Foxconn: il Brasile si avvicina, nuove proteste a Shenzen

Il governo brasiliano ha avviato alcune iniziate volte ad attirare gli investimenti stranieri nel settore dei prodotti informatici di consumo, tablet in primis. L’interesse di Foxconn per l’apertura di nuove fabbriche nel paese sudamericano ha giocato un ruolo fondamentale nelle decisioni dell’esecutivo Roussef. Le misure fiscali fanno il paio con la decisione di inserire anche i tablet, iPad in primis, nel programma per l’acquisto di computer e dispositivi informatici nelle scuole pubbliche.
Mentre Foxconn guarda al Sudamerica torna d’attualità la condizione dei lavoratori cinesi negli stabilimenti della controllata di Hon Hai, dopo le pittoresche proteste di alcuni attivisti e dipendenti.

iPhone 5 sarà disponibile con 64GB?

Nella giornata di ieri sono apparse sul Mac Web delle immagini relative ad un protitipo di iPhone 4 con memoria da 64GB. Con tutti i dubbi del caso, M.I.C. gadget è riuscito a mettere le mani sul dispositivo fisico e ritiene che si tratta realmente di un prototipo Apple.

Come si può leggere, “questo iPhone 4 da 64GB non è in vendita nel mercato di Hong Kong. Il prototipo di questo prototipo ci ha detto che lo ha ricevuto da una fonte che possiede una piccola quantità di questi prototipi. Sono stati sottratti dalla fabbrica Foxconn di Shenzen (Cina, ndr). Inoltre, in accordo al proprietario, il prossimo iPhone porterà 64GB di storage agli utenti”.

Foxconn, ancora un suicidio

Qualche giorno fa, nel commentare le foto dei dormitori di Shenzen pubblicate da Gizmodo, scrivevamo che le tristi e umilianti reti di protezione installate all’altezza del primo piano di molti edifici del complesso industriale avevano sortito l’effetto voluto e assieme ad altre misure erano servite ad interrompere la scia di suicidi di dipendenti dell’azienda.

Purtroppo tale considerazione viene smentita dalla notizia più triste: ieri un altro dipendente Foxconn si è ucciso lanciandosi dal tetto di uno dei dormitori della iPod City di Shenzhen. Le famigerate reti nulla hanno potuto per impedire il peggio. Si tratta del 14° suicidio del 2010.

Foxconn, le foto dei dormitori di Shenzhen

Quel che da queste parti pensiamo dei modi di Gizmodo è abbastanza noto. Ma ogni tanto va dato a Gizmodo quel che è di Gizmodo, e questo è uno di quei casi. Ieri la testata del gruppo Gawker ha pubblicato un breve reportage fotografico realizzato da Joel Johnson (ex Boing Boing). Johnson si trova a Shenzhen, in Cina, per realizzare un pezzo per conto di Wired U.S.A. sulle condizioni di lavoro degli operai di Foxconn, il grande produttore che annovera fra i propri clienti grandi marchi del calibro di Apple, Nokia, HP e molti altri.

Nelle immagini pubblicate da Gizmodo, tutto lo squallore di un grande dormitorio in cui vive una parte degli operai che producono iPhone, iPod e altri gadget elettronici nella fabbrica di Shenzhen.

Azienda cinese potrebbe denunciare Apple per iPad

Una notizia dal contenuto paradossale: un’azienda cinese, nota produttrice di cloni, che vende un tablet PC simile ad iPad potrebbe intraprendere un’azione legale contro Apple, sostenendo la netta somiglianza dei due dispositivi. Il dispositivo in questione, conosciuto come P88 e che potete vedere nell’immagine di apertura, sarebbe stata la fonte di ispirazione del nuovo device per i tecnici di Cupertino.

L’azienda cinese, che risponde al nome di Shenzhen Great Loong Brother Industrial, ha iniziato a vendere i primi esemplari di P88 l’anno scorso e, per il momento, non è coinvolta in nessuna azione legale con Apple, come confermato da Xiaolong Wu, presidente dell’azienda.

Suicidio Foxconn: 31.000€ di risarcimento alla famiglia

Quanto vale la vita di un lavoratore cinese? La vita di uno di quei ligi soldatini che con il proprio lavoro, in cambio di uno stipendio che in Europa o negli U.S.A. non esiteremmo a definire “da fame”, permette a noi occidentali di comperare prodotti elettronici all’avanguardia a prezzi che non potrebbero mai essere così bassi se non implicassero una catena di sfruttamento che ci viene tenuta oculatamente nascosta e spesso ignoriamo del tutto?

La domanda dobbiamo porcela, ora che i dirigenti della fabbrica della Foxconn di Shenzen hanno già dato la loro risposta. Alla famiglia di Sun Danyong, il dipendente dell’azienda morto suicida dopo la sparizione di uno dei prototipi di iPhone che gli erano stati affidati, la Foxconn ha corrisposto un risarcimento di 300.000 renminbi, ovvero circa 31.000€. Alla fidanzata del povero Danyong l’azienda ha offerto un Mac in regalo. 

Nuovi particolari sul suicidio del dipendente Foxconn

L’entrata della cosiddetta iPod City, la città-dormitorio di Foxconn a Shenzen

Ci sono novità ed alcune precisazioni sul caso del dipendente Foxconn morto suicida a seguito della presunta scomparsa di un prototipo di iPhone 4G.
Il giovane Sun Danyong non si sarebbe suicidato gettandosi  dalla finestra del proprio appartamento, come riportato ieri da numerose fonti internazionali, ma si sarebbe lanciato dal tetto del dormitorio dell’impianto Foxconn per cui lavorava.
Questo particolare complica notevolmente la posizione di Foxconn, tanto che un addetto alla sicurezza è stato sospeso dalla direzione dell’Hon Hai Group, la holding proprietaria di Foxconn.