È da un po’ di tempo che qualcosa sta cambiando nel settore dei prezzi dei sistemi operativi. Lo abbiamo visto prima con Apple, che già da qualche tempo (da Settembre 2013, con il rilascio di OS X Mavericks) ha deciso di offrire le nuove versioni di OS X come aggiornamenti gratuiti, e oggi anche con Microsoft, che nel recente keynote dedicato ai suoi nuovi prodotti ha annunciato che Windows 10 sarà totalmente gratuito per gli utenti di Windows 7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1. Si tratta di una politica che sì, riguarda i prezzi, ma sembra volersi avvicinare a un concetto di Windows come servizio, più che come prodotto; un servizio che finalmente è in grado di espandersi a diverse piattaforme.
sistema operativo
Che ne pensate di OS X Mountain Lion? Sondaggio
Giovedì scorso Apple ha colto di sorpresa tutti quanti, a parte una piccola schiera di
HTC interessata all’acquisto di webOS?
È passato poco più di un anno da quando HP ha deciso di acquistare webOS per poterlo utilizzare come sistema operativo per i suoi smartphone è tablet. Mentre è solo di poche settimane fa l’annuncio di HP di abbandonare quello stesso mercato a causa degli scarsi guadagni e della troppo accanita concorrenza. Cosa ne sarà ora di webOS, mentre HP si spinge verso altri settori? La risposta potrebbe stare nelle tasche di HTC, almeno stando a quanto riportato a Cher Wang, presidente di HTC, che ha ammesso che la sua compagnia starebbe tenendo d’occhio il sistema operativo per un eventuale acquisto, anche se non c’è alcuna fretta. A riportare la notizia è il Focus Taiwan: Ci abbiamo pensato e ne abbiamo discusso internamente, ma non agiremo d’impulso“.
Recovery Disc Assitant: una utility per creare una pen drive di recupero per Lion
Apple ha rilasciato nelle scorse ore il Lion Recovery Disc Assistant. Si tratta di una utility che è possibile scaricare gratuitamente da Apple.com che consente di creare con pochi semplici passaggi guidati una key USB per il recupero di OS X Lion nel caso qualcosa dovesse andare storto e non si riuscisse ad accedere alla partizione di recupero che la nuova iterazione di OS X crea automaticamente durante il processo di installazione.
Lion: USB di installazione disponibili presso AppleCare
Saprete certamente che Apple distribuisce attualmente il suo nuovo sistema operativo Mac OS X Lion solamente attraverso Internet e il Mac App Store. Come confermato dalla stessa azienda di Cupertino, è però prevista la release di una chiavetta USB contenente il sistema operativo per quanti volessero acquistarlo su un supporto fisico (spendendo 69 dollari). Ieri 9to5mac ha riportato la notizia secondo cui queste chiavette sarebbero già disponibili presso l’assistenza AppleCare. Stando a quanto indicato nel documento riservato che vedete pubblicato qui sopra, pare che alcuni utenti che non sono in grado di avviare i tool di recupero di Lion siano già stati in grado di ricevere una chiavetta di ripristino in maniera completamente gratuita.
Mac OS X Lion sta per arrivare
Nella giornata di ieri Apple ha formalmente invitato gli sviluppatori ad iniziare l’invio delle applicazioni compatibili con Mac OS X Lion per iniziare il processo di revisione necessario per la pubblicazione su Mac App Store, sottolineando che l’introduzione del prossimo sistema operativo avverrà “presto”.
Come si può leggere nella parte inferiore dell’immagine di apertura, “OS X Lion, l’ottava major release del più avanzato sistema operativo del mondo, sarà presto disponibile per milioni di utenti Mac in tutto il globo. Inviate le vostre Lion app per la revisione così che possano essere disponibili su Mac App Store quando Lion sarà distribuito in questo mese”.
Mac OS X Lion Server: 50 dollari su Mac App Store [Aggiornato]
La versione server del prossimo aggiornamento di Mac OS X, Lion Server, potrà essere acquistata separatamente attraverso il Mac App Store per una cifra davvero irrisoria se paragonata a quella con la quale venivano vendute le precedenti: appena 50 dollari.
Diversamente a quanto annunciato precedentemente, quindi, la versione dedicata ad applicazioni server non sarà integrata nella versione standard che installeremo sui nostri Mac, ma richiederà un’acquisto a sé (pari a 50 dollari, appunto).
iOS domina il mobile Web grazie ad iPad
Nonostante l’arrembante avanzata del sistema operativo Android di Google, i risultati di un’analisi condotta dalla firm ROI365 mostrano che iOS continua ad essere in vantaggio soprattutto grazie alla rapida crescita di iPad. Grazie al campionamento di milioni di visitatori fornito da Google Analytics è stato possibile sostenere quanto appena scritto.
I dispositivi Android, nel loro complesso, continuano ad essere in testa (sempre per quanto riguarda il traffico Web generato) rispetto ad iPhone 4 ma non rispetto a tutti i dispositivi iOS. Nonostante i recenti report che vedrebbero Android in vantaggio nei confronti di iPhone 4 sia come vendite che come crescita, Jeff Tribble (ROI365) sostiene che i risultati della ricerca condotta su un campione di quattro milioni di visitatori unici (su una vasta gamma di siti Internet) mostrano che il vantaggio di Android su iPhone “è esiguo e non è aumentato molto nell’ultimo trimestre”.
Mac OS X Lion quasi pronto per la versione Golden Master?
A quasi un mese di distanza dal rilascio agli sviluppatori della prima preview del prossimo sistema operativo sviluppato da Apple, Mac OS X Lion, si comincia già a parlare della possibile promozione della beta a “Golden Master”, ovvero una versione pseudo-completa (o che potrebbe variare di poco rispetto a quella effettivamente distribuita al grande pubblico).
Come tutti saprete, Mac OS X Lion è atteso per la prossima estate (non si sa ancora quando esattamente). Secondo quanto riportato da TechCrunch, Apple potrebbe avviare la distribuzione di un nuovo aggiornamento agli sviluppatori di quella che sarebbe la “GM1” di Mac OS X 10.7. Tuttavia, per frenare i bollenti spiriti, è più corretto sottolineare che si tratterebbe di una versione candidata alla Golden Master.
Apple rilascia la quinta beta di Mac OS X 10.6.7 agli sviluppatori
Come potete facilmente intuire dal titolo, Apple ha rilasciato la quinta versione beta del prossimo major update di Snow Leopard, che giungerà alla versione 10.6.7. La nuova build, identificata con il codice 10J858, rispetta la cadenza settimanale con la quale l’azienda di Cupertino sta procedendo allo sviluppo del sistema operativo storico della Mela.
L’aggiornamento, infatti, arriva ad una settimana di distanza dalla build precedente (10J855) e pesa circa 20MB in più (la versione delta, quindi, ora ha un peso di 434,4MB). In base alle note di rilascio, si apprende che Safari è stato aggiunto alle focus area sulle quali gli sviluppatori sono invitati ad effettuare dei test per verificare il corretto funzionamento. Oltre a Safari, le focus area comprendono il nuovo introdotto Mac App Store, AirPort, Bonjour, SMB e i driver grafici. Anche in questo caso non sono stati riscontrati particolati problemi nella documentation fornita.
Sony voleva sviluppare un’alternativa ad iOS?
Come riporta AppleInsider, Sony ha svelato (e subito dopo sospeso senza fornire un valido motivo) un progetto finalizzato allo sviluppo di una piattaforma per lo sviluppo su dispositivi mobili basata su una versione open-source delle tecnologie Apple OpenStep e Cocoa.
La piattaforma, conosciuta come SNAP (Sony Networked Application Platform), aveva l’ambizione di cercare di dare una scossa alla comunità di sviluppatori, fornendo un’alternativa all’attuale piattaforma di sviluppo proposta dall’azienda di Cupertino.
Tutto nasce dalle librerie GNUstep, a loro volta alla base di OpenStep che ha dato vita alla piattaforma Cocoa (e di conseguenza Cocoa touch) per lo sviluppo di applicazioni per Mac OS X e iOS. GNUstep è stata scritta con il linguaggio di programmazione Objective-C, lo stesso utilizzato per implementare la maggior parte delle applicazioni per i sistemi della Mela.
Il peggior incubo del consumatore si avvicina
Il 17 novembre scorso titolavamo così: un brevetto Apple descrive il peggiore incubo del consumatore. Ora pare che l’incubo si stia avvicinando in quanto l’azienda di Steve Jobs avrebbe ripresentato il brevetto, per dare una continuità al progetto.
Ma facciamo un passo indietro e ricordiamo di che cosa si tratta: il brevetto descrive la possibilità di avere software o più specificatamente un sistema operativo che verrebbe dato in licenza gratuitamente oppure ad un costo ridotto, in cambio della possibilità di interrompere il lavoro dell’utente con pubblicità periodiche.
Chrome OS: anche Google ha il suo sistema operativo
Abbiamo ora un’idea di quelli che saranno i sistemi operativi del futuro, o meglio, la “Google-versione“: ieri infatti è stato presentato nel quartier generale di Mountain View l’innovativo Chrome OS. Eh, si: dopo aver creato “IL” motore di ricerca, “LA” casella di posta (GMail è tra le più utilizzate ormai), ora Google vuole entrare definitivamente nella nostra vita noi attraverso un sistema operativo molto particolare e open source.
Chrome OS porta con sé una nuova idea di sistema operativo perché, alla stregua di Google Docs, anche questo nuovo prodotto vuole essere fruibile online. Tecnicamente è definito “a cloud-based operating system“, ovvero un sistema operativo che per funzionare necessita di una connessione internet così da interfacciarsi al server della grande G. Siccome le “web app” sono ormai la norma, perché non fare anche un “web OS”?
Risultato: tutto più veloce, immediato e moderno. Magari un pizzico troppo futuristico?
Mac OS 9, un sistema operativo duro a morire
Venerdì è uscito un articolo un po’ particolare, ma molto interessante, su un autorevole sito di news dedicate al mondo della Mela: The Apple Blog. La peculiarità di questo post è di non trattare di un argomento caldo d’attualità, come il disappunto degli sviluppatori di software per iPhone o la descrizione dell’ultimo brevetto di Cupertino.
Charles Moore indaga su quanti siano ancora i computer in circolazione a montare Mac OS 9 come sistema operativo… e a quanto pare non ce ne sono affatto pochi! Leggendo l’articolo e i commenti, si direbbe che molti siano ancora legati a OS 9 per via di qualche particolare software che non è stato più prodotto per le versioni successive o che non hanno voglia o risorse per aggiornare il loro computer. Lo stesso Moore afferma di utilizzarlo quotidianamente a causa di un vecchio shareware di ben 137 kb.
Snow Leopard: Finder Cocoa e ImageBoot
Snow Leopard, il sistema operativo che succederà a Mac OS X 10.5, porterà con sè la riscrittura in Cocoa di diversi software integrati nel sistema operativo di Apple. Secondo quanto riporta AppleInsider Apple avrebbe già distribuito agli sviluppatori selezionati per il testing una nuova versione preliminare di Mac OS X 10.6 dotata di Finder riscritto nel linguaggio object oriented di Apple. La traduzione in Cocoa degli applicativi integrati non sarà però l’unica sorpresa che ci riserverà la nuova release di Mac OS X.
Mac OS X 10.6 in anteprima al WWDC?
Lo Stevenote del WWDC viene ormai associato automaticamente al lancio del nuovo iPhone UMTS, ma rimane ancora il dubbio su quale possa essere la “one more thing” che Jobs ha in serbo per noi. Oggi TUAW fornisce una nuova pista secondo cui alla conferenza di San Francisco dedicata agli sviluppatori debutterà nientemeno che Mac OS X 10.6. L’anteprima che Steve Jobs mostrerà al pubblico il 9 giugno prossimo nell’aspetto non sarà sensibilmente diversa da Leopard, se non per qualche piccolo particolare: l’intenzione di Apple è invece quella di metterne in risalto la sicurezza, l’affidabilità e la stabilità.