Da micro-SIM a nano-SIM per iPhone 5: si può fare

Una delle novità con cui gli utenti iPhone 5 si trovano a fare i conti è l’introduzione di un nuovo formato di scheda SIM ancora più piccolo della micro-SIM che debuttò nel 2010 su iPad di prima generazione.

Praticamente tutti gli operatori hanno confermato che metteranno a disposizione dei propri utenti nano-SIM compatibili con il nuovo iPhone, ma non è detto che le nuove schede siano già disponibili ovunque dal day one. Niente paura, però, perché se siete sufficientemente coraggiosi esiste sempre la procedura di taglio manuale della schedina.

ETSI rinvia la decisione sulle nano-SIM

La questione nano-SIM sta scaldando gli animi di Apple e Nokia. Da un lato la compagnia di Cupertino propone il suo standard, dall’altro l’azienda finlandese sostiene che l’alternativa di Apple non è la migliore, e soprattutto non segue alle linee guida dettate da ETSI per il nuovo standard. Anche per questa ragione l’European Telecommunications Standards Institute ha deciso di rinviare la data entro la quale dovrà prendere una decisione sul futuro degli standard delle schede telefoniche.

Nokia: “Non daremo i nostri brevetti ad Apple per la sua nano-SIM”

Si scalda ulteriormente il terreno su cui Apple e Nokia si stanno combattendo per decidere quale sarà il futuro delle schede SIM. In una recente dichiarazione a The Verge, un portavoce di Nokia ha fatto chiaramente capire che la compagnia europea non ha intenzione di concedere in licenza nessuno dei suoi 50 brevetti fondamentali ad Apple per le sue nanoSIM, nel caso in cui l’ETSI decida di appoggiare la proposta di Cupertino.

Apple promette: niente royality sui brevetti legati alle nano-SIM

Apple ha una sua idea riguardo il futuro delle schede SIM. Dopo avere introdotto le microSIM sugli ultimi due modelli del suo smartphone, gli ingegneri di Cupertino hanno sviluppato un nuovo tipo di scheda, chiamata nanoSIM, che promette di mantenere le funzionalità delle vecchie SIM, pur riducendo sensibilmente le sue dimensioni. Una SIM più piccola significa maggiore spazio a disposizione all’interno del dispositivo, e quindi maggiore libertà nel design e nell’organizzazione delle componenti interne del device in cui dovrà essere inserita.

Nano-SIM: il futuro delle schede per cellulari è vicino

Apple lavora da sempre per ottenere il massimo volume all’interno dei suoi dispositivi. Non per nulla i MacBook Unibody non presentano più la batteria rimovibile, e le celle energetiche vanno ora ad occupare uno spazio maggiore di quello sfruttato dalle precedenti generazioni di computer portatili. Anche la microSIM usata in iPhone 4 e iPhone 4S, oltre che nelle versioni 3G di iPad sarebbe stata scelta proprio per guadagnare spazio all’interno del telefono.

Lo scorso maggio, però, Apple non si era detta ancora completamente soddisfatta, e aveva proposto alla European Telecoms Standards Body (ETSI) di introdurre un nuovo standard di dimensioni ancora inferiori rispetto alle microSIM. Oggi la compagnia tedesca Giescke & Devrient, creatrice della prima scheda SIM al mondo, ha presentato i un nuovo standard chiamato nanoSIM. Le nuove schede sarebbero un terzo più piccole e il 15 percento più sottili di quelle attualmente disponibili.

iPhone 5: più piccolo, sottile e con una nuova SIM?

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Per quanto possa essere minuzioso Steve Jobs nel definire i protocolli di sicurezza interni alla sua azienda, ci sarà sempre qualche dirigente esterno, in qualche modo legato ad Apple, che si farà sfuggire informazioni sensibili sui prodotti futuri. Questa volta è capitato al CEO di France Telecom, Stephane Richard, che durante una recente intervista ha svelato che Apple ha raggiunto l’accordo con gli operatori telefonici nell’uso di una SIM card ancora più piccola (invece della SIM “universale”) al fine di progettare un iPhone ancora più piccolo e sottile.

La possibilità di utilizzare una SIM integrata, indipendente dal proprio operatore telefonico, era emersa lo scorso anno. Tale scelta avrebbe permesso ai clienti Apple di acquistare gli iPhone direttamente sullo store online e di attivarlo successivamente, indipendentemente dal proprio operatore telefonico.

iPad 2 e iOS 4.3, altri dettagli

Ora che le principali novità sul lancio di iPad 2 iniziano a sedimentare possiamo pensare anche ad altri particolari interessanti che sono emersi durante e dopo il live event di oggi: date di lancio, compatibilità di accessori e software, dettagli riguardo il nuovo iPad 2.

Date

Quando arriva in Italia l’iPad 2? E’ una delle domande che mi è stata rivolta più spesso nelle scorse ore. Facciamo un po’ di chiarezza con le varie date annunciate da Steve Jobs sul palco dello Yerba Buena Center for The Arts. Il “calendario dell’avvento” di iPad 2 e di iOs 4.3 nonché di GarageBand e iMovie per iPad, è piuttosto semplice:

  • 11 marzo – iPad 2 negli U.S.A in entrambe le versioni (3g già compatibile con Verizon e AT&T). I preordini potrebbero partire a breve. Stessa disponibilità anche per gli accessori.  iOS 4.3 in tutto il mondo. GarageBand e iMovie per iPad
  • 25 marzo – iPad 2 in Italia e in altri 25 paesi nel mondo. Sui preordini non si sa ancora nulla. Nel caso ci siano è lecito supporre che possano essere attivati con almeno una settimana di anticipo (sicuramente non prima dell’11 marzo).

Ufficiale: Wind avrà le micro-SIM per iPhone 4 e iPad

A partire dal prossimo lunedì 19 luglio, l’operatore telefonico Wind metterà a disposizione dei suoi clienti le micro-SIM compatibili con il nuovo iPhone 4 e con iPad.

La conferma ufficiale arriva dopo aver contattato personalmente l’azienda questa mattina. Da oggi, inoltre, inizierà la distribuzione delle nuove SIM card presso tutti i centri autorizzati Wind presenti sul territorio italiano e, pertanto, qualcuno potrebbe essere in grado di averla con qualche giorno di anticipo. Per avere maggiori informazioni circa la disponibilità, il consiglio è di contattare o rivolgersi direttamente presso un centro Wind della vostra città.

Da SIM a micro-SIM per l’iPad 3G? Basta il fai da te

Forse non è questa la caratteristica più criticata da parte del popolo dei delusi, ma la scelta di utilizzare le micro-SIM al posto delle SIM tradizionali sul nuovo iPad Wi-Fi +3G pare aver causato il sollevamento di più di un sopracciglio. Forse Apple aveva bisogno di salvare spazio sul dispositivo e per questo un alloggiamento in stile iPhone per una normale SIM sarebbe stato un po’ troppo ingombrante secondo la visione degli ingegneri di Cupertino? Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un primo articolo sulla questione in cui condividevamo una visione (lo ammettiamo) un po’ disfattista sulle possibili conseguenze della necessità per i carrier italiani di iniziare la commercializzazione delle micro-SIM.

Ulteriormente incuriositi dall’argomento, insieme ai colleghi di setteB.IT abbiamo battuto le piste canoniche chiedendo qualche spiegazione agli operatori nostrani. Abbiamo capito, ma lo prevedevamo, che la scelta di Apple ha sorpreso tanto noi quanto loro. Wind ha provato a dirci che valuterà in base alla futura richiesta mentre dagli altri carrier arriva solo la promessa di fornire maggiori informazioni in futuro.

Fatta qualche ricerca tecnica sulla natura della “nuova” SIM, e grazie anche alle segnalazioni di voi lettori, abbiamo capito che forse il metodo migliore per ottenere una micro-SIM è farsene una in casa. Proprio come quella che abbiamo realizzato nei Laboratori Riuniti di TAL & setteB.IT con la procedura che vi illustriamo dettagliatamente qui di seguito.

Sblocco iPhone 3G: unlock alla brasiliana o semplice fake?

Jesus Diaz di Gizmodo, che di certo non è l’ultimo arrivato quando si tratta di iPhone e di tematiche relative alo sblocco, ha segnalato oggi il video (sopra) di un team brasiliano che mostra l’unlock di un iPhone 3G. Nel video (in portoghese) Breno MacMasi, uno dei membri del team, effettua una chiamata da e verso l’iPhone 3G sbloccato. Il carrier usato sul melafonino di terza generazione è TIM. Niente male se si considera che in Brasile iPhone 3G non è ancora stato lanciato. Secondo quando riportato da Gizmodo l’hack è stato effettuato in maniera simile al primo storico sblocco, utilizzando in questo caso un adattatore di SIM che simula l’uso di una test card. Non fiondatevi ancora nell’agenzia di viaggi più vicina per organizzare gite per la Svizzera, anche perché non è detto che il video non sia un fake ben realizzato.