torna a far parlare di sé, ma stavolta solo per qualche piccola (ma gradita) novità che ne migliorerà l’usabilità. Oggi, quindi, non stiamo qui a parlare di GrandCentral o OpenCL, ma di due funzionalità incluse nel leopardo delle nevi che faciliteranno la vita di tutti gli utenti Mac.

MacRumors, infatti, mette in luce due caratteristiche che saranno implementate in Mac OS X 10.6. Vediamole in dettaglio.

Snow Leopard, driver di stampa on demand e ZFS

Ultimamente non passa giorno senza che esca una nuova voce sulle caratteristiche del futuro sistema operativo di casa Apple, Snow Leopard, e la giornata di oggi non fa eccezione. Anzi, di novità ne abbiamo addirittura due.

Dopo avere visto che Mac OS X 10.6 sarà dotato di geolocalizzazione e supporto alle gesture multitouch, dopo avere letto che probabilmente QuickTime sarà incluso nella sua versione professionale, oggi apprendiamo delle interessanti novità riguardanti i file system supportati, che comprenderanno, almeno per la versione server, anche ZFS, e una interessante novità in tema di driver delle stampanti.

Snow Leopard, disponibili tutte le feautures di QuickTime Pro?

Tutti i Mac arrivano nelle mani degli utenti con QuickTime Player installato; il player fa solo quello che il nome suggerisce, delegando numerose altre funzioni al gemello maggiore QuickTime Pro, venduto a parte da Apple a 30€

Stando alle ultime indiscrezioni sulla nuova release di Mac OS X 10.6 (Snow Leopard per gli amici), Apple potrebbe eliminare la versione PRO di QuickTime e fornire, quindi, agli utenti un programma completo, senza più menu ricchi di funzioni inutilizzabili nella versione player di QuickTime.

Snow Leopard: Multi-Touch per tutti e geo-localizzazione

L’ultima versione preliminare di Snow Leopard, distribuita pochi giorni fa ad un gruppo di sviluppatori selezionati, porta con sé interessanti novità. Secondo quanto suggerito da alcun fonti di AppleInsider, nella nuova beta di Mac OS X 10.6 sarebbero stati introdotti due framework che per ora si sono visti solamente sugli iDevice, grazie ai quali gli sviluppatori potranno “localizzare” il Mac in uso e sfruttare il Multi-Touch introdotto negli ultimi modelli della gamma MacBook.

Snow Leopard: gestures a 4 dita sui vecchi MacBook Pro e MacBook Air?

Mac OS X Snow Leopard non introdurrà radicali cambiamenti alla facciata di Leopard; il grosso delle novità sarà sotto il cofano. Le ultime indiscrezioni suggeriscono però che l’upgrade potrebbe non essere del tutto scevro di qualche “confettino per gli occhi”, come nel caso della nuova interfaccia Marble, e di qualche nuova feature.

Un commentatore di 9To5Mac si è accorto che l’ultima build disponibile di Snow Leopard, installata sul suo MacBook Pro early 2008 (i primi MBP con il Multi-Touch dopo il MacBook Air, per intenderci) ha abilitato le gestures a 4 dita sul trackpad del suo portatile.

Snow Leopard, sicurezza a 64-bit

Se avete un Mac, allora vi sentite, giustamente, sicuri. In un certo senso immuni da hackers e virus: tutte faccende che lasciamo volentieri a chi possiede un PC con Windows.

Da questo punto di vista, la storia per Apple è sempre stata più gloriosa di Microsoft; chi si diverte a programmare virus ha poche motivazioni per tentare di attaccare un Mac e Apple ha potuto concentrarsi sull’implementazione di feauters innovative nei propri OS, guardando Microsoft intenta a contrastare attacchi provenienti da tutte le parti.

Tuttavia, a Cupertino, non amano restare con le mani in mano e con le nuovi versioni di Mac OS X, sono state introdotte funzionalità importanti per la sicurezza del sistema: il sandboxing, ad esempio, garantisce che gli applicativi facciano solo ciò per cui sono programmati, limitando il loro accesso ai documenti e alla rete, e una versione di questo è stata implementata anche nell’iPhone per obbligare ogni applicazione ad accedere esclusivamente ai propri files e preferenze. Snow Leopard, la prossima release di Mac OS X, non vuole essere da meno in tema di sicurezza.

Mac OS X Snow Leopard, OpenCL risponde presente


Il 20 novembre scorso abbiamo parlato dell’integrazione di OpenCL in Mac OS X 10.6 Snow Leopard in occasione della stesura delle specifiche giusto in tempo per un’ipotetica presentazione del nuovo OS X al MacWorld di gennaio. Ad ulteriore conferma di questa ipotesi, è notizia di ieri che il Khronos Group ha annunciato la prima release di OpenCL, la versione 1.0.

OpenCL è un linguaggio per le GPGPU basato sul C99, che permette agli sviluppatori di programmare applicazioni in grado di sfruttare parallelamente sia la potenza delle moderne CPU multi-core sia quella delle GPU grafiche di ultima generazione. OpenCL verrà rilasciato come standard aperto (mantenuto dal Khronos Group) ed è il frutto di una partnership tra Apple, Intel, NVIDIA e altri pezzi grossi del settore IT mondiale.

Mac OS X Snow Leopard: Open CL è già realtà

Ieri abbiamo parlato della possibilità che Mac OS X 10.6 Snow Leopard possa essere presentato da Apple già in occasione del MacWorld 2009. Oggi a suffragare ulteriormente questa possibilità giunge un’ulteriore indizio: il Khronos Group ha confermato di aver terminato in tempi rapidissimi la stesura delle specifiche della nuova interfaccia di programmazione Open CL su pressione di Apple che, come già annunciato al WWDC 08, ha intenzione di integrare questa tecnologia in Snow Leopard.

Open CL è un’interfaccia che permette agli sviluppatori di programmare applicazioni in grado di sfruttare in parallelo la potenza della CPU e quella delle GPU grafiche di ultima generazione. La possibilità di utilizzare appieno la potenza inespressa dei chip grafici, insieme ad altre features come Grand Central, è una delle migliorie annunciate da Apple per Mac OS X 10.6. Il Khronos Group è invece un consorzio che si occupa principalmente di produrre e standardizzare interfacce di programmazione che verranno adottate dall’industria dell’IT.

Snow Leopard: passaggio ad un kernel a 64 bit, senza traumi

Come la maggior parte dei lettori sapranno, Mac OS X supporta perfettamente applicazioni a 64-bit, architettura molto più performante della precedente a 32-bit. Questa capacità era stata introdotta da Apple fino dalla versione Tiger, strizzando un occhio al passaggio a Core 2 Duo di Intel, e ha subito dei miglioramenti con la successiva major release (Leopard), passando dai semplici processi/server a 64-bit, al completo supporto per le applicazioni e il framework Object-Oriented di casa Cupertino: Cocoa. Con il futuro Snow Leopard, potremo assistere ad una successiva evoluzione.

Secondo quanto riportato dai rumors più accreditati, la prossima versione di OS X sarà la prima ad avere un kernel interamente a 64-bit. Alcuni di voi potrebbero dire “E allora?”. Beh.. allora Apple ha molto da insegnare.

OS X: perché deframmentare non serve.

Una delle prime domande posta dagli switcher su forum, gruppi di discussione e blog tematici è: come deframmento il disco?
La deframmentazione è un’attività atta a migliorare le prestazioni dei Pc, che spesso viene usata come placebo per la lentezza di certi computer – è sostanzialmente la versione Windows della nostra “Riparazione permessi“, che noi Mac-User facciamo come atto scaramantico prima e dopo gli aggiornamenti di sicurezza, oltre che quando ci sono problemi con il Mac una delle prime domande (o risposte) è “hai riparato i permessi?”.

Quando ancora usavo Win, qualche anno fa, sul mio Pc era installato un programma in sostituzione del tool di sistema con cui poteva essere programmata la deframmentazione in background, a certe ore, con un molteplici opzioni, a seconda che si volessero massimizzare le prestazioni del disco o lo spazio libero.
La deframmentazione è sentita dall’utente di Windows come una sorta di “prima cura”: è facile capire lo spaesamento di fronte alla mancanza di una funzionalità integrata in Mac OS X.

Steve Jobs su New York Times e CNBC: P.A. Semi, Grand Central, Cina-Russia e Wall Street

Nella giornata di lunedì Steve Jobs ha come di consueto incontrato i giornalisti di varie testate per una chiacchierata post-keynote. Solitamente Jobs approfitta di questa occasione per aggiungere particolari e per svelare qualcosa in più su vari aspetti del mondo Apple. Dalle interviste pubblicate fra ieri ed oggi abbiamo appreso ad esempio qualcosa di nuovo su P.A. Semi, sull’arrivo di iPhone in Russia e in Cina, sulla risposta freddina di Wall Street alle novità introdotte da Apple e sulla nuova tecnologia Grand Central che sta alla base di Snow Leopard, il futuro sistema operativo di Cupertino che è stato presentato in anteprima agli sviluppatori nel pomeriggio di lunedì.

WWDC08 – MAC OS X Snow Leopard in anteprima

Nel pomeriggio di ieri Apple ha presentato in anteprima la nuova major release di Mac OS X, nome in codice Snow Leopard. La conferenza di presentazione, successiva al keynote, era aperta solo agli sviluppatori accreditati. Per soddisfare l’appetito di tutti, Apple ha invece creato un’apposita sezione del proprio sito dedicata al nuovo sistema in cui ne vengono presentate alcune delle caratteristiche fondamentali. Snow Leopard sarà un upgrade meno ricco di nuove features, poiché Apple si è esplicitamente impegnata a migliorare “il motore” più che la carrozzeria. Come si legge nel comunicato stampa “più che essere incentrato sull’implementazione di nuove features, Snow Leopard migliorerà le performance di Mac OS X, imporrà un nuovo standard di qualità e getterà le fondamenta per la futura innovazione di OS X”

Multi-touch, 10.6 ed l’iTablet

La tecnologia Multi-Touch di Apple è troppo raffinata per poter essere relegata “solo” su iPhone ed iPod Touch.
Se l’introduzione delle gestures sui trackpad di MacBook Air e Pro è stato un passo avanti, l’implementazione definitiva non può che essere quella di creare un tablet, oppure, addirittura, di dotare tutti gli schermi dei Mac della tecnologia Multi-Touch.
Certo, ci sarebbero da ripensare certi aspetti dell’interfaccia: se confrontiamo Leopard con iPhone OS ci sono somiglianze, ma in iPhone mancano alcune cose che con il Multi-Touch sarebbero inutili, come le barre di scorrimento ed i relativi pulsanti.
Prima della WWDC di solito tra i rumors che impazzano c’è proprio il famigerato iTablet, ma questa volta potrebbe esserci un di più: un report di Shaw Wu per American Technology Research.