NetNewsWire venduto a Black Pixel

Netnewswire black pixel

NetNewsWire, popolare aggregatore di feed RSS per Mac OS X e, più recentemente, per iOS, è stato venduto a Black Pixel, società di Seattle che sviluppa app per il sistema operativo mobile dell’azienda di Cupertino. Brent Simmons, “padre” di NetNewsWire, ha annunciato la trattativa con Black Pixel, sottolineando che non si trasferirà presso l’azienda che ha acquisito il suo ormai noto software.

NetNewsWire era nato come progetto personale di Simmons presso la sua azienda, Ranchero Software, quasi dieci anni fa, quando si intravedevano i primi utilizzi della tecnologia RSS, rappresentando uno dei primi esempi di software di questo tipo per Mac OS X.

Apple ordina 12 petabyte di storage per iTunes

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Secondo quanto riportato da AppleInsider, Apple avrebbe commissionato 12 petabyte (che corrispondono a 12.000 terabyte) di storage distribuito aggiuntivo per riuscire a sostenere i contenuti video presenti nel proprio iTunes Store. L’azienda scelta da Apple per questo lavoro sarebbe, secondo quanto sostengono fonti interne di EMC riportate da StorageNewsletter.com, Isilon Systems.

Isilon Systems è un’azienda, fondata nel 2001, che ha sede a Seattle, Washington ed è specializzata nella progettazione e nella vendita di soluzioni ad-hoc per clustered storage distribuito e software finalizzato alla memorizzazione di contenuti digitali.

Il co-fondatore di Microsoft apre la guerra dei brevetti

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il co-fondatore di Microsoft, Paul Allen, ha sporto denuncia nei confronti di Apple e di altre corporation per la presunta infrazione di brevetti posseduti dalla sua azienda. Nella giornata di venerdì Allen ha praticamente denunciato mezza Silicon Valley, accusando i giganti di Internet come Facebook, Google e eBay di aver fatto fortuna utilizzando quella che lui ritiene tecnologia propria.

Rivolgendosi alla corte di Seattle il cinquantasettenne esperto di software rivendica i diritti di funzionalità che troviamo tutti i giorni navigando sul Web e per le quali le aziende che ne fanno uso dovrebbero pagare le rispettive royalty. Che la battaglia abbia inizio; nessuna delle aziende chiamate in causa è disposta ad accettare le accuse del signor Allen. Un portavoce di Google, ad esempio, ha dichiarato che “Questa causa contro alcune delle più innovative aziende americane riflette l’infelice abitudine di alcune persone nel competere presso le aule di tribunale piuttosto che sul mercato”.

Ballmer e l’iPhone del dipendente Microsoft

L’attuale CEO di Microsoft Steve Ballmer è universalmente noto per la sua capacità di agitarsi e sbraitare oltremodo nelle più diverse occasioni. Il famoso “Developers, Developers, Developers” e il suo contributo alla campagna “I’m A PC” ne sono un classico esempio. Al Safeco Field di Seattle, durante una convention aziendale Microsoft, Ballmer ha piazzato un’altra scenata delle sue, di quelle che immancabilmente garantiscono a lui e alla Microsoft report negativi da parte della stampa. E stavolta c’è di mezzo un iPhone.